Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!

sabato 17 dicembre 2011

Che bella presentazione!

Piccolo riassunto della presentazione di oggi.


Sono contenta perché è proprio andata bene!
Ringrazio di nuovo la biblioteca, il comune, l'assessore alla cultura (non leghista) perché mi hanno ospitata, hanno preparato la saletta tra i libri, addirittura un rinfresco finale!


Insomma mi sono sentita coccolata.


Avevo la mia cara amica M.P. Black affianco che mi ha accompagnata nella descrizione del libro, un pubblico poco numeroso ma molto attento e interessato che ha iniziato a farmi domande ancora prima dell'inizio della presentazione, sicché è stata quasi una chiacchierata tra amici.


Ho pure venduto dei libri!


Il più bello è stato avere la figlia di Paola (M.P.) accanto a mio figlio maggiore, entrambi armati di fotocamera che continuavano a scattarci foto come dei pazzi. 
Giuro ero accecata dalla luce e alla fine ho dovuto dir loro di smetterla. 
Come faranno i divi?
Sarà che io e le foto non è che andiamo proprio d'accordo ma non amo particolarmente i flash, sotto trovate la ripresa fatta a tradimento da mio marito di quando chiedo ai bambini di smetterla^^


Visto che questa volta avevo tutta la famiglia al seguito (cose mai viste!) ho pure delle riprese, alcune più serie di altre, che riporto così mi dite se sono stata brava ^__^


Ringrazio infinitamente Chagall che con estrema gentilezza ha fuso i quattro video e ne ha fatto uno solo.


All'inizio dietro le mie spalle vedrete movimenti sospetti, trattasi di piccolo hobbit al lavoro... Restare fermi non è previsto nel suo DNA. Infatti l'azione di disturbo del piccolo hobbit è lampante ma non stavo dicendo niente di interessante, parlavo di me e non del libro.^^
Sentirete anche quel peperino di Pietro e pure la voce di Anna che non è meno peperina del suo collega fotografo...
Alla fine ci sarà la spiegazione sulla mia ossessione per le isole, questa fortemente osteggiata dal piccolo hobbit che decide di porre fine a tutte le riprese.






Per concludere metto una foto di me e Paola 





No, non stiamo provando un nuovo tipo di ballo, nè una presa di judo, stiamo descrivendo i nostri futuri progetti letterari.


Tremate gente, tremate!

A tutte le donne

Oggi e' il compleanno di due delle mie più care amiche.

 Una si e' persa, l'altra mi e' accanto.
 A loro e a tutte le amiche dedico questa splendida poesia di Alda Merini.

A tutte le donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l'emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d'amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d'amore.



 Buon week end!

venerdì 16 dicembre 2011

Presentazione natalizia


Per prima cosa grazie mille a Vocedelsilenzio che ha pubblicizzato il mio giveaway nel suo blog.
e ha Chagall che l'ha segnalato nel suoblog Grazie anche a tutti i partecipanti al giveaway e vinca il più fortunato!

Voglio ricordare a chi sarà nei paraggi che domani alle 16.00 sarò a Rua di Feletto ospite della biblioteca e del mercatino del libro. Mi accompagnerà nella presentazione la carissima e bravissima M.P. Black.
Il comune di San Pietro di Feletto e la sua biblioteca sono stati gentilissimi con me, volevo ringraziarli per l'ospitalità e la pubblicità che mi hanno offerto.

E visto che Devis è stato così gentile da farmi scoprire questa bella canzone, ve la lascio augurandovi una splendida serata!

giovedì 15 dicembre 2011

Giveaway Esedion + orologio


"Il suo sguardo andò all’incredibile orologio che aveva al polso, regalo del suo amico Simon. Segnava le 15.23 del 2 gennaio 2004"

Anche voi il 2 gennaio potreste guardare l'ora nell'orologio dell'Esedion!

Come?

Ora ve lo spiego!

Visto che mancano solo 10 giorni a Natale ho pensato di fare un regalo, anzi più di uno!




Esedion clock o orologio dell'Esedion?

A voi la scelta, da oggi parte il giveaway per vincere libro e orologio Esedion.


Come partecipare?


Commentate questo post (magari più di una parola non sarebbe male^^) e seguite il blog diventando Follower di Esedion.


Il 30 dicembre attraverso il programma Random verrà sorteggiato il vincitore!





E se non vincete?


E non volete aspettare perchè vi pare proprio un bellissimo regalo?


E se il libro l'avete già letto ma volete l'orologio?



Scrivetemi!

daisy.mcvincent(at)gmail.com



Potrete acquistare orologio, unitamente al libro, ma anche da solo





Bianco o Rosso?
A voi la scelta!





Quanto vi costa?
10,00 euro solo orologio
20,00 euro con il libro


(spese di spedizione incluse.)






Partecipate al giveaway!


In bocca al lupo!



mercoledì 14 dicembre 2011

Voci dalla rete


Proseguendo con gli acquisti effettuati alla Fiera del Libro di Roma  vi segnalo questo piccolo, grande libriccino:


Copertina


cura di Maria G. Di Rienzo

Voci dalla rete

Come le donne stanno cambiando il mondo

pag. 250

euro 15,00

Trasformare le relazioni di potere tra i generi è oggi l’ultima frontiera per il cambiamento sociale. In tanti luoghi del mondo, le donne sfidano condizioni di marginalità o di vera e propria sottomissione, sceneggiando in modo diverso le loro vite. Lo fanno con energia, intelligenza, coraggio e perseveranza. È un messaggio per tante altre donne che, leggendo delle loro esperienze, troveranno la forza di agire in prima persona.



Maria G. Di Rienzo ha un blog in cui riporta notizia da tutto il mondo tradotte in italiano, l'ho scoperto grazie al suo libro ma merita una visita perché le situazioni di cui parla devono essere conosciute.
Con calma e soprattutto con uno spirito più forte di quello di questi giorni leggerò molto volentieri la sua raccolta di esperienze.


Vi lascio l'incipit di "Danzando si riempiono i granai" di Ntandoyenkosi Ncube
Kamoto Community Arts, un gruppo di teatro-danza dello Zambia, raccoglie nei suoi spettacoli i bisogni e le richieste della comunità.


pag. 37


"Qualcuno chiedeva: come possono donne che danzano parlarci dei cambiamenti climatici? E qualcuno diceva: cosa sanno le danzatrici del piantare alberi? E altri si meravigliavano: cosa? Le danzatrici hanno costruito delle scuole? Ma adesso persino il governo riconosce che i nostri tamburi hanno riempito i granai e le nostre danze hanno costruito scuole"

martedì 13 dicembre 2011

L'odio. Una storia d'amore



L' odio. Una storia d'amore

Emanuele Ponturo
L'odio. Una storia d'amore
Fermento Editore
pag. 120
13 euro


Sono stata attirata (e mai come in questo caso il termine è quanto mai inquietante) da questo libro proprio per la sua copertina che mi ricordava molto la storia di Cappuccetto Rosso, ma in realtà si parla molto di lupi e dell'eterna domanda di chi è il lupo.
L'autore mi ha detto che si è ispirato alla storia di Perrault di Cappuccetto Rosso, il cui finale non lascia speranza che io ho trovato disponibile qui,


Riporto di seguito il riassunto (con spoiler!) dal sito dell'editore



"Stefano di ritorno dal suo lungo soggiorno londinese decide di fermarsi a Roma in un albergo fatiscente della Magliana, stessa periferia dove è nato e cresciuto. Per colpa del suo primo amore, la sorella più grande del suo migliore amico, aveva dovuto lasciare la scuola. La ragazzina, infatti, sorpresa con lui nei bagni dell’istituto aveva detto che Stefano l’aveva minacciata con un coltello. In realtà Barbara aveva accettato l'invito di Stefano a fumare insieme una canna nei bagni della scuola ma, una volta scoperti dal bidello, per salvarsi non aveva  esitato ad accusare l'amico di un tentativo di violenza sessuale. Stefano è innocente ma impotente di fronte a tutte le accuse che gli vengono mosse. Aveva, sì, un coltello ma per tagliare il fumo e offrirlo a Barbara, che per scagionarsi gli punta il dito contro. Stefano dunque  trova sistemazione in uno squallido albergo e  in una birreria  a due passi dall’hotel  crede di riconoscere Barbara nella ragazza che serve ai tavoli. Comincia a scriverle delle lettere… Ma la ragazza del  pub non è Barbara, si tratta piuttosto di Monica. Questo equivoco  porta  Stefano mano a mano ad allontanarsi sempre di più dalla realtà sovrapponendo fantasie e ricordi: senza più distinguere tra realtà e vita immaginata, comincia a credere alle proprie deliranti ossessioni. In questo viaggio all’indietro nei luoghi della sua adolescenza Stefano rivive il suo passato: l'amore per Barbara, l'insofferenza per la scuola e per  il quartiere, il rapporto violento col padre, la morte della madre, l'amicizia con il gruppo e il legame velatamente omosessuale con  Edo, il fratello di Barbara. La complicità  tra Edo, Barbara e Stefano, come le valve di un’ostrica separa  i tre dal resto del mondo. Anche Monica, studentessa universitaria fuori corso, che lavora in birreria per pagarsi gli studi e divide l'appartamento con due amiche, vive in attesa di un amore. Le lettere anonime che Stefano regolarmente le lascia al pub senza ancora palesarsi a lei, rivelano una personalità struggente e appassionata e la fanno sognare. Monica finisce con l'innamorarsi del giovane sconosciuto che trama su di lei  un controllo psicologico via via sempre più invadente. Ne è soggiogata a  tal punto da seguirlo nella cascina in montagna credendo alla promessa di una indimenticabile notte d'amore. È l'evolversi di quell'amore ambiguo e malato che culminerà nella violenza sessuale e nell'omicidio in un bosco. Proprio perché le favole quando vanno a toccare il corpo diventano storie nere, senza redenzione."


Questo libro, più che una recensione, mi ha ispirato un commento e una serie di domande e considerazioni.


Ve le lascio leggere.



"Non è facile riassumere questa storia in cui sono i ricordi e i sentimenti la struttura su cui si regge tutta la costruzione narrativa.
È un tuffo nell’animo inquieto e turbato di giovani che si sono persi all’interno del bosco oscuro di se stessi.
Per prima incontriamo Monica, che ha tutto e non le basta, perché brama, desidera vivere di più, più intensamente, poi c’è lui, di cui solo avanti nella storia conosciamo il nome, Stefano. Ha avuto poco, è cresciuto legato alla passione per Barbara, donna che rappresenta tutto ciò che lui non ha e che vorrebbe.
Poi ci sono Edo e Barbara, uniti da qualcosa che possiamo intuire andare oltre l’amore fraterno.
Quando si entra nel bosco e si lascia la strada maestra si sa che è pericoloso, ma non è forse questo brivido quello che cercano Stefano e Monica?
Esattamente, quando i sogni causano la nostra sofferenza e il distacco dalla realtà diviene tale da porci nella condizione di pregiudicare per sempre la nostra vita?
Ma quando la vittima sceglie di diventare vittima e quando il lupo diviene tale?
La seduzione della parola, la poesia come arma e la violenza come affermazione di sé, in un cammino verso il profondo del bosco gelato. La neve e l'acqua come elemento fisico dell'estraniazione di sè e della simbiosi con il mondo.
Una scrittura fluida, coinvolgente ed elegante, un noir dai risvolti psicologici forti, una lettura che non lascia indifferenti."

Se avete voglia e pazienza potete leggere quello che scrivevo nel mio racconto La tormenta, mi  ha fatto una certa impressione, a distanza di un anno, ritrovare in una storia non mia le stesse atmosfere, o forse è solo una mia impressione perché il suo compleanno incombe.

In ogni caso Emanuele Ponturo ha scritto un libro che merita senza dubbio di essere letto.

Twain, non Mark ma Shania!

Tornando in auto ho riascoltato una vecchia canzone che vi lascio.
Non c'entra niente con il mio umore, abbastanza fosco, ma Shania Twain ha una bellissima voce.
Tra l'altro non avevo mai visto il video e ne ho apprezzato, come dire, l'"espressività" degli interpreti!
^___^