Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!

giovedì 11 febbraio 2021

Nevernight - Mai dimenticare - Commento


 

Leggere questo libro è stato più lungo di quanto pensassi. Ho sperimentato quanto sia vero che ogni libro richiede il suo momento. Dopo tre tentativi di lettura alla quarta è andata bene. 

All'inizio mi pareva un già letto, le note a piè pagina con narratore onnisciente che spiegava ogni cosa con ironia, ma sempre spiegoni di quelli tosti tanto da far richiamare alla mente Tolkien. Poi la gilda degli assassini, trita e ritrita, ma senza l'acume politico dell'assassino della Hobb o la seduzione come arma della Carey. Insomma, mi pareva un deja vu di libri letti dieci anni fa e in effetti la trama non brilla per particolare creatività, quello che mi ha convinta ad andare avanti nella lettura la quarta volta è stata la curiosità sull'evoluzione del personaggio di Mia. La protagonista è senza dubbio il punto di forza del libro, come lo è l'ironia che serpeggia nelle note a piè di pagina. Il mondo che ha creato Kristoff è intrigante e ben descritto, ci sono miriadi di dettagli che si insinuano nella storia attraverso le note del narratore che un po' spezzano il ritmo ma nello stesso tempo incuriosiscono. Quello che mi piace di questo autore è che non ha paura di far morire i personaggi né di scrivere scene di sesso aumentando quindi la parte fantasy e riducendo quella young adult. Mi è piaciuta molto anche la descrizione di Godsgrave che in alcuni suoi quartieri mi ha ricordato moltissimo Venezia e alla fine ho capito perché. Menzione speciale per Messer Cortese ed Eclissi, che ho trovato adorabili.

Nel complesso è un buon fantasy ma a fine lettura continuo a non capire il delirio che si è creato attorno a questo romanzo. Non mi è parso nulla di così avvincente, esaltante o innovativo da giustificare l'entusiasmo e il clamore che ha suscitato. 


lunedì 8 febbraio 2021

Daisy Jones and the Six - Commento

 Torno dopo alcuni anni e non potevo non farlo che con Daisy, vi pare?



Il libro con il quale ho finito il 2020 è stato unico come il 2020, ma questa volta in senso buono.

Ho colto la promozione di Audible di novembre 2020 per abbonarmi nuovamente e sto ascoltando libri stupendi.

Poi, come in questo caso, non ho potuto non acquistare il libro e l'ho anche regalato a una cara amica per il suo compleanno.

Ascoltare questo audiobook è stato fantastico. I lettori che interpretavano ogni personaggio della storia l'hanno resa ancora più intensa e meritano davvero un applauso per quanto sono stati bravi. 

Nel complesso è un bellissimo romanzo sotto forma di reportage-intervista la cui originalità è il punto forte. Ricostruisce un'atmosfera, un ambiente che ha fatto storia e aggiunge l'umanità delle persone che hanno costruito la magia di quegli anni. Ognuno dei personaggi è ben tratteggiato e appassiona il lettore, sia Karen che affronta tematiche davvero importanti, o naturalmente Billy, Camila e Daisy.
A Camila viene dato molto rilievo e credo sia giusto perché chi fa dell'arte la propria vita sa quanto siano fondamentali le persone come Camila. Averle accanto o non averle crea tutta la differenza del mondo. Quindi più che Billy e Daisy io mi sono innamorata di Camila e Simone, le due donne accanto alle rock star che sono state loro vicine nei momenti più difficili.
Un romanzo-reportage in cui ognuno dei personaggi riesce a ricavarsi il suo spazio e a mostrare con umanità le proprie ragioni e le proprie miserie. Forse il finale è un po' troppo zuccherino rispetto alla franchezza del resto del libro ma tutto sommato non mi è dispiaciuto.
Adesso spero davvero che la serie che Netflix ha in programma di dedicare a questa storia sia all'altezza del libro.
E voi l'avete letto? Che cosa ne pensate?