Buona domenica a tutti!
Scopro che è molto tempo che non scrivo nel blog e avrei un lungo riassunto di avvenimenti da fare per aggiornarvi.
Ma il passato è passato e sempre avanti!
Dopo la presentazione alla scuola media di Rua di Feletto di ieri sono andata alla Fiera del Fumetto di Godega Sant'Urbano a cui invito tutti anche oggi!
Nell'area fantasy, tra cosplay e disegnatori fantasy c'è uno spazio anche per i libri di Edizioni Domino. Oggi in fiera ci sarà la mitica Paola De Pizzol (M.P. Black), ma verso sera un giretto lo rifaccio, anche per vedere quali disegni ha realizzato la nostra coinquilina di banchetto, la brava Alessandra Lizzit.
Riepilogo: vi aspetto tutti qui!
Buona domenica e a prestissimo per alcune novità!
Cronache di Gaia prende il nome dalla saga fantascientifica di Claudia Tonin. Ma è anche un blog in cui parlare di libri, film, mare, natura e ogni cosa le passi per la testa.
Cronache di Gaia.
Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!
domenica 28 aprile 2013
martedì 16 aprile 2013
Pearls su Fantasy Magazine
Ciao a tutti!
Oggi la brava Laura Buffa mi ha fatto una bella sorpresa, anzi due.
Ha pubblicato un articolo segnalazione dedicato a Pearls su Fantasy Magazine!
E non contenta mi ha anche dedicato un post nel suo blog personale :)
Che potrei dirle se non
?
A voi invece, pochi ma fedeli lettori, auguro una buona continuazione di settimana!
Oggi la brava Laura Buffa mi ha fatto una bella sorpresa, anzi due.
Ha pubblicato un articolo segnalazione dedicato a Pearls su Fantasy Magazine!
E non contenta mi ha anche dedicato un post nel suo blog personale :)
Che potrei dirle se non
?
A voi invece, pochi ma fedeli lettori, auguro una buona continuazione di settimana!
lunedì 15 aprile 2013
Presentazioni a go-go
Ciao a tutti!
La settimana scorsa ci sono stati diversi giorni intensi, per vari motivi :)
Giovedì 11 aprile io e M.P. Black abbiamo presentato i nostri libri nella bellissima libreria Zanetti di Montebelluna.
Un incontro che mi ha colpita per le domande interessate e interessanti (e a raffica!) che ci sono state fatte da un pubblico variegato e molto attento.
La settimana scorsa ci sono stati diversi giorni intensi, per vari motivi :)
Giovedì 11 aprile io e M.P. Black abbiamo presentato i nostri libri nella bellissima libreria Zanetti di Montebelluna.
Un incontro che mi ha colpita per le domande interessate e interessanti (e a raffica!) che ci sono state fatte da un pubblico variegato e molto attento.
Domenica 14 aprile invece sono stata nel Castello di Roncade in compagnia del bravissimo Andrea Storti, Maria Cristina Zambon e i Leoni delle Fiabe per leoni veneziani e trovate un riassunto dettagliato qui nel sito leonino ;)
lunedì 8 aprile 2013
Un post personale per dire grazie
I luoghi comuni sono duri da sfatare o da smentire, ma ci proverò con questo post molto personale, diverso dai soliti che pubblico.
Oggi vi parlerò della mia bella esperienza all'ospedale Ca' Foncello di Treviso.
Nel limite del possibile di quello che possa essere considerata la degenza in ospedale una "bella" esperienza.
Il paziente non ero io, ma mio figlio più piccolo. Un intervento programmato, ma comunque un intervento che arrivava alla fine di un periodo nero e di una doppia frattura.
Con questo piccolo post vorrei ringraziare il personale che lavora nella Chirurgia Pediatrica e nella Pediatria dell'ospedale di Treviso. Fin dalle prime visite ho capito che era un gruppo valido, per la professionalità ma anche per il sorriso che sapevano dare ai piccoli pazienti.
Ringrazio tutti gli operatori sanitari perché, per quanto fondamentali, non bastano i medici per fare un buon reparto. Servono infermiere e infermieri, cortesi ma decisi nel contenere genitori ansiosi che spesso perdono il senso della misura di fronte al dolore del loro piccolo. Servono addetti all'assistenza che garantiscono pulizia, pasti e luoghi confortevoli. Servono segretarie efficienti che organizzano appuntamenti e interventi.
Un grazie speciale ai volontari che dedicano il loro tempo a portare gioia e normalità anche in corsia. Giovani donne come Alessandra che si industria per ingannare l'attesa e donne più mature come la bibliotecaria di reparto, (sì, avete capito bene, c'è anche una biblioteca!) che si ingegna a trovare un libro per ogni bambino, così che, perdendosi nella storia, possa per un po' dimenticare il proprio male.
Tutte queste persone assieme ai bravi medici (non affetti dal terribile morbo del delirio di onnipotenza che spesso colpisce questa categoria professionale) lavorano assieme ogni giorno per cercare di alleviare le sofferenze dei pazienti affetti da malattie più o meno gravi e, forse, proprio perché si tratta di bambini, hanno cercato di rendere il reparto un luogo colorato e ricco di sorrisi.
Sapere che ci sono queste persone, che esistono davvero, non sono solo stucchevoli personaggi dei film americani, ma che sono papà e mamme come me, che ogni giorno si dibattono tra mille incombenze, mi fa pensare che c'è speranza per questo nostro bistrattato Paese.
A dispetto di tutto quello che vogliono farci credere, ci sono molte, moltissime brave persone in Italia.
Una foresta che cresce il cui rumore non si sente perché nascosto dal boato di pochi alberi che cadono.
Non so fare molte cose, so scrivere così, così, e lo scrivo piena di riconoscenza, non solo per mio figlio ma per tutti i bambini che lì sono curati: grazie a tutti!
Oggi vi parlerò della mia bella esperienza all'ospedale Ca' Foncello di Treviso.
Nel limite del possibile di quello che possa essere considerata la degenza in ospedale una "bella" esperienza.
Il paziente non ero io, ma mio figlio più piccolo. Un intervento programmato, ma comunque un intervento che arrivava alla fine di un periodo nero e di una doppia frattura.
Con questo piccolo post vorrei ringraziare il personale che lavora nella Chirurgia Pediatrica e nella Pediatria dell'ospedale di Treviso. Fin dalle prime visite ho capito che era un gruppo valido, per la professionalità ma anche per il sorriso che sapevano dare ai piccoli pazienti.
Ringrazio tutti gli operatori sanitari perché, per quanto fondamentali, non bastano i medici per fare un buon reparto. Servono infermiere e infermieri, cortesi ma decisi nel contenere genitori ansiosi che spesso perdono il senso della misura di fronte al dolore del loro piccolo. Servono addetti all'assistenza che garantiscono pulizia, pasti e luoghi confortevoli. Servono segretarie efficienti che organizzano appuntamenti e interventi.
Un grazie speciale ai volontari che dedicano il loro tempo a portare gioia e normalità anche in corsia. Giovani donne come Alessandra che si industria per ingannare l'attesa e donne più mature come la bibliotecaria di reparto, (sì, avete capito bene, c'è anche una biblioteca!) che si ingegna a trovare un libro per ogni bambino, così che, perdendosi nella storia, possa per un po' dimenticare il proprio male.
Tutte queste persone assieme ai bravi medici (non affetti dal terribile morbo del delirio di onnipotenza che spesso colpisce questa categoria professionale) lavorano assieme ogni giorno per cercare di alleviare le sofferenze dei pazienti affetti da malattie più o meno gravi e, forse, proprio perché si tratta di bambini, hanno cercato di rendere il reparto un luogo colorato e ricco di sorrisi.
Sapere che ci sono queste persone, che esistono davvero, non sono solo stucchevoli personaggi dei film americani, ma che sono papà e mamme come me, che ogni giorno si dibattono tra mille incombenze, mi fa pensare che c'è speranza per questo nostro bistrattato Paese.
A dispetto di tutto quello che vogliono farci credere, ci sono molte, moltissime brave persone in Italia.
Una foresta che cresce il cui rumore non si sente perché nascosto dal boato di pochi alberi che cadono.
Non so fare molte cose, so scrivere così, così, e lo scrivo piena di riconoscenza, non solo per mio figlio ma per tutti i bambini che lì sono curati: grazie a tutti!
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