Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

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lunedì 14 novembre 2011

Di ritorno da Chiari

Buon lunedì a tutti!
Io sono ancora un po' intontita dalle emozioni di ieri.
Come vi avevo detto sono andata a Chiari alla Rassegna della Microeditoria.
Con me avevo i miei compagni di presentazioni Davide Sassoli e M.P. Black, due amiche all'ultimo si sono tirate indietro, permettendo così a Davide di non patire troppe chiacchiere femminili ^^
Sono stata felicissima di incontrare di persona Deborah Epifani e Chiara Panzuti. Spero di non averle sconvolte ma quando sono assieme alla mia amica M.P. Black alias Paola De Pizzol (come sa bene Simone Draghetti) sono sempre molto sbarazzina (eufemismo!)
Pranzare con Chiara e Deborah mi ha permesso di approfondire la conoscenza di due amiche virtuali e di progettare con Paola una nuova collana editoriale erotica (questo è uno scherzo, spero!)
Ho rivisto con grandissima gioia la brava Francesca Resta, ma anche il mitico Traz, che non solo mi ha accompagnata all'aperto evitando che, come al solito, stramazzassi al suolo a causa della confusione ma mi ha dato buoni consigli di lettura e mi ha sopportata nelle mie elucubrazioni martiniane.
Verso sera c'è stata anche l'occasione di fare una bella chiacchierata con Vlad e sua moglie, nonché assistere alla presentazione di Adriana Comaschi. Adriana è una forza della natura!
Il caro Mauro Fantini era pure accompagnato dai suoi figli e per una volta ci siamo ritrovati genitori che parlano di figli discoli non i soliti autori iperoperativi in zona di emergenza, molto piacevole direi^^
Avrei voluto parlare di più e meglio con Francesca Angelinelli e con Solange Mela, ma quello che ci siamo dette ha comunque sortito un effetto dirompente.
Credo che le belle sensazioni di ieri mi terranno compagnia a lungo...

Purtroppo nella confusione e nella gioia di rivedere vecchi amici ho fatto solo due foto:

lo stand di Linee Infinite Edizioni con Simone Draghetti, me medesima, Deborah Epifani e Chiara Panzuti


da sinistra verso destra o forse sarebbe meglio dire "seghettate dalla luce che filtrava dalle persiane" trovate: M.P. Black alias Paola, mois, Simona, Deborah e Chiara


Avrei voluto fare molte altre foto ma c'erano troppi libri, troppe persone, troppe distrazioni e io mi distraggo facilmente ;)))



Per finire: non penserete veramente che in una fiera del libro io non abbia comprato nulla?
Infatti non lo pensate, giustamente, perché non solo ho comprato dei libri ma anche molto belli (avevo fatto la wish list!)
Quali?
Eccoli:

Il corvo di Cristallo di Chiara Panzuti


Le leggende di Aron. Il segreto degli undici di Deborah Epifani



Alchemia di Chiara Guidarini



Il libro della vecchia Kate di Benedetta Pini

Pasteris, con un ritmo incalzante e una grande accuratezza storica, ci fa rivivere le emozioni, i colori, le battaglie che infiammarono l’immortale impresa di Annibale. UNA STORIA EPICA, 
UN ROMANZO IMPERDIBILE, IL SOLDATO DI ANNIBALE

Il soldato di Annibale di Adriano Pasteris


Gli occhi dell'Hydra

I fantasy li ho presi perchè mi incuriosivano da tempo, il libro di Pasteris è un romanzo storico e io, anche se non sembra, li adoro! La raccolta di gialli perché ho letto alcune frasi e mi ha incuriosito.
Non temete di ognuno di loro vi farò sapere la mia opinione!





giovedì 21 aprile 2011

10 domande + 1 a... Chiara Guidarini

Dopo tre maschiacci è la volta di una bella signorina!
Oggi, ha accettato, con grande gentilezza, di rispondere alla mie domande Chiara Guidarini.


Se qualcuno non la conoscesse la presento con le parole usate da True fantasy

"Chiara Guidarini fa parte di quel gruppo di autori che stanno permettendo al fantasy italiano una crescita esponenziale, nata a Carpi (MO) il 26 dicembre 1976. Ha vissuto per 27 anni a San Martino in Rio (RE) poi, per amore, si è trasferita in un piccolo paese dell’Appennino Reggiano di nome Minozzo. Diplomata in ragioneria, ha una grande passione per la storia antica e medievale (Io, Virginia ne è la dimostrazione) per questo in un primo momento i romanzi che scriveva erano prettamente storici. In seguito sfumarono nel fantasy e si intrecciarono al paranormale. È una mamma a tempo “quasi” pieno, e nelle pause si divide tra la contabilità dell’officina del marito, la casa, la scrittura e la lettura."
E' autrice della saga di Ancyria edita da Traccediverse (L'ultima profezia, Il canto proibito) e ha collaborato con altri validi autori all'antologia "Storie di draghi, demoni e condottieri", oltre, naturalmente, a "Io, Virginia" edito da Linee Infinite Edizioni, di cui ho già scritto in questo post e di cui parleremo con lei.

Ciao Chiara, grazie mille di essere venuta sulla mia isola!
Accomodati pure sulla poltrona





1. Per cominciare ti va di raccontare qualcosa di te?

Certo... molto volentieri. Da dove parto? Sono nata 34 anni fa a Carpi in provincia di Modena, ma ho vissuto a San Martino in Rio (RE) per 27 anni. Poi mi sono sposata, mi sono trasferita in Montagna, e ho ripreso in mano la mia passione per la scrittura, accantonata un po' per motivi di studio e poi di lavoro. In seguito sono diventata mamma, e quando il tempo lo permette coltivo questa passione, studiando, e cercando di migliorarmi sempre di più.

2. Quando hai iniziato a sentire la necessità di scrivere?

Ero in quarta elementare, cotta di un attore americano. L'unico modo per raggiungerlo era la carta, era una storia. Una storia dove potevamo incontrarci. L'ho scritta. E da allora non ho più smesso.

3. Quali sono i libri e gli autori a cui senti di essere più legato?

Quelli della Saga di Darkover di Marion Zimmer Bradley: hanno tessuto la tela della mia Ancyria.

4. Ti va di suggerirci un libro?

Uno solo? :D Parlando di autori stranieri, mi piace molto King quindi proporrei la Torre Nera (Saga). Se stiamo sugli autori italiani, mi sono piaciuti molto “La Maschera” di Paola Poggioli, e “L'erede di Vitar” di Federica Ramponi. Poi, ovviamente, ce ne sono tanti altri...

5. Ci sono altre forme di arte, come la musica o la pittura, per fare un esempio, a cui sei legato? Influenzano il tuo scrivere?

La musica è un universo che mi è precluso, però mi piace avere un sottofondo mentre scrivo. Diciamo che ascoltando la musica riesco a creare una storia del tutto indipendente dalle parole del testo. Disegno appena appena bene, e anche mentre disegno creo storie.

6. Come scrivi? Cioè progetti, documenti e poi scrivi o ti siedi e poi cominci a digitare parole al computer? Hai dei riti particolari?

In genere è il personaggio stesso che mi detta la sua storia, che solitamente è del tutto diversa a quella che io penso. La storia si crea da sola mentre scrivo, senza una progettazione. Ovvio che spesso i cerchi non si chiudono e dopo, tramite l'editing, si sistema tutto. In genere faccio due o tre bozze, poi lascio fermo il libro per un po', un anno, due, dipende... e poi lo riprendo in mano e lo guardo con occhi nuovi, quando mi sono staccata emotivamente da lui e dai suoi personaggi.

7. “Io, Virginia” è un romanzo decisamente fuori dagli schemi ma prima di parlare del nocciolo della storia vorrei farti complimenti per il personaggio dello psichiatra. Fantastico! Riesci a renderlo odioso al punto giusto, da dove ti è venuta questa idea?

Grazie! Il dottor Guadi... mmm... diciamo che anche lui come gli altri aveva già il suo carattere e io l'ho solo trascritto. Doveva essere un personaggio curioso, sono felice che ti sia piaciuto!

8. Quanto c’è di Chiara Guidarini in Sara e Virginia, le due protagoniste del romanzo? E quanto nei personaggi maschili, solo apparentemente di contorno?

Virginia è un personaggio storico reale e ho cercato di riportare al meglio il suo carattere, come doveva essere stata. Sara è pura immaginazione, forse mi somiglia di più, anche se io non sarei mai partita da sola per andare a Firenze poche settimane prima delle mie nozze... e nemmeno ora, credo! Come dicevo prima, ogni personaggio ha la sua storia, il suo carattere. Generalmente in loro, soprattutto in quelli di contorno, c'è ben poco di me.

9. Le due donne hanno delle visioni dell’amore molto diverse e il finale sorprende e non poco. Come sei riuscita a ricreare così bene le sensazioni della vita dolorosa di Virginia?

La vita di Virginia è documentata, quindi mi sono attenuta a fatti storici reali, l'unica parte romanzata è quella di Davide. Credo che Virginia de' Medici abbia contribuito non poco alla riuscita del testo. Chissà, spero di averla fatta felice rispolverando un pochino la sua storia.

10. Pensi che tratterai ancora argomenti storici o stai già rivolgendo la tua attenzione verso altre esperienze? Ti va di anticiparci qualcosa?

Per ora la storia la lascio dov'è. Virginia mi ha appassionata perché ho interpretato il suo ruolo in una sagra, e la storia è una mia grande passione... ma è troppo impegnativa. Non si può inventare. Non si possono scrivere cose che non si sanno. Per ora non sono pronta. Virginia mi ha aiutata, ne sono certa, perché mentre scrivevo vedevo attraverso i suoi occhi. Ma non ci sono altre duchesse, o contesse, per ora, che abbiano intenzione di bussare alla mia porta e raccontare la loro vita. Vorrei veder pubblicata tutta la mia saga fantasy, e vorrei che uscisse il mio paranormal “Alchemia”. Chissà...


Dunque nuovi romanzi sono pronti per noi!

Bene, spero proprio di poterli leggere!

Siamo ormai alla fine, resta solo la domanda +1 è la domanda di riserva.

C’è qualcosa che avresti sempre voluto che qualcuno ti chiedesse, ma non l’ha mai fatto?

Ora è il momento giusto!

Suggerisci la domanda che desideri e poi regalaci la risposta.


Mmmm... non saprei. Mi è stato chiesto di tutto, dall'interrogazione “storica” a quella sul libro in sé... chiedimi chi ha disegnato la copertina, Corrado Vanelli, che è un artista INCREDIBILE, e chi ha realizzato la musica del Booktrailer, Emanuele Milani, che si sta già rimboccando le maniche e pensando a quella dei prossimi libri. Chiedimi chi ringrazierei, Simone Draghetti, che prima di editore è amico. E ringrazio te, per questa bellissima intervista. Un abbraccio.



Un abbraccio a te e grazie mille per la tua gentilezza e per la pazienza ^_^

martedì 2 novembre 2010

Io, Virginia

Come promesso, eccomi a suggerirvi, con qualche notizia in più, questo breve romanzo.
"Io, Virginia" di Chiara Guidarini

Mancano pochi giorni al matrimonio di Sara e tutto sarebbe magnifico se non fosse per l’inquietante presenza che, di tanto in tanto, irrompe nella sua quotidianità. L’ombra di una duchessa morta da secoli le narra lentamente la sua storia, obbligandola a ripercorrere i luoghi dove dimorò per ricostruire ogni singolo tassello della sua vita, fino a comprendere appieno cosa voglia da lei. In un parallelo di esistenze, in bilico tra passato e presente, si consumano le vicende di due donne apparentemente diverse ma unite da un destino comune. Virginia De’Medici, sposata contro la propria volontà per ragione di stato a un Duca che non ama, e Sara Varzi, che sta per legarsi all’uomo che invece ama. Passione, ragione, sentimento e follia si intrecciano in un mosaico di eventi capaci di sovrapporre ciò che avvenne a ciò che sarà.

Nuova prova per Chiara Guidarini, autrice della Saga di Ancyria, che questa volta si dedica al fantasy-gotico, tratteggiando la vita della Duchessa Virginia De’ Medici, sposa di Cesare d’Este in un parallelo con la vita di un’altra sposa dei giorni nostri, Sara Varzi. Ambientazioni antiche si sovrappongono a quelle moderne, creando un mosaico di eventi capaci di trascinare il lettore nel vivo del romanzo, quasi fargli toccare con mano i personaggi stessi. La trama regge bene, solleticando la curiosità del lettore, e non si smorza nemmeno sul finale ricco di colpi di scena. Due storie che si fondono senza mai cadere nel banale, intersecandosi l’una all’altra in un intreccio senza tempo. Il romanzo è edito da Linee Infinite edizioni.


La mia opinione:


Romanzo il cui genere non so definire. Ma ha importanza?
Si tratta di un libro scritto molto bene, in cui la protagonista ci parla in prima persona della sua esperienza successiva a una seduta spiritica.
Mai prendere alla leggera certe pratiche esoteriche! La poverina si ritrova a condividere i ricordi della sfortunata Virginia De’ Medici.
La protagonista, Sara, è a un passo dal matrimonio, deve già gestire la semi dichiarazione del suo migliore amico che la supplica di non sposare un altro, le incombenze dell’importante cerimonia, e un fidanzato innamorato e preoccupato per la sua salute. In tutto ciò si aggiungono i ricordi non suoi di una duchessa del sedicesimo secolo.
Spietata descrizione del professionista della psiche che l’aiuta a suon di farmaci, assolutamente inutili.
Bella la ricostruzione del mondo rinascimentale, con giuste considerazioni sull’effettiva libertà d’azione dei nobili, soggetti a infiniti vincoli, maschi o femmine che fossero.
Finale un po’ caotico ma, tolto un refuso, decisamente sorprendente per il lettore.
Buona lettura!

domenica 31 ottobre 2010

Zucche!


Giornata di pioggia.
Ma proprio tutta la giornata, non ha smesso un secondo!
Io mi sono divertita moltissimo a intagliare una zucca, vi piace?
E ora finisco uno splendido libro
"Io, Virginia" di Chiara Guidarini.
Quarta di copertina:
Mancano pochi giorni al matrimonio di Sara e tutto sarebbe magnifico se non fosse per l’inquietante presenza che, di tanto in tanto, irrompe nella sua quotidianità. L’ombra di una duchessa morta da secoli le narra lentamente la sua storia, obbligandola a ripercorrere i luoghi dove dimorò per ricostruire ogni singolo tassello della sua vita, fino a comprendere appieno cosa voglia da lei. In un parallelo di esistenze, in bilico tra passato e presente, si consumano le vicende di due donne apparentemente diverse ma unite da un destino comune. Virginia De’Medici, sposata contro la propria volontà per ragione di stato a un Duca che non ama, e Sara Varzi, che sta per legarsi all’uomo che invece ama. Passione, ragione, sentimento e follia si intrecciano in un mosaico di eventi capaci di sovrapporre ciò che avvenne a ciò che sarà.

Me l'ha prestato MP Black e ha proprio fatto centro!
Magari nei prossimi giorni vi dirò qualcosina di più, intanto buona notte di Halloween!