Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

Un luogo di viaggio e di passaggio, benvenuti!

sabato 3 dicembre 2011

Questa sera si recita a soggetto

locandina dello spettacolo



"Questa sera si recita a soggetto" è un dramma, che riprende la novella «Leonora addio!» del 1910 (nella raccolta Il viaggio), fu scritto a Berlino tra la fine del 1928 e il 24 marzo 1929, data posta in calce alla prima edizione italiana, nel voi. XXVII delle Maschere nude.
L'edizione italiana era stata preceduta da quella tedesca nella traduzione di Heinrich Kahn e con una dedica al celebre regista Max Reinhardt. La prima rappresentazione avvenne il 29 gennaio 1930 a Kónigsberg, nella Prussia Orientale, con la regia di Hans Karl Múller.
La locandina che annuncia lo spettacolo tace il nome dell'autore, ma intenzionalmente avverte che si svolgerà «sotto la direzione del dottor Hinkfuss con il concorso del pubblico che gentilmente si presterà».
Lo spettacolo non inizia, non si apre alcun sipario perchè arriva dal fondo della sala il dottor Hinkfuss, «un omarino alto poco più di un braccio, in frak, con un rotoletto di carta sotto il braccio». Hinkfuss sale sul palcoscenico e promette al pubblico, che spesso lo interrompe, una recita a soggetto sulla base di una «novelletta» di Pirandello sottoposta da lui a un trattamento scenico di cui si assume la piena responsabilità.

«L'azione», dice, «si svolge in una città dell'interno della Sicilia, dove le passioni son forti e covano cupe e poi divampano violente: tra tutte ferocissima, la gelosia. La novella rappresenta appunto uno di questi casi di gelosia, e della più tremenda, perché irrimediabile: quella del passato. E avviene proprio in una famiglia da cui avrebbe dovuto stare più che mai lontana la famiglia La Croce.
È composta dal padre Signor Palmiro, ingegnere minerario: Sampognetta come lo chiamano tutti perché, distratto, fischia sempre; dalla madre, Signora Ignazia, oriunda di Napoli, intesa in paese La Generala; e da quattro belle figliole, pienotte e sentimentali, vivaci e appassionate: Mommina, Totina, Dorina, Nenè».

Il Direttore passa alla presentazione dei personaggi.

Il vecchio Attore Brillante nella parte del Signor Palmiro; l'Attrice Caratterista in quella della Signora Ignazia; la Prima Attrice, Mommina; tre giovani attrici, le sorelle Totina, Dorina e Nenè; il Primo Attore, Rico Verri, giovane ufficiale di aviazione, frequentatore della famiglia La Croce, insieme con altri giovani ufficiali che corteggiano le ragazze.
Gli attori presentati con il loro vero nome protestano perché, già investiti nelle rispettive parti, si sentono così deconcentrati, ma il Direttore giustifica al pubblico quelle proteste come parte dello spettacolo.


E' molto divertente assistere ai battibecchi degli attori e del direttore di scena, il pubblico viene interrogato e gli attori si aggirano in sala. Le continue interruzioni indispongono gli attori che alla fine estromettono Hinkfuss e concludono la rappresentazione in autonomia.
Vi è la parte più drammatica in cui le due vittime Momina e Rico si confrontano.
La Prima Attrice che deve ora impersonare Mommina, invecchiata e devastata nel corpo dopo le infelicissime nozze con Rico Verri, viene truccata con amorevole cura dalle attrici che interpretano la madre e le sorelle. Il trucco diviene la «vestizione» per la graduale immedesimazione nel personaggio. Legati dallo stesso martirio, Mommina e Rico Verri si affrontano nel loro carcere domestico, fra tre pareti velate dal buio. Verri è sempre «fosco», per l'inesausto rovello della gelosia; Mommina è sulle difese, per il penoso tormento delle parole del marito che indagano pensieri e ricordi in un delirante rimprovero del passato.
Scena da brivido la devastante gelosia dei pensieri che Rico mostra nei confronti di Mommina e che non può dargli pace perché, sebbene rinchiusa, segregata,  la donna pensa e lui non potrà mai sapere a cosa pensa. 
Mommina morirà e poiché la Prima Attrice che interpreta la parte di Mommina non si rialza, gli altri attori che avevano proseguito la scena, le si fanno attorno allarmati; dalla sala invece «sopravvien entusiasta correndo per il corridojo, il dotto Hinkfuss che è rimasto a governar di nascosto tutti gli effetti di luce».
Finalmente la Prima Attrice si riprende e gli attori, dichiarando di essere destinati a «recitare parti scritte, imparate a memoria», dicono di non voler rischiare recitando a soggetto che, in un'incontrollata immedesimazione nel personaggio, uno di lori «ci lasci la pelle» e, tra le imbarazzate protesa del capocomico, reclamano il ripristino del ruolo dell'autore.
Ma il dottor Hinkfuss con ostinazione conclude:
«No, l'autore no! Le parti scritte, sì, se mai, perché riabbiano vita da noi, per un momento, e... - rivolto al pubblico - senza più le impertinenze di questa sera, che il pubblico ci vorrà perdonare».




Alessandro d'Amico scrisse:
«La verità è che Pirandello in questo dramma che chiude idealmente la sua trilogia del teatro nel teatro (Sei personaggi in cerca d'autore, Ciascuno a suo modo) parte dalla polemica in atto tra il regista e gli attori, ma per trascenderla, non per risolverla in favore di uno dei contendenti. La novità è altrove. È in ciò che Pirandello non aveva potuto affidare a nessun saggio e che solo sul palcoscenico sarebbe riuscito a mostrare: il momento in cui l'attore diventa lui personaggio (non, si badi, entra nel personaggio)».


L'allestimento che ho visto io è quello fatto dalla Compagnia Gank con la regia di Alberto Giusta e con Massimo Brizi, Mariella Speranza, Alessia Giuliani, Cristina Pasino, davide lorino, Maximilian Dirr, Barbara Alesse, ernesta Agira, Manuel Zicarelli, Carlo Sciaccaluga.
I miei personali complimenti a tutti gli attori, ma in modo particolare all'interprete di Rico Verri che è stato bravissimo a trasmettere l'ossessione della gelosia e la disperazione di un uomo che non riesce a possedere fino in fondo la propria donna.




venerdì 2 dicembre 2011

Shingo Araki

Da ieri pomeriggio non faccio che pensarci.
Da quando ho letto la notizia nella bacheca di FB.
Possibile che un solo uomo sia stato il creatore di così tanti sogni?
Ne sono rimasta colpita perchè non sapevo che Shingo Araki fosse la mano che aveva dato il volto a così tanti personaggi della mia infanzia. Tanto è vero che non sapevo chi fosse questo signore finchè non visto la sua pagina di wiki.


 E sono rimasta senza parole :


1965 - Kimba il leone bianco
1966 - Marine Boy
1967 - La principessa Zaffiro
1968 - Tommy, la stella dei Giants
1969 - Quella magnifica dozzina
1969 - Attack No. 1 (mimi' e le regazze della pallavolo)
1970 - Una sirenetta fra noi
1970 - Rocky Joe
1971 - Ryu il ragazzo delle caverne
1972 - La maga Chappy
1972 - Devilman
1973 - Babil Junior
1973 - Cutie Honey
1973 - Sam il ragazzo del west
1974 - Bia, la sfida della magia
1975 - La sirenetta
1975 - UFO Robot Goldrake
1976 - Il Grande Mazinga, Getta Robot G, UFO Robot Goldrake contro il Dragosauro
1976 - Il gatto con gli stivali
1977 - Danguard
1978 - Addio incrociatore spaziale Yamato (Starblazer)
1979 - Lulù l'angelo tra i fiori
1979 - Lady Oscar
1980 - Lalabel
1980 - Ulisse 31
1981 - Lupin III
1982 - L'ispettore Gadget
1983 - Occhi di gatto
1983 - Lupin III
1983 - Kiss Me Licia
1983 - Memole dolce Memole
1984 - Il grande sogno di Maya
1986 - Maple Town
1986 - G.I. Joe
1986 - I Cavalieri dello zodiaco
1987 - D'Artagnan e i moschettieri del re
1987 - I Cavalieri dello zodiaco: La dea della discordia
1988 - I Cavalieri dello zodiaco: L'ardente scontro degli dei
1988 - I Cavalieri dello zodiaco: La leggenda dei guerrieri scarlatti
1991 - Fuma no Kojiro
1991 - Yokoyama Mitsuteru Sangokushi
1992 - Babel II OAV
1994 - Alè alè alè o-o
1998 - Yu-Gi-Oh!
2002 - I Cavalieri dello zodiaco, The Hades Chapter, Sanctuary
2003 - Ring ni kakero (produttore)
2004 - Yu-Gi-Oh! Duel Monsters
2004 - I cavalieri dello zodiaco, Tenkai-Hen Overture
2006 - I cavalieri dello zodiaco, The Hades Chapter, Meikai-hen
2006 - Ring ni Kakero 1: Nichibei Kessen Hen
2008 - I cavalieri dello zodiaco, The Hades Chapter, Elysion



Impressionante vero?
Ma che si può dire a un  uomo che ha fatto sognare con i suoi disegni milioni di bambini?
L'unica parola che mi viene in mente è grazie


Aggiungo una precisazione doverosa dopo la giusta perplessità di Chagall e la chiara spiegazione data da Tanabrus nei commenti . 


 Shingo Araki è stato fumettista ma le sue collaborazioni ai cartoni animati dell'elenco fanno riferimento al suo ruolo di animatore, di character designer. Con questo ruolo ha collaborato alla realizzazione di molti progetti di successo.


Invariato invece il dispiacere per la sua scomparsa e la gratitudine per i suoi lavori





giovedì 1 dicembre 2011

da un luogo all'altro

Cercavo una colonna sonora adatta alla scrittura del momento e ho trovato questa canzone perfetta



Guardando il video mi sono accorta che anche qui c'è il passaggio da un luogo all'altro.
Ovviamente non poteva non tornarmi in mente il video capostipite di tutti i passaggi da una dimensione all'altra
Take on me degli A-ha



E a voi quale canzone ispira il passaggio da un luogo all'altro?

mercoledì 30 novembre 2011

Un commento per Esedion

Un'autrice, Alessandra Paoloni, ha scritto un commento più che favorevole al mio Esedion.
La sua opinione per me è molto importante perchè la ritengo una bravissima scrittrice, forse non conosciuta a sufficienza.
Di suo ho apprezzato moltissimo:
Monologhi in una sala da ballo di fine Ottocenti. I morti
una raccolta di poesie racconti ispirati all'Antologia di Spoon River.

Un solo destino. Prima generazione. E' il primo capitolo della saga della Stirpe di Argotos
Heliaca la pietra di luce. Seconda generazione. E' il seguito.

Ma questi sono solo alcuni titoli dei suoi lavori, se volete altre informazioni le trovate nel suo forum, assieme a molte discussioni interessanti, tra le quali quella sul mio Esedion che però vi lascio sotto.
Buona lettura!

"Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo primo libro di Claudia Tonin. Persona che conosco da tempo ma che non sapevo avesse un libro nel cassetto.
Esedion si presenta come un romanzo fantasy e senza troppe pretese e preamboli ci catapulta fin da subito in questo mondo parallelo al nostro dove l'autrice mescola abilmente mito scienza e fantasia. Scordatevi magie e incantesimi: Esedion è un libro fantasy fuori dal comune, premiato proprio per la sua originalità. Facile innamorarsi di Estreira, mondo dove l'antico e il nuovo quasi combaciano. I due protagonisti, Sofia e Alex, comuni ragazzi si ritrovano a dover far fronte a un destino più grande di loro che li chiamerà in causa perché difendano non solo il mondo che impareranno presto a conoscere e ad amare (ovvero la nuova dimensione fantastica), ma anche il proprio. L'autrice è stata anche abile a tenere il lettore con la suspance fino alla fine, gettando ombre prima su un personaggio e poi su un altro senza identificare dapprima un unico «cattivo», fino alla conclusione. Conclusione che lascia dell'amaro in bocca in quanto si conclude il primo libro di una serie. E anche qui ritrovo un tema a me caro: la predestinazione e il fatto che quando il destino chiama è impossibile sottrarsi.
Il linguaggio poi scorrevole e semplice ne facilita la lettura per ogni fascia d'età. Complimenti all'autrice, e attendo di tornare ad Estreira assieme a lei."



lunedì 28 novembre 2011

Z Gundam

RX-78-2 Gundam - Mobile Suit Gundam

Su Italia 2 hanno appena terminato, martedì scorso, la prima serie di Gundam.
Grazie a Claudio Cordella che condivide la mia passione per il Mobile Suit Gundam ho scoperto che questa sera alle 22.00, sempre su Italia 2 (canale 35 del digitale terrestre) inizia il sequel Z Gundam.
Ero piccolissima quando l'ho visto per la prima volta e devo dire che ero l'unica bambina a guardarlo, ma quello non conta, è un costante della mia infanzia ^^
Le storie della Base Bianca di Amuro Ray e degli altri mi hanno fatto versare fiumi di lacrime
Per i nostalgici metto la sigla storica del primo Gundam



Perchè mi piaceva Gundam? Perchè mi piace?
Perchè nessuno è completamente cattivo e nessuno è completamente buono.
Perchè anche le persone normali in situazioni straordinarie diventano eccezionali.
Se volete conoscere qualcosa di più vi consiglio questo sito e magari, se vi va potete guardarlo.

Z gundam

venerdì 25 novembre 2011

No to violence



Vi invito ad andare nel blog della Deb e aggiungere le vostre motivazioni sul perché sia necessario segnalare la giornata mondiale contro la violenza alle donne.
E se siete di Treviso non potete perdere questa sera lo spettacolo della bravissima attrice Nicoletta Maragno
Ma-l'amore presso il Teatro Sant'Anna di Treviso.
Non è un "bello" spettacolo ne uscirete in lacrime, con il magone e se siete uomini con la U maiuscola starete peggio delle donne, mi spiace Nicoletta è troppo brava e il suo messaggio arriva diretto come una coltellata.
Ma serve.