Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!

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mercoledì 22 febbraio 2012

Consigl'ebook

Ciao a tutti!
Oggi vorrei segnalare alcuni ebook!


Comincio dal racconto di 
Daniele Nicastro, Il quaderno ad anelli, euro 0,99
http://www.amazon.it/Il-quaderno-ad-anelli-ebook/dp/B007333R3Y/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1329922069&sr=1-1

Il quaderno ad anelli
Dave ha bisogno di aiuto. Se ne rende conto guardandosi allo specchio. Scoprirà tuttavia che i nodi della mente sono difficili da sciogliere, soprattutto quando si dimenticano facilmente le cose. A lui mancano dei pezzi. Forse quel bambino misterioso che legge sotto le coperte può aiutarlo ben più di uno strizzacervelli. La chiave di tutto è nel suo quaderno ad anelli.
Il sito dell'autore




La chiave amaranto di Anna Tasinato
Gratuito in questi giorni!
http://www.amazon.it/La-chiave-Amaranto-ebook/dp/B004TC9TXO/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1329922055&sr=1-1


La chiave Amaranto
L'immortale Alida è sospettata per l'omicidio della sua coinquilina e amica Licia Amaranto. Incastrata dal colpevole che le ha lasciato un messaggio attraverso la posizione del corpo della vittima, Alida giura vendetta per l'omicidio dell'unica persona cui era legata. Trascorre i giorni a raccogliere indizi, analizzare i documenti, rubati di nascosto dalla scena del crimine, nella speranza di capire chi sia l'assassino e cosa voglia davvero da lei. Le coincidenze iniziano quando Alida è costretta a seguire una serie di sedute psicologiche che attestino il suo grado di responsabilità nell'omicidio; lo studio Boidi, infatti, è circondato da una aura inquietante e lei viene assegnata al dottor Mirko Borgia, giovane psicologo nonché fratello di un immortale. I due presto si ritrovano insieme in fuga verso la verità, inconsapevoli della portata degli eventi e di cosa si nasconde davvero dietro... La chiave Amaranto.
Il sito dell'autrice



Fabrizio Valenza, L'alieno nella mente, euro 2,68
http://www.amazon.it/Lalieno-nella-mente-ebook/dp/B00780WBDO/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1329922018&sr=1-1

L'alieno nella mente


L’alieno nella mente è un titolo ironico ma non troppo (come d’altronde la bellissima immagine di Enrico Valenza utilizzata per la copertina), sotto il quale sono raccolti pezzi horror, di fantascienza e fantastici, tutti comunque accomunati dall’idea che la minaccia sia soprattutto nella mente di chi la vede. Alcuni di questi racconti sono già stati pubblicati in precedenti antologie, altri sono invece inediti.
Ho scelto la copertina stile Settanta appositamente, come a segnalare che sotto le spoglie rinnovate dell’editoria digitale potrebbe essere possibile la riscoperta di una narrativa differente, estranea alle logiche editoriali sempre più imbavagliate da un mercato imbizzarrito.

Il blog dell'autore



Antonia Iolanda Cudil, La sindrome di Rubens, euro 2,68
http://www.amazon.it/La-sindrome-di-Rubens-ebook/dp/B006WC6JAU/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1329921996&sr=8-1

La sindrome di Rubens

Durante la visita al museo Thyssen Bornemisza di Madrid, Lidia si ferma a guardare un’opera di Rubens, vicino c’è un giovane che pare affascinato quanto lei dal quadro. 
Un visitatore come un altro, un uomo bello e sconosciuto da cui viene irresistibilmente attratta. Quello che fanno nel museo non è previsto, né logico ma è reale come la passione che li travolge.
Lui non parla la sua lingua, le lascia solo un nome e un indirizzo mail. Non è il suo, è quello di un famoso professore di storia dell’arte, Matthias Sallmann. Lidia lo vede in televisione e si accorge che l’uomo bellissimo, esperto studioso di arte, non è lo sconosciuto che l’ha amata. Il professore sostiene una teoria chiamata sindrome di Rubens che scatenerebbe i sensi di alcune persone, portandole a essere travolte dalla passione più sfrenata. Lidia pensa di esserne stata colpita e scrive a Sallmann per avere informazioni. Incontrerà così il professore ma anche lo sconosciuto del museo. Da loro imparerà a indagare le misteriose vie che legano l’eros all’arte.

Il blog dell'autrice


Matteo Grimaldi, Supermarket24 euro 3,00
http://www.amazon.it/Supermarket24-ebook/dp/B006AWA6F6/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1329922037&sr=1-1
Supermarket24


"Supermarket24" definisce il tempo e il luogo in cui si sviluppa l'epopea di Luca Sognatore: le tanto attese 24 ore del primo giorno di lavoro come commesso in un qualsiasi supermercato aquilano. Il reparto ortofrutta a cui Luca è assegnato diventa un punto d'osservazione da cui raccontare, ora con pathos ora con perfidia, le vite vere o immaginate di colleghi, clienti e superiori. Vite scandite dal passare di ore sempre uguali, costrette in una quotidianità meccanica e annichilente, di cui sembra accorgersi solo lo sguardo vivace e scanzonato di Luca.
Il sito dell'autore



Cinque generi differenti in formato digitale. 
A parte il libro di Anna Tasinato, che ho scaricato, ma non ancora letto, gli altri quattro hanno brillantemente superato il DaisyTest!
Ve li suggerisco e ...
Buone letture!


martedì 20 dicembre 2011

Che cosa regalare a Natale?

Che cosa regalare a Natale?
Un bel problema, specie se consideriamo il difficile periodo in cui viviamo e le limitate risorse di cui la maggior parte di noi dispone.
Dunque un libro è senza dubbio un ottimo regalo di Natale, dal prezzo contenuto e dal valore spesso inestimabile.
Senza contare il fatto che chi ci regala un libro di certo l'ha scelto, ha pensato a noi e quindi ci vuole bene.
Su questi e altri argomenti potete leggere il bel post di Miriam Tocci nel suo blog.
Ma poichè "non di soli libri vive l'uomo e la donna" quest'anno vi darò consigli ad ampio spettro, come gli antibiotici.
Per la sorella, la cugina, la zia che ha tutto e di più eccolo, dai 5 ai 10 euro un grazioso reggiborsa, ce ne sono di tanti modelli e si trovano ovunque




Per bimbi tra i 3 e i 10 anni un gioco molto particolare


Sono soffici tasselli in mais che bagnati si attaccano, io conosco solo la marca Happy Mais, ma di certo ce ne sono altre.

Per gli uomini, in assoluto gli ossi più duri della scelta dei doni natalizi, c'è tutto l'imbarazzo del mondo alcolico partendo da whisky come il Bowmore

    passando per Laphroaig       

per arrivare alla più nostrana (almeno dalle mie parti) Prime Uve, che non è grappa, bensì un distillato



Dite la verità ci avevate creduto!?!
Un post intero senza parlare di libri?
Figuriamoci!

Ed ecco alcuni miei suggerimenti per le feste!

Come regalo per tutti gli amanti della letteratura con la L maiuscola consiglio
"Le confessioni di un italiano" di Ippolito Nievo.
Lo trovate in molteplici edizioni e anche scaricabile gratuitamente, se il regalo è per voi, in quanto fuori da vincoli di diritto d'autore.
Nell'anno dei 150 anni della nostra Italia credo questo libro sia perfetto.

Continuando non posso non consigliare Irène Némirovsky.
Un'autrice che amo sopra ogni altra e per la sua capacità di descrivere l'animo umano in modo lucido e spietato.
Se proprio dovessi fare un titolo credo direi "Il calore del sangue"



Non vi darò suggerimenti per libri gialli perché ci sono veramente molti bravi autori fra cui scegliere.
Giusto per dirvi qualcosa di diverso dal solito vi farei il nome di Fulvio Ervas e del suo ispettore Stucky. I suoi gialli sono gialli comici, molto diversi dai soliti in commercio.

Per chi ama il genere rosa suggerisco Federica Bosco, è appena uscito il seguito di "Innamorata di un angelo" (altro libro da leggere), si intitola "Il mio angelo segreto" non è un fantasy ma una storia d'amore

Il mio Angelo Segreto

Suggerisco anche il romanzo di Marcello Loprencipe e Annalisa Polucci "Si era alzato il vento", Città del sole editore



Tra i thriller naturalmente non posso non suggerire "I figli di Atlantide" di Mario De Martino




Per i bambini invece "Sotto la laguna di Venezia" di Stepàn Zavrel

Sotto la laguna di Venezia


Non è nuovo ma i colori di questo libro sono strepitosi e pensare Venezia animata da animali marini piace moltissimo ai bambini^^

Ovviamente la lista continua!

Non l'ho letto ma credo di andare sul sicuro con il nuovo libro di Miriam Mastrovito "Il mistero dei libri perduti" di Zero91 editore



Propongo anche un saggio che ritengo molto interessante nonché estremamente attuale "La malattia dell'Occidente. Perchè il lavoro non vale più" di Marco Panara.



Poi ci sono i libri con i quali non sono obiettiva e che consiglio a prescindere:

"I guardiani delle anime" di M.P. Black



"La bambina con il basco azzurro" di Daniele Nicastro




"Commento d'autore" di Fabrizio Valenza



e ovviamente "Il magico mondo delle fiabole"



Non posso non concludere citando me stessa
Esedion, perchè no?

Esedion


Bene mi pare che possibilità di scelta ce ne siano molte, ma se ancora non siete soddisfatti potete sempre andare a leggere i suggerimenti di Chagall nel suo blog io li ho trovati molto interessanti e ne ho attinto a piene mani^^

Qualsiasi oggetto decidiate di regalare fatelo con il cuore perchè non è l'oggetto in sè, quello che ognuno di noi vuole ricevere, ma l'amore e l'affetto di chi ce lo dona.

Buoni regali!




domenica 18 dicembre 2011

Storia di Geswa Olers. Il cammino di un mago di Fabrizio Valenza


Continua l'iniziativa di Fabrizio Valenza e il suo progetto Storia di Geshwa Olers.
Per chi si fosse perso le puntate precedenti ecco un piccolo riassunto con questo post che rinvia direttamente al sito di questo bravo scrittore dove potrete trovare tutte le informazioni relative alla saga fantasy di Ges.
Nel mio blog invece ho parlato de La faida dei Logontras, secondo capitolo della saga qui e intervistato l'autore qui.
Oggi segnalo con grande gioia quello che ha comunicato Fabrizio Valenza:
"da ieri è disponibile il terzo volume di Storia di Geshwa OlersIl cammino di un mago. Come sempre su Feedbooks. Il link da cui è possibile scaricarlo è: http://www.feedbooks.com/userbook/24396/il-cammino-di-un-mago. Tre formati, come per gli altri volumi: ePub, mobi per Kindle e Pdf.
Ecco la trama, in breve. Nargolìan Asergnac, amico d’infanzia di Geshwa Olers, ha diciotto anni. Si risveglia un pomeriggio ai margini di un bosco, con gli occhi ancora pieni di una visione alla quale ha assistito. Ma accanto a lui c’è anche una ragazza, che subito gli ruba il cuore.  
Che bellezza… e che confusione! Un Mago non può avere rapporti sentimentali. Inoltre, il suo maestro Asshar gli sta riservando una sorpresa (non troppo gradita e molto pericolosa) per farlo passare dal grado di Iniziato a quello di Aiutante.  
Come se la caverà? E, soprattutto, quale realtà si troverà ad affrontare?"
E già a questo punto io, che ho adorato Nargolìan fin dal primo libro, che potevo fare secondo voi? Ovviamente ho scaricato il libro!
Ma non sono stata l'unica visto che l'autore ci fornisce anche dei dati molto significativi aggiornati a ieri:
"Il viaggio nel Masso Verde (375 download):
240 pdf
83 ePub
52 Kindle
La faida dei Logontras (151 download):
98 pdf
39 ePub
14 Kindle
Il cammino di un mago (31 download – in un giorno: grazie!):
14 pdf
11 ePub
6 Kindle."

Ma le buone notizie non finiscono, Fabrizio dice:
"Vi ricordo anche che l’iniziativa di rendere il romanzo gratuito era legata alla donazione libera della cifra che volete per sostenere le spese di editing dei volumi, in modo da presentare un romanzo massimamente professionale. Le copertine, come sapete, sono fatte da mio fratello Enrico, e la stupenda cover che accompagna Il cammino di un mago, nella quale c’è rappresentata Tir Armal, la Torre della Ferocia Animale, è stata eseguita gratuitamente. Sarà così anche per le prossime, ma è un privilegio che posso concedermi perché ho un fratello illustratore. Per quanto riguarda l’editing, invece, non va così. L’editing di questo terzo volume è stato eseguito gratuitamente: dal momento che avevo già fatto delle spese per sito e logo e non potevo permettermi di pagare nient’altro, non essendo state fatte donazioni, l’editor mi è venuto incontro. Ma dal quarto volume non sarà così. Perciò spero di raccogliere qualcosa dalla vostra generosità (qualora il volume vi piaccia) per poter proseguire in questa iniziativa.
Per questo motivo faccio una proposta: a chi farà una donazione di 20 euro regalerò una copia di Commento d’autore. Chi ne farà una di 30 euro ne invierò due."
Credo che sia un'occasione assolutamente da non perdere perciò vi invito tutti a passare per il suo sito!
Vedrete che non avrete a pentirvene!


mercoledì 27 luglio 2011

Storia di Geshwa Olers

Fabrizio Valenza ha dato concretezza all'idea di cui ci aveva parlato ai primi di luglio in questo post
Presto si potrà leggere il seguito della storia di Geshwa in formato digitale, tenete d'occhio questo sito!

mercoledì 4 maggio 2011

10 domande + 1 a...Fabrizio Valenza

Rieccomi!
Oggi ospito con grandissimo piacere uno dei miei autori preferiti: Fabrizio Valenza.
Per un caso fortuito proprio oggi mi è stato recapitato il suo ultimo libro, quando si dice il destino!
Cominciamo come al solito con un po' di notizie sul gentile autore con cui parleremo.
Anche oggi ringrazio Wikipedia per il suo indispensabile aiuto.

Fabrizio Valenza è uno scrittore italiano, in particolare di romanzi fantasy e racconti horror.

Laureatosi in Filosofia all'Università degli Studi di Verona,[1] e in Scienze Religiose presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose San Pietro Martire, giunge alla sua prima pubblicazione con il romanzo fantasy Geshwa Olers e il viaggio nel Masso Verde, primo volume di una eptalogia intitolata Storia di Geshwa Olers.[2]. Il primo libro è stato pubblicato da L'Età dell'Acquario nel novembre2008; in seguito ha iniziato a lavorare con Edizioni Domino, che nel 2009 ha pubblicato il romance La ragazza della tempesta e il secondo volume dell'eptalogia, La faida dei Logontras, nel 2010. I suoi lavori successivi sono di genere horror.

È considerato promulgatore del cosiddetto med-fantasy, sottogenere del fantasy.[senza fonte]

È direttore del sito Fantasy Planet[1], di La Corte Editore, per il quale cura settimanalmente una rubrica dedicata al re del brivido Stephen King, ed è ideatore del blog Il cielo nel libro, dedicato alfantasy italiano, appartenente al portale multiblog HotMag di Paolo Roversi.

I suoi libri

  • Storia di Geshwa Olers, eptalogia med-fantasy:
    • Geshwa Olers e il viaggio nel Masso Verde, L'Età dell'Acquario, 2008
    • Geshwa Olers - La faida dei Logontras, Edizioni Domino, 2010 ( di cui ho parlato in questo post)

Altre Opere

  • La ragazza della tempesta, Edizioni Domino, 2009 (di cui ho parlato qui)
  • Commento d'autore, Linee Infinite, 2011

E proprio ora stringo tra le mani "Commento d'autore"



"Mirta Cobales lavora come segretaria nel comune di Verulengo. Finito il turno si prepara per il suo secondo lavoro cioè quello di soddisfare i desideri di vari uomini, divenuti ormai clienti abituali, tra le mura della sua casa. Il 19 maggio 2009 Mirta apre la porta a Cesare Ombroso, lo invita ad andarsene poiché quel giorno era già stato con lei, ma con sua grande sorpresa il signor Ombroso entra e la donna presto capisce che quello non è il vero Cesare... viene aggredita, fatta a pezzi, cucinata e data in pasto ai maiali. Da quel giorno, a Verulengo, iniziano ad accadere fatti strani."


Uhmmm sinossi molto accattivante, non credete?

Ora però è venuto il momento di far accomodare Fabrizio


Ciao! Grazie per avere accettato di essere qui e di rispondere alle mie domande.

Grazie a te!

1. Per cominciare ti va di raccontare qualcosa di te?

Sono innanzitutto un insegnante veronese presso la Scuola dell'Infanzia, un lavoro che mette sempre in moto la mia fantasia per trovare il modo più opportuno e intrigante di trasmettere la passione per le cose. Inoltre sono uno scrittore (anche se mi piacerebbe di poter dire: sì, di mestiere faccio lo scrittore. Purtroppo non posso ancora permettermelo). Sto per sfondare la soglia dei quarant'anni ma dentro di me ne sentirò sempre sedici, come quelli del mio personaggio più importante.

2. Quando hai iniziato a sentire la necessità di scrivere?

Fin da quando sono entrato nella pre-adolescenza. Tra i dodici e i tredici anni avvertii il bisogno di mettere per iscritto una storia d'amore impossibile, tra un uomo carcerato e una donna che gli si poteva avvicinare solo attraverso le grate della finestra. Probabilmente rispecchiava una fatica sentimentale che già allora iniziava a manifestarsi dentro di me. Più importante, però, della fatica è notare che trovassi fondamentale mettere per iscritto i miei pensieri. Il passo successivo fu quello di scoprire nella vasta biblioteca di casa mia i libri di Emilio Salgari, autore della mia città, più noto e stimato all'estero che in Italia, e di cui ricorre proprio in questi giorni il centesimo anniversario della sua morte. La bellezza di sentirmi immerso nelle sue avventure, totalmente immaginate da fermo a Verona mi dimostrò come fosse possibile creare ed essere in un altro mondo con il solo uso del linguaggio, della penna e della immaginazione. Perciò mi diedi a fare dei tentativi, supportato da uno strano regalo che, ogni tanto, mio padre mi faceva: grandi libri rilegati con copertina in stoffa e tutto ciò che era necessario a dargli l'apparenza di un testo importante... ma con le pagine totalmente bianche. Mi divertivo a riempirle con il contenuto della mia fantasia. Infine conobbi i romanzi di Tolkien e di Asimov (più tardi quelli di Lovecraft) e la frittata giunse a cottura.

3. Quali sono i libri e gli autori a cui senti di essere più legato?

Indubbiamente un ruolo importante rivestono gli autori che mi hanno accompagnato nell'amore per la lettura: non tanto Salgari, che dopo l'adolescenza non ho più praticato, se non riscoprendolo adesso, quanto piuttosto Tolkien, Asimov, Lovecraft, Dante, Foscolo, Manzoni. La mia formazione privata è soprattutto classica. Quando si è trattato, tuttavia, di scoprire e affinare lo stile personale, mi sono innamorato visceralmente di autori quali Stephen King, Paul Auster e Ian McEwan, che reputo i migliori scrittori contemporanei. In Italia una stella di prima grandezza tra i viventi è solo Camilleri. I testi che hanno segnato la mia formazione sono La Divina Commedia, Dei Sepolcri, I Promessi Sposi, Lo Hobbit, la trilogia formata da Cronache della Galassia, Il crollo della Galassia Centrale e L'altra faccia della spirale. Poi alcuni racconti di Lovecraft, e avanti con Le notti di Salem e The Dome di King, Trilogia di New York di Auster e Sabato di McEwan. La lista sarebbe molto più lunga, ma questi sono i principali.

4. Ti va di suggerirci un libro?

Certamente. Notte buia, niente stelle di Stephen King, per rendersi conto di che razza di grande della Letteratura sia questo scrittore ancora troppo sottostimato.


5. Ci sono altre forme di arte, come la musica o la pittura, per fare un esempio, a cui sei legato? Influenzano il tuo scrivere?

In realtà mi sento legato a tutte le forme d'arte. Sono cresciuto fin da piccolo immerso nell'amore per l'arte. Il mio fratello più grande è un illustratore. Un altro è compositore e un altro ancora fotografo e attore. Tra i miei antenati ci sono archeologi e letterati. Trovo impossibile scrivere senza far riferimento alla visione del mondo veicolata da qualunque forma d'arte. In modo particolare è la musica a travolgermi con la sua capacità di comunicare il divino.

Sono fermamente convinto che ci siano degli artisti che si sono resi costante disvelamento di Dio: Bach, Mozart, Beethoven, Mahler, Rossini, Leonardo, Bosch, Hugo, Leopardi e tanti altri. È come se fossero stati capaci di aprire una finestra direttamente sull'universo totale, attraversato dalla presenza divina, riuscendo a renderla manifesta in ciò che scrivevano. Anche scienziati e filosofi, ben inteso. Cos'altro sarebbero le opere di Cartesio, Newton, Kant e Einstein se non nuove e differenti scintille del divino sulla Terra?

Se c'è una forma d'arte che influenza il mio scrivere è senz'ombra di dubbio la musica. Mi sono trovato spesso a scrivere interi capitoli attorno ai ritmi travolgenti o pacati di opere liriche e sinfonie. A volte anche di canzoni di musica leggera. Verdi ha influito molto sulla Storia di Geshwa Olers, il musical Les Misérables su La ragazza della tempesta, il country ed Elvis Presley su Commento d'autore. Ma poi anche Mahler e Wagner sul prossimo Tu sarai l'inizio, e i Beatles, scoperti di recente, e moltissima musica che ascolto in continuazione.

6. Come scrivi? Cioè progetti, documenti e poi scrivi o ti siedi e poi cominci a digitare parole al computer? Hai dei riti particolari?

Non progetto mai. L'unico caso in cui l'ho fatto è stato per la trama generale di Storia di Geshwa Olers, semplicemente perché lì c'era da dare coerenza a un intero mondo. Ma anche in quel caso, la progettazione è comunque venuta successivamente alla stesura dei primi capitoli (ora inizio del quinto volume). Progettare prima è come voler dire: non t'azzardare a fantasticare più di così. No no, niente progetti.

Di solito mi metto al computer, apro un file, gli do un titolo provvisorio e poi, quando è arrivata la sensazione giusta o l'immagine affascinante, inizio a scrivere. Lascio che sia la trama a portarmi innanzi. L'unica condizione è che ci sia per lo meno un personaggio così interessante e ben formato nella mia mente da essere in grado di trascinarmi al computer giorno dopo giorno. Quando inizio qualcosa, scrivo ogni giorno almeno mille parole senza interruzione, qualunque quantitativo di tempo ci voglia. Talvolta riesco a scriverne molte di più e le accolgo come un acquazzone improvviso che non può far altro che bene. Spesso mi preparo l'atmosfera con un pezzo di musica.

Riti? Direi di sì: poiché scrivo solitamente quando torno dal lavoro, alle quattro, devo farmi un caffè, berlo passeggiando per la cucina e immerso nei miei pensieri, mantenendo alto dentro di me il sentimento della pagina che andrò ad affrontare, e poi vado nel mio sottotetto, chiudo le due porte che mi separano dal resto della casa e lì entro nel mondo del mio romanzo. Tutto qui.

7. “Commento d’autore” è il tuo primo libro horror. Avevi già sperimentato il genere fantasy con la saga di Geshwa Olers, il romantico con “La ragazza della tempesta”. Ti piace percorrere nuove strade o stai sfidando te stesso e la tua abilità di scrittore?

Credo che la scrittura segua la varietà della vita e del cuore. Il mio cuore, fortunatamente, batte molti ritmi e prova infiniti sentimenti: voglio seguirli tutti. Indubbiamente c'è una percentuale di gusto della sfida di me stesso, per vedere dove riesco ad arrivare, ma sono convinto che un autore che ha voglia di fare possa arrivare molto lontano.

8. Sei anche uno scrittore fantasy, in Italia questo genere letterario ha una identificazione con il pubblico giovane se non addirittura dell´infanzia. Sei d´accordo?

No. Il fantasy permette di esprimere i sentimenti e i pensieri più particolari e profondi dell'essere umano. Il problema dell'Italia è che non sa quasi mai di cosa si parla, quando si parla di qualcosa. Però tutti danno fiato alle trombe, convinti di essere dei luminari. Questo avviene anche nel piccolo, a livello di lettori: cos'è lo snobismo nei confronti del fantasy se non un pregiudizio basato su una scarsa o nulla conoscenza della materia? La si crede adatta ai bambini quando non lo è quasi mai. Questo perché spesso e volentieri lo si confonde con il genere d'avventura.

9. Nel tuo blog trovano spesso spazio importanti questioni legate al panorama letterario italiano. Tu stesso hai coniato il termine ormai diffuso di Fantasy Mediterraneo. Cosa nel pensi dell’ormai famoso Manifesto TQ?

Mi piace essere attivo nel confronto letterario del nostro Paese, anche se non è sempre facile farlo, vuoi perché non ti viene concesso facilmente se non sei piuttosto "visibile", vuoi perché talvolta il dibattito si sofferma su "fenomeni estivi" e poco significativi.

Attenzione: io non uso la dicitura Fantasy Mediterraneo. C'è stato un periodo in cui l'ho fatto, ma si chiamava med-fantasy. Adesso ho smesso questo abito per il semplice motivo che, a forza di teorizzarlo, ha perso consistenza. No, preferisco parlare di "narrativa fantastica di ambientazione mediterranea". Non è una questione di fantasy o non fantasy, ma di una modalità che abbraccia tutto il racconto fantastico. Inoltre credo sia necessario specificare che si ha a che fare più con un'ambientazione mediterranea che con dell'altro che, francamente, non riuscirei a cogliere. Il med-fantasy lo lascio a chi vuole apporre etichette e giudicare la qualità secondo parametri prettamente personali.

Che il Manifesto TQ possa diventare famoso è un augurio, perché segnerebbe un bel cambio di prospettiva nei confronti della nuova narrativa italiana. Bisogna prendere atto, e qualcuno sta iniziando a farlo, che il modo di scrivere dei nostri autori di questi ultimi due decenni è profondamente cambiato. Migliorato? Non so dirlo, ma personalmente credo che ci siano interessanti variazioni che vanno verso una maggiore consapevolezza del proprio stile e del proprio debito nei confronti degli stranieri. Trovarsi a discutere attorno a un tavolo in maniera così ufficiale può essere utile alla causa di un riconoscimento della nuova grandezza che l'Italia si sta ritagliando in questi ultimi tempi. La Letteratura Italiana non si è fermata a Calvino e Moravia, insomma. Anche i nostri trentenni/quarantenni stanno dando il loro significativo apporto. Per ciò che riguarda il fantasy... c'è ancora un po' di strada da dover fare.

10. So che stai lavorando a nuovi progetti, ti va di anticiparci qualcosa?

I miei progetti sono sempre numerosi e spesso mi manca il tempo anche solo per iniziarli. Comunque... ho alcuni romanzi che attendono solo di essere pubblicati, tra i quali Tu sarai l'inizio, del quale ho sospeso la pubblicazione (che era prevista con Edizioni Domino) per non sovraespormi in quest'anno pieno di uscite. Si tratta di un romanzo drammatico dal forte contenuto soprannaturale. Poi c'è la serie di 7 case, che uscirà a partire dai prossimi mesi (in teoria da maggio) con il primo numero, La porta sbagliata. Si tratta di sette racconti horror ambientati in quel di Verulengo, e uscirà per i tipi di GDS Edizioni. A livello di progettazione c'è un romanzo basato su tutti i folletti italiani, che dovrebbe andare a costituire il testo di riferimento per il Grest di tutta Italia, ma su questo progetto mi permetto di mantenere il segreto fino a quando non si sarà effettivamente concretizzato. Inoltre, c'è la riscrittura di un romanzo che risale, ormai, ad alcuni anni fa, che unisce in un unico volumone le linee temporali di un passato, un presente e un futuro alternativi: una sorta di urban fantasy à la Fabrizio, intitolato Cronache dalla grotta. Infine, con una brava scrittrice sto pianificando un romanzo che, nelle intenzioni, potrebbe costituire il primo di una lunga serie. Anche questo lo si potrebbe definire come urban fantasy, sebbene sia piuttosto allergico alle etichette. Se proprio dovessi attaccargli la mia, la chiamerei serie gotica italiana. Staremo a vedere per quando riusciremo a stringere tra le mani il primo volume.

La domanda +1 è la domanda di riserva all’autore.

Avresti sempre voluto che ti chiedessero … ma nessuno l’ha mai fatto?

Ora è il momento giusto!

Suggerisci la domanda che desideri, siamo curiosi di leggere la risposta!

Certo. C'è una tematica che ricorre con una certa frequenza nei tuoi romanzi?

Indubbiamente, anzi, più di una. Il confronto con il padre, l'irruzione della morte nella vita, il passaggio dall'aldiquà all'aldilà, la fusione tra le dimensioni. Posso dire senz'ombra di dubbio che ognuna di queste tematiche affiori nei romanzi che ho scritto finora e, presumibilmente, in quelli che pubblicherò in futuro.

Grazie Fabrizio, la tua intervista mi ha dato molti spunti di riflessione di cui presto vorrei parlare nel blog.

E voi cosa ne dite? Mi pare che come sempre Fabrizio abbia parlato con chiarezza e ponendo accenti su questioni veramente interessanti.

Alla prossima intervista ;)

domenica 6 marzo 2011

Commento d'autore



Fabrizio Valenza ne ha fatta un'altra delle sue!
Per chi ancora non lo sapesse ecco di che si tratta ...

COMUNICATO STAMPA

Volete vincere una copia del nuovo romanzo horror di Fabrizio Valenza, Commento d'autore, in uscita nel mese di marzo 2011 per i tipi di Linee Inifinte?

Volete divertirvi creando un booktrailer originale per accompagnare l'uscita del romanzo?

Non dovete che partecipare al nuovo contest, che inizia il 7 marzo e termina il 25 marzo. Sbrigatevi, perché rimangono solo 19 giorni.

Cosa si deve fare? Non è difficile. Basta...

1) guardare il booktrailer provvisorio a questo indirizzo:

www.youtube.com/watch?v=udWTrbdW484

2) crearne uno della medesima durata, utilizzando le stesse parole e la stessa canzone di Elvis Presley, A little less conversation, ma con immagini o video del tutto originali, indicando nei titoli finali il creatore del video. È possibile scaricare la copertina definitiva dal link: http://geshwa.files.wordpress.com/2011/03/...jpg?w=400&h=608
3) caricarlo su youtube, inviandomi subito dopo il link del video, con oggetto: "partecipazione al contest booktrailer originale per commento d'autore", tramite un messaggio privato su facebook o scrivendo all'indirizzo mail valenza.fabrizio[chiocciola]gmail.com

I tre migliori video vinceranno una copia del romanzo e il migliore in assoluto diverrà il booktrailer ufficiale del libro.

Perciò affrettati e... via con il divertimento!
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Fabrizio Valenza è nato a Verona il 3 aprile 1972 e scrive fin dall’età di 12 anni. Laureato in Filosofia presso l’Università di Verona, e in Scienze Religiose sempre nella stessa città, insegna Religione Cattolica presso la Scuola dell’Infanzia. Il suo esordio si ha con il fantasy Geshwa Olers e il viaggio nel Masso Verde, primo romanzo della saga Storia di Geshwa Olers, pubblicato nel novembre 2008 da L’Età dell’Acquario, cui ha fatto seguito La faida dei Logontras. Nel 2009 pubblica il romance La ragazza della tempesta e dal 2010 vedono la luce alcuni racconti horror, molto apprezzati (su Altrisogni, Dbooks Editore, e Storie di draghi, demoni e condottieri, Edizioni Domino).
La sua poetica fa riferimento a un mondo più vasto da lui creato e che comprende progetti pittorici, letterari e musicali di altri artisti. Il suo immaginario si radica nella mitologia e nelle leggende tipiche di Verona e di tutta Italia, dando concretezza a quel fantasy in chiave italiana che va sempre più delineandosi come narrativa fantastica di ambientazione mediterranea, cui ha partecipato fattivamente con articoli e conferenze. Scrive di tutto. I generi per lui non costituiscono un limite ma un'opportunità.
È tra i fondatori dell'esordiente Associazione Culturale “Piazza dei Bardi”, tesa a promuovere eventi culturali (non solo fantasy) a 360°. Dal 2011 è Direttore Editoriale della rivista on-line Fantasy Planet, sulla quale scrive con una rubrica dedicata a Stephen King, e con il blog Il cielo nel libro, dedicato al mondo fantasy italiano, entra nella lista dei blog d'autore del portale multiblog Hotmag, di Paolo Roversi.


http://hotmag.me/geshwa
http://geshwa.wordpress.com
http://hotmag.me/cielo
www.fabriziovalenza.com

venerdì 4 febbraio 2011

La ragazza della tempesta



Visto che roba? Non vi fa venire i brividi? ^^

Colgo l'occasione della recente messa on line del book trailer, veramente strepitoso realizzato da Iri,(complimenti, veramente bravo!) per parlare de "La ragazza della tempesta."




“...Come poter stare ancora lontana da qui? Come pensare di poter passare
un solo giorno senza di te?
Ora che ti ho ritrovato il mio cuore sviene. È come se ti conoscessi da sempre, come se ti avessi ripescato da un'infanzia nella quale giocavamo assieme, senza mai stancarci delle nostre fantasie di bambini.”
Lidia è una giornalista di Milano in vacanza in Liguria. Durante una torrida mattinata, bussa quasi per caso alla porta di Riccardo, un pescatore di Zoagli.
È un uomo affascinante, gentile anche se dai modi a volte incomprensibili. Pranzano assieme e scatta un feeling
immediato. È subito breccia nei cuori di entrambi. Ma qualcosa si muove e risale dal passato, e Riccardo sembra nascondere ben più di un mistero. Con la
determinazione l'imbranataggine che le sono tipiche, Lidia è decisa a svelarlo.
Cos'è realmente la cosiddetta “isola dei morti” di fronte alla costa? Ed è vero che ha dei legami con il tenebroso uomo
che Lidia ha conosciuto nell'afosa estate ligure?
Amore e thriller si intrecciano in una storia che sa di redenzione dalle colpe del passato.


Questo libro di Fabrizio Valenza, quando lo lessi, mi lasciò senza fiato per la capacità del suo autore di mutare registro e di descrivere le ansie umane.
Una storia d'amore antica e una recente, un incontro del destino ma anche una svolta nel destino dei protagonisti.
Diciamo che ho l'animo romantico, ma le cose troppo dolci mi suonano sempre un pochettino false, quindi ho trovato questa storia molto in sintonia con il mio sentire.

"La ragazza della tempesta" è la perfetta sintesi tra romantico e thriller, a me è piaciuto molto per lo stile immediato e per la capacità di tenere incollato il lettore. Oltre al fatto di essere ambientato in uno dei luoghi più belli d'Italia.
Dunque se non l'avete ancora letto dovete subito rimediare!

lunedì 3 gennaio 2011

Il segno del 2010


Anno nuovo vita nuova!
Non è mia abitudine gettare dalla finestra le esperienze passate e quindi vediamo di riepilogare un po' le sorprese belle e brutte del 2010.
Dal punto di vista librario.
Aiutandomi con la lista di aNobii scopro di avere letto più libri del 2009 e questo non può che farmi piacere.
Tra gli autori scoperti nel 2010 ci sono in rigoroso ordine di apparizione:
Fabrizio Valenza
Luca Centi
Francesca Angelinelli
Fulvio Ervas
Silvana De Mari
Jacqueline Carey
Francesco Falconi
Loredana La Puma
Michela Murgia
Mauro Fantini
Joanne Harris
Marcello Loprencipe

A onor del vero ce ne sarebbero altri, ma quelli sopracitati, mi hanno lasciato, nel bene e-o nel male, un'impronta, un segno, che porto con me anche nel 2011.
Tre scrittrici in modo particolare mi hanno colpita.
Jacqueline Carey, la cui Terra d'Ange è ormai la mia patria adottiva, Loredana La Puma, straordinaria esordiente e Joanne Harris, per la quale non ho ancora elaborato una definizione calzante.
Anche tre scrittori hanno lasciato il segno, non alla lettrice ma all'essere umano. Luca Centi, il suo messaggio su aNobii lo leggo ancora con commozione, Fulvio Ervas, lo scrittore più ospitale che abbia mai incontrato, oltre che un ottimo cuoco!
Discorso a parte per Marcello Loprencipe, uomo eccezionale, di cui aspettavo con ansia di leggere il primo romanzo, e non mi ha delusa.
Insomma, se dal punto di vista professionale il 2010 si è rivelato disastroso, esattamente come temevo, dal punto di vista della lettrice è stato ricco e sorprendente.
Per il 2011 mi aspetto la conferma del giovane Mario De Martino, segnatevi questo nome, sentirete molto parlare di lui!
Però vorrei anche leggere in formato libro il bravissimo Andrea Storti e la mia carissima Paola De Pizzol, entrambi senza pseudonimo, questa volta!
Eppoi, eppoi, tanta salute a tutti perchè il resto si può fare, rimediare, aggiustare, ma la salute, ragazzi, beato chi ce l'ha!

lunedì 22 novembre 2010

Storia di Geshwa Olers


La faida dei Logontras

“Storia di Geshwa Olers” si divide in sette tomi, scritti da autori differenti, raccolti e curati da Elior Odentorth.
Il primo volume “Geshwa Olers e il viaggio nel Masso Verde” era narrato da Nildon Lonstat e aveva il sapore di una fiaba per bambini e narrava il breve viaggio del grande Geshwa dalla sua casa Senfe attraverso il Masso Verde.
Questo secondo volume invece è scritto da un tal Anonimo Grodestiano. Il lettore lo viene a sapere subito, nella prima pagina in cui può anche scoprire i titoli dei prossimi volumi.
Ora esco dalla finzione di Fabrizio Valenza per iniziare a parlare del romanzo.
Per prima cosa il progetto di Valenza di far apparire i volumi scritti da persone diverse è pienamente riuscito. Il signor Anonimo Grodestiano ha uno stile molto lontano da Nildon Lonstat.
In questo secondo volume Geshwa intraprende la carriera militare e lasciato il suo amico Nargolìan si arruola nell’esercito di Grodestà. La prima parte del romanzo è un vero e proprio addestramento militare in cui seguiamo il protagonista nella sua evoluzione fisica e mentale verso l’età adulta. La seconda parte invece è la soluzione della faida che da il titolo al libro.
In questo secondo romanzo della saga impariamo a conoscere meglio il mondo creato da Valenza. Entriamo nel vivo delle dinamiche dinastiche del regno e dell’organizzazione magica. Una magia letteraria veramente affascinante in cui il mago violando la natura anzi, forzando la natura, deve cedere una parte di sé per ogni magia che compie. Il mondo di Stedon è presentato con maggiore approfondimento e al termine del romanzo ci sono anche delle interessanti appendici che ci spiegano meglio la divisione oraria e il culto di Eus.
Colgo però l’occasione per chiedere un indice dei nomi dei personaggi. Districarsi nella genealogia degli Ailone e dei Logontras ha richiesto che facessi uno schema sulla falsa riga di quello che feci per “Cent’anni di solitudine”. Divertente in sé ma, per il prossimo volume, se l’autore volesse provvedere sarebbe un grande aiuto per i lettori.
Ma a parte questo piccolo appunto la narrazione è precisa, affascinante e il lettore rimane incantato dalle descrizioni e dai dialoghi. Alla fine del libro pare proprio di esserci stati sul serio dentro la Nimido Logontras.
Mi sono piaciuti moltissimo i personaggi minori, i vari soldati che si avvicendano accanto a Geshwa, con pochi rapidi tratti l’autore ce li fa conoscere, amare e odiare. Continua invece ad essere un mistero per me il protagonista. Non si può certo dire che si faccia amare, ma brilla per la sua intelligenza e per il suo coraggio, come deve essere un eroe.
Il romanzo è avvincente e il giallo, perché c’è anche un assassino da scovare, è molto intrigante. Insomma c’era veramente molta carne al fuoco e il pericolo era un brutto arrosto, invece tutti i dubbi vengono sciolti, i quesiti risolti. O almeno quelli aperti in questo libro.
Non si può certo pensare di avere tutte le risposte visto che mancano ancora cinque volumi alla fine.
Un merito di questo romanzo, però, è il fatto di non essere completamente dipendente dal resto della storia.
Non è autoconclusivo, certo, ma leggendolo non si ha la spiacevole sensazione di passaggio che ho9 avvertito leggendo molti libri secondi delle saghe fantasy. È un romanzo che può benissimo essere letto da solo e ha comunque un suo senso compiuto.
Io, comunque, non vedo l’ora di leggere il terzo, pardon, lo scritto dell’Oscuro Tearca: “Il cammino di un mago”.

lunedì 18 ottobre 2010

Giocando a poker al Lupo Rosso...

Sabato pomeriggio nella Libreria Lupo Rosso di Padova, ho avuto la fortuna di fare poker.

Un bel poker d’assi con quattro degli autori emergenti del fantasy italiano.

Paola Boni, padrona di casa e autrice della saga di Amon.

La mia carissima MP Black autrice della trilogia della Signora degli Elfi.

Fabrizio Valenza, poliedrico autore dei più disparati scritti, dai molteplici stili e dall’acume unico. La saga di Geshwua Olers era l’oggetto della presentazione ma anche con "La ragazza della tempesta" c’è di che stupire…

Mauro Fantini, autore della saga di "Gabriel e le pietre del potere", che non conoscevo e che ora non vedo l’ora di leggere!

Tralasciando il dopo-presentazione di cui dovranno rendere conto i protagonisti, vorrei parlare un po’ di questi giovani talenti.

Il fantasy italiano non langue affatto!

Il mio post vorrebbe avere questo significato: chi suona la campana a morto per la scrittura italiana può ben trovare un’altra occupazione.

Ci sono preparazione e talento. Amore per la scrittura e passione, tanta passione.

Nei prossimi giorni vorrei dedicare un post a ognuno dei quattro e lo farò di certo!

Intanto segnatevi i nomi e poi ne riparleremo.


Lo so, lo so, la foto di Castle che gioca a poker con Michael Connely, James Patterson e Stephen J. Cannell non c'entra un tubo, ma che volete? Nella mia contorta immaginazione ci stava di un bene!