Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!

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martedì 12 giugno 2012

Esedion alle scuole medie

Ieri pomeriggio ho ricevuto una notizia stupenda!
Esedion è stato inserito nella lista dei libri per le vacanze di una scuola media.
Sono proprio molto contenta che l'insegnante, che ha letto l'estate scorsa il mio romanzo, abbia deciso di farlo adottare ai propri studenti.
Spero ardentemente che possano leggerlo, sì, perché a San Giorgio di Mantova ho avuto l'amara sorpresa di non trovare nemmeno una copia del mio libro, né l'editore ha saputo dirmi se verrà ristampato.
Confido nelle scorte di magazzino delle tre librerie a cui i ragazzi andranno a ordinarlo, e se proprio si esauriscono ... 
Rimane sempre la cara vecchia biblioteca!

martedì 3 aprile 2012

ESEDION EBOOK

Sorpresa!

ESEDION (PHANTASIA)

Dal 29 marzo Esedion è anche ebook!


Io nemmeno lo sapevo, ed è stata proprio una bella sorpresa!
Specie perché, se Amazon non è impazzito, sono al n. 59 della classifica Fantasy, appena dopo "Numero sconosciuto" di Giulia Besa, edito da Einaudi  (n. 58) e Il segreto dei maghi di Trudy Canavan, edito dalla Nord (n. 60).
Altra bella sorpresa!
Insomma in attesa dell'arrivo del seguito "Aryn, la principessa del Continente", potete leggere Esedion a soli 3,08 euro, con un comodo click sarà a casa vostra subito, senza lunghe attese.
Adesso poi che sta per arrivare anche in Italia il nuovo Kindle sarà uno spasso^^
In merito al nuovo Kindle ho letto questo articolo de Il Sole 24 ore e mi sembra che sarà un prodotto veramente innovativo. Io resto fedele al mio Pad ma in effetti non nego di averci fatto un pensierino...vedremo!
Voi invece perchè non fate un pensierino sul mio libro?



Aggiornamento.

Nell'era digitale tutto è più veloce e da ieri sera il libro è passato dal costo di 3,08 euro al costo di 0,92 euro. Una cifra ridicolmente bassa. In compenso è sceso anche il posto in classifica al n.69. Poiché la scelta di pubblicarlo ebook e di decidere il prezzo non è mia, ma esclusivamente dell'editore che non mi ha informata in nessuna maniera, suppongo che potrebbe ancora cambiare. Certo che a meno di un euro non si può non comprare!






lunedì 23 gennaio 2012

Il corvo di cristallo - commento




Il corvo di cristallo
di Chiara Panzuti
Linee Infinite Edizioni
734 p.



Dopo la distruzione della Terra solo due bambini sopravvivono al massacro. Salvati da un gruppo di alieni, danno vita a una nuova razza dal DNA misto, diventando i rispettivi sovrani di due pianeti in guerra tra loro. In un futuro che nasconde ancora tracce dei perduti sentimenti umani, solo una pietra sembra in grado di porre fine alla guerra. Una pietra legata ai fili invisibili di una sconosciuta Profezia terrestre. Una missione di ricerca mai compiuta prima porterà una ragazza a seguire le orme di un mondo ormai morto, un mondo in cui il futuro e il passato si intrecciano tra loro, aiutandola a scoprire gli antichi sentimenti che porta nel sangue. Nel corso del viaggio imparerà ad affrontare la vita, la paura della morte, i suoi limiti e le sue debolezze. In una realtà dove il futuro è soltanto lo specchio del passato degli uomini, incontrerà angeli, draghi, ombre e fantasmi che la aiuteranno ad andare al di là di ogni apparenza, spingendola a guardare in un’unica direzione: dentro se stessa.

La splendida copertina è stata realizzata da Ilaria Trombi

L'autrice

Chiara Panzuti è nata il 18 Febbraio 1988 a Milano. Ha frequentato il liceo classico e successivamente un corso triennale di Illustrazione e Animazione Multimediale all’Istituto Europeo di Design. Attualmente lavora come collaboratrice in un piccolo service editoriale. Ama il cinema e quando scrive si ispira ai film fantasy e di avventura. Adora viaggiare, soprattutto nei posti freddi; il suo sogno è visitare la Groenlandia e le isole Svalbard.

Il mio commento

In un mondo che non è il nostro, Titania, in cui una razza generata dalla fusione tra alieni e umani, gli Axer, combatte una guerra contro Starsei e i Craisi, tre ragazzi vedranno la loro vita andare in pezzi.
Una società in cui esiste solo la guerra, retta da una terribile sovrana dittatrice, figlia degli esperimenti genetici Oxfandra che persegue l’unico obiettivo di distruggere il fratello gemello Nemus, capostipite dei Craisi.
Su Titania o sei Yark, soldato combattente armato o sei Harke, tecnologico combattente al computer. Akira, Yuri e Cleo sono Harke che ogni giorno si recano in una delle quattro torri per svolgere il loro compito di distruzione informatica dei sistemi craisi.
Tutto cambia quando Akira diviene la cercatrice del Corvo, l’arma finale che consentirà a Oxfandra di vincere la guerra.
Un universo da esplorare, tre amici, prove da superare compagni di viaggio inaspettati, morti, amori impossibili e amori segreti, passioni c’è tutto in questo romanzo di fantascienza e di formazione che vede l’evolversi della personalità di Akira fino al finale assolutamente inaspettato e sorprendente.
L’autrice ha creato un universo di mondi originali in cui la malinconia regna sovrana, in cui la mancanza appare come l’elemento collante di tutta la storia. Sia essa mancanza di volontà di scegliere, di pace, di libertà, di radici, di amore.
A ognuno dei personaggi manca qualcosa, e il viaggio li aiuta a completare quella parte di sé che andrebbe rovinata se lasciata incompleta. Credo siano i personaggi, oltre naturalmente all’intreccio veramente ben congeniato, la parte più notevole del libro. Alcuni sono veramente realistici come Alarico o Kyle, la stessa protagonista mostra una crescita interiore notevole attraverso l’evolversi delle vicende.
Un bel tomo da settecento pagine che, incredibile a dirsi nel mondo fantasy, è autoconclusivo. Leggerlo farà riflettere sui valori più importanti della vita umana, ma anche ridere e sarà facilissimo farsi catturare dalla lettura.
Un esordio per molti versi sorprendente, per la complessità dei temi ma anche per la bravura nell’affrontarli, lo consiglio agli amanti della fantascienza e spero di leggere presto nuove storie di Chiara Panzuti.

venerdì 13 gennaio 2012

Aryn La principessa del Continente

Linee Infinite Edizioni mi pubblicherà ancora!
Tenetevi pronti!
Ryan sta per tornare...
Questa volta non sarà solo.
26 dicembre 2004,
ricordate questa data?
Presto il seguito di Esedion spiegherà ogni cosa!



venerdì 6 gennaio 2012

10 domande + 1 a Deborah Epifani





Come promesso ieri, ecco il regalo che mi ha fatto la Befana!
(No, non io, quell'altra, quella che vola a cavallo di una scopa e porta i doni nel sacco grande)






Il regalo è una bella intervista con Deborah Epifani!




A un mese esatto dal regalo di San Nicolò, l'intervista al bravissimo Daniele Nicastro (ve la siete persa? Niente paura eccola qui) non poteva che arrivare un altro regalo^^


Prima di lasciare la parola all'autrice vi parlo del suo libro



Le leggende di Aron. Il segreto degli Undici di Deborah Epifani
Linee Infinite Edizioni
480 pg.
16 euro




Genere: Fantasy per ragazzi (dai 9 - 11 anni in poi).

“Un muso più nero dell’ombra emerse dal nulla seguito da un corpo possente. La belva che apparve smise di soffiare e dalla gola levò il verso più agghiacciante che Aron avesse mai sentito.”


Aron ha quindici anni e una vita felice sulla sua piccola isola. Le giornate in mare, i tuffi dalla barca di Gorgo, il sale che tira sulla pelle e l’amore della sua famiglia sono tutto ciò che possiede, tutto ciò che desidera. Quasi tutto. Manca un giorno al suo compleanno e alla cerimonia che lo ammetterà al Consiglio dei Germogli, giovani pronti a difendere l’isola e i suoi abitanti da qualunque insidia li minacci. Ormai fervono i preparativi che lo renderanno a pieno titolo un uomo del Popolo del Mare. Basterà una notte di tempesta perché tutto cambi: dal buio emerge una misteriosa presenza che lo trascinerà lontano dagli affetti e dall’isola, nel mondo magico e insidioso di cui ora fa parte. Chi sono i Guardiani che lo cercano? Chi sono i misteriosi Undici il cui destino si intreccerà inevitabilmente con il suo? Quali enigmi nascondono e cosa vogliono da lui? Aron dovrà fare appello a tutto il suo coraggio e imparare a fidarsi della tenebra che lo accompagna, se vorrà salvare se stesso e le persone che ama. Una corsa contro il tempo per sfuggire al nemico comune. Un’avventura alla scoperta di se stesso e di quel Potere che lo rende unico al mondo. Un segreto da svelare per trovare la verità.




Il mio commento

Aron ci guarda dalla magnifica copertina del romanzo e ha una lunga storia da raccontarci ma la fa scrivere al suo migliore amico Liam, che incontreremo solo alla fine del libro.
Il suo sarà un lungo viaggio e ci porterà con sé alla scoperta del suo destino.
Fin dalla prima pagina veniamo catapultati nel mondo fantastico di Deborah Epifani, catturati dalla magia del luogo e portati sulle ali del vento da un personaggio all’altro.
Solo in un secondo momento conosceremo Aron che sta per compiere quindici anni ed entrare a pieno titolo nella vita adulta del popolo islyano. La notte del suo compleanno però accade qualcosa che lo renderà un intoccabile e sarà allontanato per sempre dal suo popolo; abbandonato su di uno scoglio in attesa della morte, forse. Il segno che porta nel petto è il marchio del male, della magia oscura di cui tutti gli uomini hanno paura. Aron verrà venduto e come prigioniero conoscerà il male più oscuro e ne uscirà solo pagando un prezzo molto alto.
Ma questa non è solo la storia di Aron e del suo salvataggio e iniziazione alla magia ad opera di Gwyniver, è la storia di Undici per i quali le leggi precostruite non sono veritiere.
"Il segreto degli Undici" è sostanzialmente un fantasy classico che parla della lotta eterna tra bene e male.
"Il segreto degli Undici" è un romanzo di formazione in cui Aron lascia la fanciullezza per entrare nell’età adulta. 
"Il segreto degli Undici" è uno scrigno di magia pronto ad aprirsi a ogni pagina.
Sono rimasta rapita dalla scorrevolezza e, nello stesso tempo, dalla complessa trama di questo romanzo.
Sorprendente l’esordio di Deborah Epifani che si dimostra capace di gestire la suspance e il susseguirsi degli eventi padroneggiando benissimo uno stile elegante e avvolgente.
Lo splendore dell’isola di Aron lascerà un segno in ogni lettore, soprattutto perché poi verrà gettato nel gelido buio di Nebuk.
Una carrellata di personaggi credibili e ben delineati accompagnano il protagonista regalando momenti di spasso e di commozione. Niente è lasciato al caso e tutti concorrono magnificamente al risultato finale.
Denso di significato anche il messaggio intrinseco al libro in cui bianco e nero non paiono così netti e la predestinazione non può essere una condanna a un destino.
Spero di leggere al più presto il seguito perché Aron si dimostra essere una saga all’altezza di altre più blasonate e più pubblicizzate.
Un libro da non lasciarsi sfuggire.


La parola all'autrice:

Ciao Deborah!
Accomodati sulla mia poltrona.





Grazie per avere accettato di essere qui e di rispondere alle mie domande.
La tua è la prima intervista del 2012 e sono contenta che sia proprio tu a iniziare l’anno con l’appuntamento periodico (a questo punto posso definire mensile ^^) di 10 domande + 1!

Oh, caspita, è un onore! :) Saluto i tuoi lettori, e sono io che ti ringrazio per l’ospitalità e l’opportunità che mi dai.

Per rinfrescare la memoria a chi legge ricordo che le prime 6 domande sono quelle che faccio a tutti gli autori, le ultime 4 sono specifiche sull’autore e i suoi lavori e la + 1, beh quella è la domanda dell’autore!
Cominciamo:


1. Per cominciare ti va di raccontare qualcosa di te?

Ci provo. Sono nata nel 1976 in un paese del Salento bagnato dal mare, anche se da sempre vivo in Piemonte. Per qualche tempo ho vissuto anche a Pavia e a Roma. Mi sono laureata in Educazione Professionale con una tesi dal titolo bizzarro: Harry Potter e il calice di fuoco: l'amicizia in adolescenza. Alcuni spunti di riflessione pedagogica. Ho svolto lavori in diversi ambiti della pedagogia, ma la mia prima passione sono le scienze naturali. Adoro viaggiare, incontrare persone diverse da me e, ogni tanto, se bevo troppi caffè, utilizzo i fondi per antichizzare mappe di mondi fantastici. Ho un amore incondizionato per le torte di mele, mi piace scoprire nuovi sentieri di montagna e ignorare la mia allergia ai gatti.


2.   Quando hai iniziato a sentire la necessità di scrivere?

Se ti riferisci alla scrittura in generale, non lo so. Mi è sempre piaciuto fantasticare e mettere su carta storie mie. Invece per Aron c’è stato un momento preciso; come in certe favole, è iniziato tutto in una triste giornata invernale. Era il mio compleanno e avevo perso il lavoro per tagli all’azienda. È scattato qualcosa, non ci ho nemmeno pensato più di tanto: sono salita in mansarda e ho scritto di getto l’Oracolo (quello completo che ancora il lettore non conosce). Aron era già nei miei pensieri da molti anni, un po’ come un amico immaginario che è cresciuto con me. A quel punto avevo un Oracolo e un personaggio che conoscevo bene. L’associazione è stata spontanea.


3.   Quali sono i libri e gli autori a cui senti di essere più legato?

Ho un libro che non dimenticherò mai, il primo romanzo che ho letto, all’età di sette anni: La Storia Infinita, di Michael Ende. La mia maestra delle elementari ce lo leggeva in classe interpretando le voci dei personaggi, e noi dovevamo tenere il segno per fare altrettanto. Alcuni miei compagni si sono scoperti attori provetti!




4.   Ti va di suggerirci un libro da leggere?

Penso di averne troppi, perché ogni libro mi lascia un’eredità, persino quelli che non mi sono piaciuti affatto. Qui ne scelgo uno e, a costo di essere scontata, dico Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, di Sepùlveda. Dolcissimo, aiuta a non arrendersi al di là delle logiche previsioni.






5.   Ci sono altre forme di arte, come la musica o la pittura, per fare un esempio, a cui sei legato? Influenzano il tuo scrivere?

La mia prima fonte di ispirazione sono i libri. Poi il cinema, e spesso la musica. Riguardo a quest’ultima sono varia. Spazio tranquillamente dal metal alla classica, dalla zen al rock, dalla etnica alle colonne sonore, che adoro. A volte strimpello ancora (malissimo) la mia Yamaha acustica. Ma solo quando non mi ascolta nessuno!


6.   Come scrivi? Cioè progetti, documenti e poi scrivi o ti siedi e poi cominci a digitare parole al computer? Hai dei riti particolari?

Prima di essere un’educatrice sono una scienziata nella forma mentis (per via dei miei primi studi da naturalista). Alla fine i due modi di pensare non si discostano poi tanto, ma diciamo che la scienziata è decisamente più incline alla pignoleria! ^^’’ Progetto molto, mi documento, faccio in modo che tutto quadri secondo la logica che intendo dare al romanzo. È a quel punto che ho davanti a me un mondo nuovo ma completo, devo solo esplorarlo dando libero sfogo alle emozioni. Da lì subentra l’estro, è indifferente se cambio qualcosa, se scrivo prima il capitolo uno o quello finale. Il motore è l’ispirazione. Riguardo ai riti, ne ho solo uno: banale, noiosissimo silenzio assoluto.


7.   Non voglio fare spoiler ma Aron non pare intenzionato a seguire un destino già segnato. Lasci intendere il grande tema del libero arbitrio. Quanto pesa quello che siamo nel nostro futuro? Quanto peso hanno le scelte personali nella vita di ciascuno e quanto ne hanno nella vita dei ragazzi? (Ho imbrogliato son due domande, faccio finta di niente^^)

Hai detto bene, Aron è un ribelle e un gran cocciuto. In ogni caso io la vedo così: le scelte sono tanto più formative, quanto più ne siamo consapevoli. Vale per adulti e ragazzi. Non importa quale sia la scelta, quanto grande o piccola, quanto riconosciuta o meno dalla società. Qui, però, vorrei aggiungere un concetto che mi sta a cuore e che condivido in pieno: “Difficilmente le nostre condotte sono, come teme chi non ha mai tentato nulla, assolutamente irreversibili. Di solito sommano vantaggi e svantaggi. E ciò che oggi sembra sfavorevole, domani può trasformarsi in una straordinaria opportunità”. (Da L’età incerta, Mondadori).


8.   Fino a un certo punto Aron è come tutti, anzi forse un po’ meglio della media, poi ne fai un emarginato. Anche la maestra di Aron, a suo modo, è un’emarginata, come Liam, anche se di lui vi è appena un accenno nel libro. Perché protagonisti non di successo? Come mai questa scelta negli eroi della tua saga?

Bellissime domande a cui rispondo con queste: che gusto c’è se l’eroe è già formato? Dove sta l’immedesimazione che permette di crescere insieme a lui? Se l’eroe è come noi (anche peggio!) ma è in grado di affrontare pericoli immensi, di superare prove orribili, di vincere le proprie paure, allora tutto sommato possiamo fare altrettanto! Io lo trovo incoraggiante.


9.   Essendo io fissata con le isole e i lettori del blog lo sanno. (Poveri loro!) Non posso non chiederti quanto importanza ha per te l’ambientazione e a quale luogo ti sei ispirata per creare l’isola di Aron? Visto che qui siamo tutti amanti dei libri, perché non ci dici anche se nella realtà esiste una biblioteca di Irìsia?

Anche queste sono due domande! ;) Cominciamo dalla prima. Il mondo di Aron è molto vasto, complesso. Non so se riuscirò a inserirlo tutto, ma è sicuro che sia dettagliato nella mia testa. Mi sono ispirata al contesto culturale in cui vivo. Sono un misto di tradizioni, il Nord e il Sud, perciò, in generale, credo di aver preso spunto da questo mio modo di essere, anche se alla fine ho allargato la visuale, spaziando dalla cultura mediterranea a quella celtica. Scendendo invece nei particolari, la felice isola di Aron rappresenta, più che un luogo fisico, la solarità del Salento e... mio nonno, che era un guardiano dei fari. La Biblioteca di Irisìa, invece, è ispirata a un luogo reale: la facoltà di lettere e filosofia di Pavia, città a me cara per diverse ragioni.


(e qui mi metto a saltare. Deborah forse non lo sa ma vivere in un faro era, è e forse sarà il mio sogno. Dunque grazie nonno di Deborah che hai ispirato Islya)




10. Domanda quasi finale e molto personale. Ovviamente non ci anticiperai nulla della saga ma magari ci potresti dire qualcosa sui tuoi progetti futuri. Pensi di scrivere il romanzo ispirato a “Il risveglio” il racconto con il quale hai vinto la scorsa estate il concorso del Fantasy World Forum?

Sì, quello è uno dei miei progetti futuri. Carattere e storia personale di Gabe e Nerissa sono già tracciati, così come l’ambientazione steampunk. Manca una trama che mi soddisfi, il che, come avrai intuito, significa ben strutturata e se possibile originale. Finché non ho questi elementi, continuerò a lavorare principalmente sul seguito di Aron. Ho anche altre idee, tra cui dei progetti con biblioteche e scuole, ma sono ancora così incerte che aspetto a dirne di più.

La domanda +1 è la domanda di riserva.
C’è qualcosa che avresti sempre voluto che qualcuno ti chiedesse, ma non l’ha mai fatto?
Ora è il momento giusto!
Suggerisci la domanda che desideri e poi regalaci la risposta.

Oddio, questa è bellissima, ma difficile! Be’, forse mi piacerebbe se mi chiedessero qual è il personaggio da cui mi discosto di più anche se, per chi non ha letto il libro, temo non abbia molto senso dire Gil, il migliore amico di Gwinever. Questo perché è l’unico personaggio ispirato a priori a una persona reale. Altrimenti, se posso tuffarmi sulla domanda di riserva (sto barando), mi chiederei: pensi di scrivere qualcosa di diverso dal fantasy? Non è escluso. E magari per adulti.
Ti ringrazio tanto, Claudia, è stata una bellissima chiacchierata! :)   

Grazie a te Deborah!
Le tue risposte sono state proprio interessanti e svelano molto anche del perché "Il segreto degli Undici" mi sia piaciuto così tanto.

A questo punto non ci resta che attendere il seguito della storia di Aron ma anche i futuri lavori di questa brava autrice^^


E per concludere come si deve vi lascio tutti i link per trovare



Il blog dell'autrice qui;
L'estratto del libro qui;
Il book trailer e le letture di alcuni capitoli del libro fatte dalla viva voce di Deborah qui





giovedì 10 marzo 2011

Due mesi passano in fretta: autopromozione!




La considerazione di MP Black sul fatto che due mesi passano in fretta mi ha fatto riflettere...
Mancano due mesi all'uscita di Esedion!
Sono felicissima il mio primo romanzo verrà pubblicato da Linee Infinite un piccola ma seria casa editrice di cui ho già avuto modo, come lettrice, di apprezzare i "prodotti". Ora mi piace sempre di più, sia per la serietà che per la chiarezza.
"Esedion" avrà una copertina bellissima, scusate la poca modestia, ma non potrà essere diversamente, visto che la sta realizzando Francesca Resta e il suo nome è garanzia di qualità. Se non vi fidate, o non la conoscete, date un'occhiata al suo sito.
Ma il libro di che parla?
Questo ve lo rivelerò un'altra volta, per oggi anticipo solo che le stelle avranno la loro importanza. Tra qualche giorno vi dirò dell'altro, in fondo mancano "ancora" due mesi!