Ciao a tutti!
Ieri sera, come annunciato, sono andata ad ascoltare Fulvio Ervas.
Premesso che io e MP Black siamo tra quelle quindici persone che sarebbero state in sala comunque, anche senza il can can mediatico fatto al libro, perché lo seguiamo da anni e lo apprezziamo molto come autore, ma soprattutto come persona.
Fatto sta, che la sala era strapiena di gente perché il libro ha una certa notorietà e così ho udito dalla sua voce come un bel libro diviene un fenomeno mediatico.
I temi che affronta il libro sono molteplici e il suo autore ci ha parlato di come il viaggio di Franco e Andrea lo abbiano convinto a raccontare una storia vera.
Mi ha colpito in particolare il fatto che dicesse che lo scrittore crea mondi fantastici e in questa storia c'era il mondo dell'autismo, è un mondo che non conosciamo che ci è sconosciuto.
Fulvio Ervas è un insegnante e conosceva come docente dei ragazzi con questa malattia ma in questo libro diviene l'io narrante del genitore. In questa catarsi ne esce svuotato, ci svela che non sa se scriverà ancora.
Mi tornano subito in mente le parole di Palaniuk "Ci sono storie che quando le narri si consumano, altre consumano te".
La sensibilità di Fulvio Ervas, la sua capacità di scrittura, il suo essere padre e insegnante creano un storia che non può lasciare indifferenti.
Sono all'inizio della lettura, ma non è semplice. E' uno di quei libri che non si possono leggere così, in apnea. Devo fermarmi, riflettere. So già che ci metterò un po' per finirlo.
Da dire c'è che Fulvio è stato travolto dalla notorietà, come Franco e Andrea. Tutti ora si affollano per parlare con questo ragazzone diciottenne che avvita le lampadine del cielo. Ma è lo stesso di sei mesi fa.
La Marcos y Marcos stampa da una tipografia artigianale, che ha faticato a trovare la carta per l'ottava ristampa.
Paola ha sempre fatto manicaretti e la pergola dell'uva fragola è stupenda. Le mura di Castelfranco mi allargano il cuore ogni volta che le vedo, eppure tutto questo esisterebbe comunque anche senza Le iene e senza Le invasioni barbariche.
Che dire?
Sono tanto felice per loro perché se lo meritano, appena finisco la lettura farò un commento come si deve.
Io, M.P. Black (Paola De Pizzol) e Fulvio. La foto l'ha fatta la cara Paola, la moglie di Fulvio, mentre noi "reggevamo" il prof :))
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