Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

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mercoledì 11 aprile 2012

Biblioteche condominiali



Ieri sera con un gruppo di amici si parlava di libri.
Ma pensa un po', io che parlo di libri? Che strano...
^_^
E' notizia di ieri che gli appartamenti di New York più interessanti, commercialmente parlando, risultano esser quelli in cui nel palazzo ci sono delle biblioteche.
Vi riporto il bell'articolo di Michela Proietti uscito ieri sul Corriere

MILANO - Negli anni Ottanta era la piscina condominiale a far decollare le vendite di un nuovo centro residenziale. Dopo è stato il turno della palestra, poi quello della lavanderia condivisa e via con altri «sogni americani» capaci di trasformare il grigio urbano in qualcosa di esotico. Ora l'America inverte la rotta dei servizi offerti e punta, in piena era dell'ebook, sulle biblioteche condominiali. «La palestra, gli spazi verdi e il tetto attrezzato ancora motivano fortemente l'acquisto - racconta al New York Times Tami Shaoul, vice presidente di Corcoran Group, gruppo immobiliare che investe sulla nuova tendenza -. Ma i clienti sgranano gli occhi quando scoprono che tra i servizi c'è la biblioteca condivisa».
Un «low cost frill», uno sfizio a buon mercato, rispetto alla cantina refrigerata per i vini, alla sala giochi dei bambini, alla vasca idromassaggio e all'area-ricevimenti. «Basta un piccolo spazio ricavato nella lobby e il gioco è fatto», suggerisce Kathy Braddock proprietaria di una società immobiliare. Eppure, al tempo stesso, un segno evidente di lusso, «quasi come avere il quarto figlio», azzarda il paragone Roy Kim, vicepresidente di Extell, un gruppo che entro il 2013 realizzerà condomini con libreria annessa. Adesso la scommessa è indovinare se il modello sarà esportabile in Italia, dove le librerie hanno fatto il loro ingresso nei musei, nei caffè, addirittura nei ristoranti, ma non rientrano nelle attrattive elencate dagli immobiliaristi.
«L'idea della library è profondamente radicata nello spirito americano e non è stata sorpassata dall'era digitale - osserva lo scrittore e critico Philippe Daverio, primo nella classifica ebook con il suo volume «Il museo immaginato» -. Pensiamo soltanto a quanti film americani abbiamo visto dove c'è un uomo che di sera, anziché guardare Porta a Porta, si siede nella sua poltrona di cuoio, illuminata da una lampada, e legge il libro preferito... ». Anche per questo l'affaccio delle biblioteche nel settore immobiliare non sorprende. «Dagli anni Settanta in poi, con l'AT&T Building di Philip Johnson, gli Stati Uniti hanno scoperto l'utilità di aggiungere arte e cultura agli immobili. L'idea di condividere piaceri in uno stesso luogo è simbolo dell'esclusività di alcuni condomini di Park Avenue, dove si entra solo dopo approvazione unanime dei residenti, e al tempo stesso di uno spiccato spirito collettivo - prosegue Daverio -. Nella nostra cultura individualista non vedo grandi sbocchi per idee come queste».
Opinione condivisa da Manfredi Catella, amministratore delegato di Hines Italia, capofila del progetto Porta Nuova che a Milano ha ridisegnato su calco newyorchese l'area di Porta Garibaldi. Prima di approdare a un progetto definitivo l'imprenditore ha studiato da vicino i modelli anglosassoni, orientali e statunitensi. «Alla fine siamo giunti alla conclusione che stavamo confrontandoci con culture profondamente diverse dalla nostra, più esibizioniste, dove l'atout condominiale viene visto come qualcosa da mostrare agli altri ma non da godere», dice Catella. Nelle residenze Porta Nuova gli architetti hanno puntato su «vere necessità». «Per esempio una sala, da affittare al consumo, per organizzare cene e party impensabili in casa: in pratica un'estensione della propria abitazione».
La mancanza di spazi, d'altra parte, è anche uno dei motivi della nascita delle librerie nei condomini americani: al 1 Rector Park, complesso di lusso ma dalle metrature ridotte, lo spazio della biblioteca è vissuto come una boccata d'ossigeno dagli schiamazzi dei bambini o dall'aspirapolvere della cameriera. «L'idea dei condomini mixed-use è approdata anche qui - dice Cristina Paini, a.d. della società Gestione che cura i condo-Hotel Ramada in Italia, circa 7200 strutture in tutto il mondo. «Ma tra i servizi prediletti dagli acquirenti continuano ad esserci palestra, spa e al massimo un putting green, per i golfisti più fanatici».
Michela Proietti



Una boccata d'ossigeno! 
Sono d'accordo, leggere sarà sempre un angolo di pace dove rinchiudersi quando tutto pare andare male. 
Non solo strumenti per costruire, non solo fuga dalla realtà ma anche un rigenerarsi, come una corsa, una nuotata, una scalata. 
Momenti in cui la mente si svuota.
E, sarà pur vero che si tratta di un piacere solitario, ma noi lettori siamo subito pronti a rendere partecipe chi ci è accanto di ciò che leggiamo e tutti i nostri blog letterari lo dimostrano pienamente.
Niente ci piace di più di leggere e discutere con gli amici delle nostre letture, abbiano essi la nostra opinione, oppure no.
Sarebbe veramente divertente se tra vicini di casa si litigasse non più per il portone lasciato aperto per le impressioni divergenti sulla struttura narrativa dell'ultimo pubblicizzato bestseller.
Credo però, che questa sì, sia fantascienza, almeno in Italia ;)

2 commenti:

  1. Leggere è un'evasione.
    Purtroppo ultimamente riesco a farlo poco.
    Ma quando lo faccio... Non ci sono per nessuno!!!!

    Ciao tesorona. E... Grazie di esserci sempre!!!!

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  2. Come ti capisco Devis! Ho iniziato un libro stupendo eppure stento a trovare il tempo per leggerlo...questa primavera porta troppi scombussolamenti. Grazie a te di esserci ;))

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