Cronache di Gaia prende il nome dalla saga fantascientifica di Claudia Tonin. Ma è anche un blog in cui parlare di libri, film, mare, natura e ogni cosa le passi per la testa.
Cronache di Gaia.
Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!
mercoledì 29 giugno 2011
Si chiude una porta, si spalanca un portone
domenica 26 giugno 2011
La cartina di Estreira
mercoledì 22 giugno 2011
Giorno d'estate
Non ho certo dimenticato che ieri era il solstizio d'estate, né che è iniziata la mia stagione.
Volevo solo qualcosa di speciale, qualcosa di non esoterico, di non ierofanico, qualcosa di emotivamente coinvolgente e sopra le righe.
Esattamente come sento questa stagione.
Una stagione speciale in cui tutto può accadere in cui la vita è un soffio più intensa e dove la natura produce il meglio di sè.
Nessuno autore poteva aiutarmi, solo Irène Némirovsky ci poteva riuscire, solo lei è in grado di racchiudere in una ventina di pagine l'essenza della vita e il senso dell'estate.
Per questa autrice proporrei subito il Nobel alla memoria, chissà che qualcuno più influente di me, un giorno, riesca a darle tutti i riconoscimenti che merita.
Giorno d'estate di Irène Némirovsky
Via del vento edizioni, euro 4, pagine 35
Un breve racconto in cui Irène Némirovsky scatta tre fotografie sull’animo umano.
Una bambina alla vigilia del suo quinto compleanno si sveglia in una mattina di giugno splendente. Ne gusta i piaceri come sa fare, tutta protesa verso la festa e incredula che il mondo potesse esistere prima di lei. Perché il fulcro di tutto è se stessa.
Due coniugi, entrambi desiderosi di pace e di felicità un dialogo che è un dirsi continuo:”io, io, io”
Uno spaccato doloroso e sincero dell’egoismo umano.
Il nonno che torna a casa la sera di quella giornata d’estate e ne gusta i profumi e gli odori. Si sente immortale non teme più la morte. Gli altri, i giovani non capisco, non sanno, lui possiede la capacità di vivere. Ma già la nera signora lo accarezza, senza che lui voglia rendersene conto.
In questo trittico il giorno è paragonato alla vita, mattina-infanzia, pomeriggio-maturità, sera-vecchiaia. Si tratta di tre momenti il cui unico filo conduttore è l’egoismo, il credere che la natura e la bellezza splendente d’estate esista solo in funzione nostra esistenza.
Niente come una giornata estiva può consentire l’osservazione della vita e l’autrice lo fa in modo poetico e meticoloso. Il finale è sincero e crudele, come solo la Némirovsky riesce a essere, pare un quadro, per la vivezza delle immagini e l’intensità delle sensazioni.
“Il giardino era oscuro, saturo di quei profumi deliziosi che, per sgorgare dalla terra, aspettano che l’uomo si sia addormentato. Ogni piccola foglia si agitava al debole vento della notte. Un migliaio di piccole bocche ansimanti si protendevano assetate verso l’alito che saliva dal fiume: ognuna, senza dubbio, sospirava, chiamava, mormorava:”Io, io, io”.
Ma il vento carezzava appena la cima degli alberi e si perdeva nei campi. E la notte calma, dolce e indifferente, ricominciava a cullare mollemente tra le braccia tutti gli esseri viventi che s’addormentavano.”
martedì 21 giugno 2011
Il destino dei due mondi di Miriam Tocci
€ 15,00
domenica 19 giugno 2011
Cronaca di una presentazione atipica
venerdì 17 giugno 2011
Concorso The Fantasy World
Premi e riconoscimenti
- I racconti dei primi tre classificati saranno letti dagli editor Mondadori
- Il nome (o l'eventuale nickname) del primo classificato sarà visualizzato in home page e indicato come 1° CLASSIFICATO DEL CONCORSO THE FANTASY WORLD.
I premi materiali saranno distribuiti in questo modo:
1° classificato: Trofeo TFW, 2 libri a scelta tra i titoli proposti (vedere voce Lista libri)
2° classificato: 2 libri a scelta tra i titoli proposti
3° classificato: 1 libro a scelta tra i titoli proposti
Presentazione Esedion particolare
giovedì 16 giugno 2011
Auguri
una sola goccia di luna nell'erba,
lascian camminando due ombre che s'unisco,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s'uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E' la felicità una torre trasparente.
L'aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.
Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l'eternità della natura.
mercoledì 15 giugno 2011
Follie da Last Friday Night
lunedì 13 giugno 2011
Quando meno te l'aspetti
Quando meno te l'aspetti svolti l'angolo e ti trovi davanti l'uomo della tua vita.
domenica 12 giugno 2011
Strand, Rosenblum, il Pittorialismo e Mittica
Walter Rosenblum, Bambina sull’altalena, New York, 1938
Dal 12 giugno al 28 agosto, la grande dimora settecentesca, l’ampia serra e altri storici ambienti ospitano tre importanti rassegne fotografiche, accompagnate da un notevole programma di iniziative collaterali: incontri, proiezioni, spettacoli, concerti.
Il progetto, ESTATE FOTOGRAFIA, è curato da Carlo Sala e si avvale della collaborazione del Comune di Pieve di Soligo e patrocinato da Provincia di Treviso e Regione del Veneto che lo hanno inserito nel circuito di manifestazioni regionali RetEventi Cultura Veneto.
Fulcro di “Estate Fotografia 2011” è la mostra Corrispondenze elettive di Paul Strand e Walter Rosenblum, cui si accompagna una monografica sul Pittorialismo italiano. Le collezioni del FAST e Chernobyl. L’eredità nascosta, personale di Pierpaolo Mittica, che di Rosenblum è stato allievo.
PAUL STRAND - WALTER ROSENBLUM
Corrispondenze elettive
Paul Strand e Walter Rosenblum sono qui messi a confronto nelle loro “Corrispondenze elettive”. Complessivamente sono 74 le immagini proposte (alcune esposte per la prima volta), realizzate in un arco di tempo che scorre tra le due guerre ed oltre (1915 – 1959). La mostra è curata da Enrica Viganò e Carlo Sala.
Gli scatti di Strand irruppero in un ambiente, quello americano d’inizio Novecento, ancora dominato da autori che cercavano di imitare il dato pittorico tramite scatti sfuocati, mistificati e lavorati secondo le idee del Pittorialismo.
Strand è fautore della “fotografia diretta”, documento della realtà, secondo canoni modernisti, con tagli prospettici e inquadrature originalissime. Nella mostra di Pieve di Soligo, immagini come la “Staccionata bianca” o “Dal viadotto” sorprendono per rigore e per l’uso della luce a modellare le forme. Immagini che pur tendenti ad una oggettività di base, la superano e assumono una dimensione nuova, modulazioni tonali, costruzioni visive che vogliono “essenzializzare” oggetti ed edifici, senza però negare il rapporto diretto con essi. Un interesse per i luoghi che compongono questo “nuovo mondo” che sono gli Stati Uniti, carichi di stimoli e visioni.
In mostra, oltre alle foto americane, risultano particolarmente intense quelle realizzate in Italia. Paul Strand le scatta nell’immediato dopoguerra a Luzzara, vicino Reggio Emilia, in occasione della realizzazione del libro “Un paese”, ideato con Cesare Zavattini. Di queste immagini colpiscono particolarmente i ritratti delle famiglie locali con i volti segnati; umili lineamenti di un’Italia degli anni Cinquanta che non esiste più.
Molto suggestivi sono poi i ritratti creati in Francia o le foto ambientate nei bianchi villaggi del Messico.
Accanto a Paul Strand, Walter Rosenblum, il maestro e l’allievo, due degli sguardi fotografici più importanti nella storia della fotografia del Novecento.
Walter Rosenblum aveva solo 17 anni quando incontrò Paul Strand nella famosa Associazione americana Photo League e i due, dagli anni ’50 in poi, decisero di seguire insieme un tratto del proprio cammino, che si intensificò quando Strand si trasferì in Francia nel 1950 e tra loro iniziò la lunga e famosa corrispondenza protratta per i successivi 25 anni.
Il loro era un rapporto che passava attraverso consigli sulla tecnica fotografica ed i materiali, sulla ricerca, ma soprattutto sulla vita stessa, terreno d'esperienza e d'ispirazione profonda.
Nella mostra, insieme alle opere fotografiche più famose, si ammirano per la prima volta immagini vintage, alcune delle quali sino ad ora inedite, compresa l’ultima fotografia scattata da Paul Strand e realizzata con l’aiuto di Walter Rosenblum. Negli ultimi anni della sua vita, infatti, Strand divenne praticamente cieco e così, dirigendo la mano e l’occhio di Walter Rosenblum, costruì la sua fotografia e la scattò.
Rosenblum ci mostra l’immagine di un’America di strada, fatta di frammenti quotidiani. Particolarmente suggestive le immagini di New York con i bambini che si divertono spensierati nel Bronx, come la bellissima “Il gioco del mondo”. Ma anche frammenti della grande storia, come lo sbarco in Normandia nella seconda guerra mondiale, le immagini dei rifugiati o dei barellieri al fronte. La doppia mostra è accompagnata da un catalogo edito da Admira Edizioni, a cura di Enrica Viganò, con testi di Naomi Rosenblum e Carlo Sala.
IL PITTORIALISMO ITALIANO
Le collezioni del FAST
In contemporanea alla mostra di Strand e Rosenblum saranno presenti in villa altri due eventi che completeranno l’offerta espositiva.
La mostra Il Pittorialismo italiano. Le collezioni del FAST, dedicata al movimento che precedette le idee sulla modernità fotografica, a fungere da prologo ideale alla mostra americana. Opere di sicuro fascino, come le “scene settecentesche” in cui Guido Rey crea delle immagini vestendo i suoi modelli secondo le mode di altri periodi storici, per citare le grandi opere della storia della pittura occidentale. Oppure le immagini di Vittorio Sella, con le sue celebri visioni della montagna, paesaggi rarefatti che portano ad un senso del sublime.
CHERNOBYL. L’EREDITÀ NASCOSTA
Pierpaolo Mittica
Nelle serre della Villa sarà ospitata invece una mostra personale del contemporaneo Pierpaolo Mittica, allievo di Walter Rosenblum. In esposizione una serie di trenta scatti controversi e di sicura attualità, intitolati Chernobyl. L’eredità nascosta. Una testimonianza toccante di uno dei grandi disastri della nostra epoca, raccontato senza la volontà di spettacolarizzare la tragedia. Lavori densi di poesia, che mostrano un territorio profondamente mutato e violentato, fatto di silenzio e solitudine, di oggetti che sono i simulacri di una vita passata. Entrambe le mostre sono curate da Carlo Sala.
INFO:
Villa Brandolini Estate Fotografia 2011
Paul Strand - Walter Rosenblum. Corrispondenze elettive
a cura di Enrica Viganò e Carlo Sala
Il pittorialismo italiano. Le collezioni del Fast; Pierpaolo Mittica. Chernobyl L’eredità nascosta
a cura di Carlo Sala
Villa Brandolini, Solighetto di Pieve di Soligo (Treviso)
Piazza Libertà, 7
Dal 12 giugno al 28 agosto 2011
orari: giovedì, venerdì e sabato 16 - 20, domenica e festivi 10 -12 e 16 – 20.
Ingresso: Intero euro 5,00. Ridotto euro 3,00 dai 18 ai 25 anni; over 65; studenti universitari; aderenti FIAF; gruppi di almeno 15 persone. Gratuito minori di 18; portatori di handicap con accompagnatore; giornalisti con tesserino.
Catalogo Admira Edizioni
Allestimenti e grafica: Flavio Favero, Ennio Bernardi - Emozioni.com
Info: tel. +39 334 9677948 - eventi@fondazionefrancesco
sabato 11 giugno 2011
Unwind di Neal Shusterman
Piemme, Milano, 2010
ISBN 9788856602203
(titolo originale Unwind)
La seconda guerra Civile, che passò alla storia come la Guerra Morale, fu un conflitto lungo e sanguinoso, combattuto negli Stati Uniti su un'unica questione: l'accettazione o meno dell'aborto. Per mettervi fine, venne approvata una serie di emendamenti nota come Legge sulla Vita, che accontentò sia lo schieramento abortista, sia quello antiabortista. La Legge stabilisce che la vita umana è intoccabile dal momento del concepimento fino a quando un bambino compie tredici anni. Fra i tredici e i diciotto, però, i genitori possono decidere di abortire in modo retroattivo a condizione che, tecnicamente, la vita dell'adolescente non finisca. A questo scopo, tutti gli organi del ragazzo verranno impiantati in persone in attesa di trapianto, le quali manterranno una memoria del donatore. Il processo tramite cui il ragazzo viene allo stesso tempo eliminato e tenuto vivo si chiama Divisione. È una pratica largamente accettata dalla società. Connor ha sedici anni, Lev tredici e Risa quindici. Tutti e tre hanno uno stesso destino: essere Divisi. Tutti e tre vogliono sfuggire a questo destino, e sono pronti a combattere.
Avevo preso questo libro perché mi aveva molto incuriosito.
Connor è un adolescente che ha qualche problema a gestire la sua aggressività e i genitori decidono di dividerlo. Di Connor, come degli altri adolescenti tra i tredici e i diciotto anni, i genitori possono decidere l’aborto retroattivo. Verrà diviso in tanti pezzi, venduti, a persone che ne hanno bisogno. Occhi, braccia, cuore, polmoni, ogni sua piccola parte continuerà a vivere negli altri. Così se l’intero non era d’aiuto alla società le singole parti lo saranno di certo.
Connor non pensa che questo debba essere il suo destino e fugge. Durante la fuga provoca un incidente stradale, un mega ingorgo, in cui in autobus pieno di dividendi si capovolge. Ne esce Risa, orfana brillante ma non a sufficienza per poter vivere e che lo Stato a deciso di dividere per motivi economici. Nella fuga Connor rapisce Lev che è una Decima. Un figlio predestinato a essere diviso come dono a Dio.
I tre iniziano la loro fuga e noi iniziamo a conoscere questo mondo distopico in cui la Legge della Vita impedisce gli aborti, in cui la cicogna lascia i bambini sulla soglia delle case di proprietari obbligati ad accoglierli e in cui non ci sono più calvi perché tutti possono comprasi i capelli di adolescenti divisi.
Devo dire che la scrittura è avvincente e il lettore si lascia guidare bene attraverso la storia.
Purtroppo però non basta. Ci sono troppi dubbi. Il primo è proprio sui personaggi.
Lev, in particolare, il cui ruolo è fondamentale per la storia, si evolve e cambia la sua personalità senza sufficienti spiegazioni. Sarà vero che un fanatico resta un fanatico e cambia solo oggetto dell’ossessione, ma l’autore non ci dice nemmeno questo. Un giorno è un bambino ligio alla Legge e convinto che la divisione sia la salvezza della società, dopo un mese è pronto a distruggere la società stessa. Va bene i cambi d’umore adolescenziali ma mi pare un po’ eccessivo.
Risa è un mezzo genio, equilibrata, osservatrice, senza motivi apparenti, sapendo dove è cresciuta il suo senso della famiglia è veramente misterioso.
Connor, con tutto il testosterone che ha in corpo, sarà pure il maschio alfa che il branco vuole, ma a tratti è veramente poco credibile.
Roland è forse il personaggio meglio riuscito, coerente a se stesso.
Ho poi una serie di dubbi sulla verosimiglianza della storia.
Se il nocciolo della questione sono i soldi, la divisione è solo un grande business, perché le autorità consentono a 400 ragazzi di stare comodamente nascosti, rimettendoci un sacco di soldi?
Ma la domanda delle domande è: perché mai dopo avere sopportato per sedici, diciassette anni un ragazzo problematico, ad un anno dalla meta, quando a diciotto anni potrò liberarmi di lui, non lo faccio e bensì lo mando alla divisione? Non mi danno nemmeno soldi.
Per tutelare la società? Mah, mi pare una motivazione deboluccia, tanto è vero che se l’adolescente scappa e resta vivo fino a diciotto anni, sarà comunque un problema.
Le tematiche dei trapianti, dell’aborto, delle morali su questi argomenti sono buttati lì nei dialoghi tra gli adolescenti con poca grazia e tanta saccenza.
Se almeno l’autore avesse preso una posizione forse sarebbe stato più convincente. C’è quasi un compiacersi di voler insinuare il dubbio nel lettore. Ma quale dubbio esattamente?
Che l’aborto non è la causa di tutti i mali? Che il trapianto di organi limita la ricerca scientifica?
Che forse è meglio abortire? Che se le persone da morte donassero gli organi sarebbe meglio?
Sinceramente non ho capito dove volesse arrivare.
Sono solo inorridita durante il capitolo della divisione che urla vendetta alla dignità umana.
Per finire il mio giudizio è critico. Apprezzo il tentativo creativo, l’originalità, ma è appena una bozza di quello che poteva essere il risultato finale. Bello lo spunto, pessimo lo sviluppo.
venerdì 10 giugno 2011
Uomini e libri
giovedì 9 giugno 2011
I guardiani delle anime. La maledizione della regina
Jacob Ross è un barbone, ma la sua vita sta per cambiare, per sempre. I Sette Re del mondo gli donano due Katane, che gli regalano l’immortalità e lo trasformano nel Primo Guardiano delle Anime. Il suo compito, ora, sarà quello di vegliare sugli Spiriti Antichi, anime erranti che si reincarnano in corpi di uomini e donne e che vanno aiutate a raggiungere, finalmente, la tanto agognata Luce.
Brandon Davis, quasi diciottenne, frequenta la Fear High School, nel Maine. Le sue giornate trascorrono tra i libri, in compagnia del suo migliore amico Darryl Wright. Ma Brandon, timido, impacciato e sofferente di asma, non sa che la sua vita sta per cambiare, per sempre.
Vania Chernikova, sedici anni, è la svitata della scuola. Ragazza punk, vive completamente isolata da tutto e da tutti, fuma quantità smisurate di sigarette e non lega con nessuno. E anche Vania non sa che la sua vita sta per cambiare, per sempre.
In una girandola di emozioni, passioni e ricordi che si perdono nel tempo, Vania e Brandon dovranno affrontare i Guardiani delle Anime e la missione che verrà loro imposta. Una missione che li condurrà in un’epoca lontana, ricca di misteri e di magia, e che li vedrà costretti a rivivere una vita già compiuta e dimenticata. E scopriranno che, spesso, la realtà non è quella che sembra e che il confine tra il bene e il male è davvero sottile.
In questi giorni il blog Le mele del silenzio ha dato il via allo speciale dedicato a questo romanzo e si alterna in questo viaggio di scoperta con il blog di Giulie, L'albero delle gocciole.
Ci sono veramente dei post interessanti, non potete perdervelo!
Ho letto il romanzo in anteprima e posso assicurarvi che si tratta di un libro originale e che merita veramente molta attenzione.
Segnatevelo!
La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo
Romanzo a due voci.
Henry e Clare raccontano la loro storia d’amore. Definirla originale è limitativo. Attraverso balzi avanti e indietro nel tempo ricostruiamo un rapporto che meriterebbe davvero il lavoro di un bravo analista. Mentre lui educa Clare, lei plasma Henry in un’azione che si conclude nell’opera d’arte dell’amore perfetto.
Non è un libro semplice da leggere, i rapidi cambi di inquadratura richiedono tutta l’attenzione del lettore, ma una volta superate le prime cento pagine si segue docilmente la scrittura dell’autrice verso il finale che incuriosisce.
Non saprei come parlare di questo romanzo senza spoiler, dunque mi limito al mio commento di pancia.
Questo, come pochi altri libri, è un romanzo senza mezze misure: o si ama o si odia.
Me ne ricorderò a lungo perché ho passato ogni gamma emozionale, dalla noia all’entusiasmo, dall’odio per i personaggi alle lacrime per gli eventi narrati.
La mia impressione è di un romanzo veramente molto ben pensato in cui gli spunti di riflessione sono molteplici e in cui la malinconia e l’ossessione sono i protagonisti assoluti.
Le tematiche come l’arte, la maternità (partendo dalla defunta madre di Henry passando per la moritura madre di Clare fino ad arrivare alle complesse problematiche di Clare-madre) o l’egoismo sentimentale sono sezionati in più punti del romanzo e spesso ho avuto l’impressione di non capire dove volesse andare a parare l’autrice.
Alla fine della lettura ho pianto come una fontana, (ma questa non è una novità^^) e devo dire che l’operazione mentale a ritroso, per ricollocare tutti i pezzi del puzzle, mi ha divertito molto.
Non è un romanzo che consiglio a tutti, perché sono certa che non possa piacere a tutti, ma lo consiglio comunque, per il lavoro accurato di scrittura e di struttura e per i temi che affronta.
Perché è un libro che fa riflettere.
mercoledì 8 giugno 2011
L'amore è idrosolubile
martedì 7 giugno 2011
Belle sorprese
La Asengard procederà infatti con un’interessantissima serie di ristampe digitali di questi titoli, lasciando le porte aperte a qualunque autore abbia i diritti digitali dei propri libri e voglia rendere le sue opere disponibili al grande pubblico.
Con paletti condivisibilissimi per chi ha pubblicato con un contributo economico proprio.
Ottima iniziativa, ho in mente almeno un autore e un paio di libri che vorrei vedere riproposti!"
"La cosa che più mi amareggia è che errori palesemente di editing vengono sempre imputati all'autore. E' vero, l'autore potrebbe stare attento a non mettere centinaia di avverbi, ripetere suo/sua in continuazione, iperaggettivare, inforigurgitare etc... ma se qualcuno di voi ha mai scritto un libro può ben capire quanto è difficile stare dietro a tutto! Un autore deve tenere sotto controllo i personaggi, la trama, le svolte, le scene, la successione dei capitoli, la coerenza, la psicologia, la ricerca della novità, la documentazione, la distribuzione e l'equilibrio dell'azione e delle pause, la diluizione dello svelamento dei misteri e dei colpi di scena, la veridicità dei personaggi, dell'ambiente, delle situazioni, dei dialoghi, senza contare le scadenze, le pressioni della casa editrice, il mercato, quello che scrivono gli altri, le aspettative del lettore, il conteggio delle pagine, delle battute, i riferimenti ipertestuali, fare in modo che le descrizioni siano abbastanza chiare da evocare la creatura e che, eventualmente, possa anche ispirare un'illustrazione (un esempio? il Lycaon del mio libro aveva originariamente un tatuaggio sulla faccia a forma di graffio e gli occhi neri... mi ritrovo la copertina con gli occhi di ghiaccio e una cicatrice, ho dovuto cambiare tutte le descrizioni)... pensate che tutto questo sia facile? E inoltre scrivere un libro richiede una mole spropositata di tempo e concentrazione... ti succhia il tempo e l'anima... non scherzo.
In tutto questo miasma credete che uno possa tener dietro anche agli avverbi? Ma scherziamo? Tanto più che a forza di rileggere e rileggere cose proprie si legge a memoria, e tantissime cose sfuggono.
Sin dall'invenzione della stampa e dell'editoria sono esistiti i correttori di bozze, e poi gli editor. E' compito loro affinare lo stile di un romanzo, correggere la grammatica ed eliminare i refusi.
Smettiamo poi di paragonare "il fantasy italiano" con quello anglosassone. Nessuno di voi ha mai pensato che il fantasy anglosassone ci arriva tradotto? Quando un testo viene tradotto è molto più probabile che gli errori vengano eliminati, la sintassi è rivoluzionata e i refusi anche. Tanto più che anche le traduzioni vengono poi editate e corrette prima della pubblicazione.
Ci sono anche boiate anglosassoni sugli scaffali, scritte bene e pubblicate da Mondadori. Volete i nomi? Li conoscete, ne sono sicuro.
In questo periodo mi sto dedicando all'editing e, credetemi, leggo certe cose anche di autori noti da far drizzare i capelli. Ma faccio il mio lavoro, rifinisco e correggo senza stravolgere, e lo scritto prende forma. Ma è molto più semplice se non devi stare dietro alla trama o alla coerenza."
Che soddisfazione leggere queste parole!
Poi ci sarebbe anche qualche altra sorpresina ma, se non vi spiace, la tengo per me^^
lunedì 6 giugno 2011
Cronaca di San Giorgio di Mantova Fantasy
Siamo partiti sotto la pioggia, con azzardo lasciamo i nostri pupi un po’ acciaccati ai nonni e partiamo alla volta di Treviso, dove abbiamo appuntamento con Davide Sassoli.
Proseguiamo poi verso Padova Est dove è previsto l’incontro con Paola De Pizzol and family e Davide Zaramella. Chiamo Paola per scegliere l’autogrill dove fermarsi e mi accorgo che, proprio di fronte a noi, c’è la sua auto. Neanche 007 riusciva a coordinarsi così bene^^
Ore 10.15 siamo al centro culturale di San Giorgio, in orario perfetto per l’inaugurazione ufficiale.
Mauro, Alfonso e Ernesto mi tirano un scherzo che non mi aspetto e, non so come, sono sul palco a fare gli onori di casa di fronte a tanta gente. Non so quanta, ero troppo emozionata per contare i presenti, ma era tanta!
Poi iniziano le presentazioni e i saluti.
Sono stata proprio felice di rivedere vecchi amici come il Traz, Francesca Resta e Claudia Milani. Ma anche Paola Boni, Valentina Capaldi e, naturalmente, Mauro Fantini e Alfonso Zarbo.
Ho incontrato molti bravi autori della mia casa editrice. Finalmente ho conosciuto di persona la mia editor(la mia scopritrice), Chiara Guidarini, bella e simpatica esattamente come l'immaginavo, e fatto anche un po’ di chiacchiere con Marco, sempre così defilato, ma mio fotografo preferito. Nel pomeriggio ho scambiato troppe poche parole con Alexia Bianchini, Manuela d'Amore, Valeria Bellenda, Silvia Marchesini: ragazze dovremo rimediare, assolutamente!
Pranzo frugale e poi un’abbuffata di presentazioni di autori, tutti veramente bravi e preparati.
Mi spiace solo, unico vero rammarico, di non essere riuscita a seguire tutto l’intervento di Matthias Graziani, perché in contemporanea con la mia di presentazione. Quello che ho sentito alla fine del suo colloquio con Alfonso mi ha incuriosita molto e avrei voluto fargli qualche domanda, sarà per la prossima volta!
Un grazie infinito a Paola MP Black che si è seduta sul divanetto con me e mi ha aiutata nella presentazione, cosa farei senza di lei al mio fianco? Rimprovero Francesca Resta che sarebbe stata più che ben accetta tra noi due, ma che con gesti molto chiari ha decisamente declinato l'invito :))
Grazie all’onnipresente Mauro Fantini, in forma smagliate, e dalla velocità supersonica. Riusciva ad essere in quattro luoghi contemporaneamente: grandissimo!
Grazie a Cecilia Randall e Thomas Mazzantini che si sono dimostrati veramente bravi, preparati e disponibili.
La giornata è stata molto interessante, ricca di spunti per riflessioni sul futuro del fantasy e anche di simpatici scambi.
Come sempre quello che resta sono i rapporti umani.
Non posso che essere felice di avere trascorso una giornata così divertente in compagnia di tante persone simpatiche e intelligenti.
Grazie veramente a tutti quelli che hanno lavorato come matti per riuscire a concretizzare il sogno del festival fantasy.
Siete stati bravissimi!
venerdì 3 giugno 2011
San Giorgio di Mantova Fantasy
• Ore 10:00/10:30 – discorso di apertura da parte dell’Amministrazione Comunale, dello scrittore mantovano Mauro Fantini e del presidente dell’evento Ernesto Iannucci.
• Ore 10:30/11:00 – presso la sala Tana del drago Alfonso Zarbo presenta: i romanzi “I guerrieri d’argento” di Elvio Ravasio, “Le porte dell’anima” di Aronne Micael Belial, “Xyen” di Deborah Desire, “La luce, il buio e i segreti di Andàra” di Davide Sassoli, “Bisclavret: storia luminosa di tempi bui” di Vittoria Delsere ed Elena Maffioletti, e “Il suono sacro di Arjiam” di Daniela Lojarro.
• Ore 11:00/11:40 – presso la sala Tana del drago Alfonso Zarbo presenta: i romanzi “L’ultimo Eroe del Klaidmark” di Alberto De Stefano, “Oltremondo, petali di rosa e fili di ragnatela” di Marta Leandra Mandelli, “La chiave amaranto” di Anna Tasinato, “L’uomo dal campanello d’oro” di Lavinia Scolari, “Domine et serva” di Arianna Teso, e “Il racconto dei boschi” di Savina Trapani.
• Ore 11:40/12:10 – presso la sala auditorium Alagäesia GDS Edizioni presenta: i romanzi “La verità brucia” di Alexander Creed (Alfonso Zarbo) e “Le streghe della palude” di Filomena Cecere. Cura l’evento lo scrittore di San Giorgio Mauro Fantini; (In caso di poca affluenza di pubblico l’evento verrà spostato sul palco esterno all’interno del piazzale).
PRANZO alla locanda La tana del Drago (facoltativo)
• Ore 14:00/14:30 – presso la sala biblioteca Shannara Alfonso Zarbo presenta: i romanzi “Le storie di Omnia” di Fabio Cicolani, “Il trentesimo regno” di Gabriella Mariani, “Harynos” di Demetrio Priolo, “Elfo per metà” di Valentina Capaldi e “I guardiani delle anime” di M.P. Black.
• Ore 14:30/15:00 – Nella sala biblioteca Shannara si terrà la lettura animata per bambini delle scuole elementari – evento curato dallo scrittore di San Giorgio Mauro Fantini – dei romanzi presentati: “Gabriel e la figlia dell’imperatore d’oriente”, “Il fantasma del castello”, “La figura nell’ombra”. Durante l’evento parteciperanno anche altri animatori; questo evento è particolarmente dedicato ai bambini delle elementari.
• Ore 15:00 – presso la sala biblioteca Shannara si terrà la lezione “Templari, tra leggenda e realtà”. Curerà l’evento il responsabile editoriale di Linee Infinite Simone Draghetti che per l’occasione impersonerà l’ultimo gran maestro templare Jacques de Molay.
• Ore 15:00/16:00 – presso la sala auditorium Alagäesia Armenia presenta: “La stirpe del vento” di Matthias Graziani.
• Ore 16:00 – Presso la sala Omnia si terrà il Laboratorio delle cose preziose con preparazione di pozioni magiche del tutto commestibili, evento dedicato ai bambini, curato dall’autore Fabio Cicolani.
• Ore 16:00/17:00 – presso la sala auditorium Alagäesia Alfonso Zarbo presenta: gli ospiti d’onore Cecilia Randall autrice di “Hyperversum” e “Gens Arcana” e Thomas Mazzantini autore di “Garmir – i Soli Prigionieri”.
• Ore 17:00/18:00 – presso la sala Estarriol, uno Spazio Giovani, si terrà un corso gratuito di scrittura comunicativa curato da Roberto Biasotti.
• Ore 17:00/18:00 – presso la sala auditorium Alagäesia Linee Infinite Edizioni presenta: Salotto letterario con gli autori Giuseppe Pasquali, Fabrizio Valenza, Chiara Guidarini, Alfonso Zarbo, Claudia Tonin, Manuela D’Amore, Sabrina Rizzo, Miriam Tocci, Valeria Bellenda, Alexia Bianchini, Anna Grieco, Silvia Marchesini e Simona Di Virgilio (cureranno l’evento lo scrittore di San Giorgio Mauro Fantini e il responsabile editoriale Simone Draghetti).
La casa editrice organizzerà inoltre brevi incontri all’interno del suo stand con gli autori. Sarà possibile trovare il loro programma presso lo stand.
• Ore 18:00/19:00 – presso la sala auditorium Alagäesia Casini Editore presenta: “Amon Saga” di Paola Boni, “436” di Anna Giraldo, “I Misteri di Black Port” di Fabrizio Fortino,Tiziano Bertoni con la sua opera in anteprima, e qualche dettaglio sul romanzo di Carlotta De Melas in uscita per Settembre;
• Ore 18:00/19:00 – presso la sala Tana del drago Edizioni della Sera presenta: aperitivo con gli autori, Antologia “Stirpe Angelica” (A.A. V.V.) e “Drak’kast” di Fabrizio Corselli;
• Ore 19:00/19:30 – presso la sala auditorium Alagäesia : premiazione vincitori del contest grafico. A seguire conversazione privata con l’autore: Alfonso Zarbo e Mauro Fantini che sveleranno al pubblico i loro progetti futuri. Di seguito discorso di chiusura e invito per l’anno prossimo.
• Ore 21:00 – Concerto di musica celtica con il gruppo NA’DUN;
Vi segnalo inoltre che, nello stand della mia casa editrice Linee Infinite Edizioni, si avvicenderanno molti autori, per presentazioni doppie (io sono alle 15.00 in compagnia della brava Miriam Tocci).
Parleremo di libri e risponderemo alle eventuali domande e curiosità dei lettori :