Valentina Bellettini nel suo blog ha sviscerato tutto il libro con una precisione e un'attenzione che mi hanno commossa.
Non ha detto solo bene, ci mancherebbe!
Ha fatto una vera e proprio recensione dettagliata e precisa dimostrando di avere letto il libro con interesse e notando molto aspetti salienti del mio cattivo.
Come sapete io ritengo Ryan uno dei miei personaggi meglio riusciti e quindi ne sono rimasta molto colpita.
Posso dire che è una delle migliori recensioni che il libro abbia mai ricevuto, sia per le luci che per le ombre che mostra di Esedion.
La riporto integralmente ma prima di leggerla vi avviso che ci sono degli spoiler enormi, a voi la scelta...
Misteri e segreti nella "perfetta" Estreira
Gli auguri pasquali li avrete il giorno giusto ;))
Durante la pausa estiva dalla scuola i due cominciano a frequentarsi, ma il primo appuntamento non è all'altezza delle aspettative: Alex, dapprima interessato, diventa freddo e distante, mentre Sofia si strugge per l'accaduto. Il mutamento di Alex è dovuto all'improvvisa apparizione, nel cielo, di una strana e improbabile costellazione, la stessa che vede poi Sofia nel tragitto verso casa. I due s'interrogano su ciò che hanno visto e sul sogno che coinvolge entrambi quella stessa notte, inoltre Alex s'accorge d'avere il simbolo "tatuato" sulla pancia, per cui, tormentato, si adopera nelle ricerche su Internet, mentre Sofia, durante un'uscita nella vicina Venezia, ritrova casualmente il simbolo davanti al portone di una casa; solo quando i due s'incontrano per un nuovo appuntamento, scoprono d'essere entrambi coinvolti in un mistero che sconvolgerà per sempre le loro vite. Ad attenderli in quella casa a Venezia, infatti, ci sono Hennio e Adel, la donna che era apparsa loro in sogno, e altri sette tra uomini e donne, ragazzi e ragazze, che come spiega Adel hanno risposto al richiamo del simbolo, ovvero l'Onges, emblema dell'Isola di Estreira: i sette dovranno affrontare una serie di prove che decreterà un solo e unico prescelto, colui che è destinato a ricoprire il ruolo di Esedion, ambasciatore di Estreria sulla Terra. Come sarà rivelato al prescelto, infatti, il Regno di Estreira si trova in una dimensione parallela, pur facendo parte, un tempo, della Terra stessa. L'origine dell'Isola ha a che fare con i miti di Atlantide e il continente perduto di Mu, e tale deve restare (è compito dell'Esedion celare la realtà) perché Estreira è un'isola felice dove gli abitanti possiedono facoltà mentali e tecnologia avanzati.
Ma questi sono aspetti che in fondo non portano alla felicità, specie quando emergono sentimenti feriti, odio e rancore, perché Estreira nasconde un oscuro, tragico passato, che ruota intorno alle figure di Ryan e Myros.
La cosa più bella di questo romanzo è che effettivamente ogni personaggio ha le sue buone ragioni: dopo aver compreso la verità dei fatti, come dar torto al Re? Ma come, viceversa, darlo a Ryan, e ai suoi giovani sogni di libertà assieme all'amico Myros? Ognuno di loro (e non solo) ha commesso errori, consapevolmente o meno, ma al tempo stesso non li si può condannare né giustificare del tutto. Certamente, visti i risvolti finali, Ryan è il personaggio in cui, più di tutti, l'ago della bilancia punterebbe sul negativo, eppure c'è qualcosa in lui, forse il sincero dolore per Myros oppure la carezza ad Amnar, che m'intenerisce e mi spinge a credere che ci sia ancora una speranza per il suo animo tormentato, perché in fondo lui è quello che più di tutti è rimasto solo, isolato nella sua sofferenza e senza l'appoggio di nessuno; probabilmente sarebbe difficile farlo ragionare vista la situazione estrema che si è creata, ma perché non provarci? Perché nessuno è capace di parlargli, e viceversa, ascoltarlo? Ecco, se non si era capito Ryan è un dei miei personaggi preferiti. Se affermo questo, è perché la mancanza di una netta distinzione tra "buoni" e "cattivi" dona profondità ai personaggi; ho apprezzato questa caratteristica anche perché crea un intreccio intrigante.
Il finale scivola via in fretta ma da l'idea che ci sia un seguito, anzi, pone un dubbio che spinge ad aspettarlo con ansia. Forse l'autrice ha volutamente lasciato in sospeso alcuni dettagli, e chissà che non ci siano altre verità. Ho un sospetto...