Le cronache di Gaia

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lunedì 30 agosto 2010

Festa di fine estate


Ieri a casa di un'amica abbiamo festeggiato la fine dell'estate.
Non mi sarebbe mai venuto in mente di fare una cosa simile se non fossi stata invitata.
Mi mette un'ansia e una tristezza infinita pensare che "L'estate sta finendo" come dicevano i Righeira con la loro canzone tormentone degli anni '80, ma buona per tutti i successivi.
Invece mi sono divertita.
Ci siamo guardati le foto delle vacanze, degli altri. Le mie sono ancora ben salde nella memoria della Nikon, in attesa di essere scaricate(ecco cosa potrei fare questa sera!^^)
Abbiamo mangiato e bevuto, giocato a pallone, parlato della scuola che andrà a ricominciare e delle scelte.
Scegliere.
Poche stagioni inducono a riflessione e a scelte come il periodo di settembre.
Sarà che inizia la scuola, sarà che si chiudono le vacanze e tutto ricomincia, eppure settembre porta con sè un nuovo inizio, oltre alla frenetica e allegra vendemmia.
Dunque, dopo un pranzo nostalgico in compagnie di vecchi compagni di università è stato vivificante trascorrere tre ore a festeggiare la fine dell'estate e il nuovo inizio dell'autunno.
Gran calcio alla malinconia e sorrisone alla nuova stagione.

martedì 29 giugno 2010

Porte e portoni

Da che ho memoria tutti i grandi cambiamenti della mia vita sono avvenuti in luglio.
E anche questa volta sarà così. Dal primo luglio cambio lavoro. O meglio torno a fare uno vecchio lasciato in sospeso per due anni. Che sono due anni di fronte all'eternità delle stelle? Nulla!
Eppure in questi due anni la mia vita è inesorabilmente cambiata.
Ho incontrato delle persone meravigliose dal vivo e nel web, di cui non avrei mai creduto possibile l'esistenza. Ho portato a termine (e già finire per me è una conquista) il mio primo romanzo. Poi, come posseduta, da uno spirito antico non mi sono più fermata, e la diga tenuta insieme dalla monotonia di ogni giorno è crollata lasciando fuori uscire sillabe, virgole, periodi, in una schiuma di grammatica che mi ha avvolta completamente, anima e corpo.
Dopo domani dovrò rivedere ritmi, orari, la mia vita insomma.
Quello che credo non potrò rivedere, sarà la passione per la scrittura che così prepotentemente mi ha pervasa in questi ultimi due anni.
Si tratterà di giocare a un gioco nuovo, quello degli incastri.
Ho due storie in sospeso, urlano di essere scritte, e le scriverò.
Si chiude una porta, si apre un portone!