Le cronache di Gaia

Cronache di Gaia.

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domenica 10 aprile 2011

10 domande + 1 a...Mario De Martino


Eccomi pronta per l'intervista!


Come vi avevo preannunciato oggi intervisterò un autore ponendogli 10 domande + 1.


Si tratterà di un appuntamento che spero aiuterà tutti i lettori a conoscere meglio gli autori.


Al fortunato ^^ farò 6 domande personali, forse non molto originali, ma che ci aiuteranno a capire chi è veramente lo scrittore seduto sulla poltrona virtuale di fronte a noi.


Le altre 4 riguarderanno le sue opere.


E la domanda +1? E' la domanda di riserva dell'autore...


Per rompere il ghiaccio ci voleva un personaggio temerario e chi meglio di Mario De Martino?


Di lui ho parlato in occasione dell'uscita del suo ultimo libro "I figli di Atlantide"



ma se qualcuno non ricordasse ecco un breve riassunto:


Mario De Martino ha conquistato i lettori pubblicando straordinari romanzi fantasy come L'Erede, la spada del re, e L'Erede, i sigilli del male, ed esordendo anche nella narrativa per ragazzi con Justin Dave e il ragazzo venuto dal futuro. Non si è privato del gusto di un'incursione nel territorio horror grazie al romanzo Con gli occhi dell'innocenza, godendo della presentazione a cura dello scrittorie e bibliofilo Simone Berni. Si può allora definire, a buon diritto, l'enfant prodige della letteratura italiana, visto che ha solo 17 anni e frequenta l'ultimo anno del liceo scientifico. Ma il suo amore per la narrativa è vasto e poliedrico, così come il suo talento, ed è pronto a dimostrarlo ancora col suo primo thriller, I figli di Atlantide.


Bene, che dite cominciamo?


Ciao Mario!


Benvenuto, accomodati pure sulla mia poltrona



Grazie mille per avere accettato di essere qui e di avere avuto il coraggio di essere stato il primo a rispondere alle mie domande.

1. Per cominciare ti va di raccontare qualcosa di te?

Sono nato nel 2537 (almeno secondo il calendario Buddhista... fate un po' voi il conto), vivo nella provincia di Napoli e frequento l'ultimo anno del Liceo Scientifico. Amo leggere, scrivere e imbrattare fogli da disegno con scarabocchi di vario genere.

2. Quando hai iniziato a sentire la necessità di scrivere? Vista la giovane età verrebbe da dire fin dalla culla…

Ahah in realtà non saprei trovare una risposta a questa domanda! La mia primissima produzione (un raccontino di una decina di pagine circa) risale al 2004. Allora avevo undici anni e, dopo una montagna di fumetti Disney letti e decine di storie che mi ronzavano in testa, decisi di scrivere una storiella sul Titanic. È una cosa illeggibile, te l'assicuro, ma è stata la mia prima “fatica” :-)

Quindi diciamo che tutto è cominciato da lì.


3. Quali sono i libri e gli autori a cui senti di essere più legato?

Be', ormai non è più un segreto. L'autore per eccellenza, che stimo e ammiro più di ogni altro, è Stephen King. Adoro i suoi libri e il suo modo di narrare storie. Lo trovo a dir poco eccezionale!

4. Ti va di suggerirci un libro?

Restando in ambito “King”, consiglio la raccolta di racconti “Stagioni Diverse” :-)




5. Ci sono altre forme di arte, come la musica o la pittura, per fare un esempio, a cui sei legato? Influenzano il tuo scrivere?


Io adoro le nature morte! Anzi... ehm... ne ho “dipinte” alcune su tela (ma non tutte sono “guardabili”). Da bambino realizzavo quadretti ispirati alle storie Disney che leggevo, un po' come faceva Carl Barks con le sue storie.


Non sono, invece, un grande appassionato di musica; diciamo che ascolto di tutto, ma non ho dei veri e propri “idoli” musicali.


In definitiva: tutto influenza il mio scrivere, quindi anche le altre forme d'arte, senza dubbio ;-)

6. Come scrivi? Cioè: progetti, documenti e poi scrivi. Oppure ti siedi e cominci a digitare parole al computer e il resto verrà da sé? Hai dei riti particolari?

Hai detto bene: progetto, mi documento e scrivo. In questa successione. Certo, per quanto si possa progettare, alla fine molto viene scritto seguendo le emozioni del momento in cui si poggiano le dita sulla tastiera... quindi è valida anche la seconda opzione, quella de “il resto verrà da sé”.


Riti particolari non ne ho, a parte quello di scrivere per lo più in tarda notte, anche a causa degli altri impegni della giornata.


7. "I Figli di Atlantide" è il tuo quinto libro, ma il primo thriller. Finora avevi sperimentato il fantasy con la saga de “L’erede” di cui hai pubblicato i primi due volumi. Non contento ti sei cimentato nella fantascienza con “Justin Dave e il ragazzo del futuro” mentre “Con gli occhi dell’innocenza”è un romanzo horror. Ti piace sperimentare o stai ancora cercando il tuo genere?


Entrambe le cose. Devo essere sincero: il thriller mi piace particolarmente. È un genere che necessita di una documentazione approfondita, un intreccio ben strutturato e la presenza di colpi di scena “a impatto”. Insomma, è un genere che non annoia!


8. "I Figli di Atlantide" è senza dubbio un thriller mozzafiato, e se posso permettermi, il tuo libro più riuscito. Nei ringraziamenti un posto speciale lo ha la tua editor. Quanto ha influito il suo intervento sulla stesura definitiva del romanzo? Come è stata l’esperienza di collaborazione con un editor? Alcuni autori la trovano fantastica, altri difficile da digerire, nel tuo caso?



Devo molto a Sara Deodati, la mia editor per Casini Editore nonché la persona più paziente che abbia mai conosciuto! Davvero, io sono uno di quelli che rompono le scatole... uno di quelli che sono capaci di inviare il manoscritto del proprio libro cinque o sei volte nella stessa giornata perché hanno modificato, cancellato e modificato ancora uno stesso paragrafo! Insomma, Sara è stata un'aiutante preziosissima! I suoi consigli – e quelli del mio editore, Joe Casini – sono stati davvero utili, sia per migliorare “I Figli di Atlantide”, sia per migliorare la mia scrittura, in generale. Ah, e non dimentichiamoci di Giancarlo Gentile! Parte del lavoro lo devo soprattutto a lui, che ha sopportato un'infinità di riletture!


Che altro aggiungere? La mia collaborazione con gli editor della Casini è stata davvero ottima. Certo, sono stati apportati dei cambiamenti, qualcosa è stata aggiunta, qualche altra modificata o eliminata dal manoscritto originario... ma non mi sono mai pentito dei cambiamenti apportati e il risultato finale mi soddisfa moltissimo.


9. Svelaci qualche retroscena del tuo ultimo romanzo, da dove arrivano le personalità dei tuoi personaggi? Ti sei ispirato a persone reali?


A dire la verità, no. C'è un po' di me in tutti i personaggi che creo, non posso negarlo, ma non ho avuto modelli “reali”.

10. Stai lavorando a nuovi progetti? Ti va di anticiparci qualcosa?

I progetti sono tanti, ma uno – in particolare – continua a convincermi ogni giorno di più. Si tratta di un altro thriller, incentrato su un argomento che, ultimamente, sta facendo parlare molto di sé, anche attraverso trasmissioni televisive e siti web. Vale a dire...

No, non te lo dico, aspetto ancora un po'. Nel frattempo posso anticiparti che sono molto soddisfatto di ciò che ne sta venendo fuori, anche se ammetto che me la sto prendendo comoda con la stesura.


Ah, per la cronaca: l'argomento in questione non è il 2012.


Uhmmmm, quante informazioni interessanti ci hai dato Mario!

Ma ora è arrivato il momento tanto atteso, la domanda +1

la domanda di riserva dell'autore, quella che avresti sempre voluto che ti chiedessero ma nessuno ha mai fatto.

Ora è il momento giusto!

Suggerisci la domanda che desideri, siamo curiosi di leggere la risposta!


+ 1. Perché scrivi narrativa e non... altro?


E chi l'ha detto? XD


Vogliamo entrare in campo “nerd”? Okay... allora diciamo che in passato mi è capitato di scrivere poesie e di buttar giù l'idea per qualche saggio. Ho anche scritto un libro di storia, alle scuole medie: Caratteri generali della Storia dell'Uomo, 100 pagine word, dalla Preistoria al 2000, con tanto di immagini e suddivisioni in paragrafi, come un testo scolastico! Lo feci rilegare, ma l'ho “sfasciato” più volte e adesso è scomparso nell'abisso dei fogli imbrattati e mai messi in ordine...


Ultimamente, poi, ho il pallino per la sceneggiatura e cerco in tutti i modi di documentarmi in merito. Mesi fa ho sceneggiato la prima metà di “Con gli occhi dell'innocenza” per vedere un po' che ne saltava fuori, e il risultato non è stato “pessimo”; l'estate scorsa ho fatto lo stesso con i primi capitoli de “I Figli di Atlantide”...


Perché? Be', forse perché il caldo mi aveva dato alla testa o perché mi andava di farlo...! Ahah :D


Sono strano, lo so :D



Se non fossi così non ci piaceresti così tanto ^_^


Posso consigliare qualche link?


Ma sono domande? Certo che sì!



Questa è la pagina de “I Figli di Atlantide” su aNobii: http://www.anobii.com/books/I_Figli_di_Atlantide/9788879051668/01574efe9efdf94be7/


Questa è la fan page su Facebook: http://www.facebook.com/ifiglidiatlantide


Questo è il mio sito: http://www.wix.com/mariodm/mariodm


Questo è il sito della Casa Editrice Casini: http://www.casinieditore.com/


Questo è un questionario che potete compilare per farmi sapere la vostra opinione sul libro: http://www.vizzualforms.com/f/013i3rxvaDmG1Rvz


Grazie mille per l'intervista, Claudia!!


Alla prossima!!


M.D.M.


Ma grazie a te Mario!


E aspettati un'altra intervista per il prossimo libro ;)))


Che dire?


Mi pare che Mario se la sia cavata più che bene, vedremo se giovedì il prossimo misterioso autore



sarà altrettanto bravo!


Non ci resta che aspettare e scoprirlo di persona^^


2 commenti:

  1. Ma è un'intervista meravigliosa! Complimenti Daisy e complimenti, naturalmente, al magnifico Marietto! Metto il link anche nel mio forum! Black.

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  2. Grazie MP e tieniti pronta che tra non molto toccherà anche a te! ^_^

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