Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!

domenica 21 marzo 2021

Truthwitch - Recesione

 




Ho avuto la possibilità di leggere questo romanzo prima della sua uscita grazie all'iniziativa del profilo Instagram di Oscar Vault. Ringrazio l'editore per questa possibilità.

Truthwitch è il primo romanzo della serie The Witchland. Si tratta di un fantasy young adult frizzante, avvincente e in alcuni tratti anche originale. 

Ci troviamo in un mondo in cui vari regni hanno combattuto una sanguinaria guerra che ha prodotto risultati devastanti fino ad arrivare a una Tregua. Questa pace è arrivata a compiere vent'anni e a Venaza si ritrovano proprio i governanti delle ex fazioni in guerra per festeggiare la Tregua dei Vent'anni. Una tregua che è molto meno certa a dispetto dei festeggiamenti.

Questo però il lettore lo scopre un po' alla volta per fin dall'inizio si è coinvolti dalle roccambolesche disavventure delle protagoniste della storia Safija e Iseult. Due sorelle di Filo che condividono i rispettivi Safija è una strega della verità di nobili casali che è stata spedita lontano da casa per imparare a cavarsela da sola visto che suo zio, tutore, era più che altro un nobile alcolizzato. Iseult appartiene a una popolazione che il resto dell'impero disprezza, se n'è andata di casa e ha trovato in Safija un'amica, una sorella di Fila con la quale condividere sia maestri che avventure al limite della legalità. Sono due truffatrici esperte in cui la teatralità di Safi ben si lega con la scientifica preparazione di Iseult. 

Attraverso Iseult, la strega dei fili, capiamo che cosa siano i fili, sono le emozioni, i legami che uniscono gli esseri umani gli uni agli altri e i fili rossi sono i più forti quelli che uniscono chi si ama e i fratelli e le sorelle di filo. Questa è la componente del world building che ho trovato più originale

Un po' alla volta davanti ai nostri occhi si apre lo scenario in un mondo magico e dagli intrighi politici pericolosi degni della saga della Carey, di cui poi nei ringraziamenti ho scoperto che l'autrice è una fan.

Le protagoniste non hanno grandi ambizioni vorrebbero essere indipendenti e avere una casa, un desiderio molto semplice e invece si ritrovano loro malgrado impigliate in una rete di intrighi politici a causa del potere di Safi, che è una rarissima Strega della Verità il cui potere fa gola a molti governanti. 

Le due amiche iniziano il loro viaggio da Venza, la capitale dell'impero Dalmotti, ma è anche una città di mare dietro la cui finzione narrativa è fin troppo facile riconoscere Venezia, città che negli ultimi tempi pare andare per la maggiore nelle ambientazioni fantasy. 

Il percorso personale e narrativo delle due ragazze è diverso, ma intrecciato così strettamente da fondersi. Questa probabilmente è una componente che ho apprezzato, cominciano legate e lo rimangono per tutto il libro. L'amicizia che le unisce è il motore propulsivo di ogni loro scelta e azione. Un libro avvincente, pieno di colpi di scena e di personaggi magici e incredibili, un world building curato e realistico che mi ha catturato.

Come si conviene a ogni primo libro di una trilogia vengono messi sulla scacchiera tutti i pezzi e la partita viene lasciata in stallo in attesa di conoscere come proseguirà. Per fortuna Mondadori ha pubblicato tutti e tre i libri assieme così posso subito iniziare Windwitch e non vedo l'ora di scoprire qualcosa di più sul principe Merik e sul monaco Aeduan.

venerdì 5 marzo 2021

La città di ottone di S.A. Chakraborty


Ho partecipato a Jack-in-the-box di Oscar Vault su Instagram e ho letto questo romanzo fantastico (e non solo come genere letterario!)
Lo stra-consiglio e vi spiego anche perchè!

 Era da molto tempo che non leggevo un romanzo con un'ambientazione così originale e curata. Il mondo magico arabo rappresentato dall'autrice cattura il lettore fin dalle prime pagine e lo porta da una realtà storica credibile come quella de Il Cairo di inizio '800 al mondo dei jinn e dei Daeva nella città di ottone di Daevabad. La protagonista della storia è Nahri, una ragazza scaltra e ha proprio nella sua intelligenza e furbizia la caratteristica che me l'hanno fatta amare subito. Una ladra e una truffatrice che sta risparmiando per studiare, leggere e imparare a guarire le persone. Sebbene abbia un dono quasi magico di guarire se stessa e gli altri non crede nella magia. In un certo senso se ne fa beffe e quando in un rito per liberare da un demone una bambina, non solo evoca un jinn ma scatena i gul contro di sé scopre che il mondo magico esiste ed è molto crudele.

L'altro protagonista Ali è un jinn altrettanto intelligente e con buone intenzioni che non mi ha colpita all'inizio ma che si è fatto strada piano piano e che ha compiuto un percorso di crescita ammirevole. Poi c'è Dara il crudele, il bellissimo daeva che da un lato è osannato come salvatore dall'altro come flagello.

Attorno a questi tre personaggi si muovono gli altri che non sono per nulla minori e che contribuiscono a tessere una trama avvincente, ricca di colpi di scena e per niente banale.

Una chicca di romanzo che sono felicissima di avere letto. Ora voglio sapere come proseguirà la storia...

giovedì 11 febbraio 2021

Nevernight - Mai dimenticare - Commento


 

Leggere questo libro è stato più lungo di quanto pensassi. Ho sperimentato quanto sia vero che ogni libro richiede il suo momento. Dopo tre tentativi di lettura alla quarta è andata bene. 

All'inizio mi pareva un già letto, le note a piè pagina con narratore onnisciente che spiegava ogni cosa con ironia, ma sempre spiegoni di quelli tosti tanto da far richiamare alla mente Tolkien. Poi la gilda degli assassini, trita e ritrita, ma senza l'acume politico dell'assassino della Hobb o la seduzione come arma della Carey. Insomma, mi pareva un deja vu di libri letti dieci anni fa e in effetti la trama non brilla per particolare creatività, quello che mi ha convinta ad andare avanti nella lettura la quarta volta è stata la curiosità sull'evoluzione del personaggio di Mia. La protagonista è senza dubbio il punto di forza del libro, come lo è l'ironia che serpeggia nelle note a piè di pagina. Il mondo che ha creato Kristoff è intrigante e ben descritto, ci sono miriadi di dettagli che si insinuano nella storia attraverso le note del narratore che un po' spezzano il ritmo ma nello stesso tempo incuriosiscono. Quello che mi piace di questo autore è che non ha paura di far morire i personaggi né di scrivere scene di sesso aumentando quindi la parte fantasy e riducendo quella young adult. Mi è piaciuta molto anche la descrizione di Godsgrave che in alcuni suoi quartieri mi ha ricordato moltissimo Venezia e alla fine ho capito perché. Menzione speciale per Messer Cortese ed Eclissi, che ho trovato adorabili.

Nel complesso è un buon fantasy ma a fine lettura continuo a non capire il delirio che si è creato attorno a questo romanzo. Non mi è parso nulla di così avvincente, esaltante o innovativo da giustificare l'entusiasmo e il clamore che ha suscitato. 


lunedì 8 febbraio 2021

Daisy Jones and the Six - Commento

 Torno dopo alcuni anni e non potevo non farlo che con Daisy, vi pare?



Il libro con il quale ho finito il 2020 è stato unico come il 2020, ma questa volta in senso buono.

Ho colto la promozione di Audible di novembre 2020 per abbonarmi nuovamente e sto ascoltando libri stupendi.

Poi, come in questo caso, non ho potuto non acquistare il libro e l'ho anche regalato a una cara amica per il suo compleanno.

Ascoltare questo audiobook è stato fantastico. I lettori che interpretavano ogni personaggio della storia l'hanno resa ancora più intensa e meritano davvero un applauso per quanto sono stati bravi. 

Nel complesso è un bellissimo romanzo sotto forma di reportage-intervista la cui originalità è il punto forte. Ricostruisce un'atmosfera, un ambiente che ha fatto storia e aggiunge l'umanità delle persone che hanno costruito la magia di quegli anni. Ognuno dei personaggi è ben tratteggiato e appassiona il lettore, sia Karen che affronta tematiche davvero importanti, o naturalmente Billy, Camila e Daisy.
A Camila viene dato molto rilievo e credo sia giusto perché chi fa dell'arte la propria vita sa quanto siano fondamentali le persone come Camila. Averle accanto o non averle crea tutta la differenza del mondo. Quindi più che Billy e Daisy io mi sono innamorata di Camila e Simone, le due donne accanto alle rock star che sono state loro vicine nei momenti più difficili.
Un romanzo-reportage in cui ognuno dei personaggi riesce a ricavarsi il suo spazio e a mostrare con umanità le proprie ragioni e le proprie miserie. Forse il finale è un po' troppo zuccherino rispetto alla franchezza del resto del libro ma tutto sommato non mi è dispiaciuto.
Adesso spero davvero che la serie che Netflix ha in programma di dedicare a questa storia sia all'altezza del libro.
E voi l'avete letto? Che cosa ne pensate?