Cronache di Gaia prende il nome dalla saga fantascientifica di Claudia Tonin.
Ma è anche un blog in cui parlare di libri, film, mare, natura e ogni cosa le passi per la testa.
Oggi e' il compleanno di due delle mie più care amiche.
Una si e' persa, l'altra mi e' accanto.
A loro e a tutte le amiche dedico questa splendida poesia di Alda Merini.
A tutte le donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d'amore.
Proseguendo con gli acquisti effettuati alla Fiera del Libro di Roma vi segnalo questo piccolo, grande libriccino:
a cura di Maria G. Di Rienzo
Voci dalla rete
Come le donne stanno cambiando il mondo
pag. 250
euro 15,00
Trasformare le relazioni di potere tra i generi è oggi l’ultima frontiera per il cambiamento sociale. In tanti luoghi del mondo, le donne sfidano condizioni di marginalità o di vera e propria sottomissione, sceneggiando in modo diverso le loro vite. Lo fanno con energia, intelligenza, coraggio e perseveranza. È un messaggio per tante altre donne che, leggendo delle loro esperienze, troveranno la forza di agire in prima persona.
Maria G. Di Rienzo ha un blog in cui riporta notizia da tutto il mondo tradotte in italiano, l'ho scoperto grazie al suo libro ma merita una visita perché le situazioni di cui parla devono essere conosciute. Con calma e soprattutto con uno spirito più forte di quello di questi giorni leggerò molto volentieri la sua raccolta di esperienze.
Vi lascio l'incipit di "Danzando si riempiono i granai" di Ntandoyenkosi Ncube Kamoto Community Arts, un gruppo di teatro-danza dello Zambia, raccoglie nei suoi spettacoli i bisogni e le richieste della comunità.
pag. 37
"Qualcuno chiedeva: come possono donne che danzano parlarci dei cambiamenti climatici? E qualcuno diceva: cosa sanno le danzatrici del piantare alberi? E altri si meravigliavano: cosa? Le danzatrici hanno costruito delle scuole? Ma adesso persino il governo riconosce che i nostri tamburi hanno riempito i granai e le nostre danze hanno costruito scuole"
Vi invito ad andare nel blog della Deb e aggiungere le vostre motivazioni sul perché sia necessario segnalare la giornata mondiale contro la violenza alle donne.
E se siete di Treviso non potete perdere questa sera lo spettacolo della bravissima attrice Nicoletta Maragno
Ma-l'amore presso il Teatro Sant'Anna di Treviso.
Non è un "bello" spettacolo ne uscirete in lacrime, con il magone e se siete uomini con la U maiuscola starete peggio delle donne, mi spiace Nicoletta è troppo brava e il suo messaggio arriva diretto come una coltellata.
Ma serve.
(immagine tratta dalla campagna pubblicitaria di un prodotto cosmetico che non voglio dire, ma che di certo avrete riconosciuto XD)
Il tutto nasce da quattro chiacchiere mentre si beve il caffè. E come tutti i discorsi da bar, lascia il tempo che trova.
Oggetto: Simona Ventura è andata sull'isola.
Premetto che non ho mai guardato L'isola dei famosi, neanche la prima edizione, cosa che purtroppo non posso dire del Grande Fratello di cui vidi il primo anno, ma ero giovane e ingenua ^__^
Bene, non avendo io visto l'Isola per intero sono rimasta allibita:
1. che ci sia ancora qualcuno che la guarda
2. che per l'audience la Ventura abbia preso armi e bagagli e sia volata sull'Isola
3. che ci andrà pure Emanuele Filiberto (qualcuno l'altro giorno diceva proprio che ha fatto di tutto...questo gli mancava)
4. e ultimo a detta delle donne Simona Ventura è colpevolmente grassa.
Avete presente la mascella che si stacca dalla mandibola creando quell'espressione tanto cara ai protagonisti dei cartoni animati. Ecco quella è stata la mia reazione.
Mi sono arrabbiata.
Non sono una fan di Simona Ventura e non la osteggio, mi lascia abbastanza indifferente.
Ma, come ho detto a voce, sostenendo che è grassa si sostiene l'anoressia.
Possibile che proprio le donne siano le prime a cercare sempre il pelo nell'uovo?
Che nervi!
La Ventura, bella donna, deve necessariamente mantenere la forma fisica e il volto di quando aveva vent'anni? Per me no! Questo non vuol dire trascuratezza, invecchiare è nell'ordine delle cose. Il tempo non si può fermare.
E compiacersi che anche i miti televisivi siano imperfetti mi pare proprio meschino.
Cosa ci lamentiamo a fare se ovunque nella televisione, in internet, sugli autobus ci sono bellezze anoressiche e rifatte se ogni momento siamo pronte a criticare?
E' ora di finirla con questo mania della plastica a tutti i costi, malattia che ha coinvolto pure i signori maschi.
Ma lasciamo che questi anni si vedano, ma soprattutto basta infierire per ogni sciocchezza!
La perfezione non esiste. Prima ce lo mettiamo in testa prima vivremo serenamente.
Per finire: e basta con questi reality spazzatura!
Buoni solo a far arricchire i concorrenti, che di certo non hanno bisogno di soldi...
Piuttosto facciamo qualche fiction tratta da buoni libri, si da lavoro a tanta gente e si alza un po' il livello!
Ah, già, il livello bisogna tenerlo basso, dimenticavo...
Ok, avete capito che ho una brutta giornata?
Chiedo scusa e vado a passeggiare, così mi passa ^__^
in cui Angela Finocchiaro spiega molto bene la situazione e ci i nvita a riflettere, come pure la petizione che trovate nel sito senonoraquando.
Il secondo Thelma e Louise compie 20 anni.
Sulla prima iniziativa sono fiera che Venezia abbia creato una pagina nel sito del Comune e che in Campo Santa Margherita ci sia questa possibilità di dire NO. Per il resto lascio ad ognuno le proprie idee e le considerazioni da fare, l’importante è non restare apatici e lasciare passare. Il non rifletter, il non pensare, questo sì è pericoloso! Sul secondo evento invece dico la mia. Sono passati venti anni! Avevo esattamente diciotto anni quando vidi quelle due mani strette e l’urlo disperato di Harvey Keitel. Niente potrà mai togliermi dall’anima l’angoscia e la liberazione di quel salto nel vuoto. Eppure Louise sbagliò a sparare a quell’uomo, eppure Thelma sbagliò a fidarsi dell’affascinante Brad Pitt. Eppure entrambe sbagliarono, perché morirono. Per quanto sia stato un film di rivolta, in effett,i non ha rivoltato un bel niente se dopo venti anni ci troviamo a dover andare a dire in piazza delle ovvietà. Sarà che ho appena finito di leggere “Molto forte incredibilmente vicino” il cui finale (attenzione spoiler!) è una moviola all’indietro della realtà, ma se potessi riavvolgerei il film. Louise non ucciderebbe il violentatore, lo gambizzerebbe, Brad Pitt verrebbe arrestato per furto e Harvey Keitel metterebbe in galera il violentatore per il tentato stupro e il marito di Thelma per manifesta stupidà. Ecco questo sarebbe un cambiare le cose. Ma suicidarsi, questo è eroico, ma la realtà non cambia. Umanamente capisco, capisco bene la difficoltà del vivere quotidiano contro i luoghi comuni, ma se mai ci si ribella se mai si dice No come si può pensare che tutto sia diverso? “Thelma e Louise” rimane una pietra miliare nella storia cinematografica mondiale, sia per la qualità degli interpreti, sia per il messaggio dirompente che forniva. Ma ora sono passati venti anni dobbiamo andare avanti, molto più avanti! È il momento di girare la macchina e andare a parlare con chi vuole ascoltare le nostre ragioni, perché, per fortuna, ci sono uomini come Harvey Keitel che ci gridano di fermarci e di non fare sciocchezze. E dopo questa predicozza vi saluto con una delle immagini più belle del film e l’augurio di una buonissima settima^^
Ho promesso un commento al libro di Andrea Molesini e lo farò. Ora però vorrei condividere con voi la mia esperienza di ieri. Sono andata ad ascoltare la bravissima Nicoletta Maragno nel suo recital intitolato MA-L'AMORE.
“Ma-l’amore” è il racconto di storie, storie vere, vissute: di donne che fanno sentire la loro voce, testimoniando come la violenza abbia tante facce: da quella subita tra le mura di casa, a quella psicologica di chi ti piega al suo volere, a quella infine assodata e accettata come fatto culturale.
E’ un modo per rompere il silenzio, per guardare il problema direttamente con gli occhi di chi l’ha vissuto sulla propria pelle, per infrangere i muri di omertà che spesso diventano prigioni, per fare emergere quella sorta di terra di nessuno, in cui si è prive di qualunque riferimento alternativo….
Lo spettacolo si articola in sei temi inerenti «La storia di un abuso», che si rifà ad una violenza subita durante la preadolescenza, «Spaghetti al sugo», violenza domestica in costante aumento, «L'amante segretaria», che corre in modo comico sulla sopportazione delle donne, «La fidanzata di Allah» violenza psicologica», «La storia di Suad» violenza culturale, e «L'autostima delle donne», brevi flash comici che ironizzano sulla scarsa capacità di autotutela delle donne. «Percorrere questo itinerario - sostiene Nicoletta Maragno - è un modo per rompere il silenzio, per guardare il problema direttamente con gli occhi di chi l'ha vissuto sulla propria pelle, per infrangere i muri di omertà che spesso diventano prigioni, per fare emergere quella sorta di terra di nessuno, in cui si è prive di qualunque riferimento alternativo...». Padovana di nascita, Maragno si è diplomata nel 1990 alla «Scuola di Teatro» diretta da Giorgio Strehler del Piccolo Teatro di Milano, entrando quindi a far parte della compagnia del Piccolo spesso in qualità di attrice-cantante.
Collabora con l'Università di Padova con lavori e recital teatrali su temi di interesse sociale legati alle politiche di genere e alle pari opportunità.
Si tratta di una rappresentazione, con proiezioni video, testimonianze, canzoni delle molteplici sfaccettature che può assumere la violenza sulle donne. L'attrice Nicoletta Maragno, è una grandissima professionista. Durante lo spettacolo di un'ora e mezza si piange e si ride, si pensa. Forse quello che più mi fa pensare sono le date e i numeri che scorrono sul palco. I numeri della violenza sono tali e tanti da far rizzare i capelli in testa. Per non parlare delle date. 1981 fine del cosiddetto "delitto d'onore" 1996 la legge riconosce lo stupro come reato contro la persona e non contro la morale pubblica. 1996!!! L'interpretazione magistrale della bravissima attrice ci fa entrare nell'animo di queste donne, ci immedesimiamo con loro, soffriamo con loro. La storia di Suad, in particolare, è sconvolgente. Con mia somma gioia ieri sera ho saputo che il recital riceverà un premio molto importante, con la consegna delle chiavi della città di Padova e sono felicissima. Naturalmente, visto che lo spettacolo sta girando per tutto il Veneto, se siete in zona, andateci!