Chrstmas Island di Scarlett Douglas Scott
Domino Edizioni
179 pag.
12 euro
Oceano Pacifico, Kiritimati. Marin MacLanart ha lasciato alle spalle un'intera vita, la ricca famiglia, l'ambizioso lavoro di cardiochirurgo e la superficialità della società occidentale per rifugiarsi in un piccolo paradiso protetto, l'atollo nel Pacifico che porta il nome del giorno di Natale. Ha sbarrato il cuore ai sentimenti e alle emozioni per chiudere con la sofferenza e il dolore causato da una grave perdita. Ma l'arrivo imprevisto di Lisa Spencer, solare, sprovveduta e intraprendente fotografa del Dipartimento Ambientale australiano, lo costringerà ad affrontare i fantasmi del passato e a fare i conti con un fratello che non intende dividere la strepitosa eredità dei MacLanart.
L’isola
di Kiritimati è un’isola lontana dai circuiti turistici hawaiani, non è
lussureggiante, non vi sono grandi animali ma un numero spropositato di gatti
selvatici e uccelli marini dal piumaggio splendente.
L’oasi
naturalistica è protetta da ranger e la popolazione vive di pesca e del poco
turismo che arriva per la pesca. Monnalisa Spencer è un fotoreporter del
Dipartimento dell’ambiente australiano che vuole realizzare un reportage sulla
fauna dell’isola. Arriva alla vigilia di un tifone che sconvolgerà la
tranquilla isola, Lisa deve adattarsi ai disagi ma quando la sua guida si
rivela un bracconiere senza scrupoli e la lascia a piedi sperduta a poche ore
dall’arrivo del tifone se la vede proprio brutta. Maclanart ranger dal passato
oscuro la salverà e affronterà con lei i pericoli che provengono da lontano.
Il
romanzo non si può certo definire d’amore, anche se c’è passione e sentimento,
perché sono molti gli elementi che rendono la lettura scorrevole e godibile ma
nello stesso tempo anche ricca di spunti per considerazioni sul nostro modo di
intendere la civiltà.
Nel
mio riassunto non parlo dell’adorabile ranger James Turner, del comandante Lara,
della scontrosa Tituba, e degli altri personaggi minori tutti ben delineati e
verosimili che permettono di apprezzare al meglio lo svolgersi della trama.
L’isola
è la protagonista assoluta con i suoi silenzi e i suoi colori che ci fanno
venire voglia di prendere un aereo e partire subito per scoprirla di persona,
come fa Lisa.
Un
libro avvincente e solare.
Della Mela ho letto Savanne, ed era carino.
RispondiEliminaUn saluto :)
Savanne! Credo che lo metterò nella wish list, ora che l'ho conosciuta anche come autrice, non solo come editor, sono curiosa di leggerla ancora. Forse nel mio commento non sono obiettiva, ma io ho un debole per le isole di quella parte del mondo, di la verità non l'avresti mai immaginato, vero? Ahahah ;) Grazie che passi sempre a salutare mentre io sono spesso assente. Ma non mi dimentico di te, e neanche di Bella XD
RispondiEliminaInvece lo sapevo XD Mi avevi già detto che ti piacerebbe vivere in un faro.
RispondiEliminaComunque io non passo di qui perché poi tu venga da me. Anche se non trovi tempo o voglia, è uguale. Mi piace leggere i tuoi commenti libreschi.
Salutoni ;)
O cavolo! Ti ricordi pure quella del faro, ehm, dovrò stare più attenta, gli spiriti hanno la memoria lunga...
RispondiEliminaChagall ma ti pare che io se non vedevo la parola "Yosh" nel tuo post venivo a trovarti solo per un moto di cortesia? Hai un'opinione troppo alta di me! Ahahahah
Spesso però mi arrabbio perché non riesco, come vorrei, a visitare tutti gli splendidi blog di lettori attenti. Questo mi dispiace tanto perché tu, Voce, Deb, Tanabrus scrivete sempre cose interessantissime che a volte mi sfuggono.
Non temere lo so che il nostro non è uno scambio di favori, ma amore per la lettura ;))