Le cronache di Gaia

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venerdì 17 dicembre 2010

Scrittrici italiane 2- Contessa Lara

Riprendo i miei consigli per gli acquisti natalizi.
E oggi voglio suggerire un'altra scrittrice italiana di cui si sono perse le tracce:
Contessa Lara, al secolo Evelina Cattermole




La nostra cara Wikipedia ci dice di lei:

Evelina Cattermole (Firenze, 26 ottobre 1849 – Roma, 30 novembre 1896) è stata una scrittrice e poetessa italiana. Scrisse anche novelle e opere in prosa. La parte più rilevante della sua produzione è firmata con lo pseudonimo Contessa Lara.


Io aggiungo solo che la sua bellezza e la sua vita sono degne di un vero romanzo storico. I suoi amori, felici, tragici, la sua stessa morte violenta, avvenuta per mano dell'uomo con cui aveva vissuto una storia d'amore, mi hanno sempre dato l'impressione di una donna passionale rimasta prigioniera del suo tempo e dei suoi sentimenti.

Se volete altri chiarimenti potete trovarli nella pagini di Wiki, che è veramente ben fatta e di cui sospetto di conoscere l'autore ;))
Riporto solo questo giudizio perchè mi pare molto equilibrato:

La sua vita tormentata fece scalpore e destò critiche controverse mentre lei era viva e subito dopo la sua tragica morte, nuocendo alla sua memoria e gettando fino ad oggi un alone di sensazionalismo e sospetto sulle sue opere. Sono in commercio sue biografie che descrivono la vicenda in maniera più o meno obiettiva e scandalistica, perciò documentandosi sulla sua vita e sulla sua produzione è necessario fare molta attenzione alle fonti, che non sempre sono molto attendibili e neutrali.

In realtà, una delle tematiche che si ripresentano di frequente nelle sue opere poetiche è quella della famiglia, come desiderio e aspirazione di pace. Nella sua produzione è presente anche il tema della ricerca dell'amore, un amore certo fatto anche di sensualità, ma decisamente orientato ad una relazione stabile e duratura. Addirittura, in una lirica Cattermole si immagina vecchia, seduta accanto al fuoco, impegnata nelle attività tranquille e domestiche di una vita familiare condivisa con il suo uomo. Nonostante le sue molte relazioni amorose, dalla sua opera emerge che aspirava ad un rapporto sentimentale tradizionale, e alla sicurezza dell'ambiente domestico.

Un altro tema delle sue liriche è quello del desiderio di rifugiarsi lontano dal mondo e trovare la pace. A volte questa tematica si configura come una ricerca di annullamento e morte, ma più spesso si traduce con sogni di evasione dalla vita di città, per rifugiarsi in località isolate ed impervie.


Vi suggerisco le "Novelle toscane", tra l'altro IBS le propone con spedizione gratuita.




Scritte tra il 1880 e il 1890 le Novelle toscane costituiscono la prova migliore dell'ampia produzione in prosa di Everlina Cattermole (1849-1896), celebre scrittrice e giornalista nota con lo pseudonimo di Contessa Lara. Caratterizzate dalla fedeltà ai dettami del realismo allora in voga e arricchite di capacità introspettiva, le Novelle si sviluppano attorno a un'indagine scrupolosa dell'animo umano, compiuta alla luce di un'esperienza personale divenuta metodo di comprensione dell'umanità. Quasi come a raccoglierne le segrete confidenze, l'autrice si accosta ai personaggi per condividere esperienze e sentimenti che poi restituisce con quel gusto e quella precisione che caratterizzano il suo particolare stile narrativo. Accanto a Firenze, piccoli paesi della Toscana diventano i protagonisti della scena narrativa; accurate descrizioni fanno da sfondo ai racconti, dai tratti ora comico-ironici, ora tragicamente fatali, e alle pagine di memorialistica che costituiscono un documento umano di indubbio valore.

Buona lettura!

martedì 14 dicembre 2010

Il ragazzo con gli occhi blu


Blu non è più un bambino cattivo. Ora è un uomo di quarant’anni. Lavora come portiere in un ospedale e vive ancora insieme alla madre in un paese dello Yorkshire. Un’esistenza ordinaria, all’apparenza un po’ monotona. Una vita molto diversa da quella che l’uomo conduce nel mondo virtuale. Blu ha un blog su un sito chiamato “badguysrock”, una community che ha fondato lui stesso, dedicata a tutte le persone cattive. Su internet dà sfogo ai suoi desideri più nascosti, confessa ossessioni di morte, racconta la sua infanzia, quella di un bambino pericolosamente affascinato dal male. Pensieri oscuri che girano attorno a una terribile fantasia, quella di uccidere sua madre. Una donna dura, con cui ha sempre avuto un rapporto carico di misteri. Ma cosa è vero e cosa non lo è? Qual è il confine tra realtà e mondo virtuale? Blu era realmente un bambino malvagio o semplicemente si inventava tutto? Forse l’inquietante Albertine, che condivide con Blu un agghiacciante segreto, lo sa. O forse no. Una cosa è certa: Blu non è quello che sembra. E mentre post dopo post le parole si fanno sempre più sinistre, la violenza cresce pericolosamente. C’è un solo modo per fermarla: scavare nel vero passato di Blu, un passato oscuro, un passato di rivalità e menzogne, il passato di un bambino incompreso, dotato di una sensibilità straordinaria. Fino a svelare il cuore malato di una famiglia profondamente disturbata. Solo così emergeranno le ragioni di un omicidio vecchio di vent’anni…

Non avevo mai letto nulla di Joanne Harris.
Non so bene cosa mi aspettassi visti i consigli e i giudizi lusinghieri, addirittura entusiastici di amici e conoscenti. Ma soprattutto dopo la splendida presentazione di vocedelsilenzio che trovate qui ero curiosissima.
Ma non ero preparata a un romanzo del genere.
Diverso sa tutti quelli che ho letto, nella forma, prima di tutto, una struttura epistolare moderna, con post tratti dal badguysrock@webjournal. Nella scelta della storia, una sequenza di scatole cinesi nelle quali è richiesto al lettore tutta la sua attenzione.
Nei personaggi, così ben delineati, almeno finché lo vuole l’autrice, e chi l’ha letto sa che intendo dire…
Personalmente ritengo che la sfida di trattare uno strumento modernissimo come internet e la vita virtuale con un mezzo secolare, come il libro, sia pienamente riuscita.
Cambiano solo gli strumenti, le persone, beh, quelle nei secoli non cambiano.
Andiamo per ordine.
Ci si aspetterebbe un giallo, un noir, leggendo la quarta di copertina e le alette, ma invece non è solo questo. È un tripudio di colori, di odori, di sensazioni tattili. C’è musica, arte visiva, scrittura, un compendio di arti tutte racchiuse figurativamente dentro lo schermo del lettore dei post di blueyedboy.
Credo che in assoluto questo sia il pregio più grande del romanzo, dare colore e odore alle parole: giocarci. I lettori veri non potranno non apprezzare queste assonanze, questi passaggi mentali che guidano lì dove vuole l’autrice.
E i personaggi?
“C’era una volta una vedova con tre figli che si chiamavano Nero, Marrone e Blu. Nero era il maggiore, lunatico e aggressivo, Marrone era il figlio di mezzo, timido e ottuso. Ma Blu era il beniamino di sua madre. Ed era un assassino.”
Questa frase posta all’inizio del libro è stata per me una rivelazione, a fine lettura. Altro non dico altrimenti potrei tradirmi.
Lo shock che ho provato leggendo, non la fine, quella no, ma un po’ prima. Beh entra nella mia personale storia della letteratura.
E fin qui tutto bene. Poi ci sono i classici. La madre che te la raccomando vivamente!
Il dottore apparentemente cortese ma che ho disprezzato con tutto il cuore. Il padre debole, colpevole come tutti i deboli che non dicono “no”, quando serve. E tutte queste donne in blu esecrabili e umane.
Emily, non a caso cieca, Albertine, non a caso con le spine, Bethan, non a caso dipinta.
E loro tre. Fratelli. L’invidia fraterna non è la causa del primo omicidio della storia?
Sembrerebbero clichè se non trovassero così corrispondenza con la vita reale.
E la madre, sempre lei. Nel bene e nel male della madre non ci si libera mai.
Rileggendo questa mia riflessione capisco che è appunto una riflessione, non una recensione, e anche abbastanza contorta. Ma è così difficile riassumere questo romanzo e le inquietudini che solleva senza rivelare nulla.
Ho amato Nero per la sua umanità. È così, è il figlio maggiore.
Ho guardato Marrone perplessa. Il figlio di mezzo trova sempre il suo posto, ma qui?
Ho letto Benjamin coinvolta. L’oggetto d’amore non è sempre felice di essere privilegiato.
E come molti di quelli che mi hanno preceduta sono arrivata alla fine piena di ammirazione per l’autrice e per il traduttore.
Leggetelo!

lunedì 13 dicembre 2010

Che si legge oggi?

Ho finito di leggere il libro di Joanne Harris, Il ragazzo con gli occhi blu, di cui scriverò un post, non oggi, ci devo meditare ancora prima di poter dare voce alle mie sensazioni.
Ora però, come vedete alla vostra sinistra, il mio scaffale di lettura è vuoto.
Eh, vuoto! Quello virtuale! Quello reale tende ad esplodere ^__^
e veniamo al post odierno.
Che libro iniziare?
La lista è ormai talmente lunga e imbarazzante da non saper più cosa scegliere.
Esiste un criterio?

Cronologico. Inizio da quello che è lì in attesa da più tempo?



Economico. Inizio da quello più corto così lo finisco prima?




Maniacale. Inizio da quello con più pagine così ci impiego di più a finirlo?



Umorale. Inizio con quello che si addice di più al mio stato d'animo?




Casuale. Mi chiudo gli occhi, faccio due giri attorno a me stessa e quello che pesco, pesco?




Edonistico. Inizio con quello dell'autore che mi piace di più?



Masochistico. Inizio con quello dell'autore che mi piace di meno? (ebbene sì, ho anche libri di autori che non apprezzo particolarmente, che volete, tutti si meritano una seconda possibilità!)



Sistematico
. Inizio con uno di quelli che ho iniziato ma non ancora finito?


Che donna indecisa!
Magari un aiutino?

venerdì 10 dicembre 2010

1 lettera 1 titolo



Ieri sera dopo un pomeriggio a ripassare l'alfabeto ho avuto questa idea.
Magari non sarà originale ma mi pareva carina.
21 lettere dell'alfabeto, 21 titoli di libri che ho letto che iniziano quella lettera dell'alfabeto.
Tutti i blog ho scoperto hanno dei giochini carini, questo vorrei fosse il mio ^^

A
Anna Karenina, Lev Tolstoj

B
Brevi monologhi in una sala da ballo di fine Ottocento, Alessandra Paoloni

C
Come le mosche d'inverno, Irène Némirovsky

D
Due, Irène Némirovsky

E
Emmaus, Alessandro Baricco

F
Finchè c'è prosecco c'è speranza, Fulvio Ervas

G
Geshwua Olers e il viaggio nel masso verde, Fabrizio Valenza

H
Harry Potter e la camera dei segreti, J.K. Rowling

I
Idi di marzo, Valerio Massimo Manfredi

L
Lame di Luce, Michael Connely

M
Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar

N
Niente di vero tranne gli occhi, Giorgio Faletti

O
Odissea, Omero

P
Pinguini arrosto, Fulvio Ervas

Q
Qualcuno con cui correre, David Grossman

R
Ricordi di un altro giorno, Harold Robbins

S
Signore e Signori, Alan Bennett

T
Tenera è la notte, F.S. Fizgerald

U
Un po' più in là sulla destra, Fred Vargas

V
Via Katalin, Magda Szabò

Z
Zia Mame, Patrick Dennis