Le cronache di Gaia

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giovedì 14 giugno 2012

Michael is back

Michael Connelly, il mio mito insuperabile dei thriller polizieschi, è tornato e si è portato lui, l'unico, l'inimitabile: Harry Bosch!
Un'altra indagine in cui l'ispettore che scruta l'abisso dovrà districarsi.
"Il respiro del drago"
(titolo stupendo! Nine Dragons in inglese, altrettanto evocativo e dal significato differente...)


Il respiro del drago (Thriller)


Fortunato è l'uomo che trova rifugio in se stesso. Una massima che il detective Harry Bosch ha fatto sua e di cui è debitore all'uomo che ora giace sul pavimento dell'emporio di liquori, nella periferia sud di Los Angeles. John Li, un commerciante cinese immigrato da anni negli USA, non ha neppure fatto in tempo ad afferrare la pistola che teneva per difesa sotto il bancone prima di essere freddato con tre colpi al petto. Forse una semplice rapina finita male, niente di insolito in quella zona della città. Ma scorrendo le registrazioni della telecamera di sorveglianza, una sequenza che risale alla settimana prima attira l'attenzione di Bosch: uno strano scambio di denaro tra Li e un giovane asiatico che ha tutta l'aria di essere una tangente. Il ragazzo viene fermato come principale sospettato, e l'ombra della Triade, la potente mafia cinese di cui Los Angeles è una delle roccaforte inizia a insinuarsi tra le pieghe del caso. Ma questa volta Bosch avrebbe preferito che le sue ipotesi non avessero conferma. Perché nel video che riceve sul cellulare sua figlia, tredici anni, è legata e imbavagliata e fissa l'obbiettivo con uno sguardo che a Harry lacera l'anima. Qualcuno a Hong Kong, dove Maddie vive da sei anni con la madre, ha deciso di mandargli un chiaro avvertimento, colpendolo là dove è più vulnerabile. Bosch sapeva che sarebbe successo. Che, prima o poi, le forze oscure con cui combatte ogni giorno l'avrebbero trovata e usata per avere lui. Quel momento è arrivato.






mercoledì 15 dicembre 2010

Hieronymus Bosch, per gli amici Harry


Dal sito italiano di Michael Connelly:
"HIERONYMUS "HARRY" BOSCH nasce a Los Angeles nel 1950. Rimasto presto orfano, comincia a peregrinare da un orfanotrofio all’altro, da un’adozione all’altra. Alla prima occasione, entra nell’esercito: combatte in Vietnam, unendosi ai “topi delle gallerie”, i soldati che dovevano esplorare i cunicoli scavati sottoterra dai Vietcong.Tornato dalla guerra, entra in polizia. E fa carriera, risolve casi importanti, viene scelto come protagonista di una serie televisiva.

Ma il successo fa invidia, e dopo che Bosch uccide un serial killer in modo “irregolare”, si apre il conflitto con il Dipartimento di polizia di Los Angeles. Lo vorrebbero più conciliante, più cauto, più rispettoso. Ma Bosch non è uno che fa compromessi, e così viene spedito alla Divisione Hollywood, la squadra che si occupa dei casi più spinosi, la feccia della città. Ma proprio a Hollywood Bosch vivrà le sue avventure più emozionanti e coinvolgenti, conoscerà le donne che segneranno la sua vita, i pochi veri amici e i troppi, spietati, nemici."


Non cito completamente la pagina di Wiki è troppo lunga, vi annoierebbe, ma questo è fondamentale:
Il detective Harry Bosch (nome completo Hieronymus Bosch) è un personaggio della letteratura creato da Michael Connelly, comparso per la prima volta nel romanzo del 1992, La memoria del topo. È il protagonista di una serie di romanzi (attualmente 15) che sono ambientati nello stesso anno della pubblicazione.


Mentre scrivevo questo post, mi sono resa conto di avere letto 16 (quasi 17, uno è in lettura) dei 19 romanzi pubblicati in Italia. Dunque posso ben definirmi una fan e quindi assolutamente parziale nel giudizio.




Ho adorato Harry Bosch.
Con tutto il cuore.
Poi, come una donna infedele ma non traditrice, l'ho messo da parte per scoprire nuovi orizzonti, ma va a finire che torno sempre a trovarlo!
Dunque ecco la mia somma disperazione nell'apprendere che il suo creatore Michael Connelly era qui in italia, fino all'altro giorno.
E' stato sul Tgcom e su Radio Deejay, ma dove ero io???
Ma perchè il mio tempismo è pari solo a quello di Lupo Alberto???
Così ho perso la possibilità di udirlo dal vivo.
Per fortuna c'è internet e un'intervista l'ho recuperata da
Il messaggero.it e l'ho visto nel video di Radio Deejay

L'autore è in Italia per presentare il suo nuovo libro(nuovo, vabbè, per l'Italia)
"La lista"



Anni di cause di serie B, poi una ferita da arma da fuoco che gli ha causato una dipendenza da psicofarmaci e l’ha tolto a lungo dalla piazza: Mickey Haller non può certo definirsi un avvocato di grido. Eppure la ruota sembra finalmente girare nel verso giusto quando il suo più illustre collega Jerry Vincent viene misteriosamente assassinato e lui ne eredita tutti i clienti. Tra questi spicca Walter Elliot: noto produttore di Hollywood, accusato di aver ucciso la moglie e il suo amante. La difesa del magnate potrebbe essere per Haller il biglietto per il successo che da tanto aspettava. Ma sulla sua strada incontra il detective Harry Bosch: più di trent’anni di carriera alle spalle, una vocazione per la giustizia che va oltre il semplice senso del dovere, una leggenda per tutti. Solo Haller sembra non averne mai sentito parlare. Tuttavia, a osservarlo meglio, anche per lui quell’uomo dagli occhi da squalo ha un’aria vagamente familiare. Tra i due non è certo amore a prima vista. Perché Bosch guida l’indagine sulla morte dell’avvocato Vincent, e i clienti ora difesa da Haller sono tutti potenziali indiziati per il detective. Si fronteggiano così dai lati opposti della barricata, finché Haller scopre che lui stesso potrebbe essere il nuovo bersaglio del killer. Solo allora Bosch e Haller capiranno che fare squadra è l’unica soluzione possibile. Dopotutto, non sono che le due facce della stessa medaglia. E hanno in comune molto più di quanto loro stessi immaginino.


In questi ultimi anni mi sono un po' persa, mi mancano infatti alcuni tasselli, ma rimango dell'idea che "Il ragno" sia un giallo strepitoso e che se non avete ancora letto niente di Connelly, direi che potete tranquillamente iniziare da lì.
Dimenticavo, non ho detto perchè mi piace!
Ci sono tanti motivi ma, forse, quello che fa la differenza tra Harry e gli altri detective è che lui non scorda mai che "quando guardi l'abisso, l'abisso guarda te".