Le cronache di Gaia

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domenica 5 dicembre 2010

Confidenze troppo intime



Adoro il teatro.
E visto che ieri sera ho visto una commedia molto interessante ho pensato di farvela conoscere.

Lo spettacolo è tratto da un'elegante ed enigmatico testo di Jérome Tonnerre da cui è stato tratto un film uscito in Francia nel 2003 e arrivato da noi l'anno dopo. Si chiamava proprio "Confidenze troppo intime" del regista Patrice Leconte ed è abbastanza famoso. Tra gli interpreti aveva Sandrine Bonnaire, Fabrice Luchini, Michel Duchaussoy, Molly Picon.

Trama:

Anna, commessa in una boutique di lusso, dopo aver preso appuntamento per una prima seduta con il dottor Monnier, uno psicanalista, entra nel suo studio e comincia a raccontargli alcuni dei particolari che l'hanno condotta ad avere un colloquio con lui. Dopo un paio di sedute la donna si rende conto di aver commesso un errore: lo studio in cui è entrata non è quello dello psicanalista, ma quello di William, un fiscalista, il quale non era riuscito in alcun modo ad avvertire la donna del malinteso. Anna, apparentemente alterata dalla situazione, fugge via, imbarazzata per aver raccontato alcuni frammenti della sua vita ad un perfetto sconosciuto. Passano alcuni giorni e William, attratto dai racconti di Anna e desideroso più che mai di rivederla, si mette a cercarla, chiedendo inutilmente notizie al dottor Monnier finché non accade qualcosa di inaspettato agli occhi del fiscalista: la donna si ripresenta nel suo studio, ansiosa di continuare a raccontargli i propri problemi. Tra Anna e William incomincia a stabilirsi un ambiguo rapporto, dettato dai racconti morbosi e perversi che la donna racconta a lui, terribilmente affascinato da questa situazione che prenderà una piega inaspettata.


Ho trovato la rappresentazione molto interessante, sia per la bravura del regista, (ho adorato i cambi di scena e di luce, le musiche e il colore rosso), sia per gli attori che hanno saputo reggere benissimo lo spettacolo con grande professionalità.
In particolare i due uomini. Perfetti!
Anna Valle non è tra le mie donne di spettacolo preferite, ma devo dire che mi ha stupito, sia per la bellezza, è veramente stupenda! Sia per la bravura, reggeva perfettamente il confronto con attori di vecchia scuola.

Poi vi è la tematica dello spettacolo.

Quanto è facile parlare con gli sconosciuti dei propri problemi, quanto è più semplice sentirsi liberi di dire tutto, ma proprio tutto, a chi non si conosce.
Probabilmente è anche alla base di molti rapporti virtuali questa libertà di espressione, l'essere protetti da anonimato, sconosciuti, ci consente una libertà di azione che nella vita reale è assolutamente impensabile.
A chi di noi in treno, in aereo, non è mai successo di scambiare confidenze con il vicino?
Qualcuno che si sa non si rivedrà mai più, il che ci consente di lasciarci trasportare in un dialogo nella più totale onestà.
Ecco questo tratto della commedia l'ho trovato geniale.


Per finire alcune note tecniche qualora voleste più informazioni:


CONFIDENZE TROPPO INTIME



TESTO: di Jérôme Tonnerre

nella traduzione di David Conati

CAST: ANNA VALLE, Aristide Genovese. Ulisse Lendaro, Anna Zago

MUSICHE: Bube Sapràvie

LUCI: Samuel Donà

SCENOGRAFIA: Carloalberto Piccoli

SCENOTECNICA: Adriano Pernigotti

COSTUMI: Rebecca Cohen

GIOCHI ELETTRICI: Ludell

MOVIMENTI COREOGRAFICI: Ester Mannato

ASSISTENTE ALLA REGIA: Anna Farinello

REGIA: Piergiorgio Piccoli





IL TESTO

La triste e misteriosa Anna, senza essersi resa conto di aver sbagliato porta, si infila nello studio del depresso consulente finanziario William convinta di essere entrata nello studio di uno psichiatra e inizia a raccontargli i suoi segreti più intimi, i suoi problemi sessuali, le sue pulsioni erotiche. Non avendo il coraggio di rivelarle la sua vera identità, eccitato e colpito dalle confidenze di Anna, William ascolterà incredulo quelle confessioni e così, nei giorni successivi, seguono altri appuntamenti…

In questo assurdo menàge lo scambio di persona è solo un pretesto per giustificare un capriccio recondito (rivelare i segreti più intimi ad uno sconosciuto) e l’equivoco, com’è giusto che sia, viene ben presto svelato. Gli incontri tra Anna e William però continuano fino a diventare un’importante molla per il cambiamento di entrambi, mentre nuove sensazioni che cominciano ad agitarsi dentro di loro.

Ne nasce un rapporto ambiguo e sempre più intenso, che resiste alla rivelazione della vera identità di William ma vacilla quando si comincia a parlare del marito di Anne. Un intreccio geometrico in cui tutti nascondono qualcosa e si affidano agli errori e agli equivoci per fare emergere i sentimenti più veri. L’ amore è visto come rifugio dal mondo, anche dalle donne il cui dramma pare essere quello di non essere sufficientemente desiderate.

I PERSONAGGI

Anna ha dimenticato il brivido di una mano che le accarezza la pelle perché un banale incidente, da lei stessa provocato, ha spento suo marito rendendolo zoppo e derubandolo della passione. Così si è convinta che la libertà sia ritrovare lui e la sua concupiscenza dimenticata. William vive da sempre in una casa che è anche il suo studio, con un’evidente difficoltà nel superare lo stadio infantile. E’ tutto in ordine nella sua vita: i mobili spolverati scrupolosamente ogni giorno, la scrivania organizzata con estrema precisione e la cravatta ben annodata da indossare anche di domenica. Impossibile è però riempire i vuoti aggrappandosi alla sicurezza degli oggetti. Sarà Anna, inconsapevolmente, a tirarlo fuori da una casa che col tempo si è trasformata in gabbia.

E’ di fondamento allo spettacolo il tema della comunicazione tra uomo e donna, labirinto rigoglioso di difficoltà da risolvere nella gioia dello scoprirsi passo dopo passo. La distanza tra un uomo e una donna viene spesso riempita dal silenzio, mentre nel rincorrere le parole si finisce per mordersi la coda.

Attori e regista

Anna Valle, nata a Roma da madre siciliana, sta attraversando un felice momento professionale che la vede protagonista anche in due produzioni televisive: quella per Mediaset ispirata al celebre Conte di Montecristo di Dumas, che ha iniziato a girare in questi giorni, dove è co-protagonista insieme ad Alessandro Preziosi, e quella che andrà in onda questa primavera su Rai Uno, dedicata alle Sorelle Fontana, per la regia di Riccardo Milani.

Il regista Piergiorgio Piccoli è attivo in campo teatrale dal 1980. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti nazionali e ha preso parte a importanti produzioni in Italia e all’estero. Nel 2001 ha fondato, con Aristide Genovese, Anna Zago ed Ester Mannato, Theama Teatro, realtà che si occupa di formazione, produzione e organizzazione di eventi e rassegne. Ha allestito numerosi spettacoli al Teatro Olimpico di Vicenza e in altri prestigiosi teatri italiani. Tra le ultime regie, l’opera “Maria de Buenos Aires” con il Conservatorio di Vicenza, il musical “Oscuro e la strega” con Giò di Tonno, “Nel nome della madre” di Erri De Luca con Anna Zago e “Amleto” con Maximilian Nisi e Maria Letizia Gorga, che ha debuttato al Festival di Borgio Verezzi 2009, tutte produzioni Theama Teatro.

Aristide Genovese si è diplomato nel 1987 alla Scuola Regionale di Teatro del Veneto ed è impegnato sia come attore che come regista, formatore e produttore.

Anna Zago, laureata in Architettura presso lo IUAV di Venezia, si è specializzata in varie forme di espressione teatrale.

Ulisse Lendaro, marito di Anna Valle nella vita, è attore di cinema e di teatro oltre che produttore cinematografico: tra le sue opere si segnalano il film caso nazionale “Medley – Brandelli di scuola” (2001), “Still Life” (2005) con sceneggiatura di Vitaliano Trevisan e la black comedy “MissTake” (2008) con Remo Girone, Victoria Zinny e Anna Valle.


L’associazione “THEAMA TEATRO” di Vicenza é nata dalla collaborazione di operatori culturali dalle molteplici competenze teatrali, didattiche, tecniche ed artistiche, che da molti anni si occupano di spettacolo dal vivo e formazione. Lo scopo primario dell’Associazione é la valorizzazione e la diffusione dell’arte, dello spettacolo e della cultura, tramite la formazione, le rappresentazioni, le accademie teatrali, la gestione di spazi, gli eventi e i progetti speciali.

Fondatori dell’Associazione sono: Piergiorgio Piccoli, Aristide Genovese, Anna Zago ed Ester Mannato. Theama Teatro si avvale inoltre della collaborazione di numerosi esperti formatori, tecnici, organizzatori ed operatori anche nel contesto del disagio sociale.

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