Le cronache di Gaia

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giovedì 11 febbraio 2021

Nevernight - Mai dimenticare - Commento


 

Leggere questo libro è stato più lungo di quanto pensassi. Ho sperimentato quanto sia vero che ogni libro richiede il suo momento. Dopo tre tentativi di lettura alla quarta è andata bene. 

All'inizio mi pareva un già letto, le note a piè pagina con narratore onnisciente che spiegava ogni cosa con ironia, ma sempre spiegoni di quelli tosti tanto da far richiamare alla mente Tolkien. Poi la gilda degli assassini, trita e ritrita, ma senza l'acume politico dell'assassino della Hobb o la seduzione come arma della Carey. Insomma, mi pareva un deja vu di libri letti dieci anni fa e in effetti la trama non brilla per particolare creatività, quello che mi ha convinta ad andare avanti nella lettura la quarta volta è stata la curiosità sull'evoluzione del personaggio di Mia. La protagonista è senza dubbio il punto di forza del libro, come lo è l'ironia che serpeggia nelle note a piè di pagina. Il mondo che ha creato Kristoff è intrigante e ben descritto, ci sono miriadi di dettagli che si insinuano nella storia attraverso le note del narratore che un po' spezzano il ritmo ma nello stesso tempo incuriosiscono. Quello che mi piace di questo autore è che non ha paura di far morire i personaggi né di scrivere scene di sesso aumentando quindi la parte fantasy e riducendo quella young adult. Mi è piaciuta molto anche la descrizione di Godsgrave che in alcuni suoi quartieri mi ha ricordato moltissimo Venezia e alla fine ho capito perché. Menzione speciale per Messer Cortese ed Eclissi, che ho trovato adorabili.

Nel complesso è un buon fantasy ma a fine lettura continuo a non capire il delirio che si è creato attorno a questo romanzo. Non mi è parso nulla di così avvincente, esaltante o innovativo da giustificare l'entusiasmo e il clamore che ha suscitato. 


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