Cronache di Gaia prende il nome dalla saga fantascientifica di Claudia Tonin. Ma è anche un blog in cui parlare di libri, film, mare, natura e ogni cosa le passi per la testa.
Cronache di Gaia.
Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!
martedì 15 dicembre 2015
S-consigli di lettura di Feltrinelli
martedì 19 agosto 2014
Chiuso per vita reale
domenica 25 novembre 2012
Il messaggio di Pearls
Avrei tanto da raccontarvi, a partire dalla presentazione della settimana scorsa, passando per le letture finite e le iniziative a cui ho partecipato.
Lo farò, ma non ora.
Questo post è per me.
Sapete che non sono solita all'autoincensazione, che mi muovo sempre con molta umiltà.
Ma oggi, no. Oggi voglio darmi una botta sulle spalle e dirmi: "Brava Claudia, così va bene!"
Sì, non sarò modesta, per una volta mi dirò che ce l'ho fatta.
Il messaggio che volevo inviare con Pearls è arrivato forte e chiaro e, una lettrice con non conosco, con cui non ho mai parlato, lo ha letto e ha capito esattamente quello che volevo dire.
Non so gli altri, ma io scrivo per questo, per comunicare qualcosa che per me è importante, per veicolare un messaggio che ritengo degno di essere ascoltato.
Per questo motivo sottraggo tempo, che non ho, alla famiglia, ai miei rapporti sociali e anche alla lettura.
Per questo motivo ho lasciato attività molto più immediatamente soddisfacenti, per scrivere.
Poi non se ne può più fare a meno, è vero, ma io scrivo affinché chi legga comprenda quello che voglio dire.
Oggi è successo.
Trovare la recensione di Pearls nel bellissimo blog Diario dei pensieri persi è stata una stupenda sorpresa!
Francesca Rossi ha colto ogni riferimento che io ho cercato di dare, comprendendo fino in fondo il messaggio del romanzo.
Questo, unito anche all'attenta analisi che ne fa, mi ha riempita di gioia e di coraggio.
Vi invito a leggere interamente il post del Diario, ma non posso non riportare la chiusa finale della recensione:
"Leggete Le Cronache di Gaia. Pearls di Claudia Tonin. Non ve ne pentirete e forse avrete voglia di scoprire un po’ di più del sesso opposto, perché è nella diversità che nasce nuova e vigorosa vita, non nell’appiattimento e nel ripiegamento su se stessi o sul proprio genere."
Scrivere è faticoso, con buona pace di quelli che si scandalizzano quando lo dico, scrivere costa fatica e sacrificio, come molte altre espressioni artistiche.
Eppure quando la nostra opera, il frutto di tanta fatica, tocca il cuore e l'anima di qualcuno, ecco allora la fatica scompare.
Proprio come, dopo una lunga camminata in salita, si arriva sulla cima del monte e di guarda l'orizzonte.
Buona domenica!
mercoledì 10 ottobre 2012
Seminatore di stelle


lunedì 11 giugno 2012
Gruppi al lavoro
Perché il mio week end aveva due fronti aperti di attività e non voglio mettere in ombra nessuna delle due splendide iniziative in cui ero coinvolta. Dunque di seguito renderò conto dell'inaugurazione di F4 e del San Giorgio di Mantova Fantasy.
In questo post però vi parlo delle condizioni avverse.
Sarebbe bello se quello che programmiamo filasse sempre liscio, senza intoppi. Poche volte è così.
C'è sempre l'imprevisto dell'ultimo minuto, sia esso un acquazzone o un lutto, una malattia o un terremoto.
Sembro esagerata?
Non credo.
Questi sono i veri imprevisti, perché noi, con le nostre forze, non possiamo rimediare al terremoto, alla malattia o alla morte di una persona cara. Questi sono i veri imprevisti, che chi organizza non vuole nemmeno immaginare. Perché se accadono non c'è nulla da fare.
E' frustrante, molto frustrante. Ma aiuta a crescere. Impariamo i nostri limiti. Perché per quanto bravi, intelligenti e forti siamo limitati. Se siamo soli.
Il gruppo è l'unica cosa che può far fronte agli imprevisti.
Non avrei mai potuto farcela in questi due giorni se, in entrambe le manifestazioni, non avessi avuto accanto delle persone eccezionali, mi piace pensare che anche loro pensino lo stesso di me...
Sono stati in grado di capire le mie comparizioni e sparizioni e di questo sono grata a tutti!
Dunque in questi due giorni ho avuto la conferma di una delle mie convinzioni più forti: il gruppo vince!

venerdì 25 maggio 2012
Tempeste

LA TEMPESTA di Giorgione, uno dei quadri più misteriosi della nostra storia dell'arte.
Dipinto senza disegno preparatorio, solo con l'uso del colore nel 1505, è conservato alle Gallerie dell'Accademia di Venezia
Ci sono giorni in cui non succede niente.
Calmi, piatti come le acque di un lago di alta montagna.
Altri in cui le sorprese, gli imprevisti, ti fanno imbestialire, gioire, piangere.
Non so quali siano migliori.
So che io non amo le acque ferme ma il mare in tempesta.
Questa settimana c'è stata tempesta quasi ogni giorno, ma il bello deve ancora venire.
Devo prepararmi perchè l'estate sta per arrivare...
Buon week end!
domenica 20 maggio 2012
Considerazioni
Ogni giorno qualcuno muore e qualcuno nasce, la differenza è tutta in noi, in come viviamo questi fatti quotidiani. Quando avevo l'età delle ragazzine ferite scrivevamo nei diari. "Non importa se per il mondo non sei nessuno, per qualcuno sei il mondo".
Ecco, questo fa la differenza, per qualcuno ieri e oggi il mondo come lo conoscevano è finito.
E non parlo di chi non c'è più.
Ho cercato una musica che potesse infondere forza e l'unica che mi è venuta in mente è questa
venerdì 16 marzo 2012
I'm back
Devo dire che sono commossa dall'affetto e dalla stima che molti di voi mi hanno dimostrato, sia pubblicamente che in privato.
Se prima l'idea di chiudere il blog mi faceva male, ora la ritengo proprio impossibile.
Magari non ci sarò con costanza, non scriverò grandi recensioni o avrò rubriche fisse.
Credo che Esedion tornerà a essere un diario personale in cui riporterò tutte le idee che mi passano per la mente e segnalerò le cose che mi piacciono.
Un grazie di cuore per chi mi ha seguito nonostante il silenzio e si è espresso in favore della sopravvivenza di questo mio piccolo blog.
Ho molte sorprese nel cilindro, che spiegheranno anche il mio momento di crisi, ma ogni cosa a suo tempo...
Per oggi vi auguro:

e vi lascio una canzone che si adatta al mio stato d'animo attuale
mercoledì 1 febbraio 2012
domenica 4 dicembre 2011
Che fare di domenica?
Questa mattina mentre mi "dilettavo" in una delle attività che odio di più, stirare, ho iniziato a pensare.
Penso sempre mentre stiro, è un lavoro talmente stupido e inutile che se non penso ad altro mi butto dal balcone^^
E oggi ho pensato a quello che si può fare in una domenica come questa: caliginosa, umida e anche un po' sonnolenta.
Ci sono molte possibilità, dipende dalle nostre passioni e dalle nostre attitudini.
Per i più sportivi e per gli amanti delle endorfine da corsa, andare a correre, perchè non c'è niente di meglio di una bella corsa per liberare la mente!

Ma anche immergersi nell'acqua calda delle terme e guardare fuori il freddo grigiore autunnale, può essere una valida alternativa.

Andare al cinema!
Dicono che Anonymous sia proprio un bel film
Andare a vedere una mostra, visitare un museo e immergersi nella bellezza.
Ma anche chiamare degli amici e organizzare un bel torneo di Risiko, Monopoli, Scarabeo e chi ne ha più ne metta!

Leggere!

Scrivere quella storia che sono tre giorni che gira per la testa
Andare a trovare una vecchia amica o un vecchio amico.
Farsi una maratona dei film di Guerre Stellari (tutti e 6!)

Non fare niente e guardare il fuoco che scoppietta nel camino.

Andare a teatro.
Fare shopping!

Oppure, per i pochi fortunati che lo possono fare, non alzarsi proprio dal letto e passare tutto il giorno a fare l'amore con il proprio amato/amata.

Insomma di possibilità ce ne sono molte perciò auguro a tutti voi una buonissima domenica, qualsiasi cosa decidiate di fare^^
martedì 25 ottobre 2011
Vuoto apparente

opera di Antonio Bardino - Transit to Charles de Gaulle airport
Non so da dove nascano le idee.
Mi piace osservare i luoghi, le persone e quando sono pronta parlo di loro.
Ma guardare il mondo è la mia attività principale.
Non passare attraverso la vita senza prestare attenzione, ma osservare chi mi è accanto.
Forse è per questo che gli spazi vuoti non mi paiono mai tali.
L'assenza di una persona me la fa sentire vicina come non mai.
La sua mancanza amplifica la fisicità tanto da rendere impossibile credere che non ci sia. Più.
sabato 8 ottobre 2011
Alcune riflessioni sul tempo
In questi primi giorni è finita definitivamente l'estate.
Ho fatto una presentazione divertentissima come autrice e una come moderatrice. E sapete una cosa? Sono più brava a presentare gli altri che me stessa!
In questi primi giorni del decimo mese mi è stato prestato un nuovo libro "Il mangianomi" che ho iniziato da poco a leggere e che mi incuriosisce molto.
Sempre in questa prima settimana, ho finito e spedito un racconto che segna una frattura definitiva con il mio precedente modo di scrivere, vedremo se piacerà...
Ho iniziato la correzione, o meglio, ho stressato un amico per avere le sue correzioni di un romanzo che parrebbe avere più possibilità di pubblicazione rispetto ad Aryn. Ho molta fiducia in questo mio scritto, intanto ci lavoro poi si vedrà.
La prima settimana di ottobre si è portata via una mia collega e amica.
Sono giorni difficili. Una parte di me va avanti, un'altra, quando meno me l'aspetto, mi pugnala alle spalle con ricordi di risate. Non riesco ancora a capacitarmi del fatto che non sentirò più la sua voce.
Così coccolo Alberto che, con la saggezza dei suoi tre anni, mi dice:
"è bello fare le coccole. Bisogna farle più spesso mamma!"
Ha ragione.

venerdì 23 settembre 2011
Grazie neutrini!
Ieri sera il primo annuncio titubante, oggi qui la conferma.
La fantasia che supera la realtà o meglio tutto ciò che l'uomo riesce a immaginare prima poi viene dimostrato come concreto e reale.
Nella mia smodata fiducia nell'essere umano sono convinta che in noi abbiamo tutte le risposte perchè siamo scritti nello stesso codice dell'universo e quindi dobbiamo solo decifrarlo.
Lasciatemi esultare di fronte alla dimostrazione scientifica di tante idee fantascientifiche.
Lasciatemi guardare per una volta con soddisfazione quelle persone che da sempre guardano con sufficienza me e tutti gli amanti della fantasia.
Lasciate che oggi sia una piccola vittoria di chi ha sempre creduto che senza fantasia l'uomo è morto.
Lasciatemi scrivere quanto siano poco concreti quelli che ritengono il sogno cose da bambini.
Insomma, lasciate che finalmente chi ci ha sempre creduto esulti e chi, per posa o per natura, era scettico si stupisca e lasci germoliare dentro di sé il seme del dubbio.
E, infine, lasciatemelo scrivere con un sorriso sulle labbra:
Estreira potrebbe esistere veramente!

giovedì 15 settembre 2011
Ossessione

lunedì 5 settembre 2011
Ritorno da Comodamente

I come back!
Dopo tre settimane di lavoro indefesso posso tirare i remi in barca e lasciarmi portare dalla corrente.
Il festival si è concluso ieri sera tra bagordi alcolici e gioiose risate (mi hanno detto, io sono crollata a letto presto).
Sto parlando di Comodamente.
È stata un’esperienza molto forte di cui alla fine, come sempre, i ricordi più belli sono legati alle persone.
Agli ospiti, alcuni deliziosi altri un pochino meno, ma è nell’ordine delle cose che ci sia chi si discosta dal gruppo.
Ai fantastici volontari che pieni di entusiasmo compensavano alla stanchezza dei tre giorni.
Alle mie due, più una, compagne di Info Point, a cui si aggiunge Francesco.
Hanno sopportato i miei sfoghi al limite della crisi isterica.
La più paziente: Patrizia
La più disponibile (in senso organizzativo!): Fanny
L’unica che mi rispondeva sempre: Chiara
L’uomo che apriva ogni porta: Alberto
L’autista d’emergenza: Scott
I fantastici autisti ufficiali: Maurizio, Fabio, Bruno, Paolo, Vincenzo, Stefano (quando mai mi ricapita di avere tutti questi bei ragazzi che corrono dove li mando io?)
Gli ospiti più simpatici sono tanti: Moreno, Valeria, Claudia, Lorenzo, Bruno, Massimo, Edoardo, Franciscu, Paolo 1 e 2, Stefano, Alessandro, Daniele, Nathania (tutti rigorosamente senza cognome ^^)
La più bella: Nathania
Il più bello: Roberto, Stefano, Massimo, Marco… non ho ancora deciso!
Vorrei fare una standing ovation a Petru e Nicolò che mi facevano ridere nei momenti critici, a Daniele che mi ha nutrita venerdì, prima che stramazzassi al suolo e ai fotografi di Heads Collective che con la loro magica stampante mi hanno consentito di risolvere molti problemi.
Da ricordare: lo sguardo allucinato di Nico venerdì, quello furioso di Ivan sabato e quello felice di Claudio domenica.
Fossi riuscita a sentire un dialogo la mia soddisfazione sarebbe alle stelle ma purtroppo chi organizza difficilmente riesce a essere anche spettatore, pazienza.
Signori e signore ci vediamo l’anno prossimo, forse!
venerdì 12 agosto 2011
Ricordi di pensieri sparsi di diversi artisti

lunedì 1 agosto 2011
A che serve veramente la creatività?

giovedì 28 luglio 2011
La Traviata

La prima rappresentazione avvenne al Teatro la Fenice di Venezia il6 marzo 1853 ma, a causa soprattutto di interpreti non all’altezza e della scabrosità dell'argomento, si rivelò un sonoro fiasco; ripresa l’anno successivo con interpreti più validi e retrodatando l'azione di due secoli, riscosse finalmente il meritato successo.
Fra i passaggi più popolari dell'opera, l'invocazione di Violetta Amami, Alfredo, il famoso brindisi Libiamo ne' lieti calici, la cabaletta Sempre libera degg'io, il concertato finale del secondo atto, l'aria Addio, del passato e il duetto Parigi, o cara.
La storia è conosciuta, l'infelice amore di Violetta e Alfredo, trasposizione della storia d'amore di Margherita e Armando.
Margherita Gautier è la signora delle camelie, così chiamata per i fiori che prediligeva. Giovane cortigiana della Parigi del IX secolo, la sua vita dipende dai ricchi amanti che, ammaliati dalla sua sensuale bellezza, trovano in lei l’appagamento di un piacere fugace, notturno. Margherita è una donna disillusa; non conosce l’amore autentico, ma solo quello meramente carnale che indurisce il cuore. Finché non incontra Armando Duval, giovane borghese, il quale si innamora di lei da subito.E la sua non è l’attrazione spietatamente superficiale di tutti gli altri signori dell’alta società: egli ama Margherita perché vede in lei una solitudine e una dolcezza non comuni fra le altre mantenute. Ma il sentimento di Armando sembra univoco, destinato alla derisione, perché non ci si può veramente innamorare di una prostituta. Se non ché le premurose attenzioni del giovane finiscono per far breccia nel cuore della donna. Questa volta l’amore ha la “A” maiuscola, è reciproco, gratuito, finalmente sincero, anche se altalenante fra idilliaci quadretti di passione e i retaggi degli incancellabili trascorsi di mondana smodatezza, che erano stati il passato della prostituta. Ma lo spettro di una malattia trascurata e dei creditori cala sulla vita di Margherita, e a poco a poco oscura fatalmente la sua felicità. Si aggiunga il padre di lui, uomo dai saldi valori morali mirati a perseverare il buon nome della famiglia. La donna sceglie di abbandonare Armando, perché l’esistenza al suo fianco è quanto di più bello le sia mai capitato, ma è destinata a soccombere sotto il peso schiacciante dei debiti e le insistenti esortazioni del vecchio Duval. Del resto si sente separata dell’amato da un’insormontabile distanza etica e sociale. Armando si dispera, la odia, l’ama, la cerca, la rifiuta, si vendica: non comprende quello che è un disperato gesto d’amore. Intanto Margherita soffre per la malattia fisica che la sta consumando nel corpo, ma anche, e soprattutto, per quella dell’anima. E ormai, iniziata alle delle dolcezze dell’amore spontaneo, non è più in grado di tornare alla vita di cortigiana con la stessa leggerezza di un tempo.
venerdì 15 luglio 2011
Una fetta di torta?

Come promesso vi offro questa fetta di dolce virtuale ;)
Il 16 luglio e' il mio compleanno!!!
Gli auguri sono ben accetti, i commenti sulla mia eta' un po' meno ;)))
A prestissimo e buon week end!