Cronache di Gaia prende il nome dalla saga fantascientifica di Claudia Tonin. Ma è anche un blog in cui parlare di libri, film, mare, natura e ogni cosa le passi per la testa.
Cronache di Gaia.
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domenica 13 marzo 2011
I Figli di Atlantide
Robert Gray, funzionario dell'FBI di New York, indaga su un delitto che sembra senza soluzione. Gli unici indizi sono una stella a sei punte e una carta dei tarocchi. Gli unici punti di contatto tra Ivan, Sarah e Seiji sono invece un medaglione, un'antica civiltà, un'iscrizione arcana. I tre giovani vivono in tre luoghi diversi e lontani e non si sono mai incontrati. Ma le cose sono destinate a cambiare, perché sono stati scelti per sciogliere un enigma antico e sfortunato. Porteranno a termine una missione iniziata tanti, troppi secoli prima, una missione che affonda le sue radici nel pericolo e nell'irrazionale. Che intenzioni hanno i misteriosi adepti della setta Chrysalis? Quali terribili conseguenze porterà l'instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale? Sui governi di tutto il mondo incombe una minaccia terribile. La salvezza del genere umano dipende da Ivan, Sarah e Seiji, sempre che sappiano mettere a frutto il misterioso potere del medaglione e l'ammonimento in esso contenuto: Bene vixit qui bene latuit.
L'autore:
Mario De Martino ha conquistato i lettori pubblicando straordinari romanzi fantasy come L'Erede, la spada del re, e L'Erede, i sigilli del male, ed esordendo anche nella narrativa per ragazzi con Justin Dave e il ragazzo venuto dal futuro. Non si è privato del gusto di un'incursione nel territorio horror grazie al romanzo Con gli occhi dell'innocenza, godendo della presentazione a cura dello scrittorie e bibliofilo Simone Berni.
Si può allora definire, a buon diritto, l'enfant prodige della letteratura italiana, visto che ha solo 17 anni e frequenta l'ultimo anno del liceo scientifico. Ma il suo amore per la narrativa è vasto e poliedrico, così come il suo talento, ed è pronto a dimostrarlo ancora col suo primo thriller, I figli di Atlantide.
Premessa.
per quanto conosca l'autore e abbia veramente una buonissima opinione di lui questo libro mi ha sorpresa, in meglio!
Nella mia recensione-commento mi sono sforzata di essere obiettiva, credo di esserci riuscita.
Questo era un romanzo che attendevo di leggere da tempo e le aspettative che avevo erano veramente alte. Sono felice perché non mi ha deluso, anzi, mi ha stupita e soddisfatta. Vale veramente la pena di leggerlo.
I protagonisti di questo libro sono tre ragazzi di venticinque anni: Sarah, Ivan e Seiji. Provenienti da tre luoghi lontani della Terra i giovani si ritrovano invitati a una conferenza a New York il cui tema è Atlantide. Da quel giorno la loro vita cambierà, come cambierà quella dell’agente Robert Gray dell’FBI, incaricato di risolvere una intricata serie di delitti.
La velocità di azione dei fatti fanno di questo libro la trama perfetta di un thriller.
Leggendolo mi pareva proprio di vedere un film!
Il romanzo inizia con dei velocissimi spostamenti della telecamera da un protagonista all’altro del romanzo. All’inizio si viene storditi dalla rapidità dei cambi di prospettiva, poi quando si costituisce il gruppo dei Figli di Atlantide la storia segue due percorsi, quella dei tre protagonisti, di Chrysalis e quella dell’agente Robert Gray.
In effetti il cambio di registro, dopo l’entrata in scena dell’agente dell’FBI, è notevole. Ma siccome è decisamente in meglio, lo si accoglie con gioia.
Per tutto il romanzo il ritmo incalzante della narrazione coinvolge il lettore facendolo arrivare al finale in un crescendo adrenalinico. Il countdown conclusivo contribuisce in maniera decisiva a questo scopo.
Mi hanno molto divertita i giochi, gli anagrammi e le sciarade, che per tutto il romanzo si susseguono.
Il finale ha un grande colpo di scena di cui, giustamente, l’autore aveva seminato di indizi il libro.
È veramente un fantastico thriller che merita di essere letto per l’originalità del tema e per la bravura affabulatoria dell’autore.
Se un difetto devo trovare è nella psicologia dei personaggi e nelle prime pagine del romanzo.
La parte più fragile della struttura è la parte iniziale in cui, dopo un prologo veramente evocativo e accattivante, si susseguono pagine di presentazioni, forse indispensabili ai fini della storia, ma che potevano essere curate di più. Tutto cambia con l’entrata in scena dell’agente dell’FBI, anche lo stile. Da periodi essenziali si articola in strutture più elaborate. Niente di troppo fastidioso, ma si fa notare la differenza nello schema di scrittura.
Altra piccola nota stonata sono gli atteggiamenti adolescenziali della protagonista. Non sono coerenti con l’età anagrafica, soprattutto se si considerano la nazionalità di appartenenza. Peccati veniali vorrei dire, vista l’età dell’autore, che non ancora maggiorenne dimostra capacità magistrali di scrittura.
Per finire i miei complimenti per le descrizioni dei luoghi: accurate e precise. Meravigliose le piantine del Metropolitan Museum. Insomma un piccolo gioiello di cui attendo di conoscere prestissimo il seguito.
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Ciao Claudia!
RispondiEliminaChe dire, ti ringrazio tantissimo per la recensione! Sono contento che ti sia piaciuto!
Grazie anche per aver segnalato pregi e difetti del libro! Le critiche "costruttive" sono sempre le migliori!
Grazie ancora!!!
No, grazie a te Mario! Ho passato delle splendide ore leggendo il tuo libro^^
RispondiEliminaBellissima recensione!!! mi trovo perfettamente d'accordo! ^^
RispondiElimina... e complimenti a Mario!
Grazie Francesca! In fondo è semplice fare i commenti a libri così interessanti ^^
RispondiEliminaSì, veramente tanti complimenti Mario!