Le cronache di Gaia

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martedì 2 novembre 2010

Io, Virginia

Come promesso, eccomi a suggerirvi, con qualche notizia in più, questo breve romanzo.
"Io, Virginia" di Chiara Guidarini

Mancano pochi giorni al matrimonio di Sara e tutto sarebbe magnifico se non fosse per l’inquietante presenza che, di tanto in tanto, irrompe nella sua quotidianità. L’ombra di una duchessa morta da secoli le narra lentamente la sua storia, obbligandola a ripercorrere i luoghi dove dimorò per ricostruire ogni singolo tassello della sua vita, fino a comprendere appieno cosa voglia da lei. In un parallelo di esistenze, in bilico tra passato e presente, si consumano le vicende di due donne apparentemente diverse ma unite da un destino comune. Virginia De’Medici, sposata contro la propria volontà per ragione di stato a un Duca che non ama, e Sara Varzi, che sta per legarsi all’uomo che invece ama. Passione, ragione, sentimento e follia si intrecciano in un mosaico di eventi capaci di sovrapporre ciò che avvenne a ciò che sarà.

Nuova prova per Chiara Guidarini, autrice della Saga di Ancyria, che questa volta si dedica al fantasy-gotico, tratteggiando la vita della Duchessa Virginia De’ Medici, sposa di Cesare d’Este in un parallelo con la vita di un’altra sposa dei giorni nostri, Sara Varzi. Ambientazioni antiche si sovrappongono a quelle moderne, creando un mosaico di eventi capaci di trascinare il lettore nel vivo del romanzo, quasi fargli toccare con mano i personaggi stessi. La trama regge bene, solleticando la curiosità del lettore, e non si smorza nemmeno sul finale ricco di colpi di scena. Due storie che si fondono senza mai cadere nel banale, intersecandosi l’una all’altra in un intreccio senza tempo. Il romanzo è edito da Linee Infinite edizioni.


La mia opinione:


Romanzo il cui genere non so definire. Ma ha importanza?
Si tratta di un libro scritto molto bene, in cui la protagonista ci parla in prima persona della sua esperienza successiva a una seduta spiritica.
Mai prendere alla leggera certe pratiche esoteriche! La poverina si ritrova a condividere i ricordi della sfortunata Virginia De’ Medici.
La protagonista, Sara, è a un passo dal matrimonio, deve già gestire la semi dichiarazione del suo migliore amico che la supplica di non sposare un altro, le incombenze dell’importante cerimonia, e un fidanzato innamorato e preoccupato per la sua salute. In tutto ciò si aggiungono i ricordi non suoi di una duchessa del sedicesimo secolo.
Spietata descrizione del professionista della psiche che l’aiuta a suon di farmaci, assolutamente inutili.
Bella la ricostruzione del mondo rinascimentale, con giuste considerazioni sull’effettiva libertà d’azione dei nobili, soggetti a infiniti vincoli, maschi o femmine che fossero.
Finale un po’ caotico ma, tolto un refuso, decisamente sorprendente per il lettore.
Buona lettura!

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