Le cronache di Gaia

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lunedì 3 gennaio 2011

Il segno del 2010


Anno nuovo vita nuova!
Non è mia abitudine gettare dalla finestra le esperienze passate e quindi vediamo di riepilogare un po' le sorprese belle e brutte del 2010.
Dal punto di vista librario.
Aiutandomi con la lista di aNobii scopro di avere letto più libri del 2009 e questo non può che farmi piacere.
Tra gli autori scoperti nel 2010 ci sono in rigoroso ordine di apparizione:
Fabrizio Valenza
Luca Centi
Francesca Angelinelli
Fulvio Ervas
Silvana De Mari
Jacqueline Carey
Francesco Falconi
Loredana La Puma
Michela Murgia
Mauro Fantini
Joanne Harris
Marcello Loprencipe

A onor del vero ce ne sarebbero altri, ma quelli sopracitati, mi hanno lasciato, nel bene e-o nel male, un'impronta, un segno, che porto con me anche nel 2011.
Tre scrittrici in modo particolare mi hanno colpita.
Jacqueline Carey, la cui Terra d'Ange è ormai la mia patria adottiva, Loredana La Puma, straordinaria esordiente e Joanne Harris, per la quale non ho ancora elaborato una definizione calzante.
Anche tre scrittori hanno lasciato il segno, non alla lettrice ma all'essere umano. Luca Centi, il suo messaggio su aNobii lo leggo ancora con commozione, Fulvio Ervas, lo scrittore più ospitale che abbia mai incontrato, oltre che un ottimo cuoco!
Discorso a parte per Marcello Loprencipe, uomo eccezionale, di cui aspettavo con ansia di leggere il primo romanzo, e non mi ha delusa.
Insomma, se dal punto di vista professionale il 2010 si è rivelato disastroso, esattamente come temevo, dal punto di vista della lettrice è stato ricco e sorprendente.
Per il 2011 mi aspetto la conferma del giovane Mario De Martino, segnatevi questo nome, sentirete molto parlare di lui!
Però vorrei anche leggere in formato libro il bravissimo Andrea Storti e la mia carissima Paola De Pizzol, entrambi senza pseudonimo, questa volta!
Eppoi, eppoi, tanta salute a tutti perchè il resto si può fare, rimediare, aggiustare, ma la salute, ragazzi, beato chi ce l'ha!

domenica 19 settembre 2010

Il cerchio si è chiuso



Leggendo la quarta di copertina:
Elli Giordano è una ragazza di vent’anni con una vita normalissima, tutta famiglia, studio e amici. Se non fosse per quella sua particolarità: a volte ha l’impressione di poter percepire le emozioni e i pensieri altrui. Ma l’incontro con un uomo misterioso stravolgerà per sempre la sua esistenza. Cosa la lega a due organizzazioni segrete, a una stirpe leggendaria e a un ciondolo magico che giace inutilizzato da oltre settecento anni?

Accompagnata da persone straordinarie che intrecceranno indissolubilmente la loro vita con la sua, Elli scoprirà inquietanti segreti ed entrerà in un universo ignorato dal mondo intero. Da un giorno all’altro vedrà la sua vita minacciata da pericoli che non avrebbe mai potuto neanche immaginare.

Sarà un viaggio imprescindibile, un’avventura necessaria a comprendere la sua stessa natura. Una continua ricerca della risposta a un’unica, ineffabile domanda: chi è veramente Elli Giordano?

Un real fantasy di grande fascino, ambientato nell’odierna Palermo.

Loredana La Puma, Il cerchio si è chiuso

Il mio consiglio più spassionato è di leggerlo!

Premessa indispensabile: non sarò obiettiva.
Questo romanzo mi è piaciuto moltissimo. Ero stata avvisata, da amici cari e preparati, da altre recensioni, ma quando si trova conferma, leggendo, la soddisfazione è doppia.
Loredana La Puma mi ha regalato delle ore stupende dentro il fantastico mondo de “Il cerchio si è chiuso”.
Questa giovane scrittrice è la dimostrazione vivente di come ci siano dei validissimi scrittori anche tra i piccoli editori. Veramente il suo libro poteva essere inserito in una qualsiasi collana dei nostri maggiori editori. Scritto benissimo, forse, dico forse, ci sarà un refuso. Ma uno, cosa che alla Mondadori ultimamente se la sognano.
Curate descrizioni, approfondite analisi psicologiche, coerenze narrative. Nessuna sbavatura nella trama. Insomma un libro scritto veramente bene.
Quello che però mi ha colpita è che, a differenza di molti autori del fantastico italiano, i cui romanzi spesso sono intrisi di malinconia, in questo libro invece, anche nei momenti più difficili e drammatici, non c’è mai il buio. È un libro solare, in cui l’atmosfera generale è ricca di speranza.
Non mi vergogno nel dire che mi ha fatto piangere in più punti e che ho temuto per la vita del mio personaggio preferito tanto è stato il coinvolgimento mentre lo leggevo.
In calce vorrei solo dire: era ora! E basta attingere a tradizioni letterarie che non sono nostre. Con tutta la tradizione storica che abbiamo finalmente un’altra giovane che va a cercare nel nostro passato per creare un mondo fantasy credibile.
Dovrei dire qualcosa della trama ma temo di fare spoiler e quindi mi astengo. Aggiungo solo il mio personalissimo apprezzamento per i personaggi di Fabio e di Rita, unito alla soddisfazione di avere capito molto presto chi era la spia. Ma anche questo è merito dell’autrice.