Marco Panara
La malattia dell'Occidente.
Perchè il lavoro non vale più
Laterza editore
158 pagine
16,00 euro
In
questo libro Marco Panara illustra la storia economica e sociale degli ultimi
quarant'anni. Con semplicità, ma anche con estrema concretezza, mette a nudo
tutte le scelte che hanno portato alla crisi mondiale del 2008. Un percorso che
tutti siamo chiamati ad avere ben presente per poter comprendere pienamente i
fatti accaduti in questi giorni ed essere coscientemente preparati a quello che
ci attende.
Le
analisi sul lento ma inesorabile sbriciolamento del valore del lavoro e dei
compensi derivati da esso sono lucidi e imparziali. Per tutto il libro l’autore
si sforza di mostrare le scelte operate e di motivarle da più punti di vista,
riuscendo però a farci sempre comprendere quale sia il suo pensiero, senza
influenzare il lettore.
Attraverso
dati, citazioni di analisi e di documenti della storia recente Panara conduce
il lettore sino al finale. Ma la conclusione è un ritorno alle origini, una
fotografia dei pensieri degli uomini della Costituente. Una splendida immagine
di quelli che furono i principi fondanti della nostra Costituzione e di cui si
è dimenticato completamente il valore.
Lo
scenario finale, che prospettava nella primavera del 2010, periodo nel quale il
libro è stato stampato, ha già trovato concreta attuazione nella mobilitazione
mondiale contro il debito.
Un libro
semplice ma coraggioso, una lettura che tutti dovrebbero fare per capire e per
cambiare.
Questa volta non metto citazioni dal libro, perché ne avrei troppe.
Metto l'ultima frase. Io scelgo sempre i libri dall'ultima frase.
"Se per uscire dalla trappola faremo la nostra parte, la Storia potrebbe darci una mano"
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