Le cronache di Gaia

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domenica 20 marzo 2011

Il cigno nero



Dopo quattro tentativi andati a vuoto alla fine ci sono riuscita!
L'ho visto!
Ho portato anche marito e due amici, che non so più se sono tali, dopo la visione...
Lo dico chiaro e tondo: è un film angosciante.
Se qualcuno ha delle fragilità interiori potrebbe uscirne abbastanza malconcio.

Ma andiamo per ordine, la trama:

Nina Sayers è una ballerina del New York City Ballet che sogna di diventare protagonista in un importante spettacolo. La madre, un ex ballerina di scarso successo, è iperprotettiva e la costringe ad allenamenti estenuanti. Quando il direttore Thomas Leroy le affida il ruolo di protagonista ne “Il lago dei cigni”, Nina dovrà sostenere una dura prova che metterà a repentaglio il suo fragile equilibrio emotivo e psicologico.


Cast: Natalie Portman, Vincent Cassel, Mila Kunis, Barbara Hershey, Winona Ryder, Benjamin Millepied, Ksenia Solo, Kristina Anapau, Janet Montgomery, Sebastian Stan, Toby Hemingway, Sergio Torrado, Mark Margolis, Tina Sloan

Partirò dagli attori, mi è più semplice.
"Vincent Cassel recita benissimo la parte dello stronzo" commento del mio amico, che condivido in pieno (scusate il francesismo).
Mila Kunis è Lili semplicemente perfetta! Sensuale, conturbante e tentatrice.
Winona Rider: ben tornata! Era dai tempi di "Ragazze interrotte" che non mi piaceva così tanto! Qui interpreta la stella caduta, l'etoile che è costretta a lasciare il posto a una donna più giovane.
Barbara Hershey è la madre di Nina. Mi faceva venire i brividi ogni volta che la inquadravano. Mi ha fatto tornare in mente la madre de "Il ragazzo con gli occhi blu". E' riuscita a trasmettere benissimo il senso di frustrazione e l'ossessivo amore per la figlia.
Natalie Portman ... è il film.
Oltre a essere bellissima in ogni frangente è di una bravura da far venire i brividi. Con il suo fisico e la sua grazia riesce ad essere perfettamente credibile come ballerina. Nei cambi di espressione da grazia a perversione è straordinaria. Un gioco di specchi per nulla semplice che riesce a sostenere magnificamente. Oscar più che meritato.

Il regista ha saputo creare un'atmosfera angosciosa per tutta la durata del film, generando nello spettatore una tensione emotiva altissima. Il finale è abbastanza prevedibile proprio perché inevitabile.

Non so ancora dire se mi è piaciuto a meno, di certo non lascia indifferenti.
Mi sento di consigliarlo, se non l'avete ancora visto, fatelo presto.