tag:blogger.com,1999:blog-50840166502421118852024-02-20T02:53:49.267+01:00Cronache di GaiaCronache di Gaia prende il nome dalla saga fantascientifica di Claudia Tonin.
Ma è anche un blog in cui parlare di libri, film, mare, natura e ogni cosa le passi per la testa.
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.comBlogger472125tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-55648554346998481412021-03-21T15:47:00.000+01:002021-03-21T15:47:22.549+01:00Truthwitch - Recesione<p> </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVmKpen47iIQjvN8ni-YZcSu-fKmk6S-RoRJS6flkThc4fN1ZD9nDINPzisSMpe_icwx3Ev2h2hN-sFdpRrw_WRzsYJhU6OtcNTawkGxZLs8OUca8Ca4GopxY3rrWqIKOvmJsbQEVbqp0/s914/Schermata+2021-03-21+alle+14.58.16.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="914" data-original-width="634" height="385" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVmKpen47iIQjvN8ni-YZcSu-fKmk6S-RoRJS6flkThc4fN1ZD9nDINPzisSMpe_icwx3Ev2h2hN-sFdpRrw_WRzsYJhU6OtcNTawkGxZLs8OUca8Ca4GopxY3rrWqIKOvmJsbQEVbqp0/w267-h385/Schermata+2021-03-21+alle+14.58.16.png" width="267" /></a></div><br /><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span><p></p><p><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></p><p><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ho avuto la possibilità di leggere questo romanzo prima della sua uscita grazie all'iniziativa del profilo Instagram di Oscar Vault. Ringrazio l'editore per questa possibilità.</span></p><p><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Truthwitch è il primo romanzo della serie The Witchland. Si tratta di un fantasy young adult frizzante, avvincente e in alcuni tratti anche originale. </span></p><p><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ci troviamo in un mondo in cui vari regni hanno combattuto una sanguinaria guerra che ha prodotto risultati devastanti fino ad arrivare a una Tregua. Questa pace è arrivata a compiere vent'anni e a Venaza si ritrovano proprio i governanti delle ex fazioni in guerra per festeggiare la Tregua dei Vent'anni. Una tregua che è molto meno certa a dispetto dei festeggiamenti.</span></p><p><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo però il lettore lo scopre un po' alla volta per fin dall'inizio si è coinvolti dalle roccambolesche disavventure delle protagoniste della storia Safija e Iseult. Due sorelle di Filo che condividono i rispettivi Safija è una strega della verità di nobili casali che è stata spedita lontano da casa per imparare a cavarsela da sola visto che suo zio, tutore, era più che altro un nobile alcolizzato. Iseult appartiene a una popolazione che il resto dell'impero disprezza, se n'è andata di casa e ha trovato in Safija un'amica, una sorella di Fila con la quale condividere sia maestri che avventure al limite della legalità. Sono due truffatrici esperte in cui la teatralità di Safi ben si lega con la scientifica preparazione di Iseult. </span></p><p><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); font-size: 14px;">Attraverso Iseult, la strega dei fili, capiamo che cosa siano i fili, sono le emozioni, i legami che uniscono gli esseri umani gli uni agli altri e i fili rossi sono i più forti quelli che uniscono chi si ama e i fratelli e le sorelle di filo. Questa è la componente del world building che ho trovato più originale</span></span></p><p><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Un po' alla volta davanti ai nostri occhi si apre lo scenario in un mondo magico e dagli intrighi politici pericolosi degni della saga della Carey, di cui poi nei ringraziamenti ho scoperto che l'autrice è una fan.</span></p><p><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Le protagoniste non hanno grandi ambizioni vorrebbero essere indipendenti e avere una casa, un desiderio molto semplice e invece si ritrovano loro malgrado impigliate in una rete di intrighi politici a causa del potere di Safi, che è una rarissima Strega della Verità il cui potere fa gola a molti governanti.</span><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"> </span></p><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Le due amiche iniziano il loro viaggio da Venza, la capitale dell'impero Dalmotti, ma è anche una città di mare dietro la cui finzione narrativa è fin troppo facile riconoscere Venezia, città che negli ultimi tempi pare andare per la maggiore nelle ambientazioni fantasy. </span><div><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Il percorso personale e narrativo delle due ragazze è diverso, ma intrecciato così strettamente da fondersi. Questa probabilmente è una componente che ho apprezzato, cominciano legate e lo rimangono per tutto il libro. L'amicizia che le unisce è il motore propulsivo di ogni loro scelta e azione. Un libro avvincente, pieno di colpi di scena e di personaggi magici e incredibili, un world building curato e realistico che mi ha catturato.</span></div><div><br style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;" /><span style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Come si conviene a ogni primo libro di una trilogia vengono messi sulla scacchiera tutti i pezzi e la partita viene lasciata in stallo in attesa di conoscere come proseguirà. Per fortuna Mondadori ha pubblicato tutti e tre i libri assieme così posso subito iniziare Windwitch e non vedo l'ora di scoprire qualcosa di più sul principe Merik e sul monaco Aeduan.</span></div>Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-26343882663303575282021-03-05T18:49:00.001+01:002021-03-05T18:49:25.995+01:00La città di ottone di S.A. Chakraborty<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkKNFqNAM_8XlzY3O2NeFzOgx18Xo1Wl0geSB7DkAEAXoprJ7MgXappflNa1EfSGtXGmzfQk5J_FU3t-d4432TADFa2Ks3ov097mLV0U9bbrr1v9rbSBeqoWj1jh0pd0yPBuyA3qVdMww/s830/ECBE53F2-B8EE-4AD3-BEF9-40905C9499EB_1_201_a.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="830" data-original-width="569" height="373" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkKNFqNAM_8XlzY3O2NeFzOgx18Xo1Wl0geSB7DkAEAXoprJ7MgXappflNa1EfSGtXGmzfQk5J_FU3t-d4432TADFa2Ks3ov097mLV0U9bbrr1v9rbSBeqoWj1jh0pd0yPBuyA3qVdMww/w255-h373/ECBE53F2-B8EE-4AD3-BEF9-40905C9499EB_1_201_a.jpeg" width="255" /></a></div><br /><div dir="auto" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); white-space: pre-wrap;"><span style="color: #050505; font-family: georgia; font-size: medium;"><b>Ho partecipato a Jack-in-the-box di Oscar Vault su Instagram e ho letto questo romanzo fantastico (e non solo come genere letterario!)</b></span></div><div dir="auto" style="caret-color: rgb(5, 5, 5); white-space: pre-wrap;"><span style="color: #050505; font-family: georgia; font-size: medium;"><b>Lo stra-consiglio e vi spiego anche perchè!</b></span></div><p> <span style="font-size: 19px;">Era da molto tempo che non leggevo un romanzo con un'ambientazione così originale e curata. Il mondo magico arabo rappresentato dall'autrice cattura il lettore fin dalle prime pagine e lo porta da una realtà storica credibile come quella de Il Cairo di inizio '800 al mondo dei jinn e dei Daeva nella città di ottone di Daevabad. La protagonista della storia è Nahri, una ragazza scaltra e ha proprio nella sua intelligenza e furbizia la caratteristica che me l'hanno fatta amare subito. Una ladra e una truffatrice che sta risparmiando per studiare, leggere e imparare a guarire le persone. Sebbene abbia un dono quasi magico di guarire se stessa e gli altri non crede nella magia. In un certo senso se ne fa beffe e quando in un rito per liberare da un demone una bambina, non solo evoca un jinn ma scatena i gul contro di sé scopre che il mondo magico esiste ed è molto crudele.</span></p><p class="p1" style="font-size: 19px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="s1">L'altro protagonista Ali è un jinn altrettanto intelligente e con buone intenzioni che non mi ha colpita all'inizio ma che si è fatto strada piano piano e che ha compiuto un percorso di crescita ammirevole. Poi c'è Dara il crudele, il bellissimo daeva che da un lato è osannato come salvatore dall'altro come flagello.</span></p><p class="p1" style="font-size: 19px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="s1">Attorno a questi tre personaggi si muovono gli altri che non sono per nulla minori e che contribuiscono a tessere una trama avvincente, ricca di colpi di scena e per niente banale.</span></p><p class="p1" style="font-size: 19px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span class="s1">Una chicca di romanzo che sono felicissima di avere letto. Ora voglio sapere come proseguirà la storia...</span></p>Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-22156113589469092582021-02-11T15:40:00.004+01:002021-02-11T15:40:57.944+01:00Nevernight - Mai dimenticare - Commento<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvlpDihkS2k1mgGn1b_5IuY9TFQXGGseZ1tdxGhRjfdAM0hgvKGg2ShQ6U2dm1vMAMkKCs0zo0yNCG54oo3GTQ5m7br6pK9glQXNCK58WU3-MZEevf1rLxKzj2pVDbLONIXHQ1BrAd8KM/s576/Schermata+2021-02-11+alle+15.37.23.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="576" data-original-width="430" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvlpDihkS2k1mgGn1b_5IuY9TFQXGGseZ1tdxGhRjfdAM0hgvKGg2ShQ6U2dm1vMAMkKCs0zo0yNCG54oo3GTQ5m7br6pK9glQXNCK58WU3-MZEevf1rLxKzj2pVDbLONIXHQ1BrAd8KM/s320/Schermata+2021-02-11+alle+15.37.23.png" /></a></div><br /> <p></p><p><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Leggere questo libro è stato più lungo di quanto pensassi.</span><span class="Apple-converted-space" style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"> </span><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ho sperimentato quanto sia vero che ogni libro richiede il suo momento. </span><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Dopo tre tentativi di lettura alla quarta è andata bene. </span></p><p><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">All'inizio mi pareva un già letto, le note a piè pagina con narratore onnisciente che spiegava ogni cosa con ironia, ma sempre spiegoni di quelli tosti tanto da far richiamare alla mente Tolkien. Poi la gilda degli assassini, trita e ritrita, ma senza l'acume politico dell'assassino della Hobb o la seduzione come arma della Carey. Insomma, mi pareva un deja vu di libri letti dieci anni fa e in effetti la trama non brilla per particolare creatività, quello che mi ha convinta ad andare avanti nella lettura la quarta volta è stata la curiosità sull'evoluzione del personaggio di Mia. La protagonista è senza dubbio il punto di forza del libro, come lo è l'ironia che serpeggia nelle note a piè di pagina. Il mondo che ha creato Kristoff è intrigante e ben descritto, ci sono miriadi di dettagli che si insinuano nella storia attraverso le note del narratore che un po' spezzano il ritmo ma nello stesso tempo incuriosiscono. Quello che mi piace di questo autore è che non ha paura di far morire i personaggi né di scrivere scene di sesso aumentando quindi la parte fantasy e riducendo quella young adult. Mi è piaciuta molto anche la descrizione di Godsgrave che in alcuni suoi quartieri mi ha ricordato moltissimo Venezia e alla fine ho capito perché. </span><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Menzione speciale per Messer Cortese ed Eclissi, che ho trovato adorabili.</span></p><div><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px; text-size-adjust: auto;">Nel complesso è un buon fantasy ma a fine lettura continuo a </span><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">non capire il delirio che si è creato attorno a questo romanzo. Non mi è parso n</span><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">ulla di così avvincente, esaltante o innovativo da giustificare l'entusiasmo e il clamore che ha suscitato. </span></div><div><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px; text-size-adjust: auto;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px; text-size-adjust: auto;"><br /></span></div>Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-22927306093917808232021-02-08T11:12:00.000+01:002021-02-08T11:12:00.578+01:00Daisy Jones and the Six - Commento<p style="text-align: center;"> <b>Torno dopo alcuni anni e non potevo non farlo che con Daisy, vi pare?</b></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmgeNn1j1D0KCbfDxLoG6fVWWysHZlMYq-VDh1MP4B5j1NGVlmKZzEki-PhzP4uiMhRE5J2QkKm9ijOP1WPW0cuo63C0xJ_LtPvswW5thhNZUyDTT8YpSos-Nj-WQDBBFygk801Krkrek/s830/Schermata+2020-12-09+alle+11.15.27.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="830" data-original-width="546" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmgeNn1j1D0KCbfDxLoG6fVWWysHZlMYq-VDh1MP4B5j1NGVlmKZzEki-PhzP4uiMhRE5J2QkKm9ijOP1WPW0cuo63C0xJ_LtPvswW5thhNZUyDTT8YpSos-Nj-WQDBBFygk801Krkrek/w247-h375/Schermata+2020-12-09+alle+11.15.27.png" width="247" /></a></div><br /><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span><p></p><p><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Il libro con il quale ho finito il 2020 è stato unico come il 2020, ma questa volta in senso buono.</span></p><p><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ho colto la promozione di Audible di novembre 2020 per abbonarmi nuovamente e sto ascoltando libri stupendi.</span></p><p><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Poi, come in questo caso, non ho potuto non acquistare il libro e l'ho anche regalato a una cara amica per il suo compleanno.</span></p><p><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ascoltare questo audiobook è stato fantastico. I lettori che interpretavano ogni personaggio della storia l'hanno resa ancora più intensa e meritano davvero un applauso per quanto sono stati bravi.</span><span class="Apple-converted-space" style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"> </span></p><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px; text-size-adjust: auto;">Nel complesso è un bellissimo romanzo sotto forma di reportage-intervista la cui originalità è il punto forte. Ricostruisce un'atmosfera, un ambiente che ha fatto storia e aggiunge l'umanità delle persone che hanno costruito la magia di quegli anni. Ognuno dei personaggi è ben tratteggiato e appassiona il lettore, sia Karen che affronta tematiche davvero importanti, o naturalmente Billy, Camila e Daisy.</span><br style="caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px; text-size-adjust: auto;" /><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px; text-size-adjust: auto;">A Camila viene dato molto rilievo e credo sia giusto perché chi fa dell'arte la propria vita sa quanto siano fondamentali le persone come Camila. Averle accanto o non averle crea tutta la differenza del mondo. Quindi più che Billy e Daisy io mi sono innamorata di Camila e Simone, le due donne accanto alle rock star che sono state loro vicine nei momenti più difficili.</span><div>Un romanzo-reportage in cui ognuno dei personaggi riesce a ricavarsi il suo spazio e a mostrare con umanità le proprie ragioni e le proprie miserie. Forse il finale è un po' troppo zuccherino rispetto alla franchezza del resto del libro ma tutto sommato non mi è dispiaciuto.</div><div>Adesso spero <span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px; text-size-adjust: auto;">davvero che la serie che Netflix ha in programma di dedicare a questa storia sia all'altezza del libro.</span></div><div><span style="background-color: white; caret-color: rgb(24, 24, 24); color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px; text-size-adjust: auto;">E voi l'avete letto? Che cosa ne pensate?</span></div>Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-55858696959866802352017-12-08T17:15:00.000+01:002017-12-08T17:15:28.198+01:00Cronache di Gaia tutte nuove!<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
Ciao a tutti!</div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
La saga delle Cronache di Gaia ritorna con nuove bellissime copertine realizzate da Elira Pulaj, con nuovi titoli e con diverse correzioni, specie nell’ultimo romanzo, fatte sotto l’editing attento di Solange Mela.</div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
Che ne dite di passare il Natale a casa di Andrej Kurikov in compagnia di Amélie Rousseau e Johannes?</div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
<img alt="Trilogia mockup" class="alignnone size-full wp-image-1051" data-attachment-id="1051" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"1"}" data-image-title="Trilogia mockup" data-large-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/trilogia-mockup.jpg?w=1000?w=1000" data-medium-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/trilogia-mockup.jpg?w=1000?w=300" data-orig-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/trilogia-mockup.jpg?w=1000" data-orig-size="3000,2000" data-permalink="https://antoniacudil.com/2017/12/08/laltra-me/trilogia-mockup/" sizes="(max-width: 1000px) 100vw, 1000px" src="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/trilogia-mockup.jpg?w=1000" srcset="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/trilogia-mockup.jpg?w=1000 1000w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/trilogia-mockup.jpg?w=2000 2000w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/trilogia-mockup.jpg?w=150 150w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/trilogia-mockup.jpg?w=300 300w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/trilogia-mockup.jpg?w=768 768w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/trilogia-mockup.jpg?w=1024 1024w" style="border: 0px; box-sizing: inherit; height: auto; max-width: 100%;" /></div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
<br /></div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
<img alt="Pearls_Claudia Tonin" class=" wp-image-1054 alignleft" data-attachment-id="1054" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"1"}" data-image-title="Pearls_Claudia Tonin" data-large-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/pearls_claudia-tonin.jpg?w=295&h=458?w=659" data-medium-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/pearls_claudia-tonin.jpg?w=295&h=458?w=193" data-orig-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/pearls_claudia-tonin.jpg?w=295&h=458" data-orig-size="1689,2625" data-permalink="https://antoniacudil.com/claudia-laltra-me/pearls_claudia-tonin/" height="458" sizes="(max-width: 295px) 100vw, 295px" src="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/pearls_claudia-tonin.jpg?w=295&h=458" srcset="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/pearls_claudia-tonin.jpg?w=295&h=458 295w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/pearls_claudia-tonin.jpg?w=590&h=916 590w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/pearls_claudia-tonin.jpg?w=97&h=150 97w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/pearls_claudia-tonin.jpg?w=193&h=300 193w" style="border: 0px; box-sizing: inherit; display: inline; float: left; height: auto; margin: 0px 1.5em 1.5em 0px; max-width: 100%;" width="295" /></div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
<a href="https://www.amazon.it/Perle-sangue-Pearls-Cronache-Gaia-ebook/dp/B0143Q5JOI/ref=sr_1_4?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1512746029&sr=1-4" style="box-sizing: inherit;">Perle di sangue. Pearls</a></div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
<strong style="box-sizing: inherit;">Amore, dolore, rivoluzione, Terra, Marte.</strong><br style="box-sizing: inherit;" /><strong style="box-sizing: inherit;">Tutto portava a quel pianeta, così lontano, non solo nello spazio ma anche nel tempo. Il luogo in cui riviveva l’assetto antico.</strong></div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
Quando Moira guarda suo figlio per la prima volta capisce di non poterlo abbandonare. Perché le hanno fatto questo? Il suo vincolo verso Gaia si sarebbe concluso con questa gravidanza e le sarebbe stato concesso il privilegio di tenere la sua ultima bambina.<br style="box-sizing: inherit;" />Adesso invece tutto sembra una crudele beffa, persino la dottoressa che la seguiva durante la gravidanza in realtà è un uomo che le propone di partire per Marte se vuole salvare suo figlio.<br style="box-sizing: inherit;" />Quando il comandante Nancy Freeman capisce il terribile piano che ha coinvolto la sua migliore amica Moira non ha un momento di esitazione e la segue nel viaggio verso il pianeta rosso. Pensa che non sarà difficile mettere fuori combattimento il medico della resistenza marziana e il pilota dell’astronave. Non ha dubbi che riuscirà a risolvere ogni problema, almeno finché non capisce chi è l’uomo che piloterà la Starlight e che la vuole portare su Marte.<br style="box-sizing: inherit;" />Amélie è una brillante giornalista che si sente la donna più fortunata di Gaia quando viene scelta per scrivere la storia della nascita del loro mondo attraverso le interviste alle sette sorelle fondatrici. Per lei, cresciuta nel culto di Han Chan Mei, la leader mondiale di Gaia, questo incarico è un onore immenso. Il dialogo privato con le feroci politiche che non hanno esitato a uccidere milioni di maschi la porta però a mettere in dubbio tutte le sue certezze e a vedere molte crepe nel mondo perfetto di Gaia.<br style="box-sizing: inherit;" />I destini di queste tre donne stanno per legarsi per sempre al geniale Andrej Kurikov, lo scienziato più brillante che Gaia abbia mai avuto, l’uomo che ha giurato di distruggere le sette sorelle fondatrici e il mondo che hanno creato.</div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
<img alt="Nautilus_Claudia Tonin" class=" wp-image-1055 alignleft" data-attachment-id="1055" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"1"}" data-image-title="Nautilus_Claudia Tonin" data-large-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/nautilus_claudia-tonin.jpg?w=301&h=468?w=659" data-medium-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/nautilus_claudia-tonin.jpg?w=301&h=468?w=193" data-orig-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/nautilus_claudia-tonin.jpg?w=301&h=468" data-orig-size="1689,2625" data-permalink="https://antoniacudil.com/claudia-laltra-me/nautilus_claudia-tonin/" height="468" sizes="(max-width: 301px) 100vw, 301px" src="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/nautilus_claudia-tonin.jpg?w=301&h=468" srcset="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/nautilus_claudia-tonin.jpg?w=301&h=468 301w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/nautilus_claudia-tonin.jpg?w=602&h=936 602w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/nautilus_claudia-tonin.jpg?w=97&h=150 97w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/nautilus_claudia-tonin.jpg?w=193&h=300 193w" style="border: 0px; box-sizing: inherit; display: inline; float: left; height: auto; margin: 0px 1.5em 1.5em 0px; max-width: 100%;" width="301" /><a href="https://www.amazon.it/Tempesta-Rossa-Nautilus-Cronache-Gaia-ebook/dp/B018YBHSAG/ref=sr_1_5?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1512746336&sr=1-5" style="box-sizing: inherit;">Tempesta Rossa. Nautilus</a></div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
<strong style="box-sizing: inherit;">“L’infanzia è finita, il destino è segnato. È arrivato il momento di servire Gaia.”</strong></div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
Sono passati dodici anni e Sam non è più il neonato che Moira stringeva tra le braccia mentre metteva piede su Marte. Il ragazzo è cresciuto assieme al senso di disagio verso la società femminile di Gaia. Nonostante l’amicizia che lo lega a Johanna lasciare la sua famiglia e andare a sud, nella scuola maschile del Forte, è proprio quello che desiderava. Non sarà solo, suo padre e Johannes lo seguiranno passo a passo mentre nuovi amici gli si stringeranno attorno.<br style="box-sizing: inherit;" />Anche Han Chan Mei lo segue da lontano, sa che quel ragazzo potrebbe diventare un problema. Per questo è stata generata una bambina molto speciale e ha preparato una nuova governatrice in grado di tenere testa alla resistenza.<br style="box-sizing: inherit;" />In una lenta partita a scacchi Han Chan Mei e Andrej Kurikov si sfidano muovendo i loro pezzi e disponendoli con abilità nella scacchiera. Eppure, nel mezzo dei due contendenti, c’è chi non vuole essere solo un pedone e pensa che non sia necessario uno scacco matto per porre fine alla partita.<br style="box-sizing: inherit;" />Nella seconda parte de Le cronache di Gaia una nuova generazione si affaccia alla lotta e l’esito della sfida non sarà per nulla scontato.</div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
<a href="https://www.amazon.it/Marea-cronache-Gaia-Claudia-Tonin-ebook/dp/B01IABRHV0/ref=pd_sim_351_2?_encoding=UTF8&psc=1&refRID=7JXV69DPRXE0G5MME88T" style="box-sizing: inherit;"><img alt="Marea_Claudia Tonin" class=" wp-image-1056 alignleft" data-attachment-id="1056" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"1"}" data-image-title="Marea_Claudia Tonin" data-large-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/marea_claudia-tonin.jpg?w=310&h=482?w=659" data-medium-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/marea_claudia-tonin.jpg?w=310&h=482?w=193" data-orig-file="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/marea_claudia-tonin.jpg?w=310&h=482" data-orig-size="1689,2625" data-permalink="https://antoniacudil.com/claudia-laltra-me/marea_claudia-tonin/" height="482" sizes="(max-width: 310px) 100vw, 310px" src="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/marea_claudia-tonin.jpg?w=310&h=482" srcset="https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/marea_claudia-tonin.jpg?w=310&h=482 310w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/marea_claudia-tonin.jpg?w=620&h=964 620w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/marea_claudia-tonin.jpg?w=97&h=150 97w, https://antoniacudildotcom.files.wordpress.com/2017/12/marea_claudia-tonin.jpg?w=193&h=300 193w" style="border: 0px; box-sizing: inherit; display: inline; float: left; height: auto; margin: 0px 1.5em 1.5em 0px; max-width: 100%;" width="310" />L’ultima Marea</a></div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
“Uomini e donne della Terra e di Marte vi saluto.<br style="box-sizing: inherit;" />Se siete in ascolto, siete parte della resistenza marziana e a voi va il nostro grazie per i sacrifici che state compiendo.<br style="box-sizing: inherit;" />La rivoluzione è iniziata!”</div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
Nel 2197 le ventenni Johanna e Tashia hanno completato i loro studi su Marte e sono da pochi mesi su Gaia per perfezionare la loro istruzione e poter dare il loro contributo alla società. Anche Sam e Marco si stanno preparando per il loro futuro. I bambini sono cresciuti e sono diventati degli adulti determinati a realizzare se stessi e i loro sogni.<br style="box-sizing: inherit;" />Sotto il governo di Amélie Rousseau Europa è diventata una colonia ben avviata ma il vento della rivolta arriva fin lì costringendo la governatrice a tornare su Marte per parlare con il suo rivale di sempre Andrej Kurikov. Il loro incontro segnerà l’inizio della rivolta che la resistenza marziana prepara da vent’anni.<br style="box-sizing: inherit;" />La fiamma della rivoluzione divampa inarrestabile travolgendo Marte e Gaia ma anche le vite di Johanna e Sam. I due amici d’infanzia si troveranno da parti opposte della barricata a combattere una guerra che non hanno voluto e che minaccia le vite delle persone a loro care.</div>
<div style="box-sizing: inherit; color: #6a6c6e; font-family: Alegreya, serif; font-size: 17px; padding: 0px 0px 1.5em; text-size-adjust: auto;">
<br /></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-51214446705390863152016-08-23T16:03:00.005+02:002016-08-23T16:03:48.169+02:00La finestra sul mare - Commento<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;">Da molto tempo non vi parlo più di libri.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;">Con molto piacere oggi vi vorrei parlare del meraviglioso romanzo di Sabrina Grementieri, una scrittrice italiana davvero molto brava. La finestra sul mare è un viaggio nella bellissima terra del Salento ma anche il percorso di crescita di due persone profonde e dal vissuto complesso.</span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmRFx95o2yUSdb14cl25nC6uXZTX2uCjGYiCW5Pzh2czEaV7uLF_rzyavgFU6RmsH-xz8uauUgU8cfiv5hzWRQHxdlEQdn9XuEAHIJWDI0kGlZvmyC41qafxKuMPkjXYRnxYWL5b3h4BI/s1600/GREMENTIERI-LA-FINESTRA-SUL-MARE-cover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmRFx95o2yUSdb14cl25nC6uXZTX2uCjGYiCW5Pzh2czEaV7uLF_rzyavgFU6RmsH-xz8uauUgU8cfiv5hzWRQHxdlEQdn9XuEAHIJWDI0kGlZvmyC41qafxKuMPkjXYRnxYWL5b3h4BI/s320/GREMENTIERI-LA-FINESTRA-SUL-MARE-cover.jpg" width="208" /></a></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><b><br /></b></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">Titolo: <a href="https://www.amazon.it/gp/product/B01GF8R4ZO/ref=as_li_qf_sp_asin_tl?ie=UTF8&camp=3370&creative=23322&creativeASIN=B01GF8R4ZO&linkCode=as2&tag=sdnsl-21"><span class="s2"><span style="color: black;">LA FINESTRA SUL MARE</span></span></a></span></div>
<div class="p2">
<span class="s3">Autore: <a href="http://sabrinagrementieri.com/"><span class="s4">SABRINA GREMENTIERI</span></a></span></div>
<div class="p3">
<span class="s5">Editore: SPERLING & KUPFER</span></div>
<div class="p3">
<span class="s5">Pagine: 325</span></div>
<div class="p3">
<span class="s5">Prezzo E-Book: € 9,99</span></div>
<div class="p4">
<span class="s5">Prezzo Cartaceo: € 15,22 </span></div>
<div class="p3">
<span class="s5">Genere: NARRATIVA MODERNA</span></div>
<div class="p1">
<span class="s1">
</span></div>
<div class="p4">
<span class="s5">Serie: ROMANZO CONCLUSIVO </span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><b><br /></b></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b>S<span style="font-size: large;">inossi:</span></b></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;">
</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s2"><span style="font-size: large;">Sono le sei del mattino quando il telefono squilla e una voce, all’altro capo dell’apparecchio, annuncia tra le lacrime la morte di nonna Adele. È il primo giorno di aprile e la vita di Viola da allora non sarà più la stessa. Nonna Adele le ha lasciato in eredità l’antica masseria di famiglia nel Salento. Dell’antico splendore però è rimasto ben poco. La facciata, un tempo bianca e ben curata, è ormai grigia e scrostata, erba e sterpaglie crescono indisturbate ovunque e la buganvillea che incorniciava rigogliosa la porta principale ha visto di certo giorni migliori. Solo il vecchio, grande ulivo al centro della corte sembra sopravvivere, imperturbabile, a quella desolazione. Viola non sa che farsene della masseria. Per di più, i ricordi racchiusi tra quelle mura sono troppo dolorosi. Non ha niente da perdere, così decide di partire. Non è certa che sia la scelta giusta. Di sicuro non è la più semplice. E qualcuno sembra non gradire il suo arrivo alla masseria. Tra distese di ulivi, mandorli, papaveri e un mare azzurro come il cielo, dopo tanti ostacoli, Viola ritroverà finalmente la perduta strada di casa e dell’amore.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;">Il mio commento</span></b></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-size: large;">La finestra sul mare è in realtà una passaporta, un teletrasporto verso il Salento. Leggendolo si viene catapultati nei profumi, nei colori della Puglia. Seguiamo Viola nel suo progetto di restaurare la masseria della nonna Adele e nello stesso tempo partecipiamo al suo evolvere e maturare come donna. Il percorso è irto di ostacoli ma anche di piacevoli incontri. Primo fra tutti quello con Nico, un bambino speciale a cui ci affezioneremo tutti, poi arriverà Aris con il suo passato pesante e le catene che lo tengono all'ormeggio mentre vorrebbe veleggiare lontano.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-size: large;">Viola e Aris si aiutano e maturano assieme mentre l'estate avanza e ostacoli pesanti si frappongono a loro due e al recupero della masseria.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-size: large;">Una storia piena di luce e di sentimento che dà al lettore non solo delle ore piacevoli ma anche spunti di riflessione.</span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-size: large;">La cosa che mi ha colpito di più è stato il ritmo che il libro è riuscito a impormi, solo i grandi scrittori riescono a obbligare il lettore a seguire la loro storia con il ritmo che vogliono loro.</span></span></div>
<br />
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="font-size: large;">Complimenti all'autrice che anche in questo libro è riuscita a rendere protagonisti i valori importanti come la famiglia e gli affetti più veri.</span></span></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-8404384348879797842016-07-12T21:59:00.001+02:002016-07-13T22:03:31.877+02:00Marea Le cronache di Gaia #3<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Una bravissima scrittrice con il suo libro mi ha ricordato un detto che avevo scordato: </span></b><b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">"finito è meglio di perfetto".</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span style="color: red;">Le cronache di Gaia</span> sono finite, è on line anche il terzo capitolo della saga.</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Forse <span style="color: red;">Marea</span> non sarà perfetto, forse lo avrei potuto ampliare ancora, forse avrei potuto salvare qualcuno e descrivere meglio la morte di qualcun'altra...</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ma il click è stato dato e ora la storia non è più mia ma vostra.</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Se vi va potete leggerla su <a href="https://www.amazon.it/Marea-cronache-di-Gaia-3-ebook/dp/B01IABRHV0/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1468352135&sr=8-2&keywords=claudia+tonin">Amazon</a>, i<a href="https://itunes.apple.com/it/book/marea.-le-cronache-di-gaia-3/id1133241167?mt=11&ign-mpt=uo%3D4">Books</a>, <a href="https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/marea-1">Kobo</a> e <a href="https://play.google.com/store/books/details?id=p9moDAAAQBAJ">GooglePlay</a>.</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<br />
<div class="p1" style="text-align: center;">
<span class="s1"><b><span style="font-size: large;"><i>"Uomini e donne della Terra e di Marte vi saluto. </i></span></b></span></div>
<br />
<div class="p1">
</div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;"><i>Se siete in ascolto, siete parte della resistenza marziana e a voi va il nostro grazie per i sacrifici che state compiendo. </i></span></b></div>
<span class="s1"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="s1"><b><span style="font-size: large;"><i>La rivoluzione è iniziata!"</i></span></b></span></div>
<span class="s1">
</span>
<br />
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiywogWUdfGNnt3-Kw8E12AJcbrLp975yOEgdYz9rVy_cb86aFSmZ26IGzq96Ko7Eg_HVDNLVEwD8wr9vaFnryDQ2I5_a7llP9kc20QiNar5hvP2McCahqvJITDkB8BzqQGzJdaXeVwqJA/s1600/MAREA+FRONTE+new+copy1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiywogWUdfGNnt3-Kw8E12AJcbrLp975yOEgdYz9rVy_cb86aFSmZ26IGzq96Ko7Eg_HVDNLVEwD8wr9vaFnryDQ2I5_a7llP9kc20QiNar5hvP2McCahqvJITDkB8BzqQGzJdaXeVwqJA/s640/MAREA+FRONTE+new+copy1.jpg" width="449" /></a></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-50083970259602399852016-07-12T21:59:00.000+02:002016-07-13T22:02:43.028+02:00Marea Le cronache di Gaia #3<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Una bravissima scrittrice con il suo libro mi ha ricordato un detto che avevo scordato: </span></b><b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">"finito è meglio di perfetto".</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span style="color: red;">Le cronache di Gaia</span> sono finite, è on line anche il terzo capitolo della saga.</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Forse <span style="color: red;">Marea</span> non sarà perfetto, forse lo avrei potuto ampliare ancora, forse avrei potuto salvare qualcuno e descrivere meglio la morte di qualcun'altra...</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ma il click è stato dato e ora la storia non è più mia ma vostra.</span></b><br />
<b><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Se vi va potete leggerla su <a href="https://www.amazon.it/Marea-cronache-di-Gaia-3-ebook/dp/B01IABRHV0/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1468352135&sr=8-2&keywords=claudia+tonin">Amazon</a>, i<a href="https://itunes.apple.com/it/book/marea.-le-cronache-di-gaia-3/id1133241167?mt=11&ign-mpt=uo%3D4">Books</a>, <a href="https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/marea-1">Kobo</a> e <a href="https://play.google.com/store/books/details?id=p9moDAAAQBAJ">GooglePlay</a>.</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<br />
<div class="p1" style="text-align: center;">
<span class="s1"><b><span style="font-size: large;"><i>"Uomini e donne della Terra e di Marte vi saluto. </i></span></b></span></div>
<br />
<div class="p1">
</div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;"><i>Se siete in ascolto, siete parte della resistenza marziana e a voi va il nostro grazie per i sacrifici che state compiendo. </i></span></b></div>
<span class="s1"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span class="s1"><b><span style="font-size: large;"><i>La rivoluzione è iniziata!"</i></span></b></span></div>
<span class="s1">
</span>
<br />
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiywogWUdfGNnt3-Kw8E12AJcbrLp975yOEgdYz9rVy_cb86aFSmZ26IGzq96Ko7Eg_HVDNLVEwD8wr9vaFnryDQ2I5_a7llP9kc20QiNar5hvP2McCahqvJITDkB8BzqQGzJdaXeVwqJA/s1600/MAREA+FRONTE+new+copy1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiywogWUdfGNnt3-Kw8E12AJcbrLp975yOEgdYz9rVy_cb86aFSmZ26IGzq96Ko7Eg_HVDNLVEwD8wr9vaFnryDQ2I5_a7llP9kc20QiNar5hvP2McCahqvJITDkB8BzqQGzJdaXeVwqJA/s640/MAREA+FRONTE+new+copy1.jpg" width="449" /></a></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-6681351188757804962016-05-06T13:52:00.001+02:002016-05-06T13:52:23.101+02:00Il mistero dodici sedie - un racconto del Terremoto 40 dopo<span style="color: blue; font-size: large;">Due anni fa in occasione dell'uscita dell'antologia Ewwa dedicata alla Rai avevo scritto un racconto.</span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;">Poi non me la sono sentita di condividerlo con altri, così è rimasto nel portatile in attesa.</span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;">Oggi è il giorno giusto. Sono passati 40 anni da allora.</span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;"><b>IL
MISTERO DELLE DODICI SEDIE</b><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Il
pancione di Ivana entra per primo, seguito da Elio che ci sorride e ci saluta
tutti, iniziando a parlare con quella cadenza divertente che mi piace tanto.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">La
mamma sta finendo di lavare dei panni in bagno, li saluta appena e torna a
tuffarsi nelle sue faccende; vuole finire presto per stare con gli ospiti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Mio
papà li fa sedere con noi sul divano.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Ci
avete fatto davvero una bella sorpresa!»<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">So
che a papà mancano i suoi vecchi amici, noi abitiamo lontano e con i suoi turni
di lavoro non riesce a trovarsi con loro la domenica.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Manca
poco» dice Elio, mettendo la mano sulla pancia enorme di Ivana.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Dovrebbe
nascere tra una settimana, se tutto va bene.»<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Una
bambina!» urla mia madre.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">L’appartamento
è piccolo, appena 70 mq e, anche se noi siamo seduti sul divano in salotto, lei
ci sente bene e chiacchiera con noi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Sono
in pigiama e guardo la televisione con i grandi. Sono contentissima, visto che
abbiamo visite posso restare alzata dopo il carosello e fermarmi con loro. Mi
sento grande anche io!<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Ivana
mi fa i complimenti per i codini, io rido e le chiedo se posso toccarle la
pancia.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Papà
ed Elio guardano un film per i grandi e non capisco proprio tutto quello che
dicono le persone della storia. Non importa è bello essere qui tutti assieme.
Anche la mamma ha finito ed è venuta a sedersi vicino a me.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Dopo
però si alza, va a prendere qualcosa per gli ospiti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Ivana
vuole alzarsi, ma mio papà le dice di stare comoda.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Con
tutto quel peso, dove vuoi andare? » le chiede, ridendo con Elio.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Deve
pesare davvero tanto se non ce la fa nemmeno ad alzarsi!<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Sono
accoccolata sulla pancia di Ivana, voglio sentire anche io questa bambina
piccola, nascosta, ma che dà calci forti. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Papà
ha appena messo il vassoio sul tavolo grande, quello tondo al centro della
sala, quando un rumore fortissimo mi fa alzare la testa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Che
succede?»<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Elio
smette di guardare la tv e si gira verso mio padre.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Il
lampadario!» <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">La
sua voce è tutta differente da quella allegra che conosco.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Ma
è quello che dice mia madre a far impazzire tutti i grandi.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Il
terremoto!»<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«<i>Ciapa
a tosa! Via, via!</i>» dice Elio.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Non
ha ancora smesso di dirlo che sento le braccia di Ivana attorno a me, mi ha
presa e si è sollevata senza sforzo dal divano.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">In
un attimo siamo già fuori dall'appartamento, sul pianerottolo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Scende
le scale a una velocità così grande che mi sembra di volare fuori dal palazzo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Non
capisco, ci sono tutti i miei vicini che corrono in strada e sono tutti strani…<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">La
signora Maria è in vestaglia, l’Antonietta addirittura in camicia da notte!<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><i><span style="font-size: large;">Che
sta succedendo?<o:p></o:p></span></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;"><i>Dove
sono mamma e papà?</i><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Ivana
ha il fiatone, mi guardo intorno in cerca della mamma, ho paura e anche tutti i
grandi intorno a me sono pieni di paura.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Vedo papà portare fuori la mamma tenendola per
mano, camminano in modo strano, o è il palazzo che si muove?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Le
dita di Ivana mi stringono fortissimo, mentre Elio guarda in su. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Tutti
i grandi guardano in su.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Mamma
mi prende in braccio, mentre Elio abbraccia sua moglie.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Papà
ci stringe tutte e due mentre un altro rumore forte fa gridare l’Antonietta.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Restiamo
lì tutti quanti, a guardare quel palazzo per molto tempo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Per
fortuna oggi era caldo e anche se è notte e siamo mezzi svestiti, non si sta
male.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">I
grandi hanno tutti l’aria persa, non ho mai visto papà così serio. Noi piccoli
abbiamo già iniziato a giocare.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Via
da lì, distante dalla casa» urla Ida, quella del secondo piano, a Enrico che
voleva prendere il pallone che aveva lasciato sotto il portico di casa sua, che
è proprio di fronte al palazzo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Ci
sediamo per terra, tra mia mamma e Ivana che si tocca la pancia e un po’ piange
e un po’ ride perché quella bambina, come dice mamma, le dà un sacco di calci.
Elio e Ivana restano con noi per qualche tempo ma alla fine montano in macchina
e gli faccio ciao ciao con la mano mentre se ne vanno. Resto in braccio alla
mamma che seduta sul marciapiede mi stringe forte, poi mi addormento.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">La
luce del mattino ci trova tutti assonnati, i grandi non li avevo mai visti
così. Mio papà tocca una crepa sul muro del palazzo, proprio vicino al portone
d’ingresso; alla fine uno dopo l’altro i miei vicini salgono in casa. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Nell’appartamento
ci sono tante cose per terra, la mamma brontola un po’, ma sembra contenta. Io
vado a dormire e quando mi alzo papà non c’è, il suo turno in ospedale iniziava
alle due del pomeriggio e lui è già uscito.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Mamma
mi prende in braccio e ci mettiamo davanti alla televisione.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Maria
Santissima» dice con una voce così strana.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Mostrano
persone in mezzo ai sassi, hanno delle divise e scavano, la voce della tv dice
che ci sono stati tanti morti.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Un
vecchietto con gli occhiali neri va a vedere tutto quel disastro e mia madre
singhiozza.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Alzo
la testa e vedo che piange.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Mamma?»<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Stsss,
stsss»<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Che
è successo a quelle persone?»<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«C’è
stato il terremoto e le case sono crollate.»<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«E
noi? »<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Da
noi no, per fortuna»<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">La
sera papà torna tardi, ma lo aspettiamo tutte e due sveglie, siamo fuori nel
giardino del condominio assieme agli altri.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«In
Friuli che disastro, quanti morti!» dice Antonietta alla Ida.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Per
televisione hanno fatto vedere Gemona, <i>poretti</i>» risponde lei, poi si volta
verso mia madre.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«<i>No
sta mostrarghe a teevision a la tosa, se no a se impresiona</i>» dice a mia madre.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">«Perché
non dovrebbe guardare la televisione? È così piccola, non si ricorderà di
niente» la tranquillizza e mi accarezza la testa mentre guardiamo in alto,
verso le finestre del terzo piano, dove c’è il nostro appartamento.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Il
mio primo ricordo è la soddisfazione di fare qualcosa di straordinario come
guardare un programma alla televisione oltre l’orario consentito ai bambini.
Sono felice, tenuta in braccio dalle persone che mi amano. Una gioia piena ma
breve, perché tutto finisce con un boato. Il terrore si impossessa di chi ho
sempre pensato essere invincibile e una donna grossa, pesante e impacciata, che
aveva una bambina dentro la pancia, mi afferra e mi fa volare giù per le sei
rampe di scale del mio palazzo.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><span style="font-size: large;">Erano
le 21.00 del 6 maggio 1976 e nella prima rete trasmettevano "Il mistero delle
dodici sedie". Non ho mai saputo come sia finito quel film.</span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6NQAUo8WFD34z9hNLDdACqczc3htJiNfklwHMQLD5NkOv1HE2oe3rEu8xTJ3CZPQ5YHtY-x-bqZkorldvpg5fygh_191300WYVD3qv8nnXzN7EIFIYlkMxM8SwXWotP1MFwL2P4QIcfE/s1600/Terremoto_Gemona_021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6NQAUo8WFD34z9hNLDdACqczc3htJiNfklwHMQLD5NkOv1HE2oe3rEu8xTJ3CZPQ5YHtY-x-bqZkorldvpg5fygh_191300WYVD3qv8nnXzN7EIFIYlkMxM8SwXWotP1MFwL2P4QIcfE/s640/Terremoto_Gemona_021.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; mso-pagination: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-align: justify; text-autospace: none;">
<span style="font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="mso-layout-grid-align: none; tab-stops: 36.0pt 72.0pt 108.0pt 144.0pt; text-autospace: none;">
<br /></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-16668974770995445672015-12-26T17:54:00.001+01:002015-12-26T17:54:32.401+01:00Auguri<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7JPQWPg5csZRgK3Uz7zRrm54CqYmlkp5qipQvZQhti954IrZudyMd64Enr21DELIKg_y9MJCHnykEkLMSRlaQez3aq2JPW2I-MxPydDkUAqm6H98E7wnoiRjkJgRM7mWlA5a58lRpyfw/s1600/IMG_1838.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7JPQWPg5csZRgK3Uz7zRrm54CqYmlkp5qipQvZQhti954IrZudyMd64Enr21DELIKg_y9MJCHnykEkLMSRlaQez3aq2JPW2I-MxPydDkUAqm6H98E7wnoiRjkJgRM7mWlA5a58lRpyfw/s640/IMG_1838.JPG" width="640" /></a></div>
<br />Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-84079525802176515772015-12-24T18:11:00.001+01:002015-12-24T18:11:08.466+01:00Un Natale a Villa Maria<div class="p1" style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">-1 a Natale</span></b></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ciao a tutti!</span></b></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Oggi è la vigilia di Natale e immagino che molti siano indaffarati, con gli ultimi regali o con i preparativi per cena e o pranzo di Natale.</span></b></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il mio ultimo racconto prima di Natale è dedicato a chi ha corso sempre e alla fine si è fermato, in un luogo che probabilmente non abbiamo mai considerato molto natalizio.</span></b></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Con questa storia scritta per il sito di Edizioni Domino si conclude la mia piccola raccolta.</span></b></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Non mi resta che augurarvi:</span></b></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Buon Natale!</span></b></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></b></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<b><span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/tre-prima-di-natale"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsRTEY9JJon7Mnfghp43Qh9dXiyKpNSPwvn3HMPQwd16zyEQohZ7d3saIZCyUBX6WDag5RsCtSrDlDZCoKRBUvYiGv27OEwX4b0s3xCA6aZ6Rg01Qmy7l9XCsHE_W7jjVv6lRv2Ogtt_o/s400/Tre+prima+di+Natale.jpg" width="295" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="p1">
<b><br /></b></div>
<div class="p1">
<b><br /></b></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;">Un Natale a Villa Maria</span></b></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b></b><br /></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b></b><br /></span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Le luci rosse e blu dell’albero di Natale si accendono a intermittenza.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Linda sorride soddisfatta contemplando la sua opera.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Adesso dobbiamo solo preparare il presepio, domani Arturo ci porta il muschio e poi cominciamo. Va bene Eva?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Le sorrido.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Certo che va bene, mi piace Natale!”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“A chi lo dici! Persino questo posto si ravviva un po’ con le luci e i festoni. Anche da te ci sono gli alberi di Natale?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Quando ero piccola, con comunismo, non potevamo, ma ora mia sorella fa albero tutti gli anni.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ricordo che mia nonna amava dire le preghiere a Natale e anche se non si poteva.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">Povera nonna! Morta così giovane.</span></i></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Poi mi guardo in giro. </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Sono nella sala ricreazione di Villa Maria, la casa di riposo dove lavoro.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Le carrozzine con i vecchi mi circondano, Maria si sta asciugando gli occhi da quando abbiamo preso l’abete di plastica e lo guarda come fosse un gioiello. Ada canta la sua nenia e Vilma osserva qualcosa fuori dalla finestra.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">Forse è meglio che nonna sia morta giovane.</span></i></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">È il terzo Natale che faccio qui.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Che pena tutti questi poveri vecchi abbandonati e soli!</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Oh, ci sono anche brave persone. Mario veniva tutti i giorni a trovare sua mamma, la signora Olga, ha 97 anni ed è ancora molto lucida. L’anno scorso per Natale l’hanno portata dalla figlia di Mario. Quest’anno però non potrà farlo. Quel bravo signore di settant’anni è morto d’infarto due mesi fa. Una bella morte, come ha detto Linda, ma la povera Olga è rimasta per giorni a guardare la porta sperando che arrivasse. Le rimaneva solo lui. Forse per Natale verrà la nipote, la figlia di Mario.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Preparo il refettorio mentre la direttrice accompagna due nuovi venuti, sono un uomo giovane e una donna più o meno della stessa età. Si assomigliano, forse sono fratelli.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Abbiamo già iniziato a preparare gli addobbi per Natale, facciamo una bella festa, ovviamente siete invitati. Vedrete Antonietta sarà seguita molto bene, le nostre educatrici cantano spesso con gli ospiti. Canti natalizi come “Tu scendi dalle stelle”, “Astro del ciel” e poi c’è la tombola! A chi non piace la tombola?” spiega la direttrice. Lei annuisce e pare soddisfatta, lui serra le labbra.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ecco è lui. </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">C’è sempre uno dei familiari che non vuole lasciare a Villa Maria il suo vecchio. </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In questa coppia di fratelli è lui. </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Probabilmente vorrebbe tornare indietro convincere la sorella, invece è qui, ma non si rassegna.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La direttrice va avanti, lui si volta a fissarmi e poi viene verso di me.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Mi scusi, lei lavora qui?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Ho camice rosso di cooperativa, vede? O pensa io aiutante Babbo Natale?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ride.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sì, lo vedo, ma è qui da molto, cioè, vorrei chiedere…”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Lo so quello che vuole chiedere. Sì, li trattano bene, tutti. Parenti però devono venire a trovarli o loro si spengono, come candele.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ha dei begli occhi scuri, grandi, mi osserva con attenzione, valuta se dico bugie.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Credo che quello che ha detto sia molto vero” si allunga e legge la targhetta con il nome che porta appuntata sul camice.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Eva?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sì Eva, sarebbe Genoveva, ma voi non riuscite a dirlo bene, quindi Eva e basta.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Rumena?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sì” e aspetto che dica qualcosa, di solito arrivano commenti e domande idiote. </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Sta zitto. Guarda pensieroso la sala con le carrozzelle lungo le pareti, pare assorto.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Chi portate qui?” chiedo.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Mia nonna”.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“E vostri genitori?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Mio padre è morto qualche anno fa, mia madre è mancata la settimana scorsa, era lei che accudiva nonna.” </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mentre parla di sua madre capisco che è ancora addolorato. È giovane, ma gli italiani sembrano sempre giovani. Come la mia vicina di casa ha dieci anni più di me, due figli e pare mia sorella minore, suo marito uguale.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Quanti anni avrà quest’uomo? La mia età?</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sua mamma è stata brava figlia se si occupava di nonna.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sì, ha ragione. Io, noi, non possiamo accudire mia nonna come faceva lei. Francesca ha i suoi figli, il lavoro e io…”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Lei, sua moglie? Voi non potete?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lui scuote la testa.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Non ho una moglie e lavoro tre mesi all’estero e uno in Italia. Sono tornato quando ho saputo.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">Poveretto non ha salutato sua madre!</span></i></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mi sento in colpa.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Scusi, non sono affari miei, pensavo lei non volesse lasciare qui sua nonna.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Sorride.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Ottima osservatrice! Non voglio, infatti. Ma Francesca abita qui vicino e può venire spesso a trovarla. Non posso chiederle di farsi carico della nonna, mentre io che sono solo non lo faccio, le pare?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“No, non può.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mi saluta e prosegue perché sua sorella gli fa strani cenni.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">So già che presto avremo una nuova ospite. </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Non dovrei criticare chi porta qui i vecchi, se non ci fossero i vecchi io non avrei il lavoro.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Qui sto bene, la direttrice è brava, tutto è pulito, le infermiere e i dottori li visitano sul serio i vecchi. Linda è gentile con me e anche le altre della cucina. Solo che vedo tante cose tristi, ogni anno penso che vorrei morire giovane, piuttosto che stare qui.</span></div>
<div class="p4" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Metti muschio sotto capanna, traballa.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Ora lo metto.” </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Linda posa la pecora che tiene in mano e prende dell’altro muschio.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Sistemo bene i sassi colorati per fare il vialetto, siamo tutte e due così assorte nel preparare il presepio che, quando lei arriva, non la vediamo.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Scusate signore, dove posso trovare una vostra ospite che si chiama Olga De Notaris.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mi giro subito.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">Che bella donna!</span></i></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Figlia di Mario, vero? È bella come lui. Mi è tanto spiaciuto quando è morto.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ha gli occhi grandi e azzurri di suo padre, il suo sorriso triste quando mi risponde.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Grazie signora, è stata una morte improvvisa. Almeno è andato via sereno.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Lo conoscevamo bene, veniva tutti i giorni da Olga” aggiunge Linda, mettendosi in piedi.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sì, papà voleva molto bene alla nonna.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Lei nipote venuta per portarla via per Natale?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Un’ombra passa sul viso bello e truccato della ragazza.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“No, il dottore non mi lascia portarla via. Abito a Londra adesso, il viaggio sarebbe troppo lungo. Però voglio vederla.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">L’accompagno da Olga, mi dice che si chiama Elisa che ha un mese di ferie per le feste di Natale. Poi ci ritroviamo in giardino.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">So che fa male ma mi piace fumare e fumo.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Anche Elisa fuma.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Salve!” mi saluta sorridendo. “Brrrr che freddo! Come fa lei solo con il grembiule?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sotto camice ho maglione e non siamo mica al Polo Nord!”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Non mi piace il freddo.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Per fumare si fa qualche sacrifico” aggiungo.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ridiamo.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mi racconta un po’ di Mario, di lei, del suo lavoro a Londra e mi chiede.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Da dove vieni? Posso darti del tu? Avremo la stessa età?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Certo, sono rumena, ho trentacinque anni.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Che ti ho detto Eva! Io ne ho trentasei. Da quanto sei in Italia?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Quindici anni.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Si sente ancora tanto l’accento.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Rido, nessuno me lo dice mai, ma so che è vero.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Succede questo: dentro mia testa parlo benissimo italiano, neanche sbaglio congiuntivo.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lei ride.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Poi, quando apro bocca, parole si legano a lingua e perdo pezzi.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Credo di capirti bene, anche a me a volte capita con l’inglese.” </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Abbiamo finito la sigaretta e rientriamo, siamo di nuovo nel salone, Elisa guarda l’abete pieno di decorazioni e di luci festose.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Almeno avete fatto l’albero di Natale, un po’ di allegria, è così triste questo posto.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Andiamo in saletta refettorio, lì troviamo Olga che parla con la signora nuova e il bell’uomo dell’altro giorno.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Buona sera” dico, lui mi sorride e risponde subito.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Ha visto che sono tornato a trovare mia nonna?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Mi fa piacere” rispondo.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Elisa non è più vicino a me, lo sta guardando anzi i due si guardano, si conoscono?</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Riccardo?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lui apre la bocca sorpreso vuole parlare ma Olga lo precede.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Certo che è lui! Vieni. Visto che ho trovato Antonietta? Poveretta non ci sta più con la testa. Pensa che Sara è morta dieci giorni fa e Riccardo non era neanche qui, si trovava a Norimberga. È tornato dalla Germania appena lo hanno avvisato!”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sara è morta? Mi spiace Riccardo.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">I due si salutano e si baciano sulle guance.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Grazie Elisa. Che strano trovarci qui…”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Pensandoci bene ci trovavamo sempre dalle nostre nonne, quindi no, non è strano.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lui diventa ancora più triste.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Allora mia nonna ci preparava i dolci.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Eva!” mi chiama Olga, che è un demonio di donna, e mi ricorda la mia, di nonna.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Avevi bisogno di aiutanti per le luci dell’albero di Natale.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Signora Olga, io e Linda già fatto albero.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Fuori c’è ancora il pino da addobbare come ogni anno. Non l’hai ancora fatto. Portati via questi due, ti aiuteranno loro.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Ha ragione, dovevo proprio farlo. Vieni Elisa mi aiuti?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Prendo le luci e usciamo. Riccardo ed Elisa parlano fitto fitto, faccio per salire sulla scala ma lui mi sblocca, dice che non va bene e sale lui, con quel cappotto che costerà una fortuna, si mette a sistemare le luci mentre lei lo aiuta.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">Potrei non esserci, questi due suonano una musica tutta loro!</span></i></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Non potevo lasciar a Francesca l’onere di nonna. Non posso aiutarla, sono troppo spesso all’estero. Questa volta ho lavorato a Norimberga, due mesi fa ero a New York, in gennaio andrò a Londra.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Ti capisco benissimo, ora abito a Londra. Era mio padre a seguire nonna Olga.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Mi spiace, non ti ho nemmeno fatto le condoglianze.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Non ti preoccupare, sono così stanca di parlare di morti. Dimmi di te, saranno vent’anni che non ci vediamo.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Finite le superiori.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Infatti, ha studiato legge poi?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“No, ingegneria, lavoro per una ditta che costruisce turbine e altri componenti idraulici, una multinazionale inglese, la sede è a Londra.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Magari è una mia cliente, lavoro per la JP Morgan.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Pensa te! Come è piccolo il mondo, in gennaio quando torno in Inghilterra potrei venirti a trovare.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Mi farebbe piacere.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Qui abbiamo finito, rientriamo?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Dov’è Eva?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">Dietro l’angolo buio, così voi parlate tranquilli.</span></i></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Non so dove sia, io fumo, vuoi una?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“No, e non dovresti neanche tu, fa male.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Via Riccardo, sempre il solito? Dopo tanti anni sempre a pensare al bene di tutti?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lui ride e si passa la mano tra i capelli.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Credo che non cambierò mai.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sarà felice tua moglie di avere sposato un uomo salutista.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Non sono sposato.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lei lo guarda sorpresa.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“No? Avrei detto che Olga mi avesse parlato del tuo matrimonio.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Lo sono stato, Anna è morta tre anni fa.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">No! Poveretto quest’uomo è troppo infelice.</span></i></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Scusa, non lo sapevo.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lui sorride e si mette le mani in tasca.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Non è colpa tua ma del tumore ai polmoni che aveva.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Elisa si guarda la sigaretta che tiene in mano, la spegne sotto una scarpa.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Riesco sempre a dire le cose sbagliate nel momento sbagliato?” chiede costernata.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Abbastanza.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ridono e tornano dentro tenendosi per mano.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Le luci dell’albero sono tutte bianche, mancano due giorni a Natale, come mi piacerebbe la neve, come a casa mia. I bambini sarebbero così felici…</span></div>
<div class="p4" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Settantasette, le gambe delle donne!” dice ridendo Linda.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ottavio alza la mano contento.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Tombola!”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Un coro di “ancora” risuona tra le carrozzine della sala comune.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Alcuni familiari ridono, si sa che tombola la fa sempre Ottavio. Sono qui da tre anni e ha sempre vinto lui. Poveretto è così felice.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mi giro e vedo Elisa parlare con Olga. Poi si avvicina Riccardo ed Elisa si illumina.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">Serve mica essere dei geni per capire che si piacciono!</span></i></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Quando vanno fuori in giardino vado da Olga.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Signora Olga anche Natale è passato.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“E Ottavio ha fatto di nuovo tombola” risponde lei e ridiamo.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Elisa presto tornerà a casa” dice tornando seria.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Non ancora, mancano due settimane.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sai Eva, non la capisco mia nipote. Hai visto come sta bene con Riccardo? Si conoscono da quando erano bambini, sono stati inseparabili da piccoli. Lui diceva sempre che da grande l’avrebbe sposata, invece ha sposato quella povera ragazza che è morta giovane. Adesso che si sono trovati dovrebbero stare insieme. C’è sempre tempo per restare soli, guarda me?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Signora Olga non è sola, ci sono io.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Via non fare la ruffiana, tu hai i tuoi figli, un bravo marito e va bene così. Vorrei che anche Elisa avesse qualcuno.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Se chiede a Gesù Bambino magari lui porta questo dono.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Magari Eva, magari! Vai a vedere che combinano e poi torna a riferire, sono bloccata su questa sedia” e tocca il ferro delle ruote.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Esco piano in giardino e li vedo, sono uno di fronte all’altro, stanno parlando.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Non so cosa dicono, i loro visi mostrano bene che sono felici. D’un tratto si abbracciano e si baciano.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mi viene da ridere, qualcosa di freddo si ferma sulla guancia.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Neve!” dico ad alta voce.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Loro fanno un salto e mi guardano imbarazzati, poi alzano la testa.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Nevica!” esclama sorpreso Riccardo.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“A Natale, che meraviglia!” dice Elisa felice e lo abbraccia.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Vado via, ho visto tante cose belle.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Allora Eva, che succede fuori?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Signora Olga succede che fuori nevica e che suo desiderio è stato esaudito, penso proprio sua nipote non starà più sola.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Finalmente! Erano anni che chiedevo questo regalo di Natale! Dai Eva, spingi questa carrozzella vicino alla finestra, voglio guardare l’ultima neve della mia vita.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Spingo signora Olga, ma non deve più dire cose sciocche.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lei mi accarezza la mano mentre la spingo.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Sei una brava ragazza.” </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Poi tace e guarda i grossi fiocchi di neve, simili a piume, posarsi sugli alberi del giardino.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Riccardo ed Elisa sono abbracciati e ridono, Olga si rilassa e poi si appisola.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Resto con lei per un po’, dopo vado a sistemare Nino che vuole togliersi la flebo, ci sono tanti vecchi qui che non sono bravi. Io e Linda dobbiamo sistemarli tutti, è quasi ora di cena.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Mi giro e vedo che Olga dorme ancora, mi avvicino e le tocco la mano.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ha un bel sorriso sul volto ma la sento così distante, così ferma.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ho paura.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Linda, Linda!”</span></div>
<div class="p4" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Dopo il funerale della signora Olga, Elisa mi ha portato una busta c’era l’assegno, soldi che sua nonna mi ha lasciato. L’ho ringraziata, lei mi ha baciata e mi ha chiesto</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Secondo te è meglio morire giovani o vivere a lungo e finire in uno di questi posti orrendi?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Non importa quanto si vive, importa quanto amore si è dato e quanto si è ricevuto.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Cercherò di darne tanto allora. Chi avrebbe mai pensato che avrei trovato l’amore in un ospizio per vecchi?”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Rido. </span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">“Io no di certo. Vai, Riccardo aspetta. Lui migliore regalo di Natale che potessi desiderare.”</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lei si allontana e lo raggiunge in giardino, in mezzo alla neve. </span></div>
<br />
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Quello che vedo ora dalla finestra sarebbe molto piaciuto alla signora Olga.</span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl_l13Xncx0M0zlnEOvTm1ykUpSgNcn9IxQGRjI3w5BUTTlcSz3TzolSjhjI9fXVm5zr-zUrN4ZLk0lT-NmeFWcObkEMkTTNSvOBv4MjWN_89Gv8CjWU2PIsvjcscYM1HISLaGoD-wCzw/s1600/n_f7fc2c86db.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><img border="0" height="420" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl_l13Xncx0M0zlnEOvTm1ykUpSgNcn9IxQGRjI3w5BUTTlcSz3TzolSjhjI9fXVm5zr-zUrN4ZLk0lT-NmeFWcObkEMkTTNSvOBv4MjWN_89Gv8CjWU2PIsvjcscYM1HISLaGoD-wCzw/s640/n_f7fc2c86db.jpg" width="640" /></span></a></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-41567009957659612402015-12-23T16:38:00.000+01:002015-12-23T17:38:25.221+01:00Di corsa<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>- 2 giorni a Natale!</b></span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Il racconto che vi propongo oggi è sempre all'interno di tre prima di Natale.</b></span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Dopo Le statuine di Davide, che potete leggere <a href="http://cronachedigaia.blogspot.it/2015/12/le-statuine-di-davide.html">qui</a> vi propongo "Di corsa".</b></span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Si tratta del mio primo esperimento di fantascienza.</b></span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Anche qui c'è una lunga attesa, un dono e alla fine la luce.</b></span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Buona antivigilia!</b></span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBBB-1jKfHNcBKa2-ygiM4yCKAjgCFgI79mOrWSaggp3oLYId3_6RzlY5ygE5BVfyJpvMhIHV1CxAfMcVfF2KTYdrtUCshfdtDJDpwi7hREZoZKuipkJXUSN68nt1cbXx0jmbEXUwulRk/s1600/Tre+prima+di+Natale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBBB-1jKfHNcBKa2-ygiM4yCKAjgCFgI79mOrWSaggp3oLYId3_6RzlY5ygE5BVfyJpvMhIHV1CxAfMcVfF2KTYdrtUCshfdtDJDpwi7hREZoZKuipkJXUSN68nt1cbXx0jmbEXUwulRk/s640/Tre+prima+di+Natale.jpg" width="472" /></span></a></div>
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="p1" style="text-align: center;">
<b><span style="font-size: large;">Di corsa</span></b></div>
<div class="p2">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Correre.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Sono sette anni che attende di correre, sente la gioia riempirgli l’animo e si guarda quei piedi, che sono nuovi e antichi, toccare terra con ritmo ed eleganza.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">La strada è deserta, è la mattina di Natale e si è alzato prestissimo per non incontrare nessuno, vuole che la sua corsa sia solitaria, deve poter assaporare ogni istante di quel momento, vuole percepire solo se stesso e il mondo, senza incontrare uno sguardo, senza scorgere anima viva.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Le lunghe falcate si susseguono regolari mostrando una tecnica sapiente di corsa. Non è un novellino e anche se è passato molto tempo non ha dimenticato e le gambe si muovono come se non avesse fatto altro ogni giorno della sua vita, come se non fosse trascorso che un battito di ciglia da allora. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ma gli manca l’allenamento e i muscoli, nuovi e antichi, gridano, il cuore inizia a pompare il sangue e le sue orecchie sono martellate dai battiti. Le scarpe bianche toccano leggere l’asfalto mentre un metro dopo l’altro percorre la via deserta i cui lati sono decorati da mucchi di neve sporca e dalle luci stanche degli alberi di Natale.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">La sua mente è vuota, non sta pensando a nulla, ascolta il respiro e il battito del cuore concentrato su di esso, svuotando la testa da ogni angoscia. Assapora la sensazione di libertà e potenza che ogni parte del suo corpo sembra volergli trasmettere. I lampioni ancora accesi proiettano la sua ombra, leggera dietro di lui, mentre le prime gocce di sudore si formano sulla fronte. L’aria entra fresca dentro le narici e lo aiuta a sentirsi vivo.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Un’auto con i suoi fari lo illumina, è la prima che incontra da quando è uscito di casa ma non volge lo sguardo per vedere chi guida. Teme di incrociare il volto di un conoscente, di un vicino, di qualcuno che potrebbe riconoscerlo. Pensa che se lui non vede loro, gli altri non vedranno lui. Ma non è così, lo sa benissimo, ma sono anni ormai che si comporta in questo modo ed è quasi un’abitudine. Chi lo conosce lo sa e mai come in quel momento gli torna utile. Non può fermarsi a parlare; ha una mèta che lo aspetta.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Vuole arrivare presto, vuole concludere quello che è stato iniziato da altri, ma che solo lui può concludere perché non c’è nessuno che possa mettere la parola fine a tutto quel pasticcio se non lui.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Il pensiero di non riuscire, di fallire si affaccia alla sua mente e un malessere lo avvolge; l’ossigeno pare non arrivare più ai suoi polmoni così, contro ogni avvertenza, contro ogni aspettativa, si ferma e posa le mani sulle ginocchia.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Piegato, ansante, fissa ancora una volta sbalordito i suoi piedi, chiedendosi come abbia fatto a vivere senza correre. Passano istanti che paiono lunghissimi, la memoria vaga nel passato più recente, in cui la sua immobilità era reale, concreta, solida come delle sbarre che lo tenevano prigioniero. Si guarda intorno e le macchie grigie della neve ammucchiata vicino all’incrocio gli sembrano la cosa più bella che abbia mai visto. Non sopporta più il candido colore bianco, lo trova falso e doloroso mentre ripensa a quello che è stato.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Il bianco del soffitto, il bianco delle lenzuola, il bianco assoluto. L’assenza di qualsiasi colore dalla sua vita, l’annullamento di sé.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Perché il vuoto non è il nero, il vuoto è il bianco degli occhi della pietà della gente, che non lo fissava nelle pupille, che sfuggiva il suo sguardo. Il bianco delle infermiere che si avvicinavano con finti sorrisi.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Il bianco dei cuscini a cui doveva appoggiarsi.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Il bianco del cielo di quel giorno di febbraio in cui il mondo aveva perso tutti i suoi colori.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Avevano detto che era stato un miracolo se si era salvato, che persino il conducente dell’auto credeva di averlo ucciso. Ricordava appena il volto di quel povero ubriaco che l’aveva travolto.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Era successo di mattina, una mattina fredda e tanto simile a quella, anche allora stava correndo, ma non era Natale e nessuna luce colorata brillava per lui se non il lampeggiante dell’ambulanza.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Avrebbe tanto voluto ricordare i pensieri che precedettero l’impatto, le sensazioni, persino il dolore, in questo modo sarebbe riuscito a dare un senso a tutto quello che aveva patito ma non ricordava niente, solo il bianco del cielo di febbraio.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Alcuni hanno esperienze di non morte, vedono la luce, percepiscono essenze, a lui non era accaduto nulla di tutto questo. Si era svegliato senza sapere quando si fosse addormentato, aveva creduto di essere in un sogno, le sue sensazioni corporee gli erano estranee. Gli pareva di essere rinchiuso in una cassa e di avere solo due spiragli per gli occhi da cui osservare il mondo.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Il coma era durato quasi un anno, aveva perso dodici mesi senza accorgersene; il passato, la sua vita, chi era stato lo apprese un pochino ogni giorno. Ricominciò a conoscere se stesso. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">La storia dell’incidente gliela raccontò Iris, quando ancora si parlavano, quando ancora pensava che sarebbe rimasta.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Iris aveva realmente confuso la speranza e la realtà, si era illusa, aveva sperato e sofferto, quasi più di lui. Alla fine la delusione era stata talmente grande che non aveva resistito.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Come poteva darle torto?</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Anche lui avrebbe voluto fuggire da se stesso, se avesse potuto. Molti avevano criticato Iris per averlo abbandonato, ma in cuor suo sapeva benissimo che era stato lui a lasciarla. L’aveva esclusa dal suo mondo, dal suo sentire e dal suo dolore perché sapeva che, per quanto si sforzasse, lei non poteva capire quello che gli era successo. Non poteva più condividere nulla con quella ragazza, era inutile e doloroso per entrambi vedersi e starsi accanto. Era stato lui a dirle di lasciarlo, di non andare più a trovarlo.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Lei aveva opposto resistenza ma, alla fine, non si era più presentata sulla porta della sua stanza. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Per fortuna.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Questo era il passato, il tempo è trascorso e ora può correre. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">L’uomo scuote la testa, si raddrizza e, un passo dopo l’altro, si avvicina alla mèta; al ponte. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Una paura ben nota ma estranea si impossessa delle sue gambe, comincia già a percepire un mormorio lontano, una voce che chiama il suo nome. I piedi, nuovi e antichi, sembra vogliano rifiutarsi di arrivare al ponte, ma lui insiste. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ora cammina, lo sforzo è grande, i muscoli oppongono una resistenza di cui non si stupisce, ma che lo affatica. Il momento sta per arrivare, mancano pochi metri, eppure non sa ancora se ce la farà. Si chiede se avrà veramente il coraggio di fare quello che ha fatto lei.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">L’essere che vive in quelle gambe, la donna che ne aveva una parte, conosceva quel ponte, e lo riconosce anche ora, lo teme e lo desidera. Un brivido di consapevolezza lo distrae, lei è combattuta e lo lascia fare. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">In pochi rapidi passi è arrivato.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">La voce non tace mai, la sente anche ora. Una cantilena di pianto inconsolabile, un singhiozzare sommesso e straziante.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Un “effetto collaterale” delle nuove generazioni di impianti neurali che aiutano le persone come lui che hanno subito danni spinali. Così l’avevano definito: memoria sensoriale periferica.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Sorride tra sé mentre ci pensa. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Dicevano che sarebbe passato in pochi giorni e lui aveva creduto ai medici. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ripensò a quel giorno in cui era stato selezionato per essere il primo a cui impiantare reti neurali di altri esseri viventi.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Era novembre, lo ricordava bene perché dal suo letto fissava le sagome scheletriche degli alberi del giardino dell’istituto in cui la sua famiglia l’aveva ricoverato.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Sua madre aveva tanto insistito per farlo trasferire in quel luogo lontano. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Aveva fatto ricerche, non si era mai data per vinta e, a differenza di Iris, lui non era riuscito ad allontanarla a convincerla a lasciarlo. Sua madre aveva cercato tra i migliori istituti al mondo e tutte le sue informazioni l’avevano portata in quel luogo di speranza. Le avevano assicurato che solo lì suo figlio avrebbe potuto tornare a usare gli arti inferiori.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Quando ne parlarono per la prima volta erano già passati cinque anni dall’incidente e ormai si era rassegnato. Dopo avere perso le gambe, Iris e la sua vita, aveva faticosamente ricostruito un pezzo alla volta quello che restava di lui e la proposta della madre, di ricominciare a sperare, lo aveva terrorizzato.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Nadia però non aveva mollato e per tutta l’estate aveva tentato di convincere il figlio, promettendogli che quella sarebbe stata la sua ultima richiesta.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Non aveva potuto dirle di no e in ottobre era stato accolto nella clinica tedesca in cui un team di medici lo avevano analizzato dalla testa ai piedi. Ma soprattutto la testa, con Tac e Risonanze, con visite psicologiche, con indagini che l’avevano lasciato sempre più perplesso e arrabbiato.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Poi, un giorno di novembre, uno dei suoi medici, il meno simpatico, il dottor Perrault, quello dagli occhi penetranti, si era seduto accanto a lui.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Aveva un tono di voce dal fortissimo accento francese.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">“Marco avremmo una proposta da farle…” e aveva iniziato a spiegargli il protocollo, ma lui, con il volto rivolto alla finestra, non l’aveva ascoltato. Con caparbietà aveva osservato oltre il vetro l’inutile lotta contro il vento di una foglia, ancora attaccata al ramo nudo dell’albero. Solo quando il vento aveva vinto portandosela via si era reso conto di essere rimasto solo, il medico se n’era andato.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Nei giorni successivi l’uomo era tornato, aveva insistito, sempre più animato, sempre più agitato.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Era la persona giusta per quel protocollo, il paziente che il dottor Perrault e tutto il team della clinica aspettavano con ansia per sperimentare quella nuova procedura.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">I rischi erano minimi, dicevano, avrebbero sostituito una parte della sua corteccia celebrale e di midollo spinale con quello di un donatore sano. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">“In fondo che aveva da perdere?”</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Glielo dissero molte volte. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Sì, perché dopo il primo medico ne vennero altri e alla fine pure sua madre si fece avanti.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Fu lei a spronarlo in modo definitivo, convincendolo ancora una volta.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">“Perché non vuoi provare? Non sarà doloroso. Se andrà male resterai a letto esattamente come ora. Ma se dovesse andare bene… ci pensi? Marco, se dovesse andare tutto come dicono potresti camminare di nuovo e, chissà, forse, con la giusta fisioterapia, magari potresti tornare a correre ancora.”</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Furono quelle parole a fargli accettare l’intervento, si fidò di loro e fu il primo esperimento riuscito del protocollo NSP9.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Anche se il numero nove, posto alla fine della sigla, lo aveva sempre fatto impensierire. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Che ne era stato dei primi otto?</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ma ci aveva riflettuto poco, ormai si fidava ciecamente di loro. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Come poteva non credere ai dottori, agli scienziati che gli avevano promesso e regalato il dono delle sue stesse gambe?</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Li aveva ringraziati, li aveva benedetti tutti quanti: medici e infermieri. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Avevano realizzato quello che solo a Dio era concesso: gli avevano restituito la vita.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Come poteva non credere alle loro parole? Il protocollo era pienamente riuscito e senza effetti collaterali gravi, dissero.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Non era così, la voce della donna riecheggia in lui ogni notte, entrava nei suoi sogni e si impossessava del suo essere invadendolo con delle sensazioni che non appartenevano a lui. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">La prima volta che aveva udito quella voce femminile non era solo, era con Tony, il suo fisioterapista. Si trovava nella palestra e con le mani strette attorno alle sbarre, trascinava un piede dopo l’altro, incitato dai continui incoraggiamenti dell’uomo robusto che gli era accanto. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">“È inutile, tutto inutile” aveva sussurrato la donna.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Marco aveva girato la testa verso la porta, per capire chi fosse entrato, ma erano soli, lui e Tony; nessun altro era presente nella piccola palestra.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Immaginò di essersela sognata, non ne fece parola con nessuno, né con i medici, né con sua madre e non ci pensò più per alcuni giorni.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">La seconda volta invece capitò in piscina.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Era seduto sul fondo, come faceva spesso. Lasciava che piccole bolle di ossigeno uscissero dalla sua bocca e le guardava salire verso l’alto, incantato dal loro luccichio.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">“Lasciami andare, vattene!” aveva gridato la donna facendolo trasalire.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Con una spinta era riemerso subito, sconvolto e molto preoccupato. Stava forse impazzendo?</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Il giorno dopo ne aveva parlato con la psicologa che aveva seguito tutto il suo percorso fin dall’inizio del protocollo. La donna aveva corrugato la fronte e aveva preteso maggiori dettagli, ma mentre Marco parlava si era accorto di come la donne fosse visibilmente a disagio e non paresse sorpresa bensì dispiaciuta.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Era stata poi la volta dell’incontro con l’intera equipe medica che l’aveva operato.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">“Il protocollo l’aveva ipotizzato, si tratta di una situazione temporanea” l’avevano rassicurato i medici.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">I risultati sui test fisici erano perfetti e i successi nel campo della riabilitazione erano così evidenti che lui non dubitò per un attimo che quel piccolo inconveniente sarebbe sparito presto. Era stato dimesso con successo e di certo grazie a lui i suoi dottori avevano provato una delle tecniche più innovative dal punto di vista dei trapianti. Purtroppo era passato quasi un anno e la voce della donna era forte e chiara, ma lui si fidava dei suoi dottori e credeva veramente che prima o poi tutto si sarebbe risolto.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">La riabilitazione era terminata e dopo un breve periodo a casa con la madre, era tornato a casa sua.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Non aveva mai voluto vendere quel luogo, tornarci era stato come svegliarsi da un incubo. Un giorno dopo l’altro si era riappropriato della sua vita e il desiderio di corre per strada era divenuto fortissimo.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Pareva tutto perfetto, eppure non era così.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">La voce della donna riecheggia in lui ogni notte e chiede di morire, voleva morire. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ma che persona era mai stata la sua donatrice di midollo? </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Doveva essere giovane, almeno quanto lui, doveva essere infelice, la sua tristezza la percepiva bene, gli attanagliava il cuore da mesi, lo soffocava. L’aveva cercata, aveva indagato, voleva sapere chi era. All’inizio, per ringraziare la sua famiglia, poi semplicemente per farla tacere, per mettere fine alla sofferenza.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Le informazioni che aveva raccolto erano poche, di lei non conosceva nemmeno il nome, sapeva solo quello che la voce dentro la sua testa gli raccontava tra i lamenti. Nominava spesso due persone: un maschio e una femmina. Di loro due sentiva terribilmente la mancanza ed era straziata dal dolore di non poterli più incontrare. Doveva averli amati moltissimo e c’era un tono, un’inflessione nel modo in cui li chiamava che gli facevano tornare alla mente sua madre. Che fossero i suoi figli? Di certo erano stati loro a lasciarla per prima a gettarla nella disperazione.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ogni notte Marco sentiva tutta la sofferenza che la donna provava e la viveva come fosse sua. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Tutto il dolore della sconosciuta lo stava straziando.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Aveva chiesto più volte un farmaco, un aiuto e i suoi medici lo avevano subito accontentato, preoccupati che lui diffondesse la gravità di questo “piccolo effetto collaterale”. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Solo con i sonniferi ormai riusciva a riposare, eppure non era più padrone della sua mente e dei suoi desideri. </span></div>
<div class="p2">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ora è stanco, non sopporta più quella vita, quella voce, quella disperazione, ma non vuole tornare fermo.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Gettandosi nel vuoto annullerà l’esperimento, tornerà a essere informe, non potrà più correre. Ma almeno morirà per sempre, non un giorno alla volta.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Si rivede immobile, con gli occhi che vagano in cerca di una mosca. Persino un insetto così piccolo poteva muoversi libero, mentre lui era fermo, come un sasso. Almeno le piante sono mosse dal vento, lui era troppo pensante persino per farsi portare dal vento.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">No, non vuole più essere prigioniero di se stesso, del proprio corpo. Non vuole più sentirsi legato e impotente a osservare la vita che gli passa accanto.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Stringe forte i pugni chiusi, le unghie gli fanno male nella carne, ed è così felice che quel dolore lo riporti alla realtà. Si guarda attorno: quell’istante è il momento preciso in cui il buio perde la battaglia contro la luce. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">I primi raggi di sole mostrano il ponte, non è particolarmente diverso dagli altri, ma è proprio quello che cercava; lui sa chiaramente che lo deve fare.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Alla fine ha deciso di ascoltare le sue nuove e antiche gambe ed è arrivato lì, dove tutto era finito per lei.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Una voce dentro la sua mente grida aiuto; la sente supplicare. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Chi avrebbe detto che con le terminazioni nervose delle gambe, sarebbero arrivati anche i ricordi? Gli ultimi momenti di esistenza dell’essere umano a cui in precedenza erano appartenute?</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Sono notti che vede quel ponte: è da lì che la donna si è gettata.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Se si concentra può percepire il ticchettio della pioggia sulla testa, sulla testa della donna. Era quasi notte, le luci dei fari delle auto erano riflesse mille volte dall’acqua che cadeva scrosciante. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Durante alcuni sogni è riuscito persino a percepire il brivido della caduta, l’attimo prima che il freddo, come aghi acuminati, trafiggesse la carne di quella povera ragazza.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Quale coraggio aveva avuto nel gettarsi!</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Lui non sa ancora se ne avrà altrettanto, ma ormai è lì, l’avrebbe scoperto presto.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Guarda il ponte e ne è affascinato. Ha una bella linea, è solido e a campata unica, si estende per una trentina di metri, poche auto transitano e in quel momento non c’è nessuno. Gli sembra di avere atteso tutto quel tempo solo per arrivare fino a lì, fino a quel ponte, che permetterà di attraversare finalmente il confine della vita e della morte. Copre velocemente gli ultimi metri che lo separano dalla balaustra e appoggia le mani sul parapetto in cemento e lentamente vi sale. Una volta diritto, in piedi, guarda il vuoto sottostante. L’acqua lo chiama, una quindicina di metri più sotto, scorre forte e lieta, incurante di tutto, di tutti, di lui e di lei. Ha l’impressione di conoscere anche la voce della corrente. Chiude gli occhi.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Chissà se anche lei aveva sentito il richiamo dell’acqua?</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ora non sta pensando alla donna, ora pensa alle sue gambe, nuove e antiche, ai suoi piedi.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Li guarda un’ultima volta e li trova belli. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Quando era piccolo non avrebbe mai creduto che le sue gambe sarebbero state la fonte di tanto dolore e di tanta gioia. Le corse che faceva con i suoi amici erano scontate, come respirare, giocare a guardia e ladri, a nascondino, a bandiera. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Esisteva forse un gioco in cui non aveva corso per vincere? No.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Sorride e un velo di malinconia gli scende sul viso. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ha aspettato sette anni per poter correre di nuovo; ora ha corso, è felice. Si tratta del più bel regalo di Natale che potesse farsi. Sentirsi di nuovo vivo.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">I suoi ultimi ricordi saranno la gioia di avere compiuto un miracolo, di avere beffato la sorte e di avere vinto ma, proprio mentre pensa questo, l’amarezza del gesto che sta per compiere lo frena un secondo. Una parte di lui ha paura, paura del buio, del freddo. Sa già che gli mancheranno il sole, le stelle e il blu del cielo. E correre, ah, quanto gli mancherà correre!</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Sentire il vento nei capelli e il calore nel viso, il benessere che si allarga dal cuore a tutto il suo corpo.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Quella corsa è stata un sogno che si è avverato, è grato alla sconosciuta per averlo lasciato solo mentre correva, per avergli permesso di riassaporare una delle emozioni che più lo rendevano felice.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Gli è mancato per così tanto tempo correre che ormai dovrebbe essersi abituato, eppure, anche ora, quando tutto è deciso, quando tutto ormai è inevitabile, una parte di lui vorrebbe correre, tornare a casa, di corsa e dimenticarsi del mondo e di se stesso.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Apre le braccia e così, come vuole la natura, cade. Vorrebbe cadere, deve cadere.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ma quelle gambe, nuove e antiche, non lo lasciano; i piedi non si muovono, rimangono incollati al parapetto. Poi, prima il destro e dopo il sinistro, si voltano e scendono dal muretto.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Lo stupore lo assale e con esso una gioia immensa; un passo dopo l’altro, l’uomo inizia a correre.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">I suoi piedi sono suoi, le sue gambe sono sue, hanno trent’anni come lui e la rete neurale lo sa e tace.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">La rete neurale vuole correre, la donna vuole ridere.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Correre, entrambi vogliono solo correre. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Avverte la sua esultanza e la sente vicina, come mai prima di quel momento. Non ode la sua voce, percepisce direttamente la gioia della corsa. Il cuore che batte dentro il suo cuore, la sensazione di pace, che lei aveva cercato gettandosi dal ponte, ora l’ha trovata correndo, ne è certo.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Ride e la sua risata risuona in lui e gli dà speranza, come poche cose nella sua vita.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Poi, eccola, cristallina, è lei che parla, ma non è il tono lamentoso che ben conosce, è una voce armoniosa e serena.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Si scusa, chiede pazienza, è la sua natura e non la può rinnegare. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Forse lo porterà ancora sul ponte, forse piangerà ancora di notte, ma lo prega di correre, di portare quelle gambe, nuove e antiche, in giro per le strade. Percorrere leggere il mondo e gioire della corsa come ha appena fatto con la memoria.</span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Lei si sforzerà di seguirlo, di stargli dietro, ma non gli farà più del male, resterà zitta, in disparte. </span></div>
<div class="p3">
<span style="font-size: large;">Lei è già caduta, non lo farà più cadere.</span></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNt0SdzgX-nj2l1i8dNfDX5rcRvjhDhWcRIra7As2Iqrhg7JIGQxUVNSj3YCdto8kNJha6ZrumEWbUNnQn1Vb3DjmTcQPqOXvlIa_TiGKp5VH0zSW5nyUqJtRUYWSTOyCbNLzZK9yJp3A/s1600/Correre.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNt0SdzgX-nj2l1i8dNfDX5rcRvjhDhWcRIra7As2Iqrhg7JIGQxUVNSj3YCdto8kNJha6ZrumEWbUNnQn1Vb3DjmTcQPqOXvlIa_TiGKp5VH0zSW5nyUqJtRUYWSTOyCbNLzZK9yJp3A/s400/Correre.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="p3">
<br /></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-63279191624802169742015-12-22T19:32:00.003+01:002015-12-26T17:48:07.856+01:00Le statuine di Davide<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwUZ6Iah35y9-l_fY9j5DVWaz0DS2Rx8KzgntMKcSZ9S6xD2d77pEel4mlfDl1hEWPkU4sZzDAvBVo-klYJNZo42L2eFZNt0A4fWP-qJrj8G556D4I1LMCy9NFEPPOPoKulPVGvqBmUd8/s1600/Tre+prima+di+Natale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwUZ6Iah35y9-l_fY9j5DVWaz0DS2Rx8KzgntMKcSZ9S6xD2d77pEel4mlfDl1hEWPkU4sZzDAvBVo-klYJNZo42L2eFZNt0A4fWP-qJrj8G556D4I1LMCy9NFEPPOPoKulPVGvqBmUd8/s400/Tre+prima+di+Natale.jpg" width="295" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Il primo racconto di Tre prima di Natale è "Le statuine di Davide"</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Scritto anni fa come regalo per Enrico è uno dei racconti a cui sono più legata, purtroppo il passaggio da un blog all'altro mi ha fatto perdere l'immagine di copertina, meravigliosa, quindi inserisco quella dell'ebook.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>In attesa che Amazon renda gratuita la raccolta, potete leggere qui di seguito il racconto oppure scaricare <a href="https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/tre-prima-di-natale">l'ebook da Kobo</a>.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0b5394; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Buona lettura!</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpGksU3J0cPYIB2iCf5e7_ZOwYTPoVxg6b51jtOBu4k4OiHNSjA3j_nKEOQhviMpXNZMjkYPvZoRlu46EplwUsSXk_5wPMqwMmquPV1M_9sby8_ONnrxIU4DNgLz6RZSN7M5kUjAfdEzs/s1600/claudia2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpGksU3J0cPYIB2iCf5e7_ZOwYTPoVxg6b51jtOBu4k4OiHNSjA3j_nKEOQhviMpXNZMjkYPvZoRlu46EplwUsSXk_5wPMqwMmquPV1M_9sby8_ONnrxIU4DNgLz6RZSN7M5kUjAfdEzs/s640/claudia2.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Dedicato a Enrico</span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b></b><br /></span></div>
</div>
<div class="p2">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b></b><br /></span></div>
</div>
<div class="p3">
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Le statuine di Davide</span></b></div>
</div>
<div class="p4">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Buio.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Finalmente.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La prima mosse la zampa posteriore, la seconda volse la testa alla sua vicina; una dopo l’altra si svegliarono.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il muschio era soffice sotto i loro zoccoli e la più piccola lo annusò con soddisfazione, odorava ancora di buono. L’aria secca proveniente dal camino non l’aveva seccato ed era piacevole camminarci sopra.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La prima alzò il muso verso il suo pastore che le mise una mano sulla testa, accarezzando il soffice pelo bianco. Un brusio veniva di lontano, e il pastore sbuffò. </span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Bue si era incastrato di nuovo, asino lo rimproverava a bassa voce, ragliando tutto il suo disappunto mentre gli agnelli saltellavano divertiti dalla scena, che ormai si ripeteva ogni notte, da quando erano stati liberati dalla loro prigione.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Soldato con elmo aiutò bue e lo rimproverò: </span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Sistemati meglio, non possiamo fare ogni volta tutta questa fatica!”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Bue era mortificato, quest’anno avevano fatto una capanna più piccola, lui cercava di rannicchiarsi più che poteva, ma proprio non ci riusciva.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Maria gli sorrise e gli mise una mano sul ventre gonfio, lui si sentì meno colpevole e guardò lontano, nel buio vide il leggero riverbero delle braci del caminetto.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Giuseppe era sceso dal mobile con i soldati e alcuni pastori, erano temerari, giravano per la stanza curiosi.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Le pecore rimanevano vicino al laghetto e li guardavano con apprensione, erano troppo vicini ai regali, li avrebbero sgualciti.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Luce. </span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Paralisi.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Fai piano, altrimenti ti sentono” e le mani stropicciavano carte lucenti.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Oh, ma le statue sono tutte fuori posto Elena!” brontolò lui, posando un pacco.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Strano mi pareva di averle sistemate …” e con calma la donna rimise i pastori vicino alle loro pecore.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Sarà stato di nuovo Francesco, continua a fare le battaglie pecore contro pastori, quasi fossero soldatini!” e l’uomo scoppiò a ridere.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Già, ma non va bene, sono statue antiche, erano di tua nonna e lei ci tiene moltissimo! E se le rompono?”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Amore, sono anni che facciamo questo presepio e non è mai successo niente. Ora mettiamo Gesù Bambino e poi ci rimangono solo pochi giorni. Ecco fatto. Guarda che bello! Persino Maria pare sorridere” e mise un braccio attorno alle spalle della donna per poi baciarla.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Buon Natale tesoro.”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Buon Natale” rispose lei sorridente.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Buio. </span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sollievo.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Le pecore pian piano avanzano verso la capanna, pastori e soldati sorridono, mentre bue sbuffa felice.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Sei tornato piccolo mio”. </span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Maria stringe il piccolo al petto e centurione si commuove, come sempre.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Giuseppe sorride e annuncia : “Ci siamo tutti!”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Mancano i re” borbotta asino.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Ma quando loro arrivano noi torniamo in prigione” si lagna la lavandaia vicino al laghetto mentre le papere zampettano nel muschio. </span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“È bello che il bambino sia tornato” dice bue.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Luce. </span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Panico.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“stsss che altrimenti si svegliano” avvisa il ragazzo.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Francesco io ho paura” piagnucola la bambina.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Sciocca, non è ancora arrivato, ci nascondiamo lì” e la spinge verso il divano.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Ma la luce resta accesa.”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“No, non si può altrimenti non viene.”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Io ho paura al buio” protesta la piccola dai ricci capelli biondi e dalla vocetta acuta. Agnello si gira e sorride, lei l’ha visto e si aggrappa al pigiama con le macchinine del fratellone.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Francesco!”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Che c’è ancora! Parla piano” la rimprovera lui, guardandosi attorno preoccupato.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“La pecora mi ha sorriso”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Lui incrocia le braccia sul petto e fissa la statuina.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Cinzia non è vero, dai mettiti qui” poi si avvicina all’albero e il suo viso è tremendamente deluso mentre lei saltella felice.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Ci sono i regali!”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Siamo arrivati tardi” conclude lui, mentre lei si avventa sul primo pacco cercando di aprilo.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“No, ferma, mamma non vuole!” la blocca lui, ma i rumori di carta e il tonfo del pacco risuonano in tutta la casa.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Via, via” e presa la sorellina per un braccio la trascina fuori dalla stanza.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Buio. Fermi.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Luce. Fermi.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Secondo me sono stati i bambini, guarda il pacco è mosso” e lui sorride mentre lo dice, lei scuote la testa divertita.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Buio.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Pecora si avvicina ad agnello e con il muso gli dà un piccolo colpo sulla testa.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Non si fa” sbotta pastore.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Agnello china il capo, mentre gli altri brontolano.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Erano i bambini, vedrai non torneranno”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Ma lei sì” dice Giuseppe serio.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Lei torna sempre” conferma centurione.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Luce. </span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Silenzio.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Ciao Gesù Bambino, ecco questo è per te e per Davide.”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Una mano grinzosa posa una margherita vicino alla mangiatoia.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Giuseppe che è lì vicino sa che non è una margherita, è un piccolo, delicato crisantemo bianco.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sono anni che lei glieli porta. No, non a lui, al bambino.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Anche quest’anno è arrivato Natale. Credo che sarà l’ultimo che vengo a trovarvi, lo so che mi sentite, lo so che mi capite. Vi ricordate quando Davide vi ha costruiti? Era piccolo come Francesco eppure adorava dipingere le statue che suo padre aveva intagliato.”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Lacrime scendono sulle gote rugose della donna che tutti conoscono.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Agnello non resiste e bela: “Mi faceva il solletico.”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Lei prima sobbalza, poi prende la statuina e se la porta vicino alla guancia.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Grazie! Davide me lo diceva che eravate vive, ma io non gli ho mai creduto, grazie” e la sua voce è incrinata per l’emozione.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Una alla volta tutte le pecore le vanno vicine seguite dai pastori. Giuseppe stringe la mano di Maria che, con il bambino in braccio, si avvicina al bordo del tavolo su cui sono posti.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Grazie a te per averci tenuti” dice Maria.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Siete le ultime cose che Davide ha amato prima di ammalarsi, ve lo ricordate?”</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Giuseppe fa un cenno del capo.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Aveva la febbre altissima” conferma il centurione.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Sono passati così tanti anni, ora i bambini non muoiono più di poliomelite” sospira con sollievo la donna.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Poi è arrivato Vincenzo, ma lui non ci ha mai visto” osserva bue.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La donna scuote la testa.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Vi ha portati qui. Suo figlio e i suoi nipoti, Francesco e Cinzia, vi vogliono bene”.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Bue annuisce, quei bambini vogliono bene a tutti loro.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Ci vedremo ancora?” chiede agnello notando come le rughe della donna siano sempre più profonde.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">“Non lo so, spero di vedere presto Davide”.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">La donna ripone la statuina vicino alle altre e se ne va lenta, sostenendosi al bastone.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Buio.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Attesa.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Gioia.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il fiore brilla nel buio e illumina le statuine del presepio.</span></div>
</div>
<div class="p5">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Anche questo Natale Davide è tornato da loro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq5MGCw0Oh4rhOqXFdEKGWZK482sNPWuuW3xJTQbjAYypOqAKs2CIfi7ooetAgxFPCKavRNKfO5eoTDTJdSONTQmATyMxXpa-SriHYte5K4VVQ7_0fG9k-IDJn8Bnlg_T9Yx8s5tGWO-o/s1600/07_12_26_presepio1_sm.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq5MGCw0Oh4rhOqXFdEKGWZK482sNPWuuW3xJTQbjAYypOqAKs2CIfi7ooetAgxFPCKavRNKfO5eoTDTJdSONTQmATyMxXpa-SriHYte5K4VVQ7_0fG9k-IDJn8Bnlg_T9Yx8s5tGWO-o/s640/07_12_26_presepio1_sm.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="p4">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-71481195194370993512015-12-21T22:00:00.002+01:002015-12-21T22:00:48.260+01:00Tre prima di Natale<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ciao a tutti!</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il periodo natalizio ci offre tante belle occasioni di riflettere sull'attesa.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Aspettare qualcuno che non arriva è una delle esperienze più angosciose che ci siano.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Una telefonata che non arriva, l'email che nemmeno pigiando F5 fino allo sfinimento verrà visualizzata.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Non parliamo poi degli appuntamenti veri e propri...</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">E il futuro, la gioia, il successo?</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il geniale Dino Buzzati descrive così bene l'attesa ne "Il deserto dei Tartari" da renderne quasi dolorosa la lettura.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Eppure questo è il Natale, la enorme, immensa gioia per l'arrivo di quello che attendavamo. Noi credenti la salvezza portata da Gesù, prima ancora il ritorno della luce che un passetto alla volta riprenderà possesso del giorno durante l'inverno. </span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Gioia, luce, allegria e dono. Sì perchè la gratuità del dono è ciò che rende inestimabile l'arrivo di quello che attendavamo.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Mi sono resa conto che in tutti i racconti di Natale che ho scritto, non molti in verità, solo cinque, c'è sempre stata la gioia al termine dell'attesa.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Ho pensato di raccoglierne tre in un ebook e renderlo disponibile gratuitamente su kobo.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/tre-prima-di-natale"><b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Tre prima di Natale</span></b></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sono racconti che avevo scritto per donarli a qualcuno e che sono già stati pubblicati.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Li ripropongo insieme perchè è più facile notare l'attesa e la luce del dono.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Spero vi piaceranno!</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sono:</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Le statuine di Davide;</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Di corsa;</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Natale a Villa Maria.</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #351c75; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Tre racconti, Tre giorni prima di Natale.</span></b></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/tre-prima-di-natale"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpdb6ypmItKbgrufGpHB84vWHqfepakKoTcjsmrn2aCdwDOHOm-hbaPZomuNSwhP9qZaR2GP7FVFFgzUupIVhHxhP-EP-3t0B5itM9fWJBIPLTVXB5K-iD4dWP3zDEBRwa67s_HaoLe94/s640/Tre+prima+di+Natale.jpg" width="472" /></a><span id="goog_301135835"></span><span id="goog_301135836"></span><a href="https://www.blogger.com/"></a></div>
<br />Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-17948535960624670742015-12-21T16:25:00.001+01:002015-12-21T16:34:37.678+01:00I miei sogni tra le pagine: Speciale: LETTURE UNDER 10 (Strenne per i bambini ...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjShaOOGghj8EfKx_88UC2vjseUrIwejbtPBXFKHE3KYMXkfVEmcsjE8v_QdsjeHTjhLXGY3vS9KaakWq0zMDor8cWbv2tZnTd982mS8aKthhIUsAgOCA-aY5Z3_kl9ijrLL2Vm6r5JExQ/s1600/Header+base_modificato-3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjShaOOGghj8EfKx_88UC2vjseUrIwejbtPBXFKHE3KYMXkfVEmcsjE8v_QdsjeHTjhLXGY3vS9KaakWq0zMDor8cWbv2tZnTd982mS8aKthhIUsAgOCA-aY5Z3_kl9ijrLL2Vm6r5JExQ/s640/Header+base_modificato-3.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><a href="http://www.sognipensieriparole.com/2015/12/speciale-letture-under-10-strenne-per-i.html?spref=bl">I miei sogni tra le pagine: Speciale: LETTURE UNDER 10 (Strenne per i bambini ...</a>: Cari lettori, ecco un post inusuale, dedicato ai lettori under 10, per indicarvi qualche lettura carina che abbiamo trovato in giro per i...</b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcMFGft4jx5dr1ycykKkrIrRNprw5mYgauesrFJRTRuDnV5ys1OunmlqVqNIb4twoflcD9gI_ry_bRrR4ZSMnRBfKOIQR4qNuOZ5nhvl7iUNV6KFyV3hs4-4VSJxQziIN9MKNrzel8T6U/s1600/Schermata+2015-12-16+alle+15.12.05.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcMFGft4jx5dr1ycykKkrIrRNprw5mYgauesrFJRTRuDnV5ys1OunmlqVqNIb4twoflcD9gI_ry_bRrR4ZSMnRBfKOIQR4qNuOZ5nhvl7iUNV6KFyV3hs4-4VSJxQziIN9MKNrzel8T6U/s320/Schermata+2015-12-16+alle+15.12.05.png" width="209" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">"Lungo il fiume con Molli" è stato recensito assieme al bel libro di Laura Castellani "Grande e Piccolo".</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjkk-3-BpQtF6RoKJciMqxVrDT5aCyyVSzztpErxoz-aQIDNW3GQGJ6xplHMUI00L5xWCjM8Qi-ODesLqiPMBwUWWnudV625V6mKOi88Ar9C4GBo6eM6Vs0i786bjoRD9atnhKs2i-mXg/s1600/grande-e-piccolo-copertina-2-351x375.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><b><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjkk-3-BpQtF6RoKJciMqxVrDT5aCyyVSzztpErxoz-aQIDNW3GQGJ6xplHMUI00L5xWCjM8Qi-ODesLqiPMBwUWWnudV625V6mKOi88Ar9C4GBo6eM6Vs0i786bjoRD9atnhKs2i-mXg/s320/grande-e-piccolo-copertina-2-351x375.jpg" width="299" /></b></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
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<b><br /></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Grazie alle due piccole blogger che hanno aiutato la loro mamma nella recensione :)</span></b></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br />
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<br /></div>
<br />
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Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-44283129866478358322015-12-16T15:31:00.006+01:002015-12-16T15:31:59.431+01:00Fantascienza: sostantivo femminile<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span><div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Lois
Lowry, Suzanne Collins, Veronica Roth</b>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Che
cos’hanno in comune queste tre donne di età e di storia differente?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sono
autrici di saghe fantascientifiche di enorme successo. <b>Tre saghe distopiche</b> in
cui delle donne lottano per far prevalere i valori positivi dell’umanità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/50435.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><img border="0" src="http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/50435.jpg" height="400" width="280" /></span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Dal
libro al cinema </b>abbiamo visto tornare con prepotenza alla ribalta un genere che
si pensava esaurito.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Si
tratta però di una fantascienza differente da quella dell’immaginario collettivo,
non è esasperazione tecnologica bensì <b>un tuffo nel futuro</b> in cui introspezione
e la tecnologia viaggiano di pari passo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il
sentire comune fa credere che questo genere, sia letterario che cinematografico,
sia ad appannaggio maschile eppure, se pensiamo alle grandi saghe
cinematografiche, il ruolo della donne è di primo piano. Dalla muscolare <b>Ripley
di Aliens</b>, la cui sfida finale è tutta femminile tra lei e la regina aliena, alla
<b>Sarah Connor</b> madre guerriera talmente fiera da distruggere il Terminator-Schwarzenegger
e dare il là a una fortunatissima serie televisiva.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://themaindamie.files.wordpress.com/2013/08/01939954-photo-linda-hamilton-est-sarah-connor-dans-terminator-2-le-jugement-dernier.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><img border="0" height="428" src="https://themaindamie.files.wordpress.com/2013/08/01939954-photo-linda-hamilton-est-sarah-connor-dans-terminator-2-le-jugement-dernier.jpg" width="640" /></span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Dopo
<b>Ursula Le Guin</b> non sono mancate donne che si siano cimentate nella scrittura
fantascientifica, alcune come la stessa Le Guin, hanno dovuto utilizzare degli
pseudonimi maschili per raggiungere il successo, ma ora i tempi sono maturi per
accoglierle a braccia aperte e il caso di Suzanne Collins è emblematico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Se i
maestri incontrastati del genere rimangono i grandi nomi di Dick, Asimov, Wells,
Bradbury, Golding, Ballard, Orwell, Matheson in questi ultimi anni la presenza
femminile la fa da padrona. Sia in termini di lettori, che di entusiasti
spettatori delle trasposizioni cinematografiche.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Il
successo planetario di <b>Hunger Games</b> e di Katniss, che ha coinvolto anche la
brava attrice che la interpreta fino a farle vincere l’oscar, sono la
dimostrazione che le donne, le ragazze guardano avanti e ci sono più nerd di
quante non si crederebbe. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://wadebearden.com/wp-content/uploads/2013/11/Catching_Fire_Katniss_Everdeen_Blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><img border="0" src="http://wadebearden.com/wp-content/uploads/2013/11/Catching_Fire_Katniss_Everdeen_Blog.jpg" height="360" width="640" /></span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Sono
molte le donne che leggono fantascienza, alcune attingevano da bambine alla
nutrita libreria Urania dei loro padri, altre sbirciavano le letture dei loro
compagni, fidanzati, amici. Esisteva forse una forma di pudore nel rivelare
questa passione per mondi altri, alieni e futuri. <b>Una passione che ora si
esprime liberamente, senza pregiudizi e che ha trovato una sua strada nella
distopia</b>. Sono sempre di più le appassionate del genere e sono sempre di più
gli uomini che si avvicinano a una scrittura fantascientifica femminile.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Anche
grandi nomi di scrittori contemporanei come King e Palaniuk hanno ceduto alla
tentazione distopica. Il fatto che così tanti scrittori e scrittrici in questo
momento storico sentano così fortemente il desiderio di mostrare le deviazioni
possibili in cui può incorrere l’umanità fanno pensare fortemente al desiderio
di rivedere il mondo in cui viviamo. Un’ulteriore espressione di voglia di
cambiamento e di miglioramento di cui spesso scrittori e scrittrici sono i
precursori.<o:p></o:p></span></div>
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<!--EndFragment--><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">E le
regine di questa spinta verso il futuro migliore e possibile sono proprio
giovani scrittrici. A ben guardare non è poi così strano, non dimentichiamoci
che un nutrito gruppo di critici ritiene che il primo romanzo di fantascienza
sia stato lo straordinario Frankenstein scritto dalla diciannovenne <b>Mary
Shelley.</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://images.rapgenius.com/70b6fd7af40c05b51774d799c404523c.1000x561x1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><img border="0" height="358" src="https://images.rapgenius.com/70b6fd7af40c05b51774d799c404523c.1000x561x1.jpg" width="640" /></span></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-25266344602381580012015-12-15T19:37:00.001+01:002015-12-15T21:40:26.070+01:00S-consigli di lettura di Feltrinelli<br />
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Ciao a tutti!</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Da molto tempo non scrivo post simili ma credo che ogni tanto faccia bene dire la propria opinione, con calma e senza agitarsi.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Succede che un libraio venga intervistato su Repubblica, di per sè una notizia visto che i librai sono una razza in via di estinzione, per lo più sostituiti da direttori commerciali che gestiscono le grandi librerie come gestirebbero un grande magazzino.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Succede che il direttore parli della sua esperienza come se avesse settant'anni e fosse prossimo alla pensione. Invece di anni ne ha solo 52 e probabilmente svolgerà quel lavoro per altri quindici anni.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Succede che faccia il punto sulla situazione vendite e dia consigli per i lettori.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Qui trovate l'articolo: </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/12/15/news/_la_bologna_che_legge_e_giovane_fumettara_e_ammira_saviano_-129524328/</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>
</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><span style="color: #0b5394;">"Marco Bonassi, da tre anni alla guida dello storico negozio sotto le Torri </span>(ah, ma forse non è un libraio ma davvero un manager, un direttore commerciale), <span style="color: #0b5394;">all'età di 52 anni - tanti quanti ne conta la Feltrinelli - ha redatto una sua personale playlist, che ha chiamato più sobriamente "Scelti per voi", dieci titoli di saggistica e dieci di narrativa, che da oggi sottopone ai lettori. Valida un mese, fino Natale, poi seguiranno i consigli di altri colleghi."</span></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Questo è quello che ha chiesto l'intervistatrice, una playlist dei libri che gli piacciono. I libri che piacciono a lui personalmente, non in qualità di direttore della libreria.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="color: #0b5394; font-size: large;"><b>"Ho guardato negli scaffali di casa, verificato cosa sia ancora in commercio, e scelto libri di cui ci si è magari dimenticati, ma che hanno valore. "Il caos prossimo venturo", ad esempio, di un economista indiano, Prem Shankar Jha, uscito 10 anni fa, anticipa profeticamente le tesi di Thomas Piketty sul capitalismo del XXI secolo. "Una storia commestibile dell'umanità" di Tom Standage sfata un bel po' di miti sul cibo naturale".</b></span></div>
<div class="p2">
<span style="color: #0b5394; font-size: large;"><b><span class="s1"></span></b></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #0b5394; font-size: large;"><b>"Uno dei più bei racconti mai scritti, "Michael Kolhaas" di Kleist. "Leviathan" di Julien Green. Un po' di poesia, che ci vuole, "Composita solvantur" di Franco Fortini. "Il soccombente", di Thomas Bernhard...".</b></span></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-size: large;"><b>"Non ama la narrativa di oggi" afferma l'intervistatrice e lui ribatte<span class="s1"></span></b></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>
</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #0b5394; font-size: large;"><b>"No, non è vero, ho scelto anche Houllebecq. Non ne condivido le idee, ma lo considero un autore geniale. E la letteratura non è politica.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>"Di autrici nemmeno una?" chiede l'intervistatrice</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>
</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #0b5394; font-size: large;"><b>"Lo confesso, non ne leggo molte. E non volevo barare, né fare il politicamente corretto".</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>L'articolo e in particolare questa frase ha suscitato, inutile dirlo, tanto clamore.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Le scrittrici si sono indignate e hanno risposto per le rime.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>A parte il fatto che non leggere donne è <u>sua scelta personale</u> che limita la sua visione del mondo e quindi è lui che ci rimette perchè quello che ha scritto Irène Némirovsky, giusto per citarne una, lo avrebbe arricchito di certo. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>In questa intervista ci sono però altre affermazioni che meritano di essere analizzate.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Se leggiamo l'articolo nella sua interezza notiamo altri due punti dolenti, nel senso che fanno male al lettore. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Leggiamo bene i suoi consigli di lettura, quelli che dà ai lettori della sua libreria, sebbene abbia detto che è la sua lista personalissima.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>A parte escludere le scrittrici (sarebbe carino conoscere quali siano le elette che meritano la sua attenzione. Forse quelle che scrivono sotto pseudonimo maschile e lui ha scoperto poi essere donne? Non lo sapremo mai...)</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Noto che inserisce nella playlist solo un autore italiano e ne esclude tantissimi altri (maschi o femmine) </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b><span class="s1"> (<span style="color: #0b5394;">"</span></span><span style="color: #0b5394;">ma resta indiscusso il primato di Calvino, l'autentico longseller."</span> Come a dire che come il grandissimo e defunto Calvino non esiste nessun altro. Chi può negarlo? )</b></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Se la produzione italiana fosse davvero così scarsa sarebbe una gran tristezza, per fortuna anche su questo si sbaglia. Come si sbaglia nello stigmatizzare le librerie Coop come megastore. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>(<span style="color: #0b5394;">Quanto è cambiata la Feltrinelli con l'avvento delle librerie Coop?</span></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #0b5394; font-size: large;"><b>
</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><span style="color: #0b5394;">"Abbiamo capito che dovevamo studiare bene chi entrava da noi, e fatto la nostra gara. Siamo rimasti libreria pura: non un megastore.</span>)</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Quindi ora non è più una questione personale, ora è il direttore di una libreria e deve comportarsi come tale. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Interessante il cambio di prospettiva...</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Allora anche io, proprio come lui, non voglio essere politicamente corretta perchè non mi interessa. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Perché a differenza del signor direttore della libreria io non sono nessuno e non ho nemmeno la responsabilità dovrebbe sentire su di sè qualcuno che riveste il suo ruolo nel momento in cui parla a tutta l'Italia. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Io lo ammetto, scrivo pure fantascienza, argomento maschile quindi mi odierebbe fin da subito, il libraio, considerato poi che la fantascienza proprio non vende, figuriamoci! </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Perciò non ho problemi a dire che io sono scorretta, non ho mai frequentato librerie Feltrinelli perchè dalle mie parti non ce ne sono ma soprattutto perchè mi trovo benissimo nelle librerie indipendenti e nella mia Libreria Coop di fiducia che è tutto tranne che un mega store e in cui ricevo sempre consigli utilissimi. Perchè quello dovrebbe fare un libraio: incentivare alla lettura e non indisporre il lettore. Che per la cronaca è per lo più lettrice. E un venditore dovrebbe sapere che indispettire i clienti non è una bella mossa per convincerli ad acquistare.</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>
</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #0b5394; font-size: large;"><b>"Ci rimane la fiducia che pensino a noi come a un luogo familiare, dove andare a farsi autografare una copia o ascoltare un cantante, e non solo come a uno spazio che contiene libri. Che è quel che vogliamo essere."</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Come potrei pensare a Feltrinelli come a un luogo familiare quando chi lo dirige si comporta come Frau Rottermaier e si arroga la vanità di escludere generi letterari e umani?</b></span></span></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b><span class="s1"></span></b></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="font-size: large;"><b>Da adesso in poi farò anche io una scelta personale, mi guarderò bene dall'andare a fare acquisti in una libreria Feltrinelli che non crede nè nella narrativa, nè nelle donne e soprattutto non crede negli autori italiani. </b></span></span></div>
<div>
<br /></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b>Lasciatemi concludere dicendo che è comunque stupendo poter ribattere alle parole di chi non la pensa come me, ma che è ancora più bello poter scegliere.</b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b>W Kobo, W Amazon!</b></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: large;"><b>W le librerie Coop! W le librerie Giunti al punto!</b></span></div>
<div class="p1">
<br /></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-61130944462695968552015-12-05T11:00:00.000+01:002015-12-05T11:00:04.175+01:00Nautilus è decollato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_pB_FtdoiuyARdRUlH4RmeUOE1sISjX_lHNIbKESrMNuUaWhoyUL1KT4emXaKxDfK0tf4QXX8Y9j2kuIxud3b4doPv3giU0pCnST_IlaMmLe1LU3LE-oHVWXuykJ-7ajgBF7BW-38rzs/s1600/IMG_6982.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_pB_FtdoiuyARdRUlH4RmeUOE1sISjX_lHNIbKESrMNuUaWhoyUL1KT4emXaKxDfK0tf4QXX8Y9j2kuIxud3b4doPv3giU0pCnST_IlaMmLe1LU3LE-oHVWXuykJ-7ajgBF7BW-38rzs/s640/IMG_6982.jpg" width="450" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Con un po' di ritardo nella tabella di marcia ecco che anche Nautilus decolla.</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>A completare l'assetto c'è la nuova copertina realizzata da Violet Nightfall.</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Abbiamo lasciato Johannes e Andrej su Marte, abbiamo lasciato Amelie in procinto di partire per Marte, ora li ritroviamo a distanza di anni con nuove professioni ma sempre con gli stessi obiettivi.</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Gli uni molto differenti dagli altri.</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #741b47; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Alla fine dell'ebook trovate il primo capitolo di Marea, il terzo e conclusivo romanzo della saga.</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitbNTcZw2WsowOjBYJJPO3U2SKj3Szi6q3x2M17N0DXyPF9oQSctJP4S7jI2v0bRPiaOm4uO4vPUwfMaa9SyKvn0cHjQZOItmEXQuelfWoGRtW8wLT9_iyohNUMUaGzAuSdTxa7Pl_03s/s1600/Teaser+Nautilus.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitbNTcZw2WsowOjBYJJPO3U2SKj3Szi6q3x2M17N0DXyPF9oQSctJP4S7jI2v0bRPiaOm4uO4vPUwfMaa9SyKvn0cHjQZOItmEXQuelfWoGRtW8wLT9_iyohNUMUaGzAuSdTxa7Pl_03s/s640/Teaser+Nautilus.jpg" width="436" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>Sono passati dodici anni e Sam non è più il neonato che Moira stringeva tra le braccia mentre metteva piede su Marte. Il ragazzo è cresciuto assieme al senso di disagio verso la società femminile di Gaia. Nonostante l’amicizia che lo lega a Johanna lasciare la sua famiglia e andare a sud, nella scuola maschile del Forte, è proprio quello che desiderava. Non sarà solo, suo padre e Johannes lo seguiranno passo a passo mentre nuovi amici gli si stringeranno attorno. </b></span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>Anche Han Chan Mei lo segue da lontano, sa che quel ragazzo potrebbe diventare un problema. Per questo è stata generata una bambina molto speciale e ha preparato una nuova governatrice in grado di tenere testa alla resistenza. </b></span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>In una lenta partita a scacchi Han Chan Mei e Andrej Kurikov si sfidano muovendo i loro pezzi e disponendoli con abilità nella scacchiera. Eppure, nel mezzo dei due contendenti, c’è chi non vuole essere solo un pedone e pensa che non sia necessario uno scacco matto per porre fine alla partita. </b></span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>Nella seconda parte de Le cronache di Gaia una nuova generazione si affaccia alla lotta e l’esito della sfida non sarà per nulla scontato. </b></span></span></div>
<div class="p2" style="text-align: justify;">
<span style="color: #073763; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b><span class="s1"></span><br /></b></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>Cronache di Gaia è la storia divisa in tre momenti (Pearls, Nautilus e Marea) di quello che potrebbe essere il futuro della Terra, in una ipotesi distopico-futurista. Attraverso tre generazioni di donne si sviluppa la vita del nuovo mondo di Gaia in cui il predominio femminile, apparentemente perfetto, porta a preferire la società al singolo, limitandolo in ogni scelta autonoma. </b></span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>Nautilus, secondo capitolo della saga, è stato tra le opere finaliste del Premio Ernesto Vegetti 2015. </b></span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Trebuchet MS, sans-serif; font-size: large;"><b>Edizioni Domino aveva pubblicato l'intera saga che ora ritorna in formato ebook. </b></span></span></div>
<div class="p2">
<span class="s1"></span><br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<span class="s1"><span style="color: #990000; font-size: x-large;"><b>L'ebook contiene anche i primi capitoli di Marea, </b></span></span><b style="color: #990000; font-size: xx-large;">terza e ultima parte de </b></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<b style="color: #990000; font-size: xx-large;">Le cronache di Gaia</b></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<span class="s1"><span style="color: #990000; font-size: x-large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<span class="s1"><span style="color: #990000; font-size: x-large;"><b>Potete acquistare l'ebook su oggi già <a href="http://www.amazon.it/cronache-di-Gaia-Nautilus-ebook/dp/B018YBHSAG/ref=sr_1_3?ie=UTF8&qid=1449266355&sr=8-3&keywords=claudia+tonin">Amazon</a> e da domani anche su Kobo e negli altri store.</b></span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<span class="s1"><span style="color: #990000; font-size: x-large;"><b><br /></b></span></span></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<span class="s1"><span style="color: #990000; font-size: x-large;"><b>Buon week end!</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<br />Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-77544838095866658232015-12-04T19:12:00.000+01:002015-12-04T19:12:03.548+01:00Lungo il fiume con Molli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5TTyw9U351yMxK73VPDD0-eYUA4TxQMkZEQQiqo_TLUWx-UrcgIp-RUJeHfT6tuQ-ZjLyK9019anCdN2nIFRqkhhaBl1wCMH-Tn_bEyqyDJCr4u-wQbkXc_PftnLjJC_sie0os3PL6w4/s1600/Molli+immagine+per+kobo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5TTyw9U351yMxK73VPDD0-eYUA4TxQMkZEQQiqo_TLUWx-UrcgIp-RUJeHfT6tuQ-ZjLyK9019anCdN2nIFRqkhhaBl1wCMH-Tn_bEyqyDJCr4u-wQbkXc_PftnLjJC_sie0os3PL6w4/s640/Molli+immagine+per+kobo.jpg" width="360" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="color: #073763; font-size: large;">Ciao a tutti!</span><br />
<span style="color: #073763; font-size: large;">Prima di tutto mi scuso per l'assenza prolungata.</span><br />
<span style="color: #073763; font-size: large;">Si è trattato di un periodo molto intenso ma proficuo.</span><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;"><br /></span></b>
<span style="color: #274e13; font-size: large;">Oggi vi parlo di "Lungo il fiume con Molli", una vita da castorino :).</span><br />
<span style="color: #274e13; font-size: large;">La storia di Andrea e Molli è stata scritta due anni fa per un progetto editoriale poi mai concretizzatosi.</span><br />
<span style="color: #274e13; font-size: large;">Mio figlio aveva partecipato attivamente alla stesura e spesso mi ha chiesto spesso che fine avesse fatto Molli così ho deciso di pubblicare da sola questa storia. Disponibile su tutti gli store on line in versione ebook e presto in cartaceo su Amazon.</span><br />
<br />
<span style="color: #274e13; font-size: large;">La particolarità del romanzo sta nell'inusuale animale in cui si trasforma il protagonista.</span><br />
<span style="color: #274e13; font-size: large;">Immagino sia inconsueto avere per protagonista una nutria, un animale che non gode poi di molte simpatie. Ma non sarebbe né la prima né l'ultima specie animale a non essere molto amata nella vita reale, mentre in quella immaginifica è adorata.</span><br />
<span style="color: #274e13; font-size: large;">Pensiamo a Topolino, alzi la mano chi sarebbe felice di avere in casa un vero topo?</span><br />
<span style="color: #274e13; font-size: large;">Pochini in effetti. E allora perchè parteggiare per un topone dalla lunga coda e non per una nutria dai dentoni arancioni?</span><br />
<br />
<span style="color: #274e13; font-size: large;">Due fratelli, un atto di coraggio, un pizzico di magia e molta curiosità sono gli ingredienti che Andrea possiede e che fanno di lui un bambino molto fortunato.</span><br />
<span style="color: #274e13; font-size: large;">Questa è la sinossi e spero vi piaccia :)</span><br />
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Il giorno in cui Andrea e suo fratello Francesco vanno al fiume per cercare una tana di castorini non immaginano quello che sta per accadere. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Andrea, che ha invitato anche i suoi amici Sofia e Ale, si ritrova a dover difendere un castorino dall’aggressività di un ragazzo deciso a fargli del male. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>La caduta accidentale nel fiume di Andrea cambia per sempre ogni cosa. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Al suo risveglio il bambino non è più lo stesso, per salvarsi dalla corrente ha chiesto aiuto e qualcuno l’ha ascoltato, pensando che il modo migliore per salvarlo dall’annegamento fosse trasformarlo in una nutria. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Una famiglia di castorini lo accoglie nella loro tana e Andrea, grazie ai suoi nuovi amici Molli e Niko, imparerà a usare la coda, i denti e a scegliere le radici più gustose. Apprenderà il modo migliore per nascondersi dai predatori ma, soprattutto, scoprirà molto sulla vera vita dei castorini. </b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Un bambino però non può restare per sempre una nutria. </b></span></span></div>
<br />
<div class="p1">
<span class="s1"><span style="color: #073763; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b>Riuscirà Andrea a trovare il modo per tornare quello di prima?</b></span></span></div>
<div class="p1">
<span class="s1"><br /></span></div>
<b><span style="color: red; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">Scopri </span></b><br />
<b><span style="color: red; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">Lungo il fiume con Molli </span></b><br />
<b><span style="color: red; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">su <a href="http://www.amazon.it/Lungo-il-fiume-con-Molli-ebook/dp/B018TC3UZC/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1449252072&sr=1-1&keywords=claudia+tonin">Amazon</a>, <a href="https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/lungo-il-fiume-con-molli">Kobo</a></span></b><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR1eYXAMcwoIOPF4HmiUdZg1Dmt2fDzDOn6z3c3iI3QKgXrJiQqW58fimId6R_rWOXw00mUw1du4U0H-OE02xRmyG2IDri5flRpAPuH_QJIIr1e6tRhdh_WkvBfqK5FiVCiyqak9xNvuo/s1600/Molli+immagine+per+kobo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjR1eYXAMcwoIOPF4HmiUdZg1Dmt2fDzDOn6z3c3iI3QKgXrJiQqW58fimId6R_rWOXw00mUw1du4U0H-OE02xRmyG2IDri5flRpAPuH_QJIIr1e6tRhdh_WkvBfqK5FiVCiyqak9xNvuo/s640/Molli+immagine+per+kobo.jpg" width="360" /></a></div>
<br />Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-12980374399550927882015-08-25T17:42:00.000+02:002015-08-25T17:45:48.442+02:00Un normale libro di fantascienza<b><span style="color: blue; font-size: large;">La fantascienza è un'etichetta pesante.</span></b><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;">Ho notato questo dai commenti di molti lettori.</span></b><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;">Dire che un libro è di fantascienza blocca molte persone, magari incuriosite dalla trama, dalla copertina ma poi di fronte al genere si bloccano.</span></b><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;">Sarebbe interessante scoprire perchè accade.</span></b><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;">Le cronache di Gaia sono una fantascienza più che distopica direi atipica, infatti ai puristi del genere la saga non piace.</span></b><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;">Niente robot assassini, alieni invasori o virus che distruggono il mondo.</span></b><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;">Più un'indagine dell'animo umano, in effetti. Come moltissimi libri di fantascienza che forse oggi, sopraffatti come siamo dagli effetti speciali di Hollywood, ci dimentichiamo essere l'origine di questo genere stupendo.</span></b><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;">Tutto questo cappello introduttivo è dovuto alle bellissime parole scritte da Ledra su Fb che vi riporto di seguito.</span></b><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;">Non è una recensione ma un'attestato di stima di una collega che ammiro e che quindi mi hanno inorgoglita ma mi hanno anche fatto riflettere. Che cosa è normale nella fantascienza e che cosa no? </span></b><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;">Vedendo il poco seguito che ho tra i cultori del genere e l'entusiasmo di molti che lo seguono da lontano immagino che Ledra abbia ragione. Neanche questa volta sono riuscita a rimanere dentro i canoni di un genere letterario e per forza ho varcato altre strade.</span></b><br />
<b><span style="color: blue; font-size: large;"><br /></span></b>
<span style="color: #073763; font-size: large;"><b>Dalla Pagina Autrice <a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1632889910287114&set=a.1407132566196184.1073741825.100006983616861&type=1&fref=nf&pnref=story">Ledra Ledra</a> </b></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSYeBc23IbRdKPW1Aa0worjs13Rd7g6WE36iVEpR_HgfuQqQWqmEPhR3J0Yljwds8VMjBuoX6CZLIaYTDsOFGS0ejd4kNR_wluN4iexdyQKtp8qLWj1aL8Wyu19mNMGYh5LWxImhCkbqY/s1600/11892259_1632889910287114_3085880909340585273_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="352" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSYeBc23IbRdKPW1Aa0worjs13Rd7g6WE36iVEpR_HgfuQqQWqmEPhR3J0Yljwds8VMjBuoX6CZLIaYTDsOFGS0ejd4kNR_wluN4iexdyQKtp8qLWj1aL8Wyu19mNMGYh5LWxImhCkbqY/s640/11892259_1632889910287114_3085880909340585273_n.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<b><span style="color: #073763; font-size: large;"><span style="background-color: white; font-family: helvetica, arial, sans-serif; line-height: 16px;">Premessa. Ho comprato la trilogia esclusivamente perché </span><a data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=1193090025&extragetparams=%7B%22directed_target_id%22%3A0%7D" href="https://www.facebook.com/claudia.tonin.7" style="cursor: pointer; font-family: helvetica, arial, sans-serif; line-height: 16px; text-decoration: none;">Claudia Tonin</a><span style="background-color: white; font-family: helvetica, arial, sans-serif; line-height: 16px;"> è una persona fantastica sempre pronta ad aiutare e molto generosa. Volevo avere in casa i suoi libri pur non piacendomi la fantascienza. Mi ero proposta di leggerli ma il momento non arrivava mai perché c'era sempre qualche romance che mi strizzava l'occhio. Poi il senso di colpa perché li </span><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: helvetica, arial, sans-serif; line-height: 16px;">spolveravo solo mi ha fatto prendere in mano il primo... e l'ho divorato. <i class="_4-k1 img sp_V4JGpMRFE6n sx_5482f0" style="background-image: url(https://fbstatic-a.akamaihd.net/rsrc.php/v2/y_/r/8j_tSy_ea2I.png); background-position: 0px -5253px; background-repeat: no-repeat no-repeat; background-size: 17px 7633px; display: inline-block; height: 16px; vertical-align: -3px; width: 16px;"><u style="left: -999999px; position: absolute;">😆</u></i> Non è un normale libro di fantascienza ma molto di più. L'ottica femminile è incredibile e le donne sono forti e anche spietate. Stupendo. Ora il cartaceo non esiste più ma lo trovate anche in ebook. Adesso sto leggendo il secondo e devo dire che lo sviluppo è innovativo. </span></span></b><br />
<span class="text_exposed_show" style="color: #141823; display: inline; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 16px;"><br /></span>Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-91976484468049318782015-08-19T11:26:00.000+02:002015-08-19T21:36:59.098+02:00Pearls è on line!<div style="line-height: 19px; margin-bottom: 6px;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Le cronache di Gaia tornano in versione ebook.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Da oggi è disponibile Pearls in tutti gli store on line.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Vi lascio il link di <a href="http://www.amazon.it/Pearls-cronache-Gaia-Claudia-Tonin-ebook/dp/B0143Q5JOI/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1439969873&sr=8-2&keywords=claudia+tonin">Amazon</a> e di <a href="https://store.kobobooks.com/it-IT/ebook/le-cronache-di-gaia-pearls">Kobo</a></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">"Amore, dolore, rivoluzione, Terra, Marte. Tutto portava a quel pianeta, così lontano, non solo nello spazio ma anche nel tempo. Il luogo in cui viveva l'assetto antico."</span><br />
<span style="color: blue; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 19px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<span style="color: blue; font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">Nel 2109 sette leaders mondiali invitate da Han Chan Mei, una scienziata cinese, si ritrovano per discutere del destino della Terra. Non sono politici qualsiasi, diventeranno le Sette Sorelle Fondatrici. Q<span class="text_exposed_show" style="display: inline;">uell'incontro cambierà il futuro del pianeta mettendo le basi per iniziare una nuova Era, in cui l'egemonia maschile sul genere umano verrà meno. Cinquanta anni dopo la Terra è diventata Gaia.<br />Non vi sono più guerre, né violenze, la pace regna su tutto il pianeta, riunito sotto un unico governo federale presieduto da Han Chan Mei. L'assetto sociale è cambiato e le strutture familiari sono state disgregate. I pochi uomini sopravvissuti vivono in colonie protette in Nuova Zelanda e su Marte.Nella nuova società di Gaia il compito che ogni cittadino svolge nella sua vita viene indicato nell'adolescenza. Moira e Nancy sono cresciute assieme e sono grandi amiche, nonostante i diversi ruoli che Gaia ha preteso da loro. Una è una genitrice e l'altra è la comandante di un'astronave spaziale. Amélie è una giornalista, a lei è stato assegnato il compito di scrivere la storia di Gaia. Avrà il privilegio unico di intervistare le Sorelle Fondatrici. Le vite di queste tre donne stanno per essere travolte dalla scoperta che le antiche passioni dell'umanità non sono facili da estirpare. Il germe della ribellione non è morto: una nuova resistenza sta crescendo.<br />Cronache di Gaia è la storia divisa in tre momenti (Pearls, Nautilus e Marea) di quello che potrebbe essere il futuro della Terra, in una ipotesi distopico-futurista. Attraverso tre generazioni di donne si sviluppa la vita del nuovo mondo di Gaia in cui il predominio femminile, apparentemente perfetto, porta a preferire la società al singolo, limitandolo in ogni scelta autonoma.<br />Nautilus, secondo capitolo della saga, è stato tra le opere finaliste del Premio Ernesto Vegetti 2015.<br />Edizioni Domino aveva pubblicato l'intera saga che ora ritorna in formato ebook.</span></span></div>
<div style="color: #141823; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVgRDsNsCbxp1l0WMoJS-6HVPmGDbIAIoOvvD5RMoTbtaGxphVm7aCyjAbKPuWmlCnM1hyphenhyphenxafpC87WZtOcwc6YS1GyXkPmxliCMk-4oUAPB1PQOFSjTNXQJL8tFufSUJ3F6Mb8H4nnbLQ/s1600/DEF+fronte+PIC+x+FB+e+Social.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVgRDsNsCbxp1l0WMoJS-6HVPmGDbIAIoOvvD5RMoTbtaGxphVm7aCyjAbKPuWmlCnM1hyphenhyphenxafpC87WZtOcwc6YS1GyXkPmxliCMk-4oUAPB1PQOFSjTNXQJL8tFufSUJ3F6Mb8H4nnbLQ/s640/DEF+fronte+PIC+x+FB+e+Social.jpg" width="450" /></a></div>
<div style="color: #141823; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><br /></span></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-6149629322285987822015-08-18T17:32:00.002+02:002015-08-18T17:32:34.041+02:00Pearls Le cronache di Gaia<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Ciao a tutti!</b></span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Dopo un anno di silenzio sono tornata.</b></span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Questo spazio vorrei ora dedicarlo solo ai miei progetti fantascientifici.</b></span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Presto, già domani probabilmente, Pearls, il primo capitolo de Le cronache di Gaia, sarà disponibile in tutti gli store on line.</b></span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Avete notato che ho cambiato il nome al blog?</b></span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Ho pensato che Cronache di Gaia fosse più adatto.</b></span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Un modo per parlare del mondo, dei libri e di quello che mi appassiona di più.</b></span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Si tratta di una piccola rinascita, un ricominciare il viaggio.</b></span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>Intanto per oggi vi lascio la sinossi e la nuova bellissima copertina realizzata da Violet NightFall.</b></span><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<b><span style="font-size: large;">Nel 2109 sette leaders mondiali invitate da Han Chan Mei, una scienziata cinese, si ritrovano per discutere del destino della Terra. Non sono politici qualsiasi, diventeranno le Sette Sorelle Fondatrici. Quell'incontro cambierà il futuro del pianeta mettendo le basi per iniziare una nuova Era, in cui l'egemonia maschile sul genere umano verrà meno. Cinquanta anni dopo la Terra è diventata Gaia.</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">Non vi sono più guerre, né violenze, la pace regna su tutto il pianeta, riunito sotto un unico governo federale presieduto da Han Chan Mei. L'assetto sociale è cambiato e le strutture familiari sono state disgregate. I pochi uomini sopravvissuti vivono in colonie protette in Nuova Zelanda e su Marte. Nella nuova società di Gaia il compito che ogni cittadino svolge nella sua vita viene indicato nell'adolescenza. Moira e Nancy sono cresciute assieme e sono grandi amiche, nonostante i diversi ruoli che Gaia ha preteso da loro. Una è una genitrice e l'altra è la comandante di un'astronave spaziale. Amélie è una giornalista, a lei è stato assegnato il compito di scrivere la storia di Gaia. Avrà il privilegio unico di intervistare le Sorelle Fondatrici. Le vite di queste tre donne stanno per essere travolte dalla scoperta che le antiche passioni dell'umanità non sono facili da estirpare. Il germe della ribellione non è morto: una nuova resistenza sta crescendo.</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<b><span style="font-size: large;">Cronache di Gaia è la storia divisa in tre momenti (Pearls, Nautilus e Marea) di quello che potrebbe essere il futuro della Terra, in una ipotesi distopico-futurista. Attraverso tre generazioni di donne si sviluppa la vita del nuovo mondo di Gaia in cui il predominio femminile, apparentemente perfetto, porta a preferire la società al singolo, limitandolo in ogni scelta autonoma.</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">Nautilus, secondo capitolo della saga, è stato tra le opere finaliste del Premio Ernesto Vegetti 2015.</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;">Edizioni Domino aveva pubblicato l'intera saga che ora ritorna in formato ebook.</span></b><br />
<span style="color: blue; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="color: blue; font-size: large;"><b>A presto!</b></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigvNLOmmqZ9Tp85RDGN67tzgBOt5T0yVUmsmqGbtgH0W5B4DoXOR8P6MK-lA70gSzyUGRsfzDxiykmzK1IMjX9V-w7ueAKdZPr41tShDkgM99bLwK73PDpHuhZY4mt7RjdI6zPwEi3hgQ/s1600/DEF+fronte+PIC+x+FB+e+Social.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigvNLOmmqZ9Tp85RDGN67tzgBOt5T0yVUmsmqGbtgH0W5B4DoXOR8P6MK-lA70gSzyUGRsfzDxiykmzK1IMjX9V-w7ueAKdZPr41tShDkgM99bLwK73PDpHuhZY4mt7RjdI6zPwEi3hgQ/s640/DEF+fronte+PIC+x+FB+e+Social.jpg" width="450" /></a></div>
<br />
<br />Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-88678813767534999332014-08-19T15:45:00.000+02:002014-08-19T15:46:07.814+02:00Chiuso per vita reale<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;">Ciao a tutti!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;">In questi mesi sono accadute molte cose, alcune bellissime, entusiasmanti che mi hanno dato tanta energia. Per la maggior parte hanno dei nomi stupendi e dei sorrisi ancora più affascinanti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;">Queste esperienze sono state indispensabili per affrontare le ultime due settimane. Non avevo mai dovuto sopportare così tanti lutti e delusioni tutti insieme. Tutto nello stesso giorno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;">Sono felice di avercela fatta.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;">Sono felice di non avere mai perso la prospettiva giusta e di essere salita sopra il banco a cercarne una nuova.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;">Il merito non è mio, ma di chi mi è accanto famiglia, amici e amiche preziose che non hanno mai dubitato di me e mi hanno sostenuta.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;">Grazie a loro posso chiudere il portone pesante che mi imprigionava e andare avanti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="color: magenta;">Inizia una nuova era.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;">E vi confesso che la chiusura di quella vecchia, sebbene non indolore e non prevista, mi ha sollevata non poco.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;">Il blog è ufficialmente chiuso. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;">La nuova vita è appena iniziata</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: magenta; font-size: x-large;"><br /></span>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_0Gq-OmJu2Mo0qlJYtUqnkwrRZb5Fv9UbyVjiCARr7bNqqGoT7iVeaAVvaw1feL00xTQUz2t3Ro2X4QyX83xarJCgb9OtDtBv9diymDLgyh-huV2XUh6en-kaHZQi2OLQWfTGe1mPHWI/s1600/10557327_832170643474593_8080168596317436731_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: magenta;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_0Gq-OmJu2Mo0qlJYtUqnkwrRZb5Fv9UbyVjiCARr7bNqqGoT7iVeaAVvaw1feL00xTQUz2t3Ro2X4QyX83xarJCgb9OtDtBv9diymDLgyh-huV2XUh6en-kaHZQi2OLQWfTGe1mPHWI/s1600/10557327_832170643474593_8080168596317436731_n.jpg" height="640" width="480" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-61413697487968935702014-01-25T14:35:00.000+01:002014-01-25T14:35:48.396+01:00Recensione a Nautilus della Rivista Fralerighe<span style="color: red; font-size: large;"><b>Ciao a tutti!</b></span><br />
<span style="color: red; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="color: red; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="color: red; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="color: red; font-size: large;"><b>Vorrei segnalarvi la <a href="http://rivistafralerighe.wordpress.com/2014/01/24/nautilus-di-claudia-tonin/">recensione </a>a Nautilus e la mia <a href="http://rivistafralerighe.wordpress.com/2014/01/24/intervista-a-claudia-tonin/">intervista</a> pubblicata nel sito della Rivista </b></span><b style="color: red; font-size: x-large;">Fralerighe.</b><br />
<b style="color: red; font-size: x-large;"><br /></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihEOtQWDqNbvgBxm903syo6c6cF0J10mnhbMY33hWvWT_P95zjGZi1CAlFxg7TqfCfH7-XiFkBrfbNJXNmPj5zjsg3zynnl3ohRlGgrrQZht5QO5j_9Y1_bUkgYZ27eirOW8ThyphenhyphenWED890/s1600/images.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihEOtQWDqNbvgBxm903syo6c6cF0J10mnhbMY33hWvWT_P95zjGZi1CAlFxg7TqfCfH7-XiFkBrfbNJXNmPj5zjsg3zynnl3ohRlGgrrQZht5QO5j_9Y1_bUkgYZ27eirOW8ThyphenhyphenWED890/s1600/images.jpeg" height="146" width="400" /></a></div>
<b style="color: red; font-size: x-large;"><br /></b>
<b style="color: red; font-size: x-large;">Ringrazio di cuore Lerigo Onofrio Ligure per la splendida intervista e la recensione che mi ha lasciata senza fiato.</b><br />
<b style="color: red; font-size: x-large;"><br /></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkqoM4J_FriT9Laa8p9gdJp09bzHIIPRL73RaQb2r_802pFH5WGB24BVIVC6sXQYO8e0eWmHZWPU8Dq7En6A0LPFu-pG_oCkF9NGKgQ3ok0mIHusJkFVKr1c5rdWTqG37cTt3yerp0zcY/s1600/nautilus.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkqoM4J_FriT9Laa8p9gdJp09bzHIIPRL73RaQb2r_802pFH5WGB24BVIVC6sXQYO8e0eWmHZWPU8Dq7En6A0LPFu-pG_oCkF9NGKgQ3ok0mIHusJkFVKr1c5rdWTqG37cTt3yerp0zcY/s1600/nautilus.jpg" height="320" style="cursor: move;" width="213" /></a></div>
<b style="color: red; font-size: x-large;"><br /></b>
<b style="color: red; font-size: x-large;"><br /></b>
<span style="color: red; font-size: large;"><b>Spero che anche voi l'apprezzerete!</b></span><br />
<span style="color: red; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="color: red; font-size: large;"><b>Buon sabato e buon week end!</b></span><br />
<span style="color: red; font-size: large;"><b><br /></b></span>Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5084016650242111885.post-40525146197672040232014-01-01T14:36:00.006+01:002014-01-01T14:36:49.397+01:00Buon 2014!<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #cc0000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">Ed è finito!</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #cc0000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">Spazzato via, consumato, terminato!</span></b></div>
<b><span style="color: #cc0000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><br /></span></b>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg01_X0hc6TfXKzjwtiobqgjcCEejGcENqPf8Zm4s7YKRoIm-LHhBF-quMdh-_qc-3pQaLVT0VQbLEpz8Ukrr_rR0jJWNbUJvFRiQYjvvUJmbyRHr1Lp2WkMiggF3DX8q2NZXxZ3CdsG1o/s1600/1560731_487097931410551_1850177231_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="422" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg01_X0hc6TfXKzjwtiobqgjcCEejGcENqPf8Zm4s7YKRoIm-LHhBF-quMdh-_qc-3pQaLVT0VQbLEpz8Ukrr_rR0jJWNbUJvFRiQYjvvUJmbyRHr1Lp2WkMiggF3DX8q2NZXxZ3CdsG1o/s640/1560731_487097931410551_1850177231_n.jpg" width="640" /></a></div>
<b><span style="color: #cc0000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;"><br /></span></b>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #cc0000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">Ben arrivato 2014!</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #cc0000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">Spero proprio che questo nuovo anno sia speciale per ciascuno di voi.</span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #cc0000; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-large;">Tanti auguri!</span></b></div>
Daisy Deryhttp://www.blogger.com/profile/15058252369649495080noreply@blogger.com1