Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!

mercoledì 30 novembre 2011

Un commento per Esedion

Un'autrice, Alessandra Paoloni, ha scritto un commento più che favorevole al mio Esedion.
La sua opinione per me è molto importante perchè la ritengo una bravissima scrittrice, forse non conosciuta a sufficienza.
Di suo ho apprezzato moltissimo:
Monologhi in una sala da ballo di fine Ottocenti. I morti
una raccolta di poesie racconti ispirati all'Antologia di Spoon River.

Un solo destino. Prima generazione. E' il primo capitolo della saga della Stirpe di Argotos
Heliaca la pietra di luce. Seconda generazione. E' il seguito.

Ma questi sono solo alcuni titoli dei suoi lavori, se volete altre informazioni le trovate nel suo forum, assieme a molte discussioni interessanti, tra le quali quella sul mio Esedion che però vi lascio sotto.
Buona lettura!

"Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo primo libro di Claudia Tonin. Persona che conosco da tempo ma che non sapevo avesse un libro nel cassetto.
Esedion si presenta come un romanzo fantasy e senza troppe pretese e preamboli ci catapulta fin da subito in questo mondo parallelo al nostro dove l'autrice mescola abilmente mito scienza e fantasia. Scordatevi magie e incantesimi: Esedion è un libro fantasy fuori dal comune, premiato proprio per la sua originalità. Facile innamorarsi di Estreira, mondo dove l'antico e il nuovo quasi combaciano. I due protagonisti, Sofia e Alex, comuni ragazzi si ritrovano a dover far fronte a un destino più grande di loro che li chiamerà in causa perché difendano non solo il mondo che impareranno presto a conoscere e ad amare (ovvero la nuova dimensione fantastica), ma anche il proprio. L'autrice è stata anche abile a tenere il lettore con la suspance fino alla fine, gettando ombre prima su un personaggio e poi su un altro senza identificare dapprima un unico «cattivo», fino alla conclusione. Conclusione che lascia dell'amaro in bocca in quanto si conclude il primo libro di una serie. E anche qui ritrovo un tema a me caro: la predestinazione e il fatto che quando il destino chiama è impossibile sottrarsi.
Il linguaggio poi scorrevole e semplice ne facilita la lettura per ogni fascia d'età. Complimenti all'autrice, e attendo di tornare ad Estreira assieme a lei."



lunedì 28 novembre 2011

Z Gundam

RX-78-2 Gundam - Mobile Suit Gundam

Su Italia 2 hanno appena terminato, martedì scorso, la prima serie di Gundam.
Grazie a Claudio Cordella che condivide la mia passione per il Mobile Suit Gundam ho scoperto che questa sera alle 22.00, sempre su Italia 2 (canale 35 del digitale terrestre) inizia il sequel Z Gundam.
Ero piccolissima quando l'ho visto per la prima volta e devo dire che ero l'unica bambina a guardarlo, ma quello non conta, è un costante della mia infanzia ^^
Le storie della Base Bianca di Amuro Ray e degli altri mi hanno fatto versare fiumi di lacrime
Per i nostalgici metto la sigla storica del primo Gundam



Perchè mi piaceva Gundam? Perchè mi piace?
Perchè nessuno è completamente cattivo e nessuno è completamente buono.
Perchè anche le persone normali in situazioni straordinarie diventano eccezionali.
Se volete conoscere qualcosa di più vi consiglio questo sito e magari, se vi va potete guardarlo.

Z gundam

venerdì 25 novembre 2011

No to violence



Vi invito ad andare nel blog della Deb e aggiungere le vostre motivazioni sul perché sia necessario segnalare la giornata mondiale contro la violenza alle donne.
E se siete di Treviso non potete perdere questa sera lo spettacolo della bravissima attrice Nicoletta Maragno
Ma-l'amore presso il Teatro Sant'Anna di Treviso.
Non è un "bello" spettacolo ne uscirete in lacrime, con il magone e se siete uomini con la U maiuscola starete peggio delle donne, mi spiace Nicoletta è troppo brava e il suo messaggio arriva diretto come una coltellata.
Ma serve.

Un libro a Milano

Cari amici lombardi non dovete farvi scappare l'occasione di visitare la Fiera della piccola editoria a Milano!
Nel sito trovate tutti gli orari delle presentazioni, la piantina degli espositori e tutte le informazioni che possono servire a un visitatore. Vi riporto solo alcuni dati...


Un libro a Milano 2011
Finalmente a Milano uno spazio dedicato all’Editoria Indipendente!
Dove potrete trovare le novità editoriali delle piccole e medie case editrici di tutta Italia.
Perché visitare Un libro a Milano
  • Espositori provenienti da tutta Italia in 1000 mq di spazio espositivo nella
    cornice culturalmente più trend di Milano. Superstudio Più in Zona Tortona,
    nel quartiere della moda e del design di Milano.
  • Ricche proposte culturali
  • Le novità editoriali del 2011
  • Un’offerta diversificata per soddisfare tutti i gusti di grandi e piccoli lettori
  • Originali ed economiche idee per il Natale alle porte
  • Incontri con gli autori
  • Laboratori per ragazzi
  • Happy Hour con gli editori e gli autori
  • L’ingresso al Salone è GRATUITO
Visualizza la mappa
Orari del Salone:
  • venerdì    25 novembre 2011 ore 18,15-21,30
  • sabato     26 novembre 2011 ore 09,30-20,30
  • domenica 27 novembre 2011 ore 09,30-19,30

Io vi consiglio di fermarvi subito all'inizio a sinistra, appena prima del laboratorio per bambini dove troverete lo stand degli autori in vetrina. Ci saranno le mie adorabili colleghe di casa editricie Sabrina Rizzo (Destino), Anna Grieco (Amore al di là del tempo), Alexia Bianchini (Scarn) ma potrete trovare anche Daniele Nicastro (La bambina con il basco azzurro) e, beati voi, parlare con gli autori, scambiare opinioni e domande!
Insomma una bella occasione per fare gli acquisti di Natale e passare una giornata in mezzo ai libri.
Io non ci potrò essere e me ne dispiace moltissimo, ma non si può fare tutto, giusto?
Voi però segnatevelo e poi mi direte se la fiera vi è piaciuta ;))

giovedì 24 novembre 2011

Bernardo Bellotto il Canaletto delle corti europee



Il 10 novembre c'è stata la vernissage di una mostra che ha subito catturato il mio interesse:
Bernardo Bellotto. Il Canaletto delle corti europee
Una mostra come un viaggio attraverso l'Europa 

Attraverso un'accurata selezione di splendidi dipinti di Bellotto, Canaletto, Carlevarijs e Marieschi, la mostra rappresenta il momento culminante del vedutismo veneziano, il fenomeno artistico più innovativo e caratterizzante dell'arte europea del xviii secolo. 

Ripercorrendo la carriera artistica di Bernardo Bellotto che, dopo l'apprendistato veneziano nella bottega dello zio, il famosissimo Antonio Canal detto Canalettto, viaggiò a lungo, prima in Italia, poi all'estero al servizio delle maggiori corti europee (Dresda, Vienna, Monaco, Varsavia), sarà possibile rivivere nelle sale di Palazzo Sarcinelli l'esperienza del Grand Tour che consentiva ai nobili europei di conoscere e apprezzare l'arte e la vita delle grandi capitali europee. 

Grazie ai prestiti internazionali di importanti istituzioni museali, sarà possibile ammirare a Conegliano una serie di spettacolari vedute di città europee caratterizzate, oltre che dalle grandi dimensioni, da una eccezionale finitezza nei dettagli architettonici, dalla luce cristallina e dalla smagliante tavolozza cromatica. La capacità di Bellotto di ritrarre magistralmente gli aspetti delle città soffermandosi sui particolari più curiosi della vita quotidiana della nobiltà e della gente del popolo, permetterà al visitatore di immedesimarsi nell'esperienza delle corti europee, venendo a contatto visivo con i personaggi, i modi di vestire e le abitudini del tempo. 

Una questione di famiglia 

Bernardo Bellotto, nato a Venezia il 20 febbraio 1722, cominciò a lavorare all'età di 14 anni nella bottega dello zio Antonio Canal detto Canaletto, fratello di sua madre. 

Dotato di grande talento, nel giro di pochi anni si impadronì dei segreti del mestiere rendendo molto difficile la distinzione delle proprie vedute di Venezia da quelle dello zio. Allontanato dalla bottega, Bellotto assunse il soprannome di "Canaletto". 

A generare una notevole confusione si aggiunse il fratello, di nome Pietro, che, dopo essersi trasferito in Francia, cominciò a firmare le opere come "Bellotti di Canaletti". La situazione si fece talmente critica che il vero Canaletto, per contrastare i ricorrenti mormorii che lo indicavano come un impostore, fu costretto a pubblicare un annuncio sul "Daily Advertiser" in cui si invitavano gli amatori dell'arte a recarsi nel suo atelier per vederlo dipingere una veduta di Londra e rendersi conto, per la qualità del dipinto, che proprio lui era il vero Canaletto.

Questo viene detto nel sito della mostra in cui vi sono moltissime informazioni e indicazioni per chi volesse visitarla io vi ricordo solo:
SEDE
Conegliano (TV)
Palazzo Sarcinelli
Via XX Settembre, 132

PERIODO
11 novembre 2011
15 aprile 2012 

ORARIO
lunedì - giovedì: 9.00 - 19.00
venerdì - sabato: 9.00 - 21.00
domenica: 9.00 - 20.00
Bernardo Bellotto, Campo Giovanni e Paolo, 1700 ca. Olio su tela

Segnalazione

Oggi mi hanno fatto una bella sorpresa!
Il blog Diario dei pensieri persi, ,blog collettivo composto da molteplici anime affamate di lettura, ha proposto dei titoli di libri di scrittori esordienti. Rullo di tamburi... c'è anche Esedion!
Un grazie commosso alle collaboratrici del blog che hanno ritenuto il mio romanzo meritevole di essere inserito in questo bouquet di buone letture!

mercoledì 23 novembre 2011

Paradise

Finito!
Non dico cosa, ma è stata dura, molto dura e ora mi sento così

lunedì 21 novembre 2011

La bambina con il basco azzurro - Commento


La bambina con il basco azzurro di Daniele Nicastro
Genere: fiaba, fantasy.
Editore: Runde Taarn 
Pagine: 118
 La trama
Una bambina recalcitrante, una madre, un broncio che deve essere mantenuto per questioni di principio, un riflesso nello specchio che si muove per conto proprio, un coniglio che scappa da una gabbietta... questi sono gli elementi che danno il via ad un romanzo che lascerà il lettore con il fiato sospeso sino all'ultima riga, quando finalmente si comprenderà il senso di tutto, si potrà dare un'identità ai personaggi originali che popolano questa vicenda, Gary, un passero e un gatto, Buio e il misterioso autore. Un gioco di specchi, di doppi e di rimandi continui ad un mondo "al di là" e "al di quà"... dove la realtà si confonde con i riflessi e i riflessi negli specchi diventano più reali della realtà stessa. La storia di un percorso di scelte e di motivazioni che solo il finale saprà svelare completamente.

Il mio commento
Ho intrapreso questa lettura con curiosità perché la storia mi era stata annunciata da molti come piacevole e originale. Sono felicissima di non essere rimasta delusa.
La storia parte con un broncio e finisce con un grido d’esultanza. E solo questo basterebbe per fare di questo agile volume un motivo di lettura ma è tutto il suo insieme a farne uno scrigno di chicche da cui veramente non saprei da dove cominciare.
La prosa di Daniele Nicastro è assolutamente unica, scorrevole, ricca e molto coinvolgente. Si rimane sorpresi della leggerezza con cui l’autore ci espone concetti anche molto elaborati e ci guida alla scoperta di un mondo dietro a uno specchio.
Con chiari riferimenti ad “Alice nel paese delle meraviglie” che, come tutti sognatori adoro, la storia ci mostra un’eroina coraggiosa che affronta un mondo sconosciuto in cui niente è semplice e come sembra.
Coniglio, passero, riflesso, buio, scrittore, mamma. Non c’è nessun nome proprio se non alla fine e anche questo mi ha fatto molto riflettere. È incredibile come in così poche pagine siano racchiusi così tanti concetti preziosi.
Veramente i miei più sentiti ringraziamenti all’autore per questa bella storia che dovrò leggere assolutamente ai miei figli.


Dulcis in fundo il booktrailer realizzato dal bravissimo Iri



mercoledì 16 novembre 2011

Parlando di letteratura fantastica

Buon mercoledì a tutti!
Stiamo scollinando e ci avviciniamo pericolosamente a venerdì ^^
Vi lascio questo link:
http://michelenigro.wordpress.com/2011/10/31/guido-davico-bonino-e-%E2%80%9Cla-letteratura-fantastica-italiana%E2%80%9D/
Uno splendido post dedicato alla letteratura fantastica italiana indagata da Guido Davico Bonino e ben presentata da Michele Nigro
"Sarebbe impossibile parlare di fantastico italiano senza citare Aldo Palazzeschi e il suo romanzo “Il codice di Perelà” (1911), unico grande romanzo fantastico italiano, così come non mancano contributi al fantastico negli 82 racconti scritti nel corso della sua attività letteraria. Nella narrativa di Palazzeschi il fantastico è veicolato da personaggi “buffi” (dove buffo è ogni uomo che non riesce ad adattarsi alle regole) che rappresentano il ‘diverso’ in senso lato, colui o colei che ha un atteggiamento non conforme alle tradizioni, l’individualista che viene 
considerato buffo da chi non è capace di uscire dagli schemi imposti dal sistema."

lunedì 14 novembre 2011

Di ritorno da Chiari

Buon lunedì a tutti!
Io sono ancora un po' intontita dalle emozioni di ieri.
Come vi avevo detto sono andata a Chiari alla Rassegna della Microeditoria.
Con me avevo i miei compagni di presentazioni Davide Sassoli e M.P. Black, due amiche all'ultimo si sono tirate indietro, permettendo così a Davide di non patire troppe chiacchiere femminili ^^
Sono stata felicissima di incontrare di persona Deborah Epifani e Chiara Panzuti. Spero di non averle sconvolte ma quando sono assieme alla mia amica M.P. Black alias Paola De Pizzol (come sa bene Simone Draghetti) sono sempre molto sbarazzina (eufemismo!)
Pranzare con Chiara e Deborah mi ha permesso di approfondire la conoscenza di due amiche virtuali e di progettare con Paola una nuova collana editoriale erotica (questo è uno scherzo, spero!)
Ho rivisto con grandissima gioia la brava Francesca Resta, ma anche il mitico Traz, che non solo mi ha accompagnata all'aperto evitando che, come al solito, stramazzassi al suolo a causa della confusione ma mi ha dato buoni consigli di lettura e mi ha sopportata nelle mie elucubrazioni martiniane.
Verso sera c'è stata anche l'occasione di fare una bella chiacchierata con Vlad e sua moglie, nonché assistere alla presentazione di Adriana Comaschi. Adriana è una forza della natura!
Il caro Mauro Fantini era pure accompagnato dai suoi figli e per una volta ci siamo ritrovati genitori che parlano di figli discoli non i soliti autori iperoperativi in zona di emergenza, molto piacevole direi^^
Avrei voluto parlare di più e meglio con Francesca Angelinelli e con Solange Mela, ma quello che ci siamo dette ha comunque sortito un effetto dirompente.
Credo che le belle sensazioni di ieri mi terranno compagnia a lungo...

Purtroppo nella confusione e nella gioia di rivedere vecchi amici ho fatto solo due foto:

lo stand di Linee Infinite Edizioni con Simone Draghetti, me medesima, Deborah Epifani e Chiara Panzuti


da sinistra verso destra o forse sarebbe meglio dire "seghettate dalla luce che filtrava dalle persiane" trovate: M.P. Black alias Paola, mois, Simona, Deborah e Chiara


Avrei voluto fare molte altre foto ma c'erano troppi libri, troppe persone, troppe distrazioni e io mi distraggo facilmente ;)))



Per finire: non penserete veramente che in una fiera del libro io non abbia comprato nulla?
Infatti non lo pensate, giustamente, perché non solo ho comprato dei libri ma anche molto belli (avevo fatto la wish list!)
Quali?
Eccoli:

Il corvo di Cristallo di Chiara Panzuti


Le leggende di Aron. Il segreto degli undici di Deborah Epifani



Alchemia di Chiara Guidarini



Il libro della vecchia Kate di Benedetta Pini

Pasteris, con un ritmo incalzante e una grande accuratezza storica, ci fa rivivere le emozioni, i colori, le battaglie che infiammarono l’immortale impresa di Annibale. UNA STORIA EPICA, 
UN ROMANZO IMPERDIBILE, IL SOLDATO DI ANNIBALE

Il soldato di Annibale di Adriano Pasteris


Gli occhi dell'Hydra

I fantasy li ho presi perchè mi incuriosivano da tempo, il libro di Pasteris è un romanzo storico e io, anche se non sembra, li adoro! La raccolta di gialli perché ho letto alcune frasi e mi ha incuriosito.
Non temete di ognuno di loro vi farò sapere la mia opinione!





venerdì 11 novembre 2011

The one that got away



And in another life
I would make you stay
So I don’t have to say
You were the one that got away
The one that got away

Planetary Romance

Un post veloce per segnalare un articolo di Claudio Cordella uscito oggi su Fantasy Planet.
L'ho letto con molto interesse e vi invito a farlo!
http://www.fantasyplanet.it/2011/11/11/planetary-romance-brittannico/
Un viaggio tra i mondi fantascientifici che ripercorre alcune tra le opere pilastri della fantascienza mondiale.
Da non perdere!

giovedì 10 novembre 2011

Sisley

Nelle mie ricerche sulla bellezza ho ritrovato un ricordo di Madrid, ve lo lascio

La inundación en Port-Marly, Alfred Sisley

Carmen Thyssen-Bornemisza Collection


Alfred Sisley
Flood at Port-Marly
1876
Oil on canvas.
50 x 61 c
m
Carmen Thyssen-Bornemisza Collection on 
deposit at Museo Thyssen-Bornemisza

Based in Marly-le-Roi from 1874 to 1877, Sisley executed a group of seven paintings on the flooding of the Seine in March 1876. The best known of the series depict the flood at its height, albeit expressed with a serenity and harmony more characteristic of a tranquil lagoon than the violent waters of the Seine. In this work from the Carmen Thyssen-Bornemisza Collection, the sun has reappeared and the water level is going down. Sisley was thus able to set up his easel in the middle of the street and return to the use of a central perspective found in many of his works, a device that derives from the classical tradition of French landscape painting. Sisley was able to give a marked emphasis to the movement of the clouds through the use of a low horizon line. As in the work of Constable, the sky becomes the true subject of the landscape and its reflection on the ground both unifies the composition and increases a sense of dynamic life.


Il giorno in cui fu data notizia della morte di Sisley, dopo tante sofferenze volontariamente e fieramente mascherate, le tele che erano in possesso di coloro che avevano avuto un tempo fiducia in lui acquistarono subito nuovo valore, e tutte quelle che, sparse per il mondo, attendevano l'aggio dei mercanti e il capriccio degli amatori, furono subito ricercate: cominciavano ad avere la loro giusta valutazione. Alfred Sisley andava ad occupare il posto che gli era legittimamente dovuto nella gloriosa stirpe dei paesaggisti che hanno celebrato la bellezza delle stagioni e il fascino dell'ora. Ogni Museo, ogni Galleria che vogliano oggi poter raccontare la grande arte del nostro Ottocento, la racconterebbero in modo difettoso se non mostrassero, al momento giusto, le pitture dolci, delicate, luminose che corrispondono ai diversi momenti dell'evoluzione del talento di Sisley.    "Sisley", In Les Cahiers d'Aujourd'hui, Paris, Editions Crès, 1923





mercoledì 9 novembre 2011

Rassegna della MicroEditoria di Chiari

Sto preparando la lista dei libri da acquistare a Chiari e si prospetta molto lunga!
Che c'è a Chiari?
Beh intanto Chiari (Ciare in dialetto bresciano[2]) è un comune italiano di 18.928 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. Sorge in zona pianeggiante nella parte ovest della provincia di Brescia, a poca distanza dalla provincia di Bergamo. È posto a limite tra il territorio della Bassa Bresciana e quello dellaFranciacorta.Chiari è una delle sei città più grandi della provincia di Brescia,con il suo stemma insieme a quello di Brescia,Brenno,Salò e Verolanuova compone lo stemma della provincia di Brescia


Tutto questo è molto interessante e probabilmente farebbe prendere anche un bel voto in geografia, ammesso che riusciate a non farvi sgammare per avere copiato da wiki (come ho fatto io^^) ma ai fini di questo post di Chiari interessa principalmente questo luogo:


Vista dalla scalinata interna della villa

Bello eh?
Si tratta della Villa Mazzotti costruita nel 1800 dal conte Mazzotti e dimora della sua famiglia.
Nelle sue splendide sale si volge la Rassegna della Microeditoria

Il salone interno

La rassegna è già arrivata alla nona edizione e si svolgerà l'11-12-13 novembre.
Per conoscere orari e ospiti potete visitare il sito che è chiaro ed esauriente.
Io conto di esserci dalla tarda mattinata di domenica sempre che MP Black e i suoi orridi gusti musicali non mi portino fuori strada^^ 
Il mio programma prevede di comprare alcuni libri che mi stanno molto a cuore, primi fra tutti i volumi di Chiara Panzuti e Deborah Epifani! Spero proprio di vederle di persona e di fare due chiacchiere come si deve. Dovrebbe esserci anche Francesca Resta che non sono riuscita a vedere a Lucca ma che spero di incrociare.
Penso che andrò a salutare i miei editori e  anche le fantastiche (in ogni senso) donne della Domino, sono certa che stresserò parecchio un amico con i miei commenti-considerazioni-opinioni su Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco di Martin...ma lui è buono e mi sopporta, spero *_^
Ma il bello della rassegna sono i libri nei quali conto di perdermi e di perdere un po' delle mie misere finanze^^
E voi?
Che pensate di fare?
Ci vedremo a Chiari?



martedì 8 novembre 2011

Il nipote di Rameau


da Wikipedia:
ll nipote di Rameau o La satira seconda è un dialogo satirico scritto da Denis Diderot nel quale vengono discusse questioni di etica ed estetica. L'autore vi lavorò tra il 1762 e il 1773, ma l’opera fu pubblicata soltanto postuma.
I due personaggi che danno vita al dialogo sono designati con i pronomi lui e io. Se ad una lettura immediata appare chiaro che il primo pronome indica Jean-François Rameau ed il secondo lo stesso Diderot, è bene ricordare che il valore simbolico dei due personaggi risulta più complesso. Mentre infatti le posizioni morali che i due sostengono sono del tutto opposte e inconciliabili, nei passaggi in cui si discute di estetica sembra esserci piuttosto, tra le due figure, una sorta di rispecchiamento. Accade così che sia proprio Rameau ad esporre alcune tesi già espresse da Diderot in opere precedenti. Il Nipote si configura così a tratti come un alter ego del filosofo.


Il nipote di Rameau di Denis Diderot,capolavoro satirico della seconda metà del settecento è la parabola grottesca di un musico fallito, cortigiano convinto, amorale per vocazione avvolto in un lucido cupio dissolvi.
Nella sua imbarazzante assenza di prospettive edificanti, nella riduzione della vita a pura funzione fisiologica riesce in maniera paradossale a ribaltare la visione del bene e del male, del genio e della mediocrità, della natura umana e delle possibilità di redimerla.
Rameau si è offerto attraverso i secoli come un nitido archetipo di libero servo, innocua foglia di fico per padroni a tolleranza variabile.
Scorgiamo dietro la sua perversità le paure del filosofo del perdere se stesso e i propri riferimenti etici nell'affrontare un primo embrione di libero mercato delle idee che intuiva stesse nascendo in quel turbolento e fervido scorcio di secolo.
Rameau manca dai nostri teatri dagli inizi degli anni novanta, un ventennio di profonde mutazioni nel corpo della nostra società civile, le sue contorsioni intellettuali quindi assumono nuovo e violento impatto e nuovi motivi di aspro divertimento.


SILVIO ORLANDO Rameau
AMERIGO FONTANI Diderot
MARIA LAURA RONDANINI Juliet
IL NIPOTE DI RAMEAU
di Denis Diderot
adattamento Edoardo Erba e Silvio Orlando
regia di Silvio OrlandoClavicembalista Simone Gullì
Scene Giancarlo Basili
Costumi Giovanna Buzzi
Produzione Cardellino srl

Domenica sera sono andata ad assistere a questa rappresentazione teatrale e ne ho ricavato motivo di molteplici riflessioni.
Un'ora e mezza tutta d'un fiato ad ascoltare un bravissimo Silvio Orlando esporre la sua filosofia di vita e vi giuro che mi  pareva di sentir parlare uno dei nostri politici!
L'attualità dello scritto portato sulla scena è sconvolgente, complimenti a chi ha scelto di riproporre questo dialogo ai nostri giorni, c'è veramente molto su cui meditare, molto.
L'attore dà vita al personaggio strappandoci sorrisi amari e risate a bocca aperta, veramente molto, molto bravo Silvio Orlando, un'interpretazione magnifica!


Se vi interessa leggere il dialogo qui  lo trovate, ma vi consiglio comunque di seguire la programmazione teatrale della vostra città. 
Il testo nato per il teatro merita di vivere in teatro.
L'allestimento che ho visto io sta girando l'Italia e "Il nipote di Rameau" venerdì 18 novembre sarà a Città di Castello in Umbria e dal 22 novembre al  4 dicembre al Teatro Eliseo a Roma. 


Pensare avrà anche controindicazioni ma in genere salva la vita.

domenica 6 novembre 2011

Christmas Island



Chrstmas Island di Scarlett Douglas Scott
Domino Edizioni
179 pag.
12 euro

Oceano Pacifico, Kiritimati. Marin MacLanart ha lasciato alle spalle un'intera vita, la ricca famiglia, l'ambizioso lavoro di cardiochirurgo e la superficialità della società occidentale per rifugiarsi in un piccolo paradiso protetto, l'atollo nel Pacifico che porta il nome del giorno di Natale. Ha sbarrato il cuore ai sentimenti e alle emozioni per chiudere con la sofferenza e il dolore causato da una grave perdita. Ma l'arrivo imprevisto di Lisa Spencer, solare, sprovveduta e intraprendente fotografa del Dipartimento Ambientale australiano, lo costringerà ad affrontare i fantasmi del passato e a fare i conti con un fratello che non intende dividere la strepitosa eredità dei MacLanart.


L’isola di Kiritimati è un’isola lontana dai circuiti turistici hawaiani, non è lussureggiante, non vi sono grandi animali ma un numero spropositato di gatti selvatici e uccelli marini dal piumaggio splendente.
L’oasi naturalistica è protetta da ranger e la popolazione vive di pesca e del poco turismo che arriva per la pesca. Monnalisa Spencer è un fotoreporter del Dipartimento dell’ambiente australiano che vuole realizzare un reportage sulla fauna dell’isola. Arriva alla vigilia di un tifone che sconvolgerà la tranquilla isola, Lisa deve adattarsi ai disagi ma quando la sua guida si rivela un bracconiere senza scrupoli e la lascia a piedi sperduta a poche ore dall’arrivo del tifone se la vede proprio brutta. Maclanart ranger dal passato oscuro la salverà e affronterà con lei i pericoli che provengono da lontano.


Il romanzo non si può certo definire d’amore, anche se c’è passione e sentimento, perché sono molti gli elementi che rendono la lettura scorrevole e godibile ma nello stesso tempo anche ricca di spunti per considerazioni sul nostro modo di intendere la civiltà.
Nel mio riassunto non parlo dell’adorabile ranger James Turner, del comandante Lara, della scontrosa Tituba, e degli altri personaggi minori tutti ben delineati e verosimili che permettono di apprezzare al meglio lo svolgersi della trama.
L’isola è la protagonista assoluta con i suoi silenzi e i suoi colori che ci fanno venire voglia di prendere un aereo e partire subito per scoprirla di persona, come fa Lisa.
Un libro avvincente e solare.


giovedì 3 novembre 2011

Pensando a Gaia

Stavo scrivendo, cancellando, riscrivendo poi ho fatto una pausa e un'amica in FB ha messo questo video.
Al momento giusto