Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!

giovedì 31 marzo 2011

Ispirazioni letterarie


Uncient Reef opera di Giuseppe Gonella

Molti scrittori nei ringraziamenti citano musicisti che con le loro melodie hanno saputo creare l'atmosfera, letteralmente, dei loro libri.
Anche io l'ho fatto, inutile negarlo.
Senza Elisa, i Coldplay e i Muse il mio piccolo Esedion non avrebbe mai visto la luce.
Ma c'è anche un'altra forma d'arte senza la quale non potrei vivere.
Chi mi segue sa della mia passione per la pittura.
Sarà la mia assoluta incapacità di ritrarre il mondo con una matita ma ho un'ammirazione infinita per i pittori e per tutti coloro che possiedono la dote di rappresentare la realtà e le idee in forma pittorica.
Il mio ringraziamento non va solo ai musicisti ma anche verso un pittore, Giuseppe Gonella, giovane, simpatico e bravissimo. Una sua opera in particolare mi ha mostrato la terra in cui si svolge tutta la storia del mio romanzo.
Nel suo sito potete farvi un'idea delle sue opere e se in aprile passate dalle parti di New York non esitate a fare una capatina alla mostra a lui dedicata

mercoledì 30 marzo 2011

Novità librarie


Volevo segnalarvi questo libro, LA RIUNIONE di Polly River di Ciesse Edizioni, concorre a uno dei più importanti eventi letterari in Italia: il "Premio Campiello 2011".

"Tommy è un bambino di dodici anni con un'ossessione, quella di riunire il suo gatto Milo alle sorelle: Tara, che è stata accolta da una vicina, e Polly, che vive randagia per strada. Ma i suoi progetti naufragano quando la madre, infermiera, scompare nel nulla assieme a un neonato, rapito dall'ospedale dove lei lavorava. La polizia invade la loro casa e pian piano la verità viene a galla: quella donna non era la loro madre, sia Tommy che sua sorella Rebecca erano stati anche loro rapiti in tenera età. Tommy è costretto a lasciare Milo da una vicina e viene ospitato in un istituto, in attesa che vengano trovati i suoi veri genitori. Il bambino entra in depressione, e nel disfacimento di tutto ciò in cui aveva sempre creduto si lega morbosamente al ricordo del suo gatto. Quando i genitori vengono ritrovati, Tommy, invece di andare con loro, scappa. Ma quando arriva dalla vicina per riprendersi Milo, sia lui che le sorelle sono scomparsi. L'unica soluzione che Tommy trova è rivolgersi a una strana investigatrice privata, Vera Masala, nella speranza che li possa ritrovare. L’incontro con questa donna speciale e con la sua amica Sara cambierà la vita di Tommy per sempre."



Anche l'autrice è tutta un programma!



POLLY RIVER nasce nel febbraio 2010, al Torneo Letterario IoScrittore. In tale Torneo, infatti, era d'obbligo che l'autore si presentasse con uno pseudonimo. Polly era il nome di uno dei gatti protagonisti del libro, la più agguerrita e combattiva, quindi la più adatta a rappresentarlo. Pian piano la piccola Polly ha preso coscienza di sé, si è evoluta, ha lottato, e quando il Torneo è finito ha sostituito del tutto la sua controparte umana. Si è rifiutata di deporre le armi, decisa a mostrarsi più brava persino di chi l’aveva creata e a combattere per i suoi diritti felini. E alla fine i suoi sforzi hanno avuto successo: ecco a voi il primo libro di Polly River!
Miao!

Al di là del premio la storia mi sembra interessante e nel sito dell'editore si può acquistare sia il libro che l'e-book.

martedì 29 marzo 2011

Neve



Neve
Autore Fermine Maxence; illustrazioni di Lemoine Georges
€ 12,00,2008, 133 p., ill., brossura
Editore Bompiani (collana AsSaggi di narrativa)

"Yuko è un giovane poeta giapponese. Nei suoi haiku sa cantare solo lo splendore e la bianchezza della neve.
Soseki è un anziano pittore divenuto cieco. Vive nel ricordo di un amore perduto.
Neve è una ragazza bellissima. Il suo corpo giace per sempre tra i ghiacci.
A legare i loro destini, un filo, disperatamente teso tra le cime di due montagne, come simbolo di un esercizio funambolico impossibile da eseguire.
Una favola senza tempo, che parla al lettore di vita e di poesia, di amore e di morte, e di un fiocco di neve che cade leggero nel cielo."



Romanzo breve o racconto lungo? Non saprei definirlo.
Un'oasi di felice poesia per l'anima.
Un libriccino da leggere in poche ore.
Un piccolo viaggio in Giappone non esente da considerazioni riguardanti la situazione attuale.
Sono grata a chi me ne ha suggerito la lettura.
Devo dire però che mi rimane sempre il dubbio dell'Oriente visto dall'Occidente e che la poesia dell'autore sia più costruita che sentita.
Probabilmente lo rileggerò in un altro momento, troppi avvenimenti incombevano, troppe emozioni per cogliere pienamente tutti i messaggi che questo piccolo gioiello contiene.
Ma uno non lo dimentico, come potrei?

"Ci sono due specie di persone.
Ci sono quelli che vivono, giocano e muoiono.
E ci sono quelli che si tengono in equilibrio sul crinale della vita.
Ci sono gli attori.
E ci sono i funamboli."

Voi a quale specie appartenete?

lunedì 28 marzo 2011

Lettrici



Gerhard Richter, Reading, 1994
Oil on linen, 72.39 x 101.92 cm, San Francisco Museum of Modern Art


Una pillola madrilena.

Questo splendido quadro era presente nella sezione Readers della mostra dedicata alle Heròinas organizzata dal Museo Thyssen-Bornemisza.

The spiritual powers conventionally attributed to women are found residually in the “reader” type. Reading contains echoes of those spiritual, magical or mystical powers attributed to women in traditional iconography. Reading produces a bubble in which women can live their lives through the lives of others. The female reader can build what Virginia Woolf called “a room of one’s own”. Reading is an inner activity that defies all pictorial representation. In painting we are sometimes able to read a title; anything else is always illegible, inaccessible. That is why depiction of reading involves a process of exteriorisation, of “theatricalisation”. As we cannot read the text, we read the reader’s body, which provides a stage for or “somatises” the reading.

Ah, sono tornata ^_____^

giovedì 24 marzo 2011

Madrid



Sono in partenza!!!

Dopo anni di attesa vado a trovare una cara amica che vive a Madrid, perciò ci sentiremo verso martedì.
In effetti sono un po' preoccupata perché il programma dei tre giorni è più una scammellata che una gita...^__^
Cercherò di fare molte foto, così da condividerle!
Buonissimo week end a tutti!

mercoledì 23 marzo 2011

Kreativ Blogger Awards


Ringrazio infinitamente Barbara Risoli per avermi dato questo premio, proprio non me lo aspettavo ^_^

Il regolamento, dopo aver ricevuto il suddetto premio, è il seguente:


trovare dieci blog da premiare
avvisare i blog premiati
raccontare dieci cose che non sapete di me
Ebbene, parto subito premiando i dieci blog da me scelti (l'ordine è casuale):


1. Vita da...elfa di DolceElfa75
2. American Reader di Mario De Martino
3. La Torre di Tanabrus di Tanabrus
4. Fabrizio Valenza e le sue pagine
5. The 4th Avenue Cafè di Francesca Resta
6. La verità è permeabile di Ilenia Marin
Gli altri quattro credo siano già stati premiati ma mi piacciono troppo per non premiarli a mia volta ;))
7. Le mele del silenzio del bravissimo Voce del silenzio
8. Elfi Draghi Streghe di MP Black
9. Dusty pages in Wonderland di Malitia
10. Diario dei pensieri persi

Raccontare dieci cose che non sapete di me. . .uhmmmm

1. Sono una piagnona. Piango per tutte le sciocchezze possibili e immaginabili.
2. Sono un'artista dello sfruttamento razionale dello spazio, quello che riesco a far stare io in un metro quadro voi non ci riuscirete mai ;))
3. Ho cambiato una decina di lavori prima di approdare alla mia attuale occupazione.
4. Le mie migliori amiche sono entrambe nate il 17 dicembre.
5. Adoro ballare, è sempre stata la mia passione.
6. Credo che la prima volta che sono entrata nella biblioteca del mio paese, a dieci anni, la mia vita sia cambiata: ho scoperto i libri.
7. Potrei anche vivere senza cioccolata, ma non ne ho la minima intenzione!
8. Mi piace moltissimo camminare in montagna, la fatica e il senso di unione che si instaura in un gruppo che persegue assieme la vetta è una delle sensazioni più umane che esistano.
9. Odio stirare ma ho avuto alcune delle idee migliori della mia vita mentre lo facevo.
10. Se potessi andrei a vivere in Nuova Zelanda in un faro.

La sposa e la vendetta: il mio commento




Non posso parlare di questo libro senza un breve accenno al capitolo precedente.
Kushiel’s Justice è infatti stato diviso dalla Nord in due volumi distinti, pubblicati a distanza di mesi l’uno dall’altro. Azione che non incontra affatto le mie simpatie, ma non avendo la pazienza di leggerlo in inglese e piacendomi molto il lavoro del traduttore, GianLuigi Zuddas, non ho avuto altra scelta e ho aspettato.
Nella prima parte di Kushiel’s Justice, da noi intitolato “Il principe e il peccato” Imriel aveva rinunciato all’amore di Sidonie e aveva accettato il matrimonio con Dorelei. Purtroppo la sua passione non trattenuta lo aveva posto sotto il giogo di una maledizione. Grande metafora di come la passione ci renda vulnerabili e ci faccia compiere azioni poco razionali. Così aveva legato il suo cuore con un’altra magia per impedirsi di pensare a Sidonie. Altre grande metafora di come comprimendo la passione si spenga anche la luce della vita. O almeno io la penso così. L’annuncio dell’arrivo di un figlio trasforma Imriel. L’amore per Sidonie passa in secondo piano. Un figlio è sempre un figlio. E Imriel ama Dorelei, la sua dolcezza, non con la passione per la principessa sole, in modo pacato, ma la rispetta e le vuole bene.
Purtroppo devo fare uno spoiler altrimenti non riesco ad andare avanti. Pochi giorni prima della nascita del figlio Berlik in forma di orso, con un inganno e uno spergiuro da parte di Morwen attacca Cluneberry e uccide Dorelei e il figlio che porta in grembo lasciando Imriel più morto che vivo. Con il petto squarciato.
Altra grande metafora.
Da lì inizia la storia. Il viaggio nello spazio e nell’animo umano che la Carey ci ha insegnato ad aspettarci.
Questa volta il viaggio nell’animo è profondo. L’autrice è bravissima e fa evolvere e maturare il personaggio di Imriel. Il protagonista compie una delle più grandi evoluzioni emotive che un essere umano possa avere. La compassione. La punizione ci sarà ma non con vendetta ma con giustizia. La giustizia di Kushiel.
In questo libro, il migliore che abbia letto della Carey, si compie un percorso umano che porta Imriel a diventare un personaggio in carne e ossa. Quando penso a lui, mi pare impossibile che non esista!
Francesca mi chiedeva cosa penso di lui. Penso che Jacqueline Carey abbia scritto la storia di persone realmente esistenti. Ognuno dei personaggi che si incontrano nel romanzo sono così ben caratterizzati da sembrare veri. Non ci sono più gli eccessi di Phedre, talmente perfetta da essere irreale e odiosa. Imriel sbaglia, si arrende, si sente inadeguato, sfortunato. La sua bellezza e perfezione sono state un pezzo alla volta smontate nel corso della storia e non vedo l’ora di leggere che uomo diventerà alla fine della saga.
Penso che finalmente Sidonie ha mostrato il carattere che ci si aspetta da una regina. E se dovo essere sincera comincia a piacermi molto di più di Phedre.
Penso però in alcuni punti, questa volta, le descrizioni sessuali siano state troppo pesantemente marcate.
Penso che se la Nord dividerà, come credo, Kushiel’s Mercy mi arrabbierò moltissimo.
Penso che dovrò vincere la pigrizia e ricominciare a leggere i libri in lingua.
Sono stanca di essere in balia di discutibili azioni commerciali.

domenica 20 marzo 2011

Il cigno nero



Dopo quattro tentativi andati a vuoto alla fine ci sono riuscita!
L'ho visto!
Ho portato anche marito e due amici, che non so più se sono tali, dopo la visione...
Lo dico chiaro e tondo: è un film angosciante.
Se qualcuno ha delle fragilità interiori potrebbe uscirne abbastanza malconcio.

Ma andiamo per ordine, la trama:

Nina Sayers è una ballerina del New York City Ballet che sogna di diventare protagonista in un importante spettacolo. La madre, un ex ballerina di scarso successo, è iperprotettiva e la costringe ad allenamenti estenuanti. Quando il direttore Thomas Leroy le affida il ruolo di protagonista ne “Il lago dei cigni”, Nina dovrà sostenere una dura prova che metterà a repentaglio il suo fragile equilibrio emotivo e psicologico.


Cast: Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey, Winona Ryder, Benjamin Millepied, Ksenia Solo, Kristina Anapau, Janet Montgomery, Sebastian Stan, Toby Hemingway, Sergio Torrado, Mark Margolis, Tina Sloan

Partirò dagli attori, mi è più semplice.
"Vincent Cassel recita benissimo la parte dello stronzo" commento del mio amico, che condivido in pieno (scusate il francesismo).
Mila Kunis è Lili semplicemente perfetta! Sensuale, conturbante e tentatrice.
Winona Rider: ben tornata! Era dai tempi di "Ragazze interrotte" che non mi piaceva così tanto! Qui interpreta la stella caduta, l'etoile che è costretta a lasciare il posto a una donna più giovane.
Barbara Hershey è la madre di Nina. Mi faceva venire i brividi ogni volta che la inquadravano. Mi ha fatto tornare in mente la madre de "Il ragazzo con gli occhi blu". E' riuscita a trasmettere benissimo il senso di frustrazione e l'ossessivo amore per la figlia.
Natalie Portman ... è il film.
Oltre a essere bellissima in ogni frangente è di una bravura da far venire i brividi. Con il suo fisico e la sua grazia riesce ad essere perfettamente credibile come ballerina. Nei cambi di espressione da grazia a perversione è straordinaria. Un gioco di specchi per nulla semplice che riesce a sostenere magnificamente. Oscar più che meritato.

Il regista ha saputo creare un'atmosfera angosciosa per tutta la durata del film, generando nello spettatore una tensione emotiva altissima. Il finale è abbastanza prevedibile proprio perché inevitabile.

Non so ancora dire se mi è piaciuto a meno, di certo non lascia indifferenti.
Mi sento di consigliarlo, se non l'avete ancora visto, fatelo presto.

sabato 19 marzo 2011

Per il Giappone

Lara Manni ha avuto un'idea splendida nel suo blog trovate tutte le indicazioni e gli aggiornamenti.
Non c'è peccato peggiore che sprecare i propri talenti.
Dunque artisti, fate vedere che chi dice che con la cultura non si mangia è solo un grande superficiale!
Elenco in working progress di chi ha già aderito:

Liam e Lara di Antonella Albano

Maiko di Jadel Andreetto (Kai Zen)

DOROTABO.Il monaco della risaia fangosa di Francesca Angelinelli

Foresta (prologo) di Stefania Auci

NUOVA GENERAZIONE di Luca Azzolini

MAYDALA EXPRESS di Pierdomenico Baccalario e Davide Morosinotto

La rondine di Elisabetta Bricca

L’azzurro oltre il bianco di Luciana Busiello

L’ultimo uomo di Tokio di Andrea Cattaneo

I put a spell on you, because you’re mine di Diana Cullen

Il venditore di umanità di Valentina Coffetti

Perché proprio io di Emy C

Noa e Momo di Alessia Esse

Ceneri di Vincent Mancuso

Prova a prendermi di Lara Manni

Non un millennio di più di Fabio Musati

Sortilegio di Mario P

Il mio amico Squitty di Annamaria Piccione

Gaijin di Guglielmo Pispisa

Ciò che conta di Carla Pivari

Watakushi di Shanmei

W di Licia Troisi

Chiamati a raccolta di Fabrizio Valenza

Solo di Maurizio Vicedomini

Silent Voice di Anna Chiara Zambello

venerdì 18 marzo 2011

La sposa e la vendetta



Alla fine non ho resistito e nonostante abbia ancora due libri da finire e una serie lunghissima in consultazione rieccomi vittima della magia di Jacqueline Carey.
Questa volta mi riprometto di non leggerlo in tre giorni, così dura di più!
Anche perché chissà quanti mesi mi farà aspettare la Nord prima di avere la prima parte del terzo volume!ç-ç

Dei molti blog che hanno parlato di questo libro e della sua autrice segnalo solo
booksblog

Mi pare molto esauriente, i commenti a fine lettura!

giovedì 17 marzo 2011

Auguri Italia!



Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea.

Ippolito Nievo

lunedì 14 marzo 2011

Libri e Unità d'Italia

Durante la mia cena tra lettori era uscita anche l'idea di leggere qualcosa sul Risorgimento. Come tutti sappiamo tra pochi giorni, il 17 marzo, ricorrono i 150 anni dell'Unità d'Italia. Mi sono guardata attorno per capire, da un punto di vista letterario, che cosa offrisse di nuovo il mercato su questo tema e condivido con voi i libri che ho trovato.
Siccome sono sempre la solita non potevo che mettere per prime le "Sorelle d'Italia":




Figlie d'Italia. Poetesse patriote nel Risorgimento (1821-1861)
di Mori M. Teresa
€ 18,90, 2011, 199 p., brossura, Editore Carocci (collana Frecce)

Nel processo di unificazione nazionale la poesia ebbe un'importanza straordinaria, contribuendo a formare l'immaginario patriottico, costruendo miti, alimentando emozioni e passioni. Molte furono le donne che parteciparono all'elaborazione di questa sorta di "romanzo popolare" in rima: alcune destinate ad una discreta e duratura fama, altre scrittrici improvvisate e solo occasionali. La loro presenza, che svela una volta di più il protagonismo femminile tra le pieghe della storia, non è qui trattata attraverso gli strumenti della critica letteraria, bensì come espressione della partecipazione delle donne alla lotta per l'unità e l'indipendenza nazionali. Indagando le motivazioni che hanno mosso queste scrittrici e i risultati del loro ingresso sulla scena pubblica, l'autrice si è accostata ad aspetti diversi dei decenni in cui si è fatta l'Italia: i rapporti familiari, la condizione delle donne nella società, il contesto culturale, il processo creativo di simboli che alimentarono l'immaginario collettivo. La documentazione presa in esame, ricca e vivace, non si limita alle testimonianze poetiche ma comprende memorie e corrispondenze, facendoci così entrare nel vivo di un Risorgimento in cui la voce femminile è tutt'altro che inerte e silenziosa.



Donne del Risorgimento. Le eroine invisibili dell'unità d'Italia
Bertolo Bruna
€ 22,00, 2011, 430 p., ill., brossura
Editore Ananke

Il volume racconta il periodo risorgimentale visto "dalla parte delle donne". Una galleria di personaggi femminili che, in modi diversi, hanno contribuito a scrivere pagine di quel lungo, faticoso, controverso periodo che portò all'unità d'Italia. Emergono figure straordinarie che hanno saputo trasformare il loro tranquillo quotidiano in lotta, mettendo in pericolo le loro esistenze e i loro affetti per un futuro che non poteva offrire certezze. Accanto a nomi noti, come quelli di Anita Garibaldi e di Cristina di Belgioioso, l'autrice porta in scena il mondo femminile delle umili combattenti, le eroine delle Cinque Giornate di Milano, nonché le donne che seppero curare i feriti nelle organizzazioni ospedaliere spesso affidate al volontariato femminile. Offre uno spazio ampio al ruolo delle giornaliste straniere che raccontarono con i loro articoli le vicende delle lotte risorgimentali, come Margareth Fuller e Jessie White Mario. Penetra nei versi delle poetesse risorgimentali, come la grande improvvisatrice Giannina Milli o l'appassionata Giulia Molino Colombini, per raccontarne il valore nella costruzione di un ideale patriottico sempre più saldo e sicuro. Si inserisce nel mondo dei salotti: in una società come quella ottocentesca che affidava alla donna sostanzialmente i ruoli di moglie e di madre, questi momenti di incontro rappresentarono una essenziale forma di aggregazione sociale e culturale che cambiò nel corso del secolo.



Troppo umana speranza
di Mari Alessandro
€ 18,00, 2011, 749 p., brossura
Editore Feltrinelli (collana I narratori)

Prima metà del diciannovesimo secolo. Sullo sfondo di un'Italia che non è ancora una nazione, quattro giovani si muovono alla ricerca di un mondo migliore: un orfano spronato dalla semplicità che è dei contadini e dei santi; una donna, sensi all'erta e intelligenza acuta, avviata a diventare una spia; un pittore di lascive signore aristocratiche che batte la strada nuova della fotografia; e il Generale Garibaldi visto con gli occhi innamorati della splendente, sensualissima Aninha. Siamo di fronte a un'opera che si muove libera nella tradizione narrativa otto-novecentesca, europea e americana. Racconta, esplora documenti, inventa, gioca e tutto riconduce, con sicuro talento, a un solo correre fluviale di storie che si intrecciano e a un sentimento che tutte le calamita. Alessandro Mari scrive un romanzo sulla giovinezza. La giovinezza del corpo, della mente, di una nazione. Una grande storia popolare.





Il romanzo dei Mille
di Fracassi Claudio
€ 20,00, 2010, 416 p., ill., brossura
Editore Mursia (Gruppo Editoriale) (collana Storia e documenti. Biografie)

Per le cancellerie europee erano "una banda di filibustieri". Per Cavour la loro era un'impresa "folle". Quando, nel maggio del 1860, sbarcarono a Marsala 1089 garibaldini - senza divise, con vecchi fucili quasi inservibili, poche munizioni, pochissimi soldi - la loro vittoria sull'esercito borbonico delle Due Sicilie pareva una missione impossibile. Con gli occhi stupefatti dei volontari venuti dal Nord, e attraverso i loro racconti, il libro ripercorre quelle ore e quei giorni: il finto sequestro delle navi a Genova, la tumultuosa traversata, la fredda accoglienza iniziale e il crescente entusiasmo di una popolazione sconosciuta, la fame e le pene degli accampamenti, le paure e il sangue delle lotte corpo a corpo, le barricate di Palermo. Sullo sfondo, gli intrighi della diplomazia, lo sgretolamento del regime dei Borboni, il febbrile interesse dell'opinione pubblica europea. Un'originale ricostruzione dell'impresa che fece l'Italia unita, documentata come un resoconto di viaggio.



Finisco con una nuova edizione di uno dei libri "classici" più belli della nostra letteratura, il cui autore ho ammirato moltissimo da ragazza. Anche la vita di Ippolito Nievo potrebbe essere un romanzo nella sua tragica brevità



Le confessioni di un italiano
di Nievo Ippolito
€ 12,00, 2011, 1104 p.,
BUR Biblioteca Univ. Rizzoli (collana Romanzi d'Italia)

Scritto da un trentenne che decide di vestire i panni di un ottantenne, le Confessioni sono un'opera anomala. In apparenza ci sarebbero tutti gli ingredienti del romanzo storico: un castello, una guerra, le vicende confuse della nascita di una nazione, un giovane affamato di avventura, una storia d'amore. Ma ciascuno di questi elementi porta in sé un'incrinatura, il segno di un'incertezza, di un'inquietudine. Attraverso la riduzione comica di tutto ciò che è eroico, la parodia della letteratura di genere, la distorsione umoristica del feuilleton, Nievo percorre l'Italia in lungo e in largo, realizzando un romanzo profondamente europeo, ricco, libero, divertente. Prefazione di Sergio Romano.

Mi sembrano tutti titoli molto interessanti.
Ho anche cercato se c'erano graphic novel, chiamatemi pure pazza, ma vedrei così bene la narrazione dell'impresa dei Mille, nella veste molto giovanile ed elegante della graphic novel.
Non ho trovato niente, peccato!

domenica 13 marzo 2011

I Figli di Atlantide




Robert Gray, funzionario dell'FBI di New York, indaga su un delitto che sembra senza soluzione. Gli unici indizi sono una stella a sei punte e una carta dei tarocchi. Gli unici punti di contatto tra Ivan, Sarah e Seiji sono invece un medaglione, un'antica civiltà, un'iscrizione arcana. I tre giovani vivono in tre luoghi diversi e lontani e non si sono mai incontrati. Ma le cose sono destinate a cambiare, perché sono stati scelti per sciogliere un enigma antico e sfortunato. Porteranno a termine una missione iniziata tanti, troppi secoli prima, una missione che affonda le sue radici nel pericolo e nell'irrazionale. Che intenzioni hanno i misteriosi adepti della setta Chrysalis? Quali terribili conseguenze porterà l'instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale? Sui governi di tutto il mondo incombe una minaccia terribile. La salvezza del genere umano dipende da Ivan, Sarah e Seiji, sempre che sappiano mettere a frutto il misterioso potere del medaglione e l'ammonimento in esso contenuto: Bene vixit qui bene latuit.

L'autore:
Mario De Martino ha conquistato i lettori pubblicando straordinari romanzi fantasy come L'Erede, la spada del re, e L'Erede, i sigilli del male, ed esordendo anche nella narrativa per ragazzi con Justin Dave e il ragazzo venuto dal futuro. Non si è privato del gusto di un'incursione nel territorio horror grazie al romanzo Con gli occhi dell'innocenza, godendo della presentazione a cura dello scrittorie e bibliofilo Simone Berni.
Si può allora definire, a buon diritto, l'enfant prodige della letteratura italiana, visto che ha solo 17 anni e frequenta l'ultimo anno del liceo scientifico. Ma il suo amore per la narrativa è vasto e poliedrico, così come il suo talento, ed è pronto a dimostrarlo ancora col suo primo thriller, I figli di Atlantide.

Premessa.
per quanto conosca l'autore e abbia veramente una buonissima opinione di lui questo libro mi ha sorpresa, in meglio!
Nella mia recensione-commento mi sono sforzata di essere obiettiva, credo di esserci riuscita.


Questo era un romanzo che attendevo di leggere da tempo e le aspettative che avevo erano veramente alte. Sono felice perché non mi ha deluso, anzi, mi ha stupita e soddisfatta. Vale veramente la pena di leggerlo.
I protagonisti di questo libro sono tre ragazzi di venticinque anni: Sarah, Ivan e Seiji. Provenienti da tre luoghi lontani della Terra i giovani si ritrovano invitati a una conferenza a New York il cui tema è Atlantide. Da quel giorno la loro vita cambierà, come cambierà quella dell’agente Robert Gray dell’FBI, incaricato di risolvere una intricata serie di delitti.
La velocità di azione dei fatti fanno di questo libro la trama perfetta di un thriller.
Leggendolo mi pareva proprio di vedere un film!
Il romanzo inizia con dei velocissimi spostamenti della telecamera da un protagonista all’altro del romanzo. All’inizio si viene storditi dalla rapidità dei cambi di prospettiva, poi quando si costituisce il gruppo dei Figli di Atlantide la storia segue due percorsi, quella dei tre protagonisti, di Chrysalis e quella dell’agente Robert Gray.
In effetti il cambio di registro, dopo l’entrata in scena dell’agente dell’FBI, è notevole. Ma siccome è decisamente in meglio, lo si accoglie con gioia.
Per tutto il romanzo il ritmo incalzante della narrazione coinvolge il lettore facendolo arrivare al finale in un crescendo adrenalinico. Il countdown conclusivo contribuisce in maniera decisiva a questo scopo.
Mi hanno molto divertita i giochi, gli anagrammi e le sciarade, che per tutto il romanzo si susseguono.
Il finale ha un grande colpo di scena di cui, giustamente, l’autore aveva seminato di indizi il libro.
È veramente un fantastico thriller che merita di essere letto per l’originalità del tema e per la bravura affabulatoria dell’autore.
Se un difetto devo trovare è nella psicologia dei personaggi e nelle prime pagine del romanzo.
La parte più fragile della struttura è la parte iniziale in cui, dopo un prologo veramente evocativo e accattivante, si susseguono pagine di presentazioni, forse indispensabili ai fini della storia, ma che potevano essere curate di più. Tutto cambia con l’entrata in scena dell’agente dell’FBI, anche lo stile. Da periodi essenziali si articola in strutture più elaborate. Niente di troppo fastidioso, ma si fa notare la differenza nello schema di scrittura.
Altra piccola nota stonata sono gli atteggiamenti adolescenziali della protagonista. Non sono coerenti con l’età anagrafica, soprattutto se si considerano la nazionalità di appartenenza. Peccati veniali vorrei dire, vista l’età dell’autore, che non ancora maggiorenne dimostra capacità magistrali di scrittura.
Per finire i miei complimenti per le descrizioni dei luoghi: accurate e precise. Meravigliose le piantine del Metropolitan Museum. Insomma un piccolo gioiello di cui attendo di conoscere prestissimo il seguito.

sabato 12 marzo 2011

Una serata con il gruppo di lettura

Ieri sera mi sono divertita moltissimo a parlare di libri.
Come potrete immaginare quando si comincia a parlare di libri è come assaggiare le ciliegie, una attira l'altra.
Questi sono i libri che mi hanno suggerito:




SON STUFADIZA
Il trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.) 10.00 €
di Barbara Grubissa


“... Al tempo delle vicende narrate avrei tanto voluto un libro così, che mi dicesse:”un giorno avrai tempo per lavarti, pettinarti, cucinare, per scrivere le tue memorie.”avrei voluto che gli psichiatri di mia madre leggessero questi versi, per capire davvero in profondità, al di là di qualsiasi diagnosi. Soprattutto, io e mia madre, vorremmo che nel sentirsi dire “PSICOSI BIPOLARE”, più persone possibili ne capissero il dramma. Nel mondo attuale la poesia sta quasi scomparendo e io ne sono felice; perchè di qualsiasi cosa sente la mancanza, proprio di quello l’essere umano ha fame e sete. La poesia risiede dove c’è privazione, ma fiducia.”



Le beghine. Una storia di donne per la libertà
Panciera Silvana; Vannini Marco
€ 12,00, 2010,Gabrielli Editori


Il libro presenta in modo semplice e coinvolgente il mondo delle beghine e la loro spiritualità di cui sono state grandissime testimoni donne come Marguerite Porete e Julian di Norwich. Conosciuto da pochi, ignorato dai più, a volte persino deriso, il movimento beghinale è invece parte integrante della storia e della spiritualità europea. Il suo carattere di indipendenza dall'autorità maschile ne fa forse il primo movimento femminista. Ma esso è stato anche un movimento europeo: nel XIII secolo, periodo del suo apogeo, le beghine vivevano non solo in Belgio e in Olanda, ma anche in Germania, Francia, Svizzera, Italia, Ungheria, Polonia, Inghilterra... Oggi, è soprattutto in Belgio che troviamo tracce della loro storia e nel 1998 l'Unesco ha riconosciuto 13 "béguinages" del Belgio come patrimonio mondiale dell'umanità.



Intanto corro di Casale Giulio
€ 14,00, 2008, 144 p., rilegato
Editore Garzanti Libri (collana Narratori moderni)


Sono schegge di vita, immerse nella realtà oppure abbagliate dal sogno o dall'ossessione. Sono immagini e personaggi che si aprono alla narrazione, e ci invitano a riflettere sul nostro corpo, sul nostro rapporto con gli altri, sul tempo e sui luoghi, su quello che va oltre il nostro orizzonte, oltre i suoi limiti. Sono canzoni e sono poesia. Sono fulminanti esercitazioni filosofiche che partono dai particolari per esplorare il ricco panorama dell'esistenza. Sono la rivelazione di un attimo, che sconvolge il corso del tempo e può restituire senso a un destino intero, "Intanto corro" dice che, mentre l'esistenza continua a pulsare, anestetizzata dalle abitudini e dalle ossessioni, accade anche qualcos'altro, qualcosa di diverso e di importante, a volte abbagliante a volte oscuro, a cui si dovrebbe dare ascolto. Con questo libro Giulio Casale impone la sua voce e il suo punto di vista - o meglio, i punti di vista "sbilenchi" e tuttavia veri di molti suoi personaggi - in pagine intense ed emozionanti, con una prosa che accarezza e graffia, ferisce e consola.



Neve di Fermine Maxence
€ 12,00, 2008, 133 p., ill., brossura
Editore Bompiani (collana AsSaggi di narrativa)

Il breve romanzo, ambientato in Giappone, racconta la storia di Yuko, diciassettenne ribelle, che lascia la famiglia per diventare poeta. Ma la sua poesia, dedicata interamente alla neve, è troppo bianca, e per imparare a darle colore Yuko deve seguire gli insegnamenti del vecchio poeta Saseki, ormai divenuto cieco. Saseki, attraverso il racconto della sua passione per Neve, una ragazza bellissima venuta dall'Europa e scomparsa mentre cercava di attraversare un precipizio sospesa su una fune, insegna a Yuko la forza e la potenza dell'amore. E con questo insegnamento Yuko diverrà non solo un grande poeta ma un essere umano capace di amore.




È primavera. Intervista a Antonio Negri
di Calia Claudio
€ 15,00, 2008, 160 p., ill.
Editore Becco Giallo (collana Biografie)

a vita di Toni Negri raccontata da Toni Negri. Un'inedita confessione sincera, nata in una serie di incontri privati nella sua casa veneziana, che rilegge la vita di Negri e la storia d'Italia da un punto di vista originale e senza censure: dal Veneto del dopoguerra all'esilio francese, passando per la fondazione di Potere Operaio, la sentenza di condanna a morte da parte delle BR, l'arresto, l'esperienza del carcere. A quarant'anni dal Sessantotto, un'occasione speciale per approfondire la biografia e la conoscenza del pensiero di chi non si è mai pentito.



Il volo del mugnaio Simone di Galletti Giuliano
€ 12,00, 2004, 228 p.
Editore De Bastiani


Credo che sia cominciato tutto quando ero un bambino. Quella volta che sono arrivati i tedeschi a disegnare la carta del paese e sono salito sulla mongolfiera per aiutarli.... te lo immagini com'era il tuo paese, il tuo mulino dal cielo, come un uccello? Sono tornato a terra alla fine, ma qualcosa di me è sempre rimasto lì sopra.


Mi pare che ce ne sia per tutti i gusti, chissà quali suggerimenti ci saranno la prossima volta?
Buonissimo week end a tutti!



giovedì 10 marzo 2011

Due mesi passano in fretta: autopromozione!




La considerazione di MP Black sul fatto che due mesi passano in fretta mi ha fatto riflettere...
Mancano due mesi all'uscita di Esedion!
Sono felicissima il mio primo romanzo verrà pubblicato da Linee Infinite un piccola ma seria casa editrice di cui ho già avuto modo, come lettrice, di apprezzare i "prodotti". Ora mi piace sempre di più, sia per la serietà che per la chiarezza.
"Esedion" avrà una copertina bellissima, scusate la poca modestia, ma non potrà essere diversamente, visto che la sta realizzando Francesca Resta e il suo nome è garanzia di qualità. Se non vi fidate, o non la conoscete, date un'occhiata al suo sito.
Ma il libro di che parla?
Questo ve lo rivelerò un'altra volta, per oggi anticipo solo che le stelle avranno la loro importanza. Tra qualche giorno vi dirò dell'altro, in fondo mancano "ancora" due mesi!

mercoledì 9 marzo 2011

Torneo letterario


Torna "Io scrittore" il torneo letterario indetto dal Gruppo Mauri Spagnol che lo presenta in questi termini:


È trascorso un anno dall’avvio della prima fortunata edizione del torneo letterario IoScrittore organizzato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol. In questi tempi cruciali per il libro e sull’onda della rivoluzione tecnologia che sta coinvolgendo l’intera editoria, l’edizione 2010 del torneo IoScrittore ha messo in campo più di 1500 romanzi, a testimonianza del fatto che comunque attraverso il libro, in tutte le sue forme, non si smetterà di raccontare storie.

Così, nell’arco dell’anno passato oltre 1500 storie sono state sottoposte al vaglio degli stessi partecipanti al torneo che, investiti del doppio ruolo di scrittore e critico, hanno espresso più di 20.000 giudizi mettendoli a disposizione di ogni concorrente. Attraverso due manche e una graduatoria finale - stabilita esclusivamente sulla base dei voti espressi – si è arrivati a 25 opere pubblicate in ebook e a ben 6 in edizione cartacea, che le case editrici GeMS si accingono a portare in libreria. Il primo di questi, L’ombra del commissario Sensi di Susanna Raule, sarà pubblicato da Salani in occasione del Salone del Libro di Torino, gli altri seguiranno nei mesi successivi.

In questa seconda edizione, il torneo rimane perciò invariato nella sostanza: saranno sempre e solo i partecipanti con il loro voto a definire la classifica. Grazie all’esperienza accumulata e ai generosi consigli raccolti sul sito, verranno affinati alcuni meccanismi e probabilmente, su richiesta degli stessi concorrenti, gli incipit al giudizio nella prima fase saranno più lunghi rispetto alla scorsa edizione. I finalisti verranno pubblicati in ebook e l’opera (o le opere) più convincente avrà la pubblicazione cartacea. Ed esattamente come lo scorso anno ci sarà anche un premio per i lettori che dimostreranno più spiccata capacità critica.

Con questa iniziativa il Gruppo editoriale Mauri Spagnol intende rilanciare una competizione paritaria affidata alla rete che dia nuovamente luogo a una forte comunità di lettori e di scrittori in grado di dar vita a una sfida letteraria democratica e appassionata. La scommessa ancora una volta è che siano gli autori, nei panni di lettori, ad avere l’ultima parola.


Se siete interessati date un'occhiata al regolamento perchè il tempo stringe e...vinca il migliore!!!

martedì 8 marzo 2011

8 marzo


Potevo non scrivere niente sulla festa della donna?
Ma certo che no ^____^

Chi mi conosce lo sa bene che ci tengo, nel modo giusto però.

Cioè sperando che presto smetteremo di festeggiarla, perchè inutile.

Al lavoro le mie colleghe si aspettano ormai la mia mail di auguri, è un po' la mia fissa.

Oggi una di loro mi ha dato il messaggio di risposta.

Ed è proprio questo che metto, non il mio, ma quello di una collega.


"L'anima della donna deve essere
aperta a tutto ciò che è umano;
calda, per non raggelare
i teneri semi;
luminosa, perchè, negli angoli bui
e nelle pieghe oscure,
non allignino erbe cattive;
vuota di sé, per lasciare in sé
ampio spazio alla vita altrui;
padrona di sé e del proprio corpo,
così che tutta la sua personalità
sia sollecitamente
disponibile a ogni appello".
Edith Stein

domenica 6 marzo 2011

Commento d'autore



Fabrizio Valenza ne ha fatta un'altra delle sue!
Per chi ancora non lo sapesse ecco di che si tratta ...

COMUNICATO STAMPA

Volete vincere una copia del nuovo romanzo horror di Fabrizio Valenza, Commento d'autore, in uscita nel mese di marzo 2011 per i tipi di Linee Inifinte?

Volete divertirvi creando un booktrailer originale per accompagnare l'uscita del romanzo?

Non dovete che partecipare al nuovo contest, che inizia il 7 marzo e termina il 25 marzo. Sbrigatevi, perché rimangono solo 19 giorni.

Cosa si deve fare? Non è difficile. Basta...

1) guardare il booktrailer provvisorio a questo indirizzo:

www.youtube.com/watch?v=udWTrbdW484

2) crearne uno della medesima durata, utilizzando le stesse parole e la stessa canzone di Elvis Presley, A little less conversation, ma con immagini o video del tutto originali, indicando nei titoli finali il creatore del video. È possibile scaricare la copertina definitiva dal link: http://geshwa.files.wordpress.com/2011/03/...jpg?w=400&h=608
3) caricarlo su youtube, inviandomi subito dopo il link del video, con oggetto: "partecipazione al contest booktrailer originale per commento d'autore", tramite un messaggio privato su facebook o scrivendo all'indirizzo mail valenza.fabrizio[chiocciola]gmail.com

I tre migliori video vinceranno una copia del romanzo e il migliore in assoluto diverrà il booktrailer ufficiale del libro.

Perciò affrettati e... via con il divertimento!
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Fabrizio Valenza è nato a Verona il 3 aprile 1972 e scrive fin dall’età di 12 anni. Laureato in Filosofia presso l’Università di Verona, e in Scienze Religiose sempre nella stessa città, insegna Religione Cattolica presso la Scuola dell’Infanzia. Il suo esordio si ha con il fantasy Geshwa Olers e il viaggio nel Masso Verde, primo romanzo della saga Storia di Geshwa Olers, pubblicato nel novembre 2008 da L’Età dell’Acquario, cui ha fatto seguito La faida dei Logontras. Nel 2009 pubblica il romance La ragazza della tempesta e dal 2010 vedono la luce alcuni racconti horror, molto apprezzati (su Altrisogni, Dbooks Editore, e Storie di draghi, demoni e condottieri, Edizioni Domino).
La sua poetica fa riferimento a un mondo più vasto da lui creato e che comprende progetti pittorici, letterari e musicali di altri artisti. Il suo immaginario si radica nella mitologia e nelle leggende tipiche di Verona e di tutta Italia, dando concretezza a quel fantasy in chiave italiana che va sempre più delineandosi come narrativa fantastica di ambientazione mediterranea, cui ha partecipato fattivamente con articoli e conferenze. Scrive di tutto. I generi per lui non costituiscono un limite ma un'opportunità.
È tra i fondatori dell'esordiente Associazione Culturale “Piazza dei Bardi”, tesa a promuovere eventi culturali (non solo fantasy) a 360°. Dal 2011 è Direttore Editoriale della rivista on-line Fantasy Planet, sulla quale scrive con una rubrica dedicata a Stephen King, e con il blog Il cielo nel libro, dedicato al mondo fantasy italiano, entra nella lista dei blog d'autore del portale multiblog Hotmag, di Paolo Roversi.


http://hotmag.me/geshwa
http://geshwa.wordpress.com
http://hotmag.me/cielo
www.fabriziovalenza.com

giovedì 3 marzo 2011

La lama del dolore - Trilogia di Lothar Basler

Ieri sera ho finito il libro di Marco Davide.
Lo possedevo da tempo, perchè fidati lettori mi avevano convinta a comprarlo, ma chissà perchè tardavo ad iniziarlo.
Ho rimediato al mio errore^^



La lama del dolore — Trilogia di Lothar Basler di Marco Davide
(2007, Gruppo Armando Curcio Editore, collana Electi, pag. 735, euro 18,90)

La lama del dolore è il primo capitolo di una trilogia dal sapore gotico che parla, con il linguaggio del fantasy, di noi e del mondo “reale”.
Lothar Basler torna a Lum dopo sette anni nell’esercito dei Principati. Lo sospinge l’arcana forza dell’odio, dell’amore e del dolore, che riporta in vita roventi verità sepolte insieme a una spada. La stanchezza è soffocante, i nervi sono rosi dall’attesa, la mente scorticata dal dolore. Ma l’impresa deve essere compiuta: prendono vigore misteriose forze pronte a tutto pur di possedere e manipolare il Potere, e solo ripercorrendo il sentiero di una memoria dolorosa sarà possibile contrastarle. Perseguitato da incubi oscuri e braccato da demoni e presenze occulte, Lothar affronta il destino assieme a un gruppo di compagni inciampati nelle trame della sua sorte.


Chi è l'autore?

Marco Davide (Roma, 11 gennaio 1976) è uno scrittore italiano, in particolare di romanzi fantasy. Laureatosi in ingegneria elettronica all'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", fin da giovane è appassionato di fantasy e giochi di ruolo. Si è dedicato per anni alla scrittura di racconti culminati nella sua prima trilogia gothic-fantasy, la Trilogia di Lothar Basler. Il libro d'esordio della trilogia, La lama del dolore, è stato pubblicato da Armando Curcio Editore nel novembre 2007; nel 2008 è stato pubblicato Il Sangue della Terra, mentre il terzo e conclusivo capitolo della trilogia, Figli di Tenebra, è stato pubblicato nel 2009. Tale ultimo romanzo ha vinto nel 2010 il Premio Cittadella. Attualmente sta lavorando alla scrittura di una nuova saga fantasy.

Il mio commento

La lama del dolore

Non avevo mai letto un fantasy del genere.
Di solito le storie fantastiche vengono proiettate nella mia mente come immagini cinematografiche e, se il libro è all’altezza, mi gusto il bel film che la mia immaginazione riesce a creare.
Il primo capitolo della saga di Lothar Basler non è un film, è una graphic novel. Oscura, dai toni ocra e crepuscolari in cui, in una pioggia quasi perenne, i protagonisti si muovono circondati dalla nostalgia.
L’originalità di questo libro non è nella storia, che a ben vedere è proprio un fantasy classico, con la formazione della compagnia e la cerca tradizionale, no è lo stile dell’autore, che riesce a rendere il romanzo unico.
Il libro si divide in due parti, in modo netto.
La prima è un grande prologo in cui veniamo a conoscenza dei protagonisti.
Lothar Basler con la sua imponenza fisica e il suo tormentato passato, Mutio-Simone vivace e allegro, ma delle cui turbe il lettore subito si accorge. Avrebbe il futuro luminoso di fronte a sé ma il crepuscolo lo chiama con forza irresistibile. Rugni, il nano, pazzo e orgoglioso, dalla simpatia dirompente, Thorval, forte guerriero che ambisce ad affermare il proprio coraggio. Mootz con il suo orrendo aspetto di mezz’orco e con la solitudine propria degli emarginati. Una serie di inaspettati eventi unisce questi cinque uomini nella disperata ricerca di Helena, la moglie di Mutio, rapita da una setta oscura.
Questa parte permette al lettore di apprezzare pienamente la profondità psicologica dei personaggi, di conoscere il passato di Lothar e la dolorosa perdita di sua moglie. Scopriamo i poteri della spada e del suo proprietario. Scopriamo, purtroppo per me, che non sono amante dello splatter, tante immonde creature. Questa è l’unica nota dolente, erano proprio necessarie tutte queste chimere?
Rivelati tutti i misteri passati, inizia la seconda parte.
Comincia l’avventura vera e propria che si svolgerà nei volumi successi della saga, suppongo.
Le descrizione dei luoghi, delle stagioni, sono meravigliose. È di poesia assoluta il passaggio a volo d’uccello del vento del nord, portatore dell’inverno, attraverso le terre del mondo di Lothar.
Il cammeo della guardia di Volturnia è scritto benissimo, come pure la triste cena alla locanda.
Sono squarci di luce nel mondo al tramonto che Lothar sta per lasciare.
L’atmosfera malinconica dell’autunno prima, e dell’inverno poi, accompagnano il lettore fino alla partenza per le terre d’occidente che è luminosa, finalmente.
Quasi a ricordare che nel cuore dell’inverno nasce la primavera.
Non avrei mai detto di trovare tanto sentimento e poesia in un libro in cui i combattimenti sono cruenti e ben descritti. In cui non si risparmia al lettore la morte di innocenti avvenuta in modo crudele.
Eppure la dolorosa malinconia dei ricordi felici è descritta in modo superbo, anche questa è una lama che trafigge il protagonista e il lettore.
I personaggi sono i punti di forza del mondo creato da Marco Davide e, per quanto le descrizioni siano dettagliate,e veramente belle da leggere, i protagonisti sono così ben individuati psicologicamente da poter essere delle persone reali.

Nonostante la mole è un romanzo scorrevole e godibile che non lascia il lettore insoddisfatto, anzi, lo invoglia a proseguire il viaggio, ma senza la frustrazione di una improvvisa interruzioni, come avviene in altre trilogie.
La storia è conclusa, se vorremo saliremo sul Kraken per scoprire chi è Mutio e soprattutto per capire meglio cosa si cela nel cuore oscuro di Lothar.
Io ho già fatto i bagagli e sono pronta a salpare!