Cronache di Gaia prende il nome dalla saga fantascientifica di Claudia Tonin. Ma è anche un blog in cui parlare di libri, film, mare, natura e ogni cosa le passi per la testa.
Cronache di Gaia.
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lunedì 15 novembre 2010
Il pittore e la modella
Poichè al mondo c'è così tanta bellezza che a volte mi viene da piangere, come diceva il protagonista di American Beauty, non si può limitare la bellezza solo ai libri, si deve spaziare!
A Treviso è appena stata inaugurata una mostra di pittura devo proprio andare a vedere.
Riporto di seguito un articolo de Il Corriere del Veneto
Il pittore e la modella tra mito e leggenda
Le donne degli artisti, da Boccioni a Picasso e De Chirico. La grande mostra a Ca’ dei Carraresi a fine anno
«Il pittore e la modella. Dal Romanticismo a Picasso e oltre…». La fragile e delicata Jeanne Hébuterne compagna di Amedeo Modigliani o la volitiva Gala, moglie di Salvador Dalì, sono tra le muse più celebri nella storia dell’arte contemporanea. Un ruolo complesso e talvolta sottovalutato, quello della modella di un pittore, che però la Fondazione Cassamarca ha voluto ricordare, con una grande mostra a Casa dei Carraresi che aprirà i battenti nel novembre 2010. «Il pittore e la modella. Dal Romanticismo a Picasso e oltre…» questo è il titolo scelto per l’esposizione che si annuncia decisamente all’altezza delle prestigiose rassegne che l’hanno preceduta. Curata dal professor Nico Stringa, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, la mostra in programma a Treviso ripercorrerà le immagini femminili degli ultimi due secoli di pittura, con artisti quali: Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Giovanni Boldini, Pierre Bonnard, Edward Burne - Jones, Felice Carena, Felice Casorati, Lovis Corinth, Gustave Courbet, Salvador Dalì, Giorgio De Chirico, Edgar Degas, Giacomo Favretto, Ferruccio Ferrazzi, Paul Gauguin, Mariano Fortuny, Renato Guttuso, Jean- Auguste- Domenique Ingres, Ernst Ludwig Kirchner, Yves Klein, Piero Manzoni, Amedeo Modigliani, Pino Pascali, Pablo Picasso, Marius Pictor, Michelangelo Pistoletto, Pierre – Auguste Renoir, Dante Gabriel Rossetti, Mario Sironi, Armando Spadini, Federico Zandomeneghi.
Mogli, madri, compagne, figlie, sorelle o amanti, le immagini di queste donne hanno indiscutibilmente contribuito al processo creativo. «Quello del pittore e la modella è un tema lanciato dalla pittura romantica sulla scorta del mito di Raffaello e la Fornarina ed ha avuto poi una fortuna ininterrotta fino alla fine del Novecento, in coincidenza con l’affermarsi del nuovo ruolo della donna come artista – riporta la nota del Fondazione Cassamarca, che annuncia l’evento - Il rapporto tra la donna e l’arte, donna musa e ispiratrice, mito e leggenda, sono diventati realtà nel corso dell’Ottocento e Novecento, addirittura consuetudine, per trasformarsi nuovamente in una mitologia quotidiana a cui si è espressamente dedicato Picasso nel grandioso ciclo eseguito negli anni ’60». Le muse nella pittura però non sono sempre state legate da rapporto affettivo con l’artista o da un legame familiare: come non ricordare allora le sensuali odalische di Ingres o le fanciulle polinesiane di Gauguin, modelle improvvisate, che inconsapevolmente incarnano una femminilità ideale. Il repertorio di questo soggetto è vastissimo e va dai ritratti su commissione di aristocratiche nobildonne, ai paesaggi con figura, acquisendo quasi l’importanza di un genere assestante, una sorta di tema trasversale che ha ispirato sempre, trovando nuovi spunti e differenti espressioni di stile in stile.
[...] Creature dalla personalità e dall’immagine intensa che hanno saputo far vibrare le corde della creatività, le modelle sono diventate nei casi più celebri, emblemi di sentimenti, stati d’animo o elementi caratteriali, entrando a far parte dell’iconografia collettiva.
Il corpo della donna.
Per una volta sarà bello guardare senza recriminare, senza pensare, perdendosi solo nello splendore di rifletti perlacei e in morbide curve.
Senza dover pensare alla mercificazione di quel corpo, a come sia difficile avere un corpo e una testa consapevole di esso.
So che potrà sembrare assurdo ma dovere affermare sempre di essere qualcosa di più di un corpo e dovere costantemente combattere per dimostrarlo è tremendamente stancante.
Ecco, questa è una mostra da guardare senza sentirsi in colpa e ringraziare chi ha saputo nei secoli svelare, e mostrare una bellezza quasi divina.
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Grazie della segnalazione. Sembra davvero una mostra interessantissima. Ci faccio sicuramente un pensierino! ;)
RispondiEliminaBravo!
RispondiEliminaCosì poi confrontiamo le opinioni ^^