Il 10
novembre c'è stata la vernissage di una mostra che ha subito catturato il mio
interesse:
Bernardo
Bellotto. Il Canaletto delle corti europee
Una mostra come
un viaggio attraverso l'Europa
Attraverso un'accurata selezione di splendidi dipinti di Bellotto, Canaletto, Carlevarijs e Marieschi, la mostra rappresenta il momento culminante del vedutismo veneziano, il fenomeno artistico più innovativo e caratterizzante dell'arte europea del xviii secolo.
Ripercorrendo la carriera artistica di Bernardo Bellotto che, dopo l'apprendistato veneziano nella bottega dello zio, il famosissimo Antonio Canal detto Canalettto, viaggiò a lungo, prima in Italia, poi all'estero al servizio delle maggiori corti europee (Dresda, Vienna, Monaco, Varsavia), sarà possibile rivivere nelle sale di Palazzo Sarcinelli l'esperienza del Grand Tour che consentiva ai nobili europei di conoscere e apprezzare l'arte e la vita delle grandi capitali europee.
Grazie ai prestiti internazionali di importanti istituzioni museali, sarà possibile ammirare a Conegliano una serie di spettacolari vedute di città europee caratterizzate, oltre che dalle grandi dimensioni, da una eccezionale finitezza nei dettagli architettonici, dalla luce cristallina e dalla smagliante tavolozza cromatica. La capacità di Bellotto di ritrarre magistralmente gli aspetti delle città soffermandosi sui particolari più curiosi della vita quotidiana della nobiltà e della gente del popolo, permetterà al visitatore di immedesimarsi nell'esperienza delle corti europee, venendo a contatto visivo con i personaggi, i modi di vestire e le abitudini del tempo.
Attraverso un'accurata selezione di splendidi dipinti di Bellotto, Canaletto, Carlevarijs e Marieschi, la mostra rappresenta il momento culminante del vedutismo veneziano, il fenomeno artistico più innovativo e caratterizzante dell'arte europea del xviii secolo.
Ripercorrendo la carriera artistica di Bernardo Bellotto che, dopo l'apprendistato veneziano nella bottega dello zio, il famosissimo Antonio Canal detto Canalettto, viaggiò a lungo, prima in Italia, poi all'estero al servizio delle maggiori corti europee (Dresda, Vienna, Monaco, Varsavia), sarà possibile rivivere nelle sale di Palazzo Sarcinelli l'esperienza del Grand Tour che consentiva ai nobili europei di conoscere e apprezzare l'arte e la vita delle grandi capitali europee.
Grazie ai prestiti internazionali di importanti istituzioni museali, sarà possibile ammirare a Conegliano una serie di spettacolari vedute di città europee caratterizzate, oltre che dalle grandi dimensioni, da una eccezionale finitezza nei dettagli architettonici, dalla luce cristallina e dalla smagliante tavolozza cromatica. La capacità di Bellotto di ritrarre magistralmente gli aspetti delle città soffermandosi sui particolari più curiosi della vita quotidiana della nobiltà e della gente del popolo, permetterà al visitatore di immedesimarsi nell'esperienza delle corti europee, venendo a contatto visivo con i personaggi, i modi di vestire e le abitudini del tempo.
Una questione
di famiglia
Bernardo Bellotto, nato a Venezia il 20 febbraio 1722, cominciò a lavorare all'età di 14 anni nella bottega dello zio Antonio Canal detto Canaletto, fratello di sua madre.
Dotato di grande talento, nel giro di pochi anni si impadronì dei segreti del mestiere rendendo molto difficile la distinzione delle proprie vedute di Venezia da quelle dello zio. Allontanato dalla bottega, Bellotto assunse il soprannome di "Canaletto".
A generare una notevole confusione si aggiunse il fratello, di nome Pietro, che, dopo essersi trasferito in Francia, cominciò a firmare le opere come "Bellotti di Canaletti". La situazione si fece talmente critica che il vero Canaletto, per contrastare i ricorrenti mormorii che lo indicavano come un impostore, fu costretto a pubblicare un annuncio sul "Daily Advertiser" in cui si invitavano gli amatori dell'arte a recarsi nel suo atelier per vederlo dipingere una veduta di Londra e rendersi conto, per la qualità del dipinto, che proprio lui era il vero Canaletto.
Bernardo Bellotto, nato a Venezia il 20 febbraio 1722, cominciò a lavorare all'età di 14 anni nella bottega dello zio Antonio Canal detto Canaletto, fratello di sua madre.
Dotato di grande talento, nel giro di pochi anni si impadronì dei segreti del mestiere rendendo molto difficile la distinzione delle proprie vedute di Venezia da quelle dello zio. Allontanato dalla bottega, Bellotto assunse il soprannome di "Canaletto".
A generare una notevole confusione si aggiunse il fratello, di nome Pietro, che, dopo essersi trasferito in Francia, cominciò a firmare le opere come "Bellotti di Canaletti". La situazione si fece talmente critica che il vero Canaletto, per contrastare i ricorrenti mormorii che lo indicavano come un impostore, fu costretto a pubblicare un annuncio sul "Daily Advertiser" in cui si invitavano gli amatori dell'arte a recarsi nel suo atelier per vederlo dipingere una veduta di Londra e rendersi conto, per la qualità del dipinto, che proprio lui era il vero Canaletto.
Questo viene detto nel sito della mostra in cui vi sono moltissime informazioni e
indicazioni per chi volesse visitarla io vi ricordo solo:
SEDE
Conegliano (TV)
Palazzo Sarcinelli
Via XX Settembre, 132
PERIODO
11 novembre 2011
15 aprile 2012
ORARIO
lunedì - giovedì: 9.00 - 19.00
venerdì - sabato: 9.00 - 21.00
domenica: 9.00 - 20.00
Conegliano (TV)
Palazzo Sarcinelli
Via XX Settembre, 132
PERIODO
11 novembre 2011
15 aprile 2012
ORARIO
lunedì - giovedì: 9.00 - 19.00
venerdì - sabato: 9.00 - 21.00
domenica: 9.00 - 20.00
Bernardo
Bellotto, Campo Giovanni e Paolo, 1700 ca. Olio su tela
Ma è splendido *-* E poi Venezia! Devo fare un post su queste opere. A me piace tanto Thomas Moran, lo conosci?
RispondiEliminaLa mostra la visito la prossima settimana così magari aggiungo qualche particole^^ Il nome di Thomas Moran mi fa tornare in mente i paesaggi americani, sbaglio? Forse ho visto qualche suo quadro a Madrid l'anno scorso al Thyssen Bornemisza, ma la nostra guida ci ha fatto correre via veloci perchè non apprezzava quel genere di soggetti dunque ne ho ricordo confuso, ora faccio una ricerca...
RispondiEliminaBeh, è un pittore molto 'a effetto', non è intimista. Le sue opere colpiscono molto per la ricchezza cromatica.
RispondiEliminaIo lo ricordo per le sue vedute veneziane (trovi un post nel mio blog nella serie Leggende Veneziane). Se le dovessi definire, userei la parola fantasy, pensa un po'. XD
Davvero? Coerenza su tutta la linea ^^ Vado in cerca del post, così sbircio anche le news
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